I «furbetti» del rimbalzino

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fedemart

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Occorre ragionare nel breve termine, a mente lucida, consapevoli dei rischi che si corrono Privilegiare le più liquide blue chip, aspettare il segnale del mercato, e solo a quel punto gettarsi a capofitto. Long o short non importa Basta avere la forza di fuggire se si sbaglia



Mentre l’Orso impazza, uno strano predatore si aggira tra le selve di Piazza Affari. È il cacciatore di rimbalzi. Si avventa sui titoli in caduta libera e li abbandona in poche sedute, dopo aver spremuto i guadagni possibili. Ma chi è in realtà questo personaggio? E quali strumenti usa per i suoi scopi? In parte lo abbiamo già visto in opera sui titoli più penalizzati: big bancarie come Unicredit e Intesa Sanpaolo, ciclici come Italcementi e Buzzi Unicem e utility scivolate troppo. Ma ha «cacciato» anche con indici e settori tramite Etf e certificati. Del resto per i profitti rapidi le violente reazioni tecniche sono l’ideale. Il Mibtel in poco più di tre settimane ha perso oltre il 10%, con vendite che hanno colpito indistintamente. L’ipervenduto ha toccato livelli che non si vedevano dal 2001, dopo l’attentato alle Torre Gemelle.

COGLI L’ATTIMO. Il profilo del cacciatore di rimbalzi è presto fatto: ragiona nel breve termine, possiede un’elevata propensione al rischio, ha i nervi saldi. Ed è pronto a «mollare» la posizione se si rivela perdente. Insomma è l’esatto contrario di un cassettista. Le sue strategie sono molteplici, ma su tutte domina la ricerca del timing: aspetta la vittima con pazienza, evita di anticipare le mosse, coglie l’attimo. Un esempio? Eccolo. Chi ha comprato in chiusura di lunedì 21 gennaio, dopo il peggior calo dal settembre 2001, non ha fatto un buon affare. Martedì 22 il mercato ha aperto anche peggio, costringendo gli incauti a fuggire a gambe levate. Ma poi è arrivato il recupero, isterico, come sempre dopo le peggiori batose. Dunque la prima regola è: vietato anticipare. Esite poi una seconda regola: buttarsi a capofitto appena giunge il segnale del mercato. In specifico, l’occasione è arrivata con l’annuncio del taglio straordinario dei tassi da parte della Fed (a metà seduta di martedì 22). Ma anche qui bisogna subito passare alla terza regola: ci sono momenti in cui le Borse non hanno bussola e l’unica difesa è non staccare gli occhi dal monitor. Oppure piazzare uno stretto «take profit» (o uno stretto «stop loss») e magari andare al bar a prendere un caffè. Ben consapevoli che al ritorno può essere successo di tutto.

LE PREDE MIGLIORI. Per chi punta ai rimbalzi è meglio lasciar perdere gli indici di Borsa. I movimenti sono «solo» di alcuni punti percentuali: troppo poco. Accade infatti che il recupero sia troppo repentino per catturarlo tutto. Meglio allora usare strumenti più reattivi. Ad esempio i singoli titoli. Una scelta «ragionevole», pur in un mercato irragionevole, è quella delle azioni che hanno perso di più. Meglio ancora se blue chip per almeno due motivi: 1) sono più liquide, quindi vendibili più velocemente; 2) sono le preferite dagli hedge che vanno «short». Spieghiamo subito: gli hedge prendono a prestito i titoli che poi devono restituire. Di conseguenza sulle blue chip si crea più facilmente il cosiddetto «short covering» (la copertura delle posizioni corte) che esalta l’ampiezza dei rimbalzo sui titoli crollati. Gli acquisti di ricopertura vanno a sommarsi ai flussi in denaro dei compratori che accumulano posizioni. Da qui «gain» molto generosi per chi si mette in scia.

