Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis (4 lettori)

dariomilano

novellino
Storno salutare, per quanto mi riguarda.

Che mi consente di riposizionare il Ptf.

Infatti ho una liquidità in eccesso da impiegare, liquidità derivanti dalle prese di beneficio su Parmalat e Sanofi Aventis.

E altra liquidità potenziale derivante da un eventuale alleggerimento ulteriore su Parmalat, nel caso si presentassero opportunità interessanti.

I titoli?

Ho nel mirino un po' tutti gli industriali tedeschi e francesi, ma anche olandesi.

L'importante per me e' che quotino il prezzo giusto.

E per ora lo storno e' ancora insufficiente per indurmi a smobilizzare la residua posizione Parmalat e warrant Parmalat.

Diasorin pare lo faccia apposta a non volere aspettare i miei studi.

Ma prima di avere sviscerato io non mi avventuro a portarmi a casa una donzella.

Anche per una sola notte devi sempre sapere chi ti porti a casa.

Non sia mai e' una che morde, si' che morde.:D:D

si il problema che i titoli buoni come:


Linde
Siemens
Basf
Henkel
Fresenius


Arcelor Mittal (ah tra l'altro questa non è troppo indebitata?)


non sono scesi molto anzi alcuni salgono anche oggi :(

ps. il riferimento ai titoli proviene dai miei appunti sulle tue indicazioni passate :D
ne ho eliminati tuttavia qualcuno che non mi gusta tanto:
bayer
france telecom
sap
..
 
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zoccoloduroPa

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Buon pomeriggio.
Nessuna notizia, titolo che oscilla con il prezzo dell'OPA, scambi in lieve calo, dopo avermi alleggerito, adesso sto in attesa di notizie, senno' si consegnano a Lactalis
 

salcatal

Come i Panda
Allora caro Dario, vedo che mi hai spiato.

Spero anche che tu abbia seguito i miei consigli quando dicevo, estate 2009 in poi, di uscire dai bancari e riposizionarsi sui titoli, alcuni dei quali hai elencato.

Tutti titoli che hanno come minimo, raddoppiato se non triplicato le quotazioni come era logico che avvenisse e come e' avvenuto anche, in verità, per molti industriali italiani.

Ciò detto Arcelor era da acquistare ad occhi chiusi quando quotava fino a 20-24, prima della scissione dell'inox che ha dati vita a un altro colosso, Aperam.

Per France Telecom non concordo in quanto per me e' un titolo ideale nel quale riversare le eccedenze di liquidità.

Ricorda che stacca 1,4 ed e' poco indebitata.

Un titolo eccezionale per impiegare grossi capitali.

Senza eccessivi patemi d'animo in quanto soffre poco lo stacco.

Insomma e' il mio BTP azionario.

Insomma ogni titolo ha una sua funzione, come i medicinali, e una sua dose a seconda delle quotazioni e della fase del ciclo economico.

Ricorda che io sono un medico prestato all'economia aziendale.:)

Che si diletta in borsa.

Cioè un dilettante, in quanto lo faccio a tempo perso.

Ma la fortuna mi assiste, come assiste dilettante che si rispetti.:):D

Prendi l'Opa Lactalis che ha schiuso rosei orizzonti sul mio portafoglio.

Unitamente al 15% circa che ha fatto Sanofi da inizio anno e sul quale avevo impiegato gran parte del mio capitale.


Insomma va a finire che gudagna più la mia parte dilettante che la mia parte professionista.

Almeno qui per incassare impieghi al massimo tre giorni, due in Germania.:)
 

dariomilano

novellino
Allora caro Dario, vedo che mi hai spiato.

Spero anche che tu abbia seguito i miei consigli quando dicevo, estate 2009 in poi, di uscire dai bancari e riposizionarsi sui titoli, alcuni dei quali hai elencato.

Tutti titoli che hanno come minimo, raddoppiato se non triplicato le quotazioni come era logico che avvenisse e come e' avvenuto anche, in verità, per molti industriali italiani.

Ciò detto Arcelor era da acquistare ad occhi chiusi quando quotava fino a 20-24, prima della scissione dell'inox che ha dati vita a un altro colosso, Aperam.

Per France Telecom non concordo in quanto per me e' un titolo ideale nel quale riversare le eccedenze di liquidità.

Ricorda che stacca 1,4 ed e' poco indebitata.

Un titolo eccezionale per impiegare grossi capitali.

Senza eccessivi patemi d'animo in quanto soffre poco lo stacco.

