Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis (1 Viewer)

salcatal

Come i Panda
Ma pare che anche i sindacati stiano acquistando il lume della ragione.

Forse anche loro stanno cominciando a temere per la sorte dei lavoratori nel caso in cui prevalgano gli alpinisti.


Parmalat, Cgil, Cisl e Uil non chiudono ai francesi di Lactalis
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Reuters - 13/04/2011 15:53:16
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ROMA, 13 aprile (Reuters) - Non è importante la nazionalità dell'acquirente di Parmalat (PLT.MI), ma contano il piano industriale e le ricadute sull'occupazione.

E' questo il giudizio senza sfumature espresso dai segretari di Flai-Cgil, Uila e Fai-Cisl al termine dell'incontro avuto questa mattina con dirigenti del ministero dello Sviluppo economico.

"Quello che per noi conta è il piano industriale e le ricadute sull'occupazione, poi se l'acquirente è italiano è meglio", ha detto il segretario generale della Uila Saverio Mategazza parlando con i giornalisti al termine dell'incontro.

Sullo stesso tenore le dichiarazioni di Stefano Faiotto segretario nazionale di Fai Cisl che articola: "In Italia abbiamo due grandi realtà che sono Parmalat e Granarolo che in parte si sovrappongono. L'eventuale acquisizione da parte di Granarolo preoccupa per la possibile sovrapposizione che può creare problemi di occupazione. Comunque noi non abbiamo pregiudizi: vogliamo vedere i piani industriali che saranno presentati e poi valuteremo".

Oggi nell'incontro il ministero e le parti sociali hanno individuato "i criteri in base ai quali, indipendentemente dai futuri assetti di controllo del gruppo, saranno valutati i piani industriali".

Le due delegazioni si sono accordate sul "mantenimento dell'unitarietà del gruppo e potenziamento della sua presenza all'estero; per il mantenimento in Italia delle funzioni strategiche dell'azienda; la realizzazione di un piano industriale in grado di incrementare le quote di produzione lattiero-casearia e derivati, sia in Italia sia all'estero, con positive ricadute occupazionali; il rafforzamento della filiera lattiero-casearia italiana".

Il governo italiano ha deciso di opporsi alla scalata portata avanti dai francesi di Lactalis che hanno comprato poco meno del 30% del gruppo di Parma.

(Alberto Sisto)

 

dariomilano

novellino
si ma poi è affascinante come privilegino un estero piuttosto che un altro in base a boh..

cmq... sempre se non disturbo troppo.. ritornando al discorso delle obbligazioni.. ritengo che se passa la ristrutturazione delle obbligazioni greche si avrà un effetto a catena sulla maggior parte dei tds (dato che la grecia fa parte dell'europa e non è uno stato emergente lontano e sconosciuto) e forse anche bancarie (ma queste non mi interessano) quindi potrebbe effettivamente esserci un attacco.. (che potrebbe creare un buon punto di ingresso sui tds e potrebbe far calare le quotazioni delle banche detentrici in larga parte dei debiti statali..)


ah tiro fuori la grecia perchè--

S&P SAYS GREEK HAIRCUT IN ANY RESTRUCTURE MAY BE 50%-70%
 
Ultima modifica:

salcatal

Come i Panda
Quanto resisteranno Grecia, Portogallo e Spagna e in parte anche l'Italia, prima che le tensioni sociali conseguenti alla deflazione cui questi paesi si sono condannati con l'euro, questo non e' dato sapere.

La Grecia e il Portogallo non ce la possono fare, in nessun caso.

La Spagna si, se l'euro non si rivaluta troppo.

L'Italia non ha problemi almeno nel breve.

Ma se l'euro continua a rafforzarsi grazie alla BCE, prima o poi i nodi verranno al pettine anche da noi.

Le riserve, per quanto consistenti, prima o poi di esauriscono.

Grave errore quello di entrare nell'Euro, fra l'altro in veste di parenti poveri.

Quando invece all'epoca eravamo in condizione di forza perché i tedeschi e i francesi mica ci volevano fuori dall'euro.
 

PILU

STATE SERENI
Quanto resisteranno Grecia, Portogallo e Spagna e in parte anche l'Italia, prima che le tensioni sociali conseguenti alla deflazione cui questi paesi si sono condannati con l'euro, questo non e' dato sapere.

La Grecia e il Portogallo non ce la possono fare, in nessun caso.

La Spagna si, se l'euro non si rivaluta troppo.

L'Italia non ha problemi almeno nel breve.

Ma se l'euro continua a rafforzarsi grazie alla BCE, prima o poi i nodi verranno al pettine anche da noi.

Le riserve, per quanto consistenti, prima o poi di esauriscono.

Grave errore quello di entrare nell'Euro, fra l'altro in veste di parenti poveri.

Quando invece all'epoca eravamo in condizione di forza perché i tedeschi e i francesi mica ci volevano fuori dall'euro.

razzista ...l'irlanda te la sei dimenticata ? ...:D:D:lol:

se non li citi si offendono....:cool:
 

salcatal

Come i Panda
Buongiorno.

Parlavo di maiali latini, quelli celtici sono un'altra razza.

E come tale va trattata.