SANGUE FREDDO. Abbiamo già detto che la tattica della caccia al rimbalzo comporta una serie di rischi. Talvolta un settore reagisce nel complesso, ma qualche suo singolo titolo va per la sua strada. Insomma, una beffa. Un altro caso è quando tra gli Etf si allargano gli spread in denaro-lettera fino al limite consentito, magari un secco 2/3% che ammazza la potenziale performance nonostante la scelta azzeccata. In questi caso conviene rimanere calmi. Ed imparare bene a memoria una regola assai nota a qualunque trader di lungo corso: il mercato ha sempre ragione, anche quando ha torto. Vittorie e sconfitte sono all’ordine del giorno. L’importante è rimanere lucidi, distaccati, senza mai lasciarsi prendere dall’ansia di vendetta. Alla fine si perde e basta.
 
fedemart ha scritto:
Occorre ragionare nel breve termine, a mente lucida, consapevoli dei rischi che si corrono Privilegiare le più liquide blue chip, aspettare il segnale del mercato, e solo a quel punto gettarsi a capofitto. Long o short non importa Basta avere la forza di fuggire se si sbaglia



Mentre l’Orso impazza, uno strano predatore si aggira tra le selve di Piazza Affari. È il cacciatore di rimbalzi. Si avventa sui titoli in caduta libera e li abbandona in poche sedute, dopo aver spremuto i guadagni possibili. Ma chi è in realtà questo personaggio? E quali strumenti usa per i suoi scopi? In parte lo abbiamo già visto in opera sui titoli più penalizzati: big bancarie come Unicredit e Intesa Sanpaolo, ciclici come Italcementi e Buzzi Unicem e utility scivolate troppo. Ma ha «cacciato» anche con indici e settori tramite Etf e certificati. Del resto per i profitti rapidi le violente reazioni tecniche sono l’ideale. Il Mibtel in poco più di tre settimane ha perso oltre il 10%, con vendite che hanno colpito indistintamente. L’ipervenduto ha toccato livelli che non si vedevano dal 2001, dopo l’attentato alle Torre Gemelle.

COGLI L’ATTIMO. Il profilo del cacciatore di rimbalzi è presto fatto: ragiona nel breve termine, possiede un’elevata propensione al rischio, ha i nervi saldi. Ed è pronto a «mollare» la posizione se si rivela perdente. Insomma è l’esatto contrario di un cassettista. Le sue strategie sono molteplici, ma su tutte domina la ricerca del timing: aspetta la vittima con pazienza, evita di anticipare le mosse, coglie l’attimo. Un esempio? Eccolo. Chi ha comprato in chiusura di lunedì 21 gennaio, dopo il peggior calo dal settembre 2001, non ha fatto un buon affare. Martedì 22 il mercato ha aperto anche peggio, costringendo gli incauti a fuggire a gambe levate. Ma poi è arrivato il recupero, isterico, come sempre dopo le peggiori batose. Dunque la prima regola è: vietato anticipare. Esite poi una seconda regola: buttarsi a capofitto appena giunge il segnale del mercato. In specifico, l’occasione è arrivata con l’annuncio del taglio straordinario dei tassi da parte della Fed (a metà seduta di martedì 22). Ma anche qui bisogna subito passare alla terza regola: ci sono momenti in cui le Borse non hanno bussola e l’unica difesa è non staccare gli occhi dal monitor. Oppure piazzare uno stretto «take profit» (o uno stretto «stop loss») e magari andare al bar a prendere un caffè. Ben consapevoli che al ritorno può essere successo di tutto.

LE PREDE MIGLIORI. Per chi punta ai rimbalzi è meglio lasciar perdere gli indici di Borsa. I movimenti sono «solo» di alcuni punti percentuali: troppo poco. Accade infatti che il recupero sia troppo repentino per catturarlo tutto. Meglio allora usare strumenti più reattivi. Ad esempio i singoli titoli. Una scelta «ragionevole», pur in un mercato irragionevole, è quella delle azioni che hanno perso di più. Meglio ancora se blue chip per almeno due motivi: 1) sono più liquide, quindi vendibili più velocemente; 2) sono le preferite dagli hedge che vanno «short». Spieghiamo subito: gli hedge prendono a prestito i titoli che poi devono restituire. Di conseguenza sulle blue chip si crea più facilmente il cosiddetto «short covering» (la copertura delle posizioni corte) che esalta l’ampiezza dei rimbalzo sui titoli crollati. Gli acquisti di ricopertura vanno a sommarsi ai flussi in denaro dei compratori che accumulano posizioni. Da qui «gain» molto generosi per chi si mette in scia.