Insomma e' il mio BTP azionario.

Insomma ogni titolo ha una sua funzione, come i medicinali, e una sua dose a seconda delle quotazioni e della fase del ciclo economico.

Ricorda che io sono un medico prestato all'economia aziendale.:)

Che si diletta in borsa.

Cioè un dilettante, in quanto lo faccio a tempo perso.

Ma la fortuna mi assiste, come assiste dilettante che si rispetti.:):D

Prendi l'Opa Lactalis che ha schiuso rosei orizzonti sul mio portafoglio.

Unitamente al 15% circa che ha fatto Sanofi da inizio anno e sul quale avevo impiegato gran parte del mio capitale.


Insomma va a finire che gudagna più la mia parte dilettante che la mia parte professionista.

Almeno qui per incassare impieghi al massimo tre giorni, due in Germania.:)


il termine giusto non è spiato ma studiato :D anche perchè se ti avessi spiato avrei letto con la tempistica giusta ma ahimè mi sono svegliato in ritardo quando già i mangiapatate e i bevitori di champagne erano già alti :(:( cmq ho imparato lo stesso parecchie cose e di questo ti ringrazio... sono un tipo idealista i guadagni passano in secondo piano :wall::wall::wall::D
 

salcatal

Come i Panda
Ecco uno dei motivi per cui dicevo di evitare le banche italiane.

"Si può ingannare tutte le persone una volta, si può ingannare una persona tutte le volte, ma non si potranno mai ingannare tutte le persone tutte le volte” (Abramo Lincolm)

O cosa succederebbe alle banche italiane se questo aforisma fosse vero?


Obbligazioni rischio a perdere
Luigi GuisoCronologia articolo06 maggio 2011
In questo articolo

Argomenti: Obbligazioni | G. Siciliano | L. Pierantoni | N. Linciano | Banca d'Italia | Ministero del Tesoro | Consob


Storia dell'articolo

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Questo articolo è stato pubblicato il 06 maggio 2011 alle ore 06:41.








