Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

Non capisco perché si continua a parlare di attacco.

Questi si limitano a fare la radiografia e a diagnosticare il male.

E non e' un caso, penso, se nessuno porta argomenti validi per contrastare nel merito le analisi e i conseguenti giudizi.

O forse qualcuno poteva pensare che la Francia meritasse la tripla A, la Spagna la doppia A, o l'Italia la A.

Stiamo parlando di paesi, specie l'Italia e la Francia, che hanno una spesa pubblica elevata, un alto indebitamento e una pressione fiscale elevata, quindi con quasi nessun margine per incrementare le entrate senza dissestare definitivamente l'economia privata.

E che non sembrano avere alcuna intenzione di ridurre la spesa pubblica.

Diversa la situazione degli USA, che pure sono stati declassati, in cui la pressione fiscale e' bassa.

E che, particolare decisivo, hanno come principale target, perseguito tenacemente anche e soprattutto dalla FED, quello della crescita anche a costo
di aumentare debito e deficit nel breve.

Invece in Europa pare che lo si faccia apposta a scoraggiare chi fa impresa, minandone la fiducia.

Ieri leggevo che FNAC sta per licenziare oltre 300 addetti in Francia ed altri in Europa, e così le banche e le industrie automobilistiche ecc.

Noi andremo incontro a ulteriori downgrade fin quando penseremo di risolvere i problemi di debito aumentando le tasse, invece che concentrare le nostre attenzioni sulla spesa pubblica e sull'efficienza dei servizi pubblici tipo la scuola, la giustizia ecc.

Per non parlare dell'ostilità ambientale nei confronti di chi fa impresa e rischia in proprio.

Che nella migliore delle ipotesi viene additato, a prescindere, come evasore e come persona che mette le mani in tasca degli altri, come ha fatto Monti.

Quando abbiamo al governo tale Patroni Griffi che, quello si, ha messo le mani in tasca all'Inps comprando per 100 quanto valeva 800.

E come lui tanti altri.

Affamare la bestia, questo e' il motto



Inoltre
 
sal direi che siamo sotto attacco solo per questo....

Stati Uniti
Debito pubblico al 100% del PIL con crescita del 35% nel triennio 2008-2011. In termini assoluti dal 2008 il debito USA è aumentato del 50%
Deficit stimato per il 2011 8,5%
Disoccupazione “ufficiale” al 9% a cui aggiungiamo 50 milioni di americani che campano coi food stamps.
Credibilità dell’esecutivo: Obama non riusciva a governare quando nel primo biennio i democratici godevano della più grande maggioranza congressuale dai tempi del Watergate, figuratevi ora che quella maggioranza è evaporata. Ricordiamo per esempio il tragicomico default sfiorato ad agosto giusto per dire di cos’è la classe politica statunitense attuale
(Aggiungo che il nuovo limite non è stato ancora deciso :wall::wall:)


Read more: Loro si che Sono da “tripla A” Oppure “se l’Europa Fosse una Cosa Seria” | Loro si che Sono da “tripla A” Oppure “se l’Europa Fosse una Cosa Seria”

Gran Bretagna
Debito pubblico all’80% del PIL con aumento del 25% nel triennio 2008-11. In termini assoluti dal 2008 il debito della regina Elisabetta è aumentato del 64% dal 2008
Deficit in doppia cifra per due anni consecutivi
E’ il paese più indebitato del mondo. Aggregati debito pubblico e debito privato sfiorano il 1.000% del PIL


beh di fronte a qs due esempi la cosa che mi viene in mente è dire che qualcuno bara....
i numeri o valgono per tutti o per nessuno ..

naturalmente non mi si venga a parlare che usa o gb possono fare quello che altri non potrebbero .. vedi stampe e roba varia ... i numeri solo i numeri .. le intenzioni o le chiacchiere le lascio cadere nel vuoto...
 
E invece, caro Pilu, la discriminante tra paesi Euro e GB, gli Usa sono un caso a parte perché il dollaro e' come l'oro, e' proprio la sovranità monetaria.

Altrimenti non si spiegherebbe, indipendentemente dal rating, come sia possibile che la GB si finanzi a tassi inferiori a quelli tedeschi.

