Obbligazioni societarie HIGH YIELD e oltre, verso frontiere inesplorate - Vol. 2 (5 lettori)

corradotedeschi

Forumer storico
Il nervosismo che si è visto nell’ultimo mese sui titoli di Stato Usa lascia intendere che una parte del mercato stia ora mettendo in conto un rialzo dei tassi di interesse più rapido del previsto. Per questo i bond soffrono. Le domande che ora gli investitori si fanno sono: quanto è reale questa prospettiva? Quanto ancora potranno salire i tassi sul mercato dei bond? Quali conseguenze ci potranno essere sull’economia? C’è il rischio di un effetto contagio su altri mercati a partire dalla Borsa?
 

hernan1

Forumer attivo
Puoi non aderire ora alla tender ma se la "callano" non si scappa. :no:
Sul loro site web non c´è nessuna info sul tender, proprio niente....
Quelli che aderiscono anche votano a favore d un cambio sulle regole del bond rimanente. In caso di decidere di non aderire sarebbe importante conoscere questi cambiamenti proposti no?
 

impegnativo

Guest
Tesla: chiude 4* trim con perdita inferiore a stime

Tesla, società statunitense di auto elettriche, ha archiviato il quarto trimestre con una perdita inferiore a quanto previsto. Questa si è attestata a 675 milioni di dollari, contro la perdita di 121 mln usd registrata l'anno prima.
Su base adjusted, la società ha riportato una perdita per azione di 3,04 dollari, inferiore al consensus che la vedeva a 3,11 usd.
Nel trimestre in questione, le consegne di Model S e X hanno contribuito a far incrementare le vendite della divisione del 35% rispetto all'anno precedente. Lo scorso anno, Tesla ha registrato un record di veicoli venduti (a 102.807 unità) soprattutto grazie ai due costosi modelli, il cui prezzo solitamente si aggira attorno ai 100.000 dollari.
L'attenzione degli investitori, però, è puntata soprattutto sul Model 3, che viene venduto a un prezzo iniziale di 35.000 dollari ed è un elemento chiave della strategia di rinnovamento della società ideata dal fondatore Elon Musk. Come già annunciato a gennaio, Tesla ha venduto 1.550 Model 3 nel quarto trimestre, mancando l'obiettivo di 5.000 auto a settimana. Il raggiungimento di tale target è stato quindi posticipato per la fine di giugno, ovvero per il secondo trimestre. La società si focalizzerà sulla qualità e l'efficienza per rimediare ai congestionamenti riscontrati nella fabbrica di assemblaggio di Fremont (California) e nello stabilimento di batterie del Nevada. "Grazie a tali interventi, il tasso di produzione dovrebbe incrementare in maniera significativa sia nel primo che nel secondo trimestre". Queste le parole di Musk.
Tesla ha ricevuto circa 500.000 prenotazioni per la Model 3, quindi ora si dovrà vedere quanto rapidamente questa riesca ad aumentare la produzione in modo da far fronte a una tale domanda. Secondo quanto si legge sul sito web del produttore di auto, ci vorranno dai 12 ai 18 mesi per ricevere una Tesla Model 3 prenotata oggi.
Nel 2016 Musk aveva previsto che la società sarebbe riuscita a produrre fino a 200.000 Model 3 nel secondo semestre 2017 e 500.000 totali nel 2018. Tesla, invece, ha avviato la produzione di tale modello a luglio, arrivando a sole 2.400 auto prodotte nel quarto trimestre. I ritardi della produzione di Model 3 potrebbero incidere negativamente sulla liquidità di Tesla, che ha chiuso il 2017 con 3,4 miliardi di dollari di contanti a disposizione, dopo aver speso 787 mln usd per la fabbricazione di tale modello e delle batterie.
Nonostante gli ostacoli incontrati, Musk continua ad alimentare l'entusiasmo tra gli investitori e gli acquirenti dei veicoli. Dall'inizio dell'anno il titolo di Tesla è salito del 7%, fattore che le ha conferito un valore di mercato quasi pari a quello della rivale General Motors, il maggiore produttore di auto statunitense.

Dow Jones Newswires
February 08, 2018 02:16 ET (07:16 GMT)
 

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