Etihad: via di fuga dai partner
MILANO (MF-DJ)--Una via di uscita da ciascuna delle partecipazioni azionarie nelle compagnie aeree in difficoltà. È la missione ai limiti dell'impossibile di Robin Kamark, da circa un mese messo a capo di Etihad Equity Partners, che raggruppa gli investimenti di minoranza in Airberlin, Alitalia, Jet Airways, Air Serbia, Air Seychelles, Etihad Regional e Virgin Australia. L'investitura è arrivata direttamente da Mohamed Mubarak Fadhel Al Mazrouei, presidente di Etihad Aviation Group, lo stesso che ha accompagnato alla porta l'ormai ex ceo James Hogan.
Le prime contromisure, scrive MF, cominciano a vedersi: la priorità è tamponare le falle di Alitalia (circa 408 milioni di euro la perdita 2016) ormai affidata alla gestione commissariaile in attesa che il 5 giugno si facciano avanti i potenziali acquirenti, e di Airberlin, che ha chiuso il 2016 con un rosso record di circa 782 milioni di euro. Per questo Kamark, d'intesa con i vertici di Etihad, starebbe pensando di cedere sia la quota del 30% nella compagnia tedesca, che quella del 24% nell'indiana Jet Airways, che riesce ancora a chiudere i bilanci in utile (14.238 lakhs, circa 20 milioni di euro quello del 2016) ma sta perdendo pesantemente terreno. Lo stesso presidente della compagnia, Naresh Goyal, vedrebbe con favore un passaggio di testimone tra Etihad e la rivale Emirates, mentre per Airberlin la candidata naturale sarebbe Lufthansa. Alle attuali quotazioni, però, la partecipazione nel vettore tedesco vale appena 30 milioni di euro, ed Etihad si è impegnata con una Letter of Support inserita nel bilancio 2016 a sostenerlo finanziariamente fino a ottobre 2018. Difficile, perciò, ipotizzare un'operazione di cessione dalla quale l'azionista emiratino possa anche lontanamente recuperare il miliardo (la stima è per difetto) già investito in Airberlin.
(END) Dow Jones Newswires
June 01, 2017 02:17 ET (06:17 GMT)