Chi compra un TDS GB sa che alla scadenza sara' sicuramente rimborsato, chi compra in titolo di un paese dell'euro sa che sara' rimborsato solo, e solo se, qualcun altro sara' disposto a finanziare quello Stato.
 
Ultima modifica:
E invece, caro Pilu, la discriminante tra paesi Euro e GB, gli Usa sono un caso a parte perché il dollaro e' come l'oro, e' proprio la sovranità monetaria.

Altrimenti non si spiegherebbe, indipendentemente dal rating, come sia possibile che la GB si finanzi a tassi inferiori a quelli tedeschi.

Chi compra un TDS GB sa che alla scadenza sara' sicuramente rimborsato, chi compra in titolo di un paese dell'euro sa che sara' rimborsato solo, e solo se, qualcun altro sara' disposto a finanziare quello Stato.

non sono d'accordo... cioè posso anche essere rimborsato .. ma quello che mi rimborsano che valore ha se cerco di risolvere i miei problemi semplicemente stampando carta ? quello che ho imparato è che nella vita tutto ha un limite anche quello di stampare ... :specchio::specchio:
 
non sono d'accordo... cioè posso anche essere rimborsato .. ma quello che mi rimborsano che valore ha se cerco di risolvere i miei problemi semplicemente stampando carta ? quello che ho imparato è che nella vita tutto ha un limite anche quello di stampare ... :specchio::specchio:
sono d'accordo con te.
però se una società (l'europa come quasi tutte le altre) per convenzione ha scelto di utilizzare una valuta fiat (senza valore intrinseco), usa quella e non fa finta di avere qualcosa che funziona diveramente o di essere legata a un gold standard o mantenere un certo livello di "valore" (che però per definizione non ne ha)
 
non sono d'accordo... cioè posso anche essere rimborsato .. ma quello che mi rimborsano che valore ha se cerco di risolvere i miei problemi semplicemente stampando carta ? quello che ho imparato è che nella vita tutto ha un limite anche quello di stampare ... :specchio::specchio:

Il limite della stampa si chiama inflazione.

E non mi pare che negli USA ci sia inflazione.

E poi con i dollari USA io potrò sempre comprare casa a Manatthan, che ha un suo valore o con le sterline casa a Londra, che ha un suo valore.

O qualsiasi altro bene reale, che abbia un valore effettivo in quei paesi.

O no ?

L'unico rischio, appunto, è che tra il momento dell'acquisto dei TDS e quello del rimborso, il prezzo degli immobili aumenti, ci sia cioè inflazione.

Non commettiamo, però, l'errore di pensare che stampando moneta si risolvano tutti i problemi.

Non è così, non lo penso e non l'ho mai detto.

Quello che sostengo è che per un paese, soprattutto per un paese indebitato come l'Italia, rinunciare alla sovranità monetaria è stato un grave errore.
 
Ciao Sal,

Sembra che Standard & Poor's agisca in modo preordinato e
volutamente ad effetto.
L' ultima "uscita" l' ha fatta di venerdì ed a mercati aperti.
Una pratica questa, per i tempi e modi, che per solito non viene utilizzata per annunci così clamorosi.

Qualcuno afferma che siamo spettatori (e vittime) di una guerra
valutaria.

Sono consapevole che gli interessi in gioco sono di rilievo ed ogni
Paese cerca di tutelare i propri.
Ma si sa come iniziano le guerre ma non come finiranno. Mi sembra
pertanto di dover escludere una precisa volontà di qualche Stato.
E mi sembra che gli Usa, almeno a livello di governo, non c' entrino
in questa faccenda. Farsi dei nemici non credo che gli convenga.
E poi non sono stati gli Usa stessi a subire il taglio della tripla A
dalla medesima agenzia ?

Allora si può concludere che la colpa è esclusivamente di noi
"eurodipendenti" ?

Rimane comunque la gravità del gesto dell' agenzia per i tempi e
modi, anche ricorrenti, che fa pensare a manovre torbide.
C' è qualche burattinaio?

Sal, cosa ne pensi?
 
