Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis (8 lettori)

PILU

STATE SERENI
a proposito di paese seri ...


Oslo, 10 giu. (TMNews) - La Norvegia, che ha inviato sei caccia F-16 per contribuire ai bombardamenti in Libia, ha annunciato che metterà fine alla sua partecipazione alle operazioni aeree dal 1 agosto, due mesi prima della scadenza dell'attuale mandato della Nato.
 

rob.luc

Forumer storico
un saluto a tutti.avrei bisogno di una cortesia da chi segue il titolo da più tempo del sottoscritto.a vostra conoscenza esistono fattori noti che possono posticipare il dividendo o che possono sottrarre valore al titolo senza che questo possa essere scontato dalle quotazioni ?
provo a spiegarmi:ho impostato un'operazione su settembre,e visto che parto dal presupposto che quando sono convinto che gli altri sono più stupidi di me.............finisce che lo stupido sono io,vorrei avere una visione più chiara delle possibili scappatoie del board di parmalat per ritardare o annullare i franzosi.
grazie in entrambi i casi(risposta o meno)
 

salcatal

Come i Panda
un saluto a tutti.avrei bisogno di una cortesia da chi segue il titolo da più tempo del sottoscritto.a vostra conoscenza esistono fattori noti che possono posticipare il dividendo o che possono sottrarre valore al titolo senza che questo possa essere scontato dalle quotazioni ?
provo a spiegarmi:ho impostato un'operazione su settembre,e visto che parto dal presupposto che quando sono convinto che gli altri sono più stupidi di me.............finisce che lo stupido sono io,vorrei avere una visione più chiara delle possibili scappatoie del board di parmalat per ritardare o annullare i franzosi.
grazie in entrambi i casi(risposta o meno)

Poichè noi siamo gli altri, almeno io, puoi riformulare la/e domanda/e in maniera a noi più intellegibile?:(:(:(
 

rob.luc

Forumer storico
Poichè noi siamo gli altri, almeno io, puoi riformulare la/e domanda/e in maniera a noi più intellegibile?:(:(:(

provo a chiarire :)
1) quando parlo degli altri non intendo i partecipanti del forum :D.in genere non offendo.
intendo i partecipanti del mercato.quanto scritto significafava : possibile che sono l'unico furbo che ha visto quell'operazione :).
2)per fugare questo dubbio ho chiesto chiarimenti.
il miei punti chiave sono: la data del dividendo.già spostata una volta;
operazioni non note a chi segue il titolo in maniera superficiale che possono sottrarre valore alla quotazione(es:dividendo straordinario,possibilità di sfilare in qualche modo gli 1.5 mld in cassa,ecc)cose non note ai più che possono modificare la quotazione o ritardare lo stacco del dividendo.spero di essere stato più chiaro.le famose scritte in piccolo.
ciao
 
Ultima modifica:

pecora rosa

Forumer attivo
provo a chiarire :)
1) quando parlo degli altri non intendo i partecipanti del forum :D.in genere non offendo.
intendo i partecipanti del mercato.quanto scritto significafava : possibile che sono l'unico furbo che ha visto quell'operazione :).
2)per fugare questo dubbio ho chiesto chiarimenti.
il miei punti chiave sono: la data del dividendo.già spostata una volta;
operazioni non note a chi segue il titolo in maniera superficiale che possono sottrarre valore alla quotazione(es:dividendo straordinario,possibilità di sfilare in qualche modo gli 1.5 mld in cassa,ecc)cose non note ai più che posso modificare la quotazione.spero di essere stato più chiaro.le famose scritte in piccolo.
ciao

In pratica vuoi sapere SE i francesi rovineranno PLT?
Beh nessuno può dirlo con certezza.
Propendo per un no.
;)
 

rob.luc

Forumer storico
In pratica vuoi sapere SE i francesi rovineranno PLT?
Beh nessuno può dirlo con certezza.
Propendo per un no.
;)
no , a me interessa poco dei francesi o dei cinesi.a me interessano i tempi dell'operazione e le supposte(sempre le famose scritte in piccolo).
nessuno è in grado di conoscere i tempi,magari qualcuno più esperto di me conosce qualche supposta :)
ciao
 

dariomilano

novellino
no , a me interessa poco dei francesi o dei cinesi.a me interessano i tempi dell'operazione e le supposte(sempre le famose scritte in piccolo).
nessuno è in grado di conoscere i tempi,magari qualcuno più esperto di me conosce qualche supposta :)
ciao

provo io: per supposta intende
annullamento dell'opa? pochissimo probabile
dividendo straordinario per azioni con esclusione dei w? poco probabile
cda chq muore tutto in incidente aereo? probabile ma tanto viene sostituito da lactalis
 

salcatal

Come i Panda
no , a me interessa poco dei francesi o dei cinesi.a me interessano i tempi dell'operazione e le supposte(sempre le famose scritte in piccolo).
nessuno è in grado di conoscere i tempi,magari qualcuno più esperto di me conosce qualche supposta :)
ciao

