Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis (4 lettori)

salcatal

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4) Caso EEMS

Questo è un caso singolare, una società che praticamente di là vanta una intera schiera di forumnisti (si chiamano così?) acchiappapolli e anche moderatori ultrà (tanto da avermi bannato, dopo vari messaggi minatori per avere scritto cose inconfutabili, come il fatto che la Società fosse, nel 2009, tecnicamente in default).


Dunque questa Società fu quotata nel 2006 a 8,2 ora quota 1,4 e, quindi, non si deve aggiungere nulla, se non che in questi anni ha accumulato decine e decine milioni di perdite e che le sue prospettive sono solo quelle, salvo sorprese improbabili, di perdere tanti milioni o pochi milioni, a seconda del momento del ciclo economico dei settori nei quali opera.

Eppure, andate di là e verificate, nonostante queste evidenze palmari ora ricominciano a fioccare nick che credono nelle prospettive della Società.

Dimenticavo di dire, cosa importante per capire come funzionano le cose, che uno di questi nick, uno di quelli che andava su vari thread, ai quali non partecipava normalmente, a sponsorizzare il titolo (quando quotava oltre 1,7 e ovviamente non ha dato un centesimo di dividendo) ora è diventato consigliere di amministrazione della società.:eek::eek::eek:

Rebus sic stantibus.


5) Caso Intermonte

Eems e Kerself hanno, anzi avevano, una cosa in comune, lo specialist.

Sul quale non indugio ma che dovrebbe far riflettere Vegas sulle cose che non vanno nel capitalismo italiano, altro che la Parmalat.
 
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salcatal

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6) Caso giornalismo economico

Kerself, principessa trascurata
Enrico Cisnetto


"Il Mondo" venerdì 27 agosto 2010
Investire nella green economy dovrebbe essere un mantra, di questi tempi
E’ davvero strano, il mercato finanziario. Se una società è iper valutata tutti la vogliono, mentre quando quella stessa società – a parità di condizioni, o addirittura a condizioni migliori – perde valore, e dunque sarebbe da comprare a occhi chiusi, nessuno se la fila. E’ il caso della Kerself, leader nel settore delle energie rinnovabili. Nel momento della crisi finanziaria la società guidata da Pier Angelo Masselli era arrivata a capitalizzare oltre 200 milioni, ora ne vale poco più di un terzo. Eppure la società di Correggio è sempre quella: l’unica nel fotovoltaico ad avere un business integrato – dalla fetta di silicio ai pannelli, dagli impianti grandi e piccoli allo scouting dei terreni – capace di produrre un’ottima redditività. Anzi, rispetto ai tempi della Lehman che faceva crollare le Borse, oggi ha un portafoglio ordini più pingue che copre fino a tutto il 2012 – 1 miliardo e 300 milioni, quasi interamente coperti dalle garanzie bancarie dei clienti – e la certezza del “conto energia”, rinnovato dal governo. Inoltre la Kerself era scalabile ieri come oggi, visto che la Finmav (Masselli e i suoi soci russi) detiene il 29,9% e la società ha un 3,2% di autocontrollo, mentre tutto il resto è sul mercato. Solo che prima era troppo cara, e oggi che è sottovalutata crea diffidenza. :(:(:(:(:wall::wall::wall:
Vedremo ora – una volta portato a termine l’aumento di capitale per circa 8 milioni destinato al ripristino del patrimonio, ridotto per il recesso di 130 azionisti determinato dalla modifica dell’oggetto sociale – se grazie alla consulenza di Borghesi&Colombo e di Mediobanca e con la garanzia di trasparenza ed efficienza che fornisce l’arrivo alla direzione generale di Maurizia Squinzi, la Kerself apparirà più appetibile e qualche fondo d’investimento saprà farsi due conti. In fondo investire nella green economy dovrebbe essere un mantra, di questi tempi.

Enrico Cisnetto
 

salcatal

Come i Panda
Insomma potrei esaurire l'hard disk del forum elencando le cose che non vanno e le riflessioni che si possono fare sul capitalismo italiano i i suoi attori.

Però ve lo risparmio, anche perchè le conosciamo tutti, Vegas per primo.

Volendo schematizzare abbiamo questi filoni principali, ma con un comune denominatore (conseguono risultati peggiori dei peer esteri, i titoli, quindi, hanno andamenti nettamente peggiori, ma gli amministratori (il caso GENERALI ne è un esempio) percepiscono remunerazioni nettamente superiori e vengono puntualmente riconfermati per acclamazione).