SANGUE FREDDO. Abbiamo già detto che la tattica della caccia al rimbalzo comporta una serie di rischi. Talvolta un settore reagisce nel complesso, ma qualche suo singolo titolo va per la sua strada. Insomma, una beffa. Un altro caso è quando tra gli Etf si allargano gli spread in denaro-lettera fino al limite consentito, magari un secco 2/3% che ammazza la potenziale performance nonostante la scelta azzeccata. In questi caso conviene rimanere calmi. Ed imparare bene a memoria una regola assai nota a qualunque trader di lungo corso: il mercato ha sempre ragione, anche quando ha torto. Vittorie e sconfitte sono all’ordine del giorno. L’importante è rimanere lucidi, distaccati, senza mai lasciarsi prendere dall’ansia di vendetta. Alla fine si perde e basta.

Che dire fede,
non fa una grinza......eppure e' diventata una moda quella di anticipare il mercato per prendere i minimi ... e poi magari prendersela col mercato o con la sfortuna perche' si va nel verso opposto..........

Altra moda dilagante nei forum e' la gara su chi e piu' bravo ad indovinare .........senza sapere che con l'AT si fanno solo delle ipotesi di movimento.....basate su figure satistiche.....

In Borsa non si fanno prigionieri.......
 
ettore_61 ha scritto:
Che dire fede,
non fa una grinza......eppure e' diventata una moda quella di anticipare il mercato per prendere i minimi ... e poi magari prendersela col mercato o con la sfortuna perche' si va nel verso opposto..........

Altra moda dilagante nei forum e' la gara su chi e piu' bravo ad indovinare .........senza sapere che con l'AT si fanno solo delle ipotesi di movimento.....basate su figure satistiche.....

In Borsa non si fanno prigionieri.......

:up: :up:
Sono d'accordo.

Ti consiglio di andare sul forum finanziario più frequentato e vedrai quante ca@@ate dicono in proposito. Leggere questa gente è straziante e subito ti accorgi quanta incompetenza c'è
Il forum è il fol.
Ciao e domani forse sarà long, almeno credo
 
fedemart ha scritto:
Occorre ragionare nel breve termine, a mente lucida, consapevoli dei rischi che si corrono Privilegiare le più liquide blue chip, aspettare il segnale del mercato, e solo a quel punto gettarsi a capofitto. Long o short non importa Basta avere la forza di fuggire se si sbaglia



Mentre l’Orso impazza, uno strano predatore si aggira tra le selve di Piazza Affari. È il cacciatore di rimbalzi. Si avventa sui titoli in caduta libera e li abbandona in poche sedute, dopo aver spremuto i guadagni possibili. Ma chi è in realtà questo personaggio? E quali strumenti usa per i suoi scopi? In parte lo abbiamo già visto in opera sui titoli più penalizzati: big bancarie come Unicredit e Intesa Sanpaolo, ciclici come Italcementi e Buzzi Unicem e utility scivolate troppo. Ma ha «cacciato» anche con indici e settori tramite Etf e certificati. Del resto per i profitti rapidi le violente reazioni tecniche sono l’ideale. Il Mibtel in poco più di tre settimane ha perso oltre il 10%, con vendite che hanno colpito indistintamente. L’ipervenduto ha toccato livelli che non si vedevano dal 2001, dopo l’attentato alle Torre Gemelle.

COGLI L’ATTIMO. Il profilo del cacciatore di rimbalzi è presto fatto: ragiona nel breve termine, possiede un’elevata propensione al rischio, ha i nervi saldi. Ed è pronto a «mollare» la posizione se si rivela perdente. Insomma è l’esatto contrario di un cassettista. Le sue strategie sono molteplici, ma su tutte domina la ricerca del timing: aspetta la vittima con pazienza, evita di anticipare le mosse, coglie l’attimo. Un esempio? Eccolo. Chi ha comprato in chiusura di lunedì 21 gennaio, dopo il peggior calo dal settembre 2001, non ha fatto un buon affare. Martedì 22 il mercato ha aperto anche peggio, costringendo gli incauti a fuggire a gambe levate. Ma poi è arrivato il recupero, isterico, come sempre dopo le peggiori batose. Dunque la prima regola è: vietato anticipare. Esite poi una seconda regola: buttarsi a capofitto appena giunge il segnale del mercato. In specifico, l’occasione è arrivata con l’annuncio del taglio straordinario dei tassi da parte della Fed (a metà seduta di martedì 22). Ma anche qui bisogna subito passare alla terza regola: ci sono momenti in cui le Borse non hanno bussola e l’unica difesa è non staccare gli occhi dal monitor. Oppure piazzare uno stretto «take profit» (o uno stretto «stop loss») e magari andare al bar a prendere un caffè. Ben consapevoli che al ritorno può essere successo di tutto.

LE PREDE MIGLIORI. Per chi punta ai rimbalzi è meglio lasciar perdere gli indici di Borsa. I movimenti sono «solo» di alcuni punti percentuali: troppo poco. Accade infatti che il recupero sia troppo repentino per catturarlo tutto. Meglio allora usare strumenti più reattivi. Ad esempio i singoli titoli. Una scelta «ragionevole», pur in un mercato irragionevole, è quella delle azioni che hanno perso di più. Meglio ancora se blue chip per almeno due motivi: 1) sono più liquide, quindi vendibili più velocemente; 2) sono le preferite dagli hedge che vanno «short». Spieghiamo subito: gli hedge prendono a prestito i titoli che poi devono restituire. Di conseguenza sulle blue chip si crea più facilmente il cosiddetto «short covering» (la copertura delle posizioni corte) che esalta l’ampiezza dei rimbalzo sui titoli crollati. Gli acquisti di ricopertura vanno a sommarsi ai flussi in denaro dei compratori che accumulano posizioni. Da qui «gain» molto generosi per chi si mette in scia.

SANGUE FREDDO. Abbiamo già detto che la tattica della caccia al rimbalzo comporta una serie di rischi. Talvolta un settore reagisce nel complesso, ma qualche suo singolo titolo va per la sua strada. Insomma, una beffa. Un altro caso è quando tra gli Etf si allargano gli spread in denaro-lettera fino al limite consentito, magari un secco 2/3% che ammazza la potenziale performance nonostante la scelta azzeccata. In questi caso conviene rimanere calmi. Ed imparare bene a memoria una regola assai nota a qualunque trader di lungo corso: il mercato ha sempre ragione, anche quando ha torto. Vittorie e sconfitte sono all’ordine del giorno. L’importante è rimanere lucidi, distaccati, senza mai lasciarsi prendere dall’ansia di vendetta. Alla fine si perde e basta.

per me i minimi in ipervenduto sono una buona strategia di ingresso per il breve ma quanto scritto sopra non corrisponde alla mia operatività e anche in questo caso non esistono certezze.
 
ettore_61 ha scritto:
Che dire fede,
non fa una grinza......eppure e' diventata una moda quella di anticipare il mercato per prendere i minimi ... e poi magari prendersela col mercato o con la sfortuna perche' si va nel verso opposto..........

Altra moda dilagante nei forum e' la gara su chi e piu' bravo ad indovinare .........senza sapere che con l'AT si fanno solo delle ipotesi di movimento.....basate su figure satistiche.....

In Borsa non si fanno prigionieri.......

Ettore_61 e Fedemart, lo saprete già, non lo dico a voi in particolare ma non preoccupatevi che il detto "il tempo è galantuono" non ha miglior campo d'impiego e dimostrazione di veridicità che in borsa.... non lo verranno a dire quando sarà il momento, praticamente nessuno lo saprà e passerà inosservato ma la stragrande maggioranza di quelle persone presto o tardi incontrerà il suo cigno nero e sparirà, è nell'ordine delle cose...
ho visto, letto e io stesso discusso di queste cose innumerevoli volte ormai (sono iscritto al fol dal giugno 2000) e ormai sono di quest'idea e non mi stupisco piu di nulla, sono carne da macello non c'è salvezza se non per pochi che per un colpo di fortuna possono sopravvivere e riuscire a progredire e divenire costanti nel trading (quindi per chi non avesse afferrato dico che solo se non si è stupidi si può sperare di sopravvivere ma per arrivarci serve anche fortuna per non soccombere prima di finire i soldi)
 
(quindi per chi non avesse afferrato dico che solo se non si è stupidi si può sperare di sopravvivere ma per arrivarci serve anche fortuna per non soccombere prima di finire i soldi)


:up:
 
QuickS ha scritto:
Ettore_61 e Fedemart, lo saprete già, non lo dico a voi in particolare ma non preoccupatevi che il detto "il tempo è galantuono" non ha miglior campo d'impiego e dimostrazione di veridicità che in borsa.... non lo verranno a dire quando sarà il momento, praticamente nessuno lo saprà e passerà inosservato ma la stragrande maggioranza di quelle persone presto o tardi incontrerà il suo cigno nero e sparirà, è nell'ordine delle cose...
ho visto, letto e io stesso discusso di queste cose innumerevoli volte ormai (sono iscritto al fol dal giugno 2000) e ormai sono di quest'idea e non mi stupisco piu di nulla, sono carne da macello non c'è salvezza se non per pochi che per un colpo di fortuna possono sopravvivere e riuscire a progredire e divenire costanti nel trading (quindi per chi non avesse afferrato dico che solo se non si è stupidi si può sperare di sopravvivere ma per arrivarci serve anche fortuna per non soccombere prima di finire i soldi)


-----sono carne da macello non c'è salvezza se non per pochi che per un colpo di fortuna possono sopravvivere e riuscire a progredire e divenire costanti nel trading-----

:up: :up: caro f4...

Il guaio e' che c'e' troppa avidita' e troppa smania di fare i soldoni in poco tempo.....

I mercati, se osservati ed usati con calma e sapienza forniscono occasioni di guadagno....basta saperli cogliere studiando i mercati e l'utilizzo 'AT o i fondamentali e ... soprattutto con il sale in zucca.............
La componente fortune esiste sempre ma non come al Casino'..........non so se mi spiego........

C'e' gente che deve fare per forza delle operazioni giornaliere anche con i mercati in ribasso .... perche' ha la sensazione di perdere delle occasioni.....
Rimango allibito !!!! A volte sto anche 2 settimane senza operare ... semplicemente perche' ho la nausea dei grafici, book.....etc.....
Se forzassi la situazione ....sarei sicuramente perdente......

Buona giornata

Ettore
 
A consulto sull'economia mondiale si riuniranno domani a Londra i capi Stato e di governo dei quattro principali Paesi Ue: Gordon Brown per la Gran Bretagna, Nicolas Sarkozy per la Francia, Angela Merkel per la Germania e il dimissionario Romano Prodi per l'Italia. Il loro intento sarà quello di valutare l'impatto sull'economia mondiale delle recenti turbolenze sui mercati finanziari e l'attualità della governance degli organismi internazionali. I cambi, ha aggiunto la fonte, non sono in agenda, ma è una questione importante per i partecipanti. Non è escluso che i quattro capi di governo esaminino anche l'atteggiamento della Bce, che al momento non è intenzionata a tagliare i tassi.

Nel frattempo Lehman Brother ha preso una posizione netta a favore dell'investimento in azioni. La banca consiglia oggi ai clienti di aumentare i titoli in portafoglio con esposizione al ciclo economico e i finanziari, ridurre i difensivi come le telecom, in un contesto europeo che prevede che il 2008 si concluderà in rialzo per le Borse. Secondo Lehman, "un aumento dell'appetito di rischio, valutazioni interessanti, vendite record del retail e ricchi programmi di buyback azionari delle large cap sosterranno il mercato
 
fedemart ha scritto:
A consulto sull'economia mondiale si riuniranno domani a Londra i capi Stato e di governo dei quattro principali Paesi Ue: Gordon Brown per la Gran Bretagna, Nicolas Sarkozy per la Francia, Angela Merkel per la Germania e il dimissionario Romano Prodi per l'Italia. Il loro intento sarà quello di valutare l'impatto sull'economia mondiale delle recenti turbolenze sui mercati finanziari e l'attualità della governance degli organismi internazionali. I cambi, ha aggiunto la fonte, non sono in agenda, ma è una questione importante per i partecipanti. Non è escluso che i quattro capi di governo esaminino anche l'atteggiamento della Bce, che al momento non è intenzionata a tagliare i tassi.

Nel frattempo Lehman Brother ha preso una posizione netta a favore dell'investimento in azioni. La banca consiglia oggi ai clienti di aumentare i titoli in portafoglio con esposizione al ciclo economico e i finanziari, ridurre i difensivi come le telecom, in un contesto europeo che prevede che il 2008 si concluderà in rialzo per le Borse. Secondo Lehman, "un aumento dell'appetito di rischio, valutazioni interessanti, vendite record del retail e ricchi programmi di buyback azionari delle large cap sosterranno il mercato

INteressante ma ......

"...in un contesto europeo che prevede che il 2008 si concluderà in rialzo per le Borse."

Manca come al solito il fattore tempo.....
Che cosa intendono? gli ultimi 2 mesi, la secoonda parte del 2008, l'ultimo trimestre ..... boh !!!!!

Io mi guardero' gli indici, se questi costruiranno un trend di medio mi faro' trovare pronto.....altrimenti ....ciccia.....
 

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