Nel mese di ottobre 2008, nel pieno della crisi finanziaria, la quota di clienti di una grande banca italiana che investiva in obbligazioni della stessa banca improvvisamente sale dal 10 al 30 per cento. È come se in una osteria tre clienti su dieci (invece del solito uno su dieci) decidono tutto ad un tratto di bere il vino della casa. Lo fanno perché quel vino è diventato straordinariamente buono o perché l'oste trova ora più conveniente proporlo (anche se ne ha in cantina uno migliore)?
È improbabile che proprio durante la crisi, quando diversi clienti fuggivano dai depositi delle banche, molti trovassero le obbligazioni bancarie così appetibili: in fondo il rischio da cui gli investitori volevano proteggersi era proprio nelle banche. Più verosimile che le banche stessero insistentemente proponendo le loro obbligazioni ai clienti meno avveduti per ottenere la liquidità di cui avevano tanto bisogno. Ovvero, anziché agire nell'interesse del cliente agivano prioritariamente nel proprio.
Questo problema nel collocamento delle obbligazioni bancarie in Italia non è nuovo ma non ha mai trovato soluzione. In un recente lavoro R. Grasso, N. Linciano, L. Pierantoni e G. Siciliano - ricercatori presso la Consob - hanno esaminato un campione di 2.258 emissioni obbligazione di un vasto numero di banche italiane con collocamento effettuato sia presso investitori istituzionali (ovvero investitori sofisticati, 140 casi) sia direttamente presso i loro stessi clienti (2.117 casi). Emerge che le quando le stesse obbligazioni vengono vendute ad investitori esperti rendono mediamente 90-100 punti base in più di quando vengono vendute direttamente ai clienti. Quando vendono le loro obbligazioni ai clienti le banche offrono rendimenti che spesso non superano quello di un titolo di stato con simile scadenza; addirittura le banche più rischiose riescono a vendere ai clienti obbligazioni con tassi di rendimento inferiori a quelli di una obbligazione con la stessa scadenza ma emessa dal tesoro.
È difficile pensare che ci sia una sola persona che se messa a scegliere tra investire in un titolo che rende il 3 per cento e un altro che rende il 4, e i due titoli siano per il resto identici, preferisca quello che rende il 3. Ma se anche ce ne fosse uno che "ama" le banche e "odia" il tesoro e per amore è disposto a prestare alle banche anche se il tesoro paga meglio, è certamente incredibile che a preferire il titolo che rende di meno siano in milioni - tanti sono i sottoscrittori di obbligazioni bancarie. Per di più se questi investitori sapessero che il titolo che rende di meno è anche più rischioso e meno liquido (più difficile da rivendere in caso di bisogno) avrebbero un ulteriore ragione per non sottoscriverlo. Questo è quello che accade con le obbligazioni bancarie. Rispetto a titoli simili emessi dal Tesoro le obbligazioni delle banche sono mediamente più rischiose perché il rischio emittente eccede quello dello Stato; diversamente dai depositi non sono coperte dal fondo di garanzia e quindi in caso di default della banca il sottoscrittore sopporta la perdita. Per di più sono meno liquide rispetto ai titoli del debito pubblico. Molte obbligazioni non hanno un mercato secondario e di fatto è la banca emittente che si offre di ricollocarle vendendole a un altro cliente. Ma questo richiede tempo e la rinuncia a una parte del valore per vendere in fretta. Questo è il motivo per cui gli investitori istituzionali, che hanno la capacità di prezzare il rischio di default e il rischio di liquidità domandano un premio di 100 punti base per sottoscrivere questi titoli.
La capacità di prezzare il rischio manca alla maggior parte dei clienti delle banche che spesso non conoscono i rendimenti dei titoli disponibili sul mercato e raramente li sanno ordinare per rischiosità. Per cui si affidano al consiglio della banca la quale, in conflitto tra agire nell'interesse del cliente o in quello proprio antepone quest'ultimo al primo, e si guarda bene dal dire al cliente che esiste un titolo più sicuro che rende altrettanto se non di più del suo.
La incapacità dei clienti di prezzare il rischio è provata anche da altri due fatti documentati nello studio Consob: primo, nel caso di collocamento diretto presso i clienti non vi è nessuna correlazione tra la rischiosità della banca e il rendimento delle loro obbligazioni; quando invece le stesse obbligazioni vengono collocate presso investitori esperti le banche più rischiose o che emettono titoli meno liquidi devono offrire un rendimento più elevato. Secondo, dopo il fallimento di Lehman Brothers quando le banche sono diventate più rischiose e quindi avrebbero dovuto corrispondere un interesse più elevato ai sottoscrittori delle loro obbligazioni, il rendimento sale per le obbligazioni vendute agli investitori istituzionali ma scende per quelle collocate presso i loro clienti. La conclusione è che le banche che hanno incentivi più forti a sfruttare il conflitto di interesse sono le banche peggiori e lo fanno più intensamente nei momenti di difficoltà.
Ma quanto costa questa sottrazione di interessi ai risparmiatori? Se, come attestano le stime Consob, mediamente le obbligazioni bancarie collocate presso le famiglie rendono 100 punti base meno di quanto dovrebbero poiché le famiglie detengono circa 400 miliardi di euro in obbligazioni bancarie (Banca d'Italia, La ricchezza finanziaria delle famiglie) la perdita che sopportano è intorno ai 4 miliardi di euro all'anno: poco meno di un terzo della manovra finanziaria per il 2011 e maggiore delle perdite inferte ai risparmiatori dal default dell'argentina.





Obbligazioni rischio a perdere - Il Sole 24 ORE
 

salcatal

Come i Panda
Buongiorno.

E intanto Passera fa marcia indietro e la Cassa depositi e prestiti sembra defilarsi anche dall'ipotesi di acquisire una partecipazione minima.

Insomma si delinea quella che è sempre stata la mia ipotesi, vale a dire che gli italioti abbiano semplicemente fare un "aggiotaggio" di sistema, portando il titolo giù.

Sarebbe interessante che la procura indagasse sui movimenti e sugli acquirenti del titolo da febbraio in poi, quando fece quei -10%, 7% ecc. ecc..

Certo incapperà anche nel mio nome, ma io sono innocente.:D:D

Io non ho mai fatto comunicati stampa da Palazzo chigi, nè ho mai spedito lettere al Cda di Parmalat, nè alterato titoli di giornale, storpiandone il contenuto.
 
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salcatal

Come i Panda
Del resto chi pensava che i Francesi si sarebbero impressionati ha ignorato un dato fondamentale.

Che i Francesi hanno una lunga storia coloniale, e quindi hanno fatto il callo a queste cose.

Gli affari sono affari e, quindi, à la guerre comme à la guerre.

Per loro i Marocchini, gli Egiziani, i Tunisini o gli Italian-Marocchini pari sono.