Allora:

A) il dividendo lo stabilira' l'assemblea degli azionisti, quindi escludo uno slittamento, così come escludo un dividendo straordinario, in quanto non all'odg. Al massimo quindi si potrà distribuire l'intero utile 2010 e, quindi, circa 6,8 centesimi. Ipotesi improbabile perché potrebbe essere in contrasto con la famosa norma dello Statuto, che impedirebbe di distribuire più del 50% degli utili;

B) supposte ai francesi mi sento di escluderle. Sono i francesi, complice Bondi non so quanto involontariamente, ad avere dato la supposta a noi, raccattando Plt a prezzi bassi;

C) i francesi faranno quanto hanno sempre dichiarato di voler fare, cioè venderanno le loro attività nel latte a Parmalat a un multiplo, c'è da giurarci, uguale a quello applicato nell'Opa Plt.
 

iulius

Forumer storico
Non è questo il mio preannunciato messaggio. Quello sarà per domani.

Propongo questo che è di una lucidità esemplare e che dovrebbe far aprire gli
occhi a quelli che pensano "per partito preso". Meglio: per quello che dice
il "Partito".

________________________________________________________________
"Mettiamoci una croce sopra"

Di Chicco Testa

Fra qualche giorno gli italiani si recheranno alle urne convinti che chiudendo la porta al nucleare stanno spianando un luminoso futuro alle rinnovabili. Purtroppo la storia è diversa. Bastano un paio di numeri (scientemente “dimenticati” dagli oppositori ideologici) per raccontarla.

L’anno scorso nel mondo si sono consumati quasi 21mila miliardi di kWh. Un ammontare da capogiro eppure lo stordimento è maggiore guardando alla dinamica della domanda di energia: è aumentata del 50% negli ultimi 13 anni. E la tendenza rimane quella, trainata dalle insaziabili economie come India, Cina, Brasile, Russia. Dando un’occhiata a come sono stati prodotti questi 20.870 miliardi di chilowattora, scopriamo che i combustibili fossili (gas, carbone, in minor misura derivati del petrolio) coprono 66,6% mentre le fonti pulite 20% e il nucleare 13,4%. Ripartizione che si riflette anche in Italia con l’esclusione del nucleare sostituito da importazioni di elettricità (di origine nucleare) dalla Francia e Svizzera, e con l’aggravante di dipendere dall’estero per l’ 80%.

Tornando a livello globale, il predominio delle fonti con emissioni di gas serra, notizia non proprio incoraggiante per la salute del pianeta, diventa allarmante seguendone l’andamento storico: tutto a vantaggio delle fonti fossili. Infatti, nello stesso periodo, carbone gas e petrolio sono aumentati di 3,5 punti percentuali a scapito delle fonti senza CO2. Questo proprio in un’epoca in cui non si è fatto altro che parlare di mitigare le emissioni di CO2. Il bilancio negativo è l’effetto di una diminuzione dell’idroelettrico (per saturazione di risorse sfruttabili) e del nucleare, più che proporzionale alla crescita del solare, eolico, geotermia (+1,9%) e delle biomasse (+0,5%). Queste rinnovabili moderne hanno registrato un incremento decisamente marginale. Eppure sembrava l’era d’oro dell’energia dal sole e dal vento. Già, peccato che le strabilianti performance si riferissero alla potenza installata e non alla produzione di elettricità che invece è il prodotto fra potenza e numero di ore di funzionamento. Le tecnologie energetiche non sono affatto equivalenti. Tanto per dare un ordine di grandezza, per ottenere la stessa produzione di chilowattora, una tradizionale centrale a gas, carbone o nucleare da 1 GW corrisponde a un impianto fotovoltaico da 6GW e uno eolico da 4GW. E’ il limite dell’intermittenza. Problema non di poco conto visto che è difficile stoccare l’elettricità, impossibile per quantità ragguardevoli. Mettiamo una croce sopra all’idea di muovere le catene di montaggio della pianura padana con il sole siciliano.

Oltre ai problemi ambientali, con un mix energetico sbilanciato sui combustibili fossili, che lo sarà sempre di più, esiste una reale minaccia per la salute. La combustione di carbone, gas e derivati del petrolio produce delle emissioni inquinanti e polveri sottili, le quali, secondo l’OMS, sono all’origine di 1 milione di morti all’anno.

Rinunciando al nucleare non faremmo che rafforzare l’egemonia delle fonti fossili. Una conferma ce l’offre proprio la Germania, modello europeo del fotovoltaico, la cui produzione di 12TWh contribuisce per il 2% al fabbisogno elettrico tedesco. Intanto però la mancata produzione dei 7 reattori chiusi viene coperta nel breve con il raddoppio delle importazioni elettriche giornaliere dalla Francia e Repubblica Ceca, e in seguito con un maggior ricorso al carbone quando nel 2013 si concluderà la costruzione di centrali per 10GW. Da sole produrranno 5 volte l’output del parco fotovoltaico.

Se l’intenzione è dare una mano alle fonti fossili, prego…
 

PILU

STATE SERENI
Non è questo il mio preannunciato messaggio. Quello sarà per domani.

Propongo questo che è di una lucidità esemplare e che dovrebbe far aprire gli
occhi a quelli che pensano "per partito preso". Meglio: per quello che dice
il "Partito".

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"Mettiamoci una croce sopra"

Di Chicco Testa

Fra qualche giorno gli italiani si recheranno alle urne convinti che chiudendo la porta al nucleare stanno spianando un luminoso futuro alle rinnovabili. Purtroppo la storia è diversa. Bastano un paio di numeri (scientemente “dimenticati” dagli oppositori ideologici) per raccontarla.

L’anno scorso nel mondo si sono consumati quasi 21mila miliardi di kWh. Un ammontare da capogiro eppure lo stordimento è maggiore guardando alla dinamica della domanda di energia: è aumentata del 50% negli ultimi 13 anni. E la tendenza rimane quella, trainata dalle insaziabili economie come India, Cina, Brasile, Russia. Dando un’occhiata a come sono stati prodotti questi 20.870 miliardi di chilowattora, scopriamo che i combustibili fossili (gas, carbone, in minor misura derivati del petrolio) coprono 66,6% mentre le fonti pulite 20% e il nucleare 13,4%. Ripartizione che si riflette anche in Italia con l’esclusione del nucleare sostituito da importazioni di elettricità (di origine nucleare) dalla Francia e Svizzera, e con l’aggravante di dipendere dall’estero per l’ 80%.

Tornando a livello globale, il predominio delle fonti con emissioni di gas serra, notizia non proprio incoraggiante per la salute del pianeta, diventa allarmante seguendone l’andamento storico: tutto a vantaggio delle fonti fossili. Infatti, nello stesso periodo, carbone gas e petrolio sono aumentati di 3,5 punti percentuali a scapito delle fonti senza CO2. Questo proprio in un’epoca in cui non si è fatto altro che parlare di mitigare le emissioni di CO2. Il bilancio negativo è l’effetto di una diminuzione dell’idroelettrico (per saturazione di risorse sfruttabili) e del nucleare, più che proporzionale alla crescita del solare, eolico, geotermia (+1,9%) e delle biomasse (+0,5%). Queste rinnovabili moderne hanno registrato un incremento decisamente marginale. Eppure sembrava l’era d’oro dell’energia dal sole e dal vento. Già, peccato che le strabilianti performance si riferissero alla potenza installata e non alla produzione di elettricità che invece è il prodotto fra potenza e numero di ore di funzionamento. Le tecnologie energetiche non sono affatto equivalenti. Tanto per dare un ordine di grandezza, per ottenere la stessa produzione di chilowattora, una tradizionale centrale a gas, carbone o nucleare da 1 GW corrisponde a un impianto fotovoltaico da 6GW e uno eolico da 4GW. E’ il limite dell’intermittenza. Problema non di poco conto visto che è difficile stoccare l’elettricità, impossibile per quantità ragguardevoli. Mettiamo una croce sopra all’idea di muovere le catene di montaggio della pianura padana con il sole siciliano.

Oltre ai problemi ambientali, con un mix energetico sbilanciato sui combustibili fossili, che lo sarà sempre di più, esiste una reale minaccia per la salute. La combustione di carbone, gas e derivati del petrolio produce delle emissioni inquinanti e polveri sottili, le quali, secondo l’OMS, sono all’origine di 1 milione di morti all’anno.

Rinunciando al nucleare non faremmo che rafforzare l’egemonia delle fonti fossili. Una conferma ce l’offre proprio la Germania, modello europeo del fotovoltaico, la cui produzione di 12TWh contribuisce per il 2% al fabbisogno elettrico tedesco. Intanto però la mancata produzione dei 7 reattori chiusi viene coperta nel breve con il raddoppio delle importazioni elettriche giornaliere dalla Francia e Repubblica Ceca, e in seguito con un maggior ricorso al carbone quando nel 2013 si concluderà la costruzione di centrali per 10GW. Da sole produrranno 5 volte l’output del parco fotovoltaico.

Se l’intenzione è dare una mano alle fonti fossili, prego…

io preferisco la candela al nucleare .... l'uomo è troppo egoista, troppo stupido ... una centrale nucleare non è uno scherzo e l'uomo per una serie infinita di motivi alla fine creerà sempre dei problemi .....

se a posto di buttare migliaia di mld per combattere guerre e trovare armi sempre più precise e mortali -- li usassero per trovare il modo di non utilizzare più il petrolio ... o per consumare meno o per costruire case e abitazioni a consumo zero .... altro che nucleare ... io non rischio il futuro dell'uomo con il nucleare ... se vogliono la soluzione la trovano ... siamo nel 21 secolo ....
 

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