Parlo ovviamente del panorama delle Società in borsa, perchè per fortuna fuori dalla borsa abbiamo fior di società, che sono la spina dorsale tanto al Nord, quanto, sia pure in misura minore, anche se non so fino a quando potranno resistere all'ambiente ostile, del sistema italia.

a) Banche e Assicurazioni

Qui il problema sostanziale sono gli incroci autoreferenziali di affidamenti, partecipazioni, nomine ecc. ecc., moltiplicarsi di Cda ecc. ecc.., tutti problemi che possono essere così esemplificati con il seguente canovaccio.

Io ti finanzio a prescindere da quanto vali e da quello che fai, tu con questi soldi un pò compri le mie azioni e mi voti, un pò fai i fatti tuoi, un pò fai anche i fatti miei (gli esempi sono innumerevoli, l'emblema è Zaleski).

Per non parlare di De Benedetti, vedete la PFN di Sorgenia e capirete perchè.

b) Ex Società pubbliche

Qui il problema è che le stesse continuano a essere gravate, come e più di prima, dei famosi "oneri impropri", quelli per capirci che hanno affondato Alitalia (non certo il costo del personale, come hanno voluto far credere);

c) Piccole e medie imprese quotate

Qui il panorama si fa veramente triste, in quanto la gran parte approdano in borsa unicamente per ripetere il paradigma di Collodi.

Quello del Gatto, della Volpe, di Pinocchio e del campo dei miracoli.

Insomma sono società che svolgono attività industriali, ma il cui core business è quello di cercare, e purtroppo puntualmente, trovare tanti Pinocchi cui far credere che esiste il campo dei miracoli.

E questo lo sanno tutti, in tutto il mondo, pare eccetto gli ingenui frequentatori dei thread di finanza italiani.

Basta vedere i seguenti elementi:

a) Quante di queste società hanno investitori istituzionali VERI (attenzione però perchè alcune li hanno, almeno in apparenza, tipo Kerself, ma poi stranamente questi escono sempre in tempo utile);

b) Quante piccole società approdate in borsa lo hanno fatto per lo scopo normale per il quale si approda in borsa, cioè per cercare capitali per finanziare la crescita.

Trovatemi qualche piccola o media società approdata in borsa e che poi sono poi cresciute e diventati medie o grandi.

Se ne contano poche, io non ne ricordo quasi nessuna.

Se me la trovate, e non è una scatola cinese, la compro domani mattina.
 
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salcatal

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Warrant Parmalat

Poichè leggo che molti hanno ancora dubbi sulla sorte dei warrant e che è un argomento che non ho trattato nel mio articolo, penso si renda necessario un chiarimento, anche se pensavo fosse chiaro.

Ma pare che così non è, quindi meglio chiarirlo.


I warrant non sono coinvolti nell'OPA, in quanto l'OPA riguarda solo le azioni in circolazione, oltre quelle che potrebbero essere emesse per l'assegnazione ai creditori delle vecchie società del gruppo.

Poichè la conversione dei warrant è sospesa fino al 18 LUGLIO, data stacco dividendi, è evidente che si va oltre i termini preventivabili del PERIODO DI ADESIONE per l'OPA.

Ma dirò di più. Se si andasse oltre, cosa improbabile, l'eventuale conversione dei warrant sarebbe un elemento tale da poter far saltare l'OPA, in base a quanto chiaramente previsto al punto b) delle condizioni cui l'OPA è sottoposta (Cfr. Comunicato ex art. 102) e al punto 2 del mio articolo e che qui riporto:

b) che il numero di azioni in circolazione alla chiusura del Periodo di Adesione non sia superiore al numero di azioni oggetto dell'offerta, considerate anche le azioni destinate ai Creditori.
 

salcatal

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Seat Pagine Gialle alla battaglia finale per sopravvivere al duplice buy-out - Il Sole 24 ORE

questo giusto per capire un po come operano i fondi di private equity almeno qui in Italia. Dalla mia piccola esperienza hanno fatto solo un botto di danni. Non sono controllati da nessuno e movimentano un pacco di soldi.

Spero vivamente che tu stia scherzando.

Ma quali fondi esteri e fondi avvoltoio di cui parla il Sole?:wall::wall:

Qui i fondi avvoltoio hanno nomi e cognomi italiani e non sono nemmeno fondi.

Colaninno e Tronchetti Provera.

Nel 1998 Telecom, prima della cura, aveva un rapporto Pfn/Ebitda di 0,68 e un capitale investito netto di 51 miliardi di cui 45 erano IMMOBILIZZAZIONE MATERIALI.

Più avvoltoi di questi io non ne vedo in giro per il mondo.

Considera, inoltre, che anche l'operazione SEAT è un loro parto (MTP), al 100%.
 

dariomilano

novellino
post uno più interessante dell'altro!
faccio un po' di considerazioni veloci partendo dal fondo:

- warrant parmalat confermi la mia intuizione che non si può aderire (poco male per chi li ha dato che hai detto che valorizzata dai francesi dovrebbe valere molto di più)
-le società piccole fanno ipo a prezzi esorbitanti per poi ridursi intorno a -70/80% e poi vengono delistate con i saldi.
-banche e ass.. si devono dare una svegliata, la vergogna italiana (Geronzi in prima pagina del FT per la maxi- buonuscita inspiegabile agli occhi dei non-italiani)!!
cmq ubi da come si è comportata non merita più la fiducia di un investitore!
-azz sto enrico cisnetto ne sa, quasi quasi me lo segno :D
 

hermann

Forumer attivo
Credo solo che i fondi di private equity, italiani e non, in italia abbiano fatto solo un sacco di danni. specie nelle aziende manifatturiere uno schifo pazzesco. Avviamenti farlocchi, frutto di debiti assurdi erogati dagli stessi istituti che spesso partecipano ai fondi stessi.
maflow, Ferretti, cantiere del pardo, società mezze saltate se non del tutto a causa dei debiti pazzeschi scaricati alla fine sui dipendenti delle stesse società. Per non andare sui grandi, vedesi anche le porcate del fondo Permira.
a me sembra oggettivamente pazzesco che compro una società per un tot milioni, prendendo a prestito tale tot, scaricando sulla società lo stesso tot e creando un tot di avviamento. Tanto dovesse andare male pazienza, chiudo e andrà meglio altrove.
Mah

I fondi di Seat con sede, credo, quasi tutti in Lussemburgo, Permira, bc Partners, investitori associati e CVC capital etc sono quasi tutti italiani credo e sebbene i primi danni li abbiano fatti telecom & C mi sembra che i mitici fondi di cui sopra ( fra la crema di quelli italiani) abbiano proseguito solo a fare danni. Il dividendo straordinario di 3,6 miliardi con 3,3 di debito credo non si commenti. Magari sono tutti imparentati ma così è.
 
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salcatal

Come i Panda
Discorso molto complesso.

Quello che si puo' dire e' che l'operazione e' regolata dall'art. 2501 bis c.c che mette dei paletti ben precisi.

E che tale norma puo' essere aggirata, ad esempio, con una distribuzione straordinaria di dividendi.

Ad esempio nel caso Parmalat l'operazione potrebbe essere cosi' congegnata.

Faccio un finanziamento per acquistare il 100% del capitale 5 miliardi, ad esempio.

Poi Parmalat distribuisce 5 miliardi di dividendi, finanziandosi per 3,5 miliardi.

A questo punto il debio e' passato sull target, ma con evidente aggiramento della norma sopra citata.

Unico problema e' che Parmalat potrebbe non avere riserve tali per poter distibuire 5 miliardi di dividendi.

Ma quelle si possono creare in vario modo, ad esempio cedendo una partecipazione o con una scissione dalla quale emerga una plusvalenza cospicua.

Tutti atti impugnabili perche' sono operazioni fatte per aggirare la norma, ma che normalmente non vengono impugnate nei ristretti tempi previsti dalla disciplina in materia.

Problema complesso anche perche' per evitare operazioni del genere occorrerebbe mettere dei limiti all'uso della leva finanziaria, anche per imprese diverse dalle banche.

In realta' in pratica e' impossibile evitare cose del genere, perche' dovrebbe essere il mercato a sancire quando l'indebitamento e' eccessivo, perche' poi alla fin fine sono i creditori e non gli azionisti che rischiano di pagare il conto di queste operazioni.
 

salcatal

Come i Panda
Quindi la verita' e' che non ci sono norme che tengano.

Quello che sarebbe importante e' che se le operazioni vanno male, e sono state fatte con metodi fuorilegge, creando danni, fallimenti e distuzione di ricchezza, intervengano sanzioni severe, che fungano da deterrente in maniers seria.

E anche in questo caso la Parmalat di Tanzi insegna che in Italia queste operazioni possono essere fatte quasi a cuor leggero e con metodi spregiudicato.

Tanto, con i tempi della giustizia (dal 2003 ad oggi siamo ancora alla sentenza di i grado) se vanno male al massimo ti fai 6 mesi di custodia cautelare.
 
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