Il problema di Takko sono i margini. Se c'è calo dei consumi, devono pompare sugli sconti per svuotare i magazzini e aprire nuovi punti vendita a sostegno dei volumi di vendita. Se poi, per sbaglio, qualche prodotto non "tira" resta lì invenduto a valore "zero". Dietro a tutto c'è un costo debitorio elevato, sostenibile solo se la restrizione dei margini non è prolungata nel tempo e il costo per investimenti limitato. D'altro canto, chi ci ha pompato dentro soldi nel 2013 (i fondi) ha anche accettato una scommessa per una ripresa economica europea. Vediamo se arriva