Ciao Sal,

Sembra che Standard & Poor's agisca in modo preordinato e
volutamente ad effetto.
L' ultima "uscita" l' ha fatta di venerdì ed a mercati aperti.
Una pratica questa, per i tempi e modi, che per solito non viene utilizzata per annunci così clamorosi.

Qualcuno afferma che siamo spettatori (e vittime) di una guerra
valutaria.

Sono consapevole che gli interessi in gioco sono di rilievo ed ogni
Paese cerca di tutelare i propri.
Ma si sa come iniziano le guerre ma non come finiranno. Mi sembra
pertanto di dover escludere una precisa volontà di qualche Stato.
E mi sembra che gli Usa, almeno a livello di governo, non c' entrino
in questa faccenda. Farsi dei nemici non credo che gli convenga.
E poi non sono stati gli Usa stessi a subire il taglio della tripla A
dalla medesima agenzia ?

Allora si può concludere che la colpa è esclusivamente di noi
"eurodipendenti" ?

Rimane comunque la gravità del gesto dell' agenzia per i tempi e
modi, anche ricorrenti, che fa pensare a manovre torbide.
C' è qualche burattinaio?

Sal, cosa ne pensi?

Buongiorno.

Penso che le guerre valutarie, intese in senso stretto, sono fatte svalutando la propria moneta per favorire le esportazioni.

Nessun paese, alla fine, trae vantaggio dall'eccessivo afflusso di capitali.

L'eccessivo afflusso di capitali, ad esempio, negli USA, ha generato la crisi dei subprime, oltre a creare enormi problemi sulla competitività delle imprese locali.

Quindi più che di guerra valutaria io parlerei di guerra speculativa.

La guerra valutaria comincerà se l'euro dovesse continuare a svalutarsi, rendendo estremamente competive le industrie europee, e mettendo in difficoltà l'economia giapponese o anche statunitense.


In altre parole le guerre valutarie si combattono cercando di svalutare la propria moneta nei confronti delle altre.

In questo caso, invece, c'è una fuga dagli asset denominati in euro dei paesi periferici in quanto si scommette che prima o poi questi saranno costretti, in un modo o nell'altro, a svalutare la propria moneta.

In questo momento il mercato scommette che sarà la Germania ad uscire dall'euro.
 
In altre parole prima o poi l'Italia, la Francia, la Spagna dovranno prendere atto che i problemi di competitività non sono risolvibili, anche per motivi sociali, solo con l'austerità, il rigore e la deflazione.

E valuteranno la possibilità di accompagnare questi processi, che pure sono necessari, con una svalutazione della moneta.

Svalutazione della moneta che rende meno dolorosi i processi di aggiustamento.

Prendiamo la Francia, che ha un enorme deficit delle partite correnti.

E' praticamente impensabile che questo deficit si possa in breve tempo con una maggiore competitività delle imprese.

Ci vorrebbe una svalutazione, sia pure contenuta, della moneta, tipo 1,1 sul dollaro.

Stessa cosa per l'Italia.

Svalutazione che la GERMANIA non accetterebbe manco morta.

Ecco perchè il mercato punta decisamente a una rottura dell'area euro.
 
In altre parole prima o poi l'Italia, la Francia, la Spagna dovranno prendere atto che i problemi di competitività non sono risolvibili, anche per motivi sociali, solo con l'austerità, il rigore e la deflazione.

E valuteranno la possibilità di accompagnare questi processi, che pure sono necessari, con una svalutazione della moneta.

Svalutazione della moneta che rende meno dolorosi i processi di aggiustamento.

Prendiamo la Francia, che ha un enorme deficit delle partite correnti.

E' praticamente impensabile che questo deficit si possa in breve tempo con una maggiore competitività delle imprese.

Ci vorrebbe una svalutazione, sia pure contenuta, della moneta, tipo 1,1 sul dollaro.

Stessa cosa per l'Italia.

Svalutazione che la GERMANIA non accetterebbe manco morta.

Ecco perchè il mercato punta decisamente a una rottura dell'area euro.

giorno a tutti .. bisogna vedere se ai teteschi conviene una rottura dell'euro ... mi sa mica tanto che gli conviene...:specchio:
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto