Buongiorno a tutti.
Proprio non riesco a capire come mai si parla solo di "solidarietà", senza pensare al problema reale. Cosa vuol dire "solidarietà" quando lasci - sono ormai centinaia di migliaia - persone, lì, così, senza fare nulla, a vagabondare per le strade, per mesi, per anni .....e non si cerca invece di risolvere il problema alla radice.
A casa loro. Perchè è solo una tratta di esseri umani.......niente altro.
Certo a molti fa comodo. Fa guadagni. Anche qui da noi.
Ma riuscite a pensare quale tipo di guerra civile si svilupperà fra qualche mese ?
.......non credo di essere pessimista.....il fuoco cova sotto la brace e quando prende fiamma......brucia.
"In Italia è possibile parlare di immigrazione in un solo modo, quello del «socialismo umanitario», che sventola la parola solidarietà senza calcolare le conseguenze di una immigrazione incontrollata.
Esiste un'ampia letteratura che mostra quanto sia sbagliato bollare come razzista ogni richiesta di fissare paletti.
Un titolo per tutti: Pluralismo, multiculturalismo e estranei (Bur) di Giovanni Sartori.
Sono molte le variabili che il «socialista umanitario» si rifiuta di considerare. Elenchiamone qualcuna.
L'impatto sullo Stato sociale: si rischia di aprire una guerra tra poveri.
L'impatto sulla composizione demografica: ha senso mandare cinquanta immigrati in un paese di 200 abitanti?
L'impatto sulla criminalità: e in questo capitolo mettiamo chi lucra non solo sull'accoglienza ma anche sullo sfruttamento di una manovalanza ridotta in schiavitù.
Ci sono questioni culturali importanti: fino a che punto una società aperta può spalancare le porte senza perdere la propria identità?
Ecco, queste domande in Italia non si possono porre senza suscitare reazioni indignate.
La retorica del politicamente corretto ha stravinto."