Solo che gli Italian-Marocchini sono diversi dai Marocchini, sono più stupidi, almeno all'apparenza.:titanic::titanic::titanic:

Non alzano alle stelle il prezzo della mercanzia per poi trattare il prezzo equo.

Anzi.

Fanno quanto è in loro potere pur di tenerlo basso, quasi quasi lo facessero apposta.

Vero Bondi?:wall::wall::wall:
 

dariomilano

novellino
Del resto chi pensava che i Francesi si sarebbero impressionati ha ignorato un dato fondamentale.

Che i Francesi hanno una lunga storia coloniale, e quindi hanno fatto il callo a queste cose.

Gli affari sono affari e, quindi, à la guerre comme à la guerre.

Per loro i Marocchini, gli Egiziani, i Tunisini o gli Italian-Marocchini pari sono.

Solo che gli Italian-Marocchini sono diversi dai Marocchini, sono più stupidi, almeno all'apparenza.:titanic::titanic::titanic:

Non alzano alle stelle il prezzo della mercanzia per poi trattare il prezzo equo.

Anzi.

Fanno quanto è in loro potere pur di tenerlo basso, quasi quasi lo facessero apposta.

Vero Bondi?:wall::wall::wall:

d'altronde mica erano marito e moglie quello di intesa e quella di societè generale... chissà quanto ridono alle nostre spalle :wall::wall:
 

salcatal

Come i Panda
d'altronde mica erano marito e moglie quello di intesa e quella di societè generale... chissà quanto ridono alle nostre spalle :wall::wall:

Io dovrei ridere perché alla fine, insieme a tutti voi che non avete mollato quando le cose sembravano volgere al peggio, quando la Latco era data per cosa fatta, mi dovrei sentire più furbo di tutti.

In realtà, invece, poche volte nella mia vita mi sono amareggiato così tanto, al punto che il gusto del guadagno e' venuto meno.

Perché nell'inseguire il nostro particolare e a furia di volere fare sempre i più furbi, in realtà al piccolo guadagno particolare corrisponde inevitabilmente una perdita a livello generale che alla fine azzera, se non porta in negativo anche il bilancio individuale.


Ieri Mucchetti, evidentemente esasperato, ha tirato una stilettata niente male alla matta (parole di Romani che riporto) la Prestigiacomo.

Che avrebbe, per interposta sorella, grossi interessi nel fotovoltaico.:wall::wall:
 

salcatal

Come i Panda
Ubi

Aggiornamento della mia strategia su Ubi.

Ne ho prese 1,5 a 5,7 circa.

Ora sto fermo fino alla trimestrale, salvo eventi particolari, tipo un corposo rialzo.

Sto fermo perché troppe sono le incertezze intorno alla effettiva situazione del Leasing immobiliare, che ha un peso rilevante (10%) sugli asset del gruppo.

Ne' di conforto sono le parole pronunciate in sede assembleare circa il sostanzioso miglioramento dei risultati del q 2011 su q2010.

Perché:

a) sostanzioso non significa niente;

b) il 1 q 2010 era sostanzialmente in perdita e quindi non vorrei che avessero incrementato le perdite in maniera sostanziosa.

Inutile che chieda a qualcuno di Voi, che state meno a sud, se ha notizie su Ubi Leasing, in quanto temo che notizie precise non le abbia nemmeno Ubi.

In quanto servirebbe una perizia aggiornata su tutti gli immobili.

Postilla generale:

Per queste cose io mi scompongo quando qualcuno mi viene a parlare di At, che sarebbe da privilegiare rispetto all'Af.

Come se le azioni non fossero strumenti finanziari, come lo sono le obbligazioni.

E sfiderei chiunque a comprare un Bond greco cedola 3% se questo, per ipotesi assurda, quotasse quanto un analogo Bond tedesco cedola 3%.


Solo perché e' meglio impostato tecnicamente, ma mi faccia il piacere.:D

Direbbe Totò.:)

Quindi per Ubi aspettiamo la trimestrale nella speranza che si diradino le nebbie sugli immobili della Padania.

Così ogni decisione sara' più consapevole e, conseguentemente, meno rischiosa.

Dario salutami Orso e digli che e' venuto dalle mie parti senza avvisare.

Gli avrei organizzato qualcosa per rendere emozionante la vacanza.

Tipo uno scippo.:D:D

Meglio uno scippo da un povero Cristo che uno scippo in Borsa.:D:D

E sono sicuro che anche lui, data la sua Weltanschauung comunista, condivida.
 
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