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Unicredit, picco del costo del credito alla fine del 2012: 3,5 miliardi


Di Francesca Gerosa

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Picco del costo del credito per Unicredit alla fine del 2012. E' quanto prevedono gli analisti di Equita secondo i quali i conti del quarto trimestre (cda 15 marzo) saranno significativamente penalizzati da accantonamenti one-off sui crediti problematici. Per questo gli analisti hanno confermato la stima di una perdita di circa 800 milioni.

Il rosso sconta un costo del credito di 3,5 miliardi di euro (254bps) e riflette lo stress test di Banca d'Italia sul coverage dei crediti problematici (dal 54% a 60% entro il primo semestre 2013). Gli analisti stimano infatti un impatto one-off di 1,6 miliardi di euro, concentrato prevalentemente sull'Italia (2,4 miliardi di euro di rettifiche).
 
[Reuters] Voto, Berlusconi chiede governabilità, guarda a centrosinistra
ROMA, 26 febbraio (Reuters) - Silvio Berlusconi lancia un
segnale di apertura al centrosinistra per garantire la
governabilità dell'Italia dopo i risultati delle elezioni
politiche dalle quali non è emersa nessuna maggioranza netta in
Senato.
Il leader del Pdl, da un lato riconosce la vittoria del
centrosinistra alla Camera, poi esclude alleanze con la
coalizione centrista guidata da Mario Monti e invita a
minimizzare la reazione dei mercati, mentre lo spread con la
Germania è salito sopra i 330 punti base.
"L'Italia non può non essere governata. Occorre riflettere",
ha detto Berlusconi.
A una successiva domanda se sia ipotizzabile a questo fine
un accordo con il centrosinistra, il Cavaliere ha ribadito che
"occorre riflettere", mentre ha escluso esplicitamente intese
con Monti, ritenendo che le sue politiche abbiano "ridotto
l'Italia in una situazione pericolosa e in una spirale
recessiva".
(Giuseppe Fonte) (Stefano Bernabei)
((Redazione Roma, [email protected], +39 06
85224393, Reuters Messaging:
[email protected]))
Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano.
Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
 
[Reuters] Italia, esito voto preoccupa ma non fattore rischio euro - Moscovici
PARIGI, 26 febbraio (Reuters) - Per la zona euro il quadro
che si è delineato in Italia dopo il voto rapopresenta "senza
dubbio una preoccupazione" ma non un fattore di rischio, dal
momento che la sua economia è solida.
Lo dice a Reuters il ministro delle Finanze francese Pierre
Moscovici partecipando a un summit organizzato da Reuters sulla
zona euro, augurandosi che Pier Luigi Bersani sia in grado di
formare un esecutivo "solido, forte e riformista".
"Quando l'unico messaggio che sembra arrivare dall'Europa è
il richiamo all'austerità a un certo punto i cittadini non
possono tollerarlo. Deve esserci una prospettiva diversa -
quella della crescita", aggiunge.
((Redazione Milano, [email protected], +39 02
66129854, Reuters messaging:
[email protected]))
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