Comunque per chi voglia approfondire il tema del debito sovrano traccio le linee guida che individuano i maiali.

I maiali per essere tali devono avere:

1) da un punto di vista economico:

a) un elevato deficit delle partite correnti(saldo commerciale);

b) un elevato deficit di bilancio.

2) da un punto di vista patrimoniale:

a) un elevato rapporto debito estero/Pil;

b) un elevato rapporto debito pubblico e privato/ Pil.


Ecco se mettete in ordine i maiali secondo quei parametri capirete perché noi pur essendo un maiale siamo il più piccolo dei maiali praticamente un porcellino.

E si capisce perché:

a) e' caduta prima la Grecia, poi L'Irlanda e il Portogallo;

b) perché e' una follia per i maiali, soprattuto quelli che hanno elevati scambi commerciali in area euro, restare nell'Euro cioè in un sistema di cambi fisso (ci vorrebbero due euro almeno);

c) perché il rigore della BCE, che fa rivalutare l'euro, e' la mazzata finale per i maiali; la BCE praticamente dice a un malato di polmonite di fare il bagno nell'acqua ghiacciata per temprarsi meglio; ma così il malato non si tempra, rischia di restarci secco una volta per tutte.

Praticamente una guerra di annientamento ai fini della conquista del territorio combattuta per via commerciale e finanziaria.

Sempre meglio della guerra convenzionale, questo e' vero.

Solo che questa e' subdola e il nemico a volte sembra l'amico (Cina docet)
 

dariomilano

novellino
Buongiorno.

Parlavo di maiali latini, quelli celtici sono un'altra razza.

E come tale va trattata.

Comunque per chi voglia approfondire il tema del debito sovrano traccio le linee guida che individuano i maiali.

I maiali per essere tali devono avere:

1) da un punto di vista economico:

a) un elevato deficit delle partite correnti(saldo commerciale);

b) un elevato deficit di bilancio.

2) da un punto di vista patrimoniale:

a) un elevato rapporto debito estero/Pil;

b) un elevato rapporto debito pubblico e privato/ Pil.


Ecco se mettete in ordine i maiali secondo quei parametri capirete perché noi pur essendo un maiale siamo il più piccolo dei maiali praticamente un porcellino.

E si capisce perché:

a) e' caduta prima la Grecia, poi L'Irlanda e il Portogallo;

b) perché e' una follia per i maiali, soprattuto quelli che hanno elevati scambi commerciali in area euro, restare nell'Euro cioè in un sistema di cambi fisso (ci vorrebbero due euro almeno);

c) perché il rigore della BCE, che fa rivalutare l'euro, e' la mazzata finale per i maiali; la BCE praticamente dice a un malato di polmonite di fare il bagno nell'acqua ghiacciata per temprarsi meglio; ma così il malato non si tempra, rischia di restarci secco una volta per tutte.

Praticamente una guerra di annientamento ai fini della conquista del territorio combattuta per via commerciale e finanziaria.

Sempre meglio della guerra convenzionale, questo e' vero.

Solo che questa e' subdola e il nemico a volte sembra l'amico (Cina docet)


non ho capito il punto evidenziato in neretto:

se un paese ha esportazioni prevalentemente in area euro non dovrebbe, a mio avviso, risentire dell'euro forte, perchè vende e contabilizza appunto nella stessa moneta... diverso se esportasse negli stati uniti (quest'ultimi percepirebbero le merci esportate come care e quindi ne comprano di meno).. dal punto di vista delle importazioni lo stesso concetto di indifferenza all'interno dell'area euro + vantaggio nell'acquistare fuori con un euro forte..

dove sbaglio? :D


ps. ho visto il bilancio di ubi.. a parte che si sono tantissime cose che non ho capito :sad:.. mi sembra di aver intuito che nelle rettifiche di ubi leasing c'è stata una componente straordinaria.. però il fatto che si siano attivati a livello centrale mi fa pensare che le rettifche contininuino almeno nei primi sei mesi quando dovrebbero concludere l'intervento centrale (anzi magari intervengono anche pesantemente e quindi si tolgono molti sassi:wall:)
 

Mat72

disisdiend,maiollifrend..
Salcatal, cosa ne pensi? grazie mille

ti informiamo che è disponibile in sottoscrizione l'obbligazione Unione di Banche Italiane S.c.p.A. - Tasso Fisso 3,65% - 20.05.2011 - 20.11.2013.

L'obbligazione, della durata di 30 mesi, offre il vantaggio di un rendimento fisso del 3,650% lordo annuo, pari al 3,194% netto annuo.
Le cedole sono accreditate in conto corrente in via posticipata con frequenza semestrale, 20 maggio e 20 novembre di ogni anno per tutta la durata del prestito. Il titolo sarà quotato sul mercato MOT, quindi negoziabile ogni giorno. Unione di Banche Italiane S.c.p.A. si impegna a garantire liquidità del titolo.

È possibile sottoscrivere l’obbligazione "UBI - Tasso Fisso 3,65%" fino al 29 aprile 2011 (salvo chiusura anticipata) in Area Clienti > Titoli > Collocamenti (nella pagina è possibile leggere scheda prodotto e condizioni definitive).

L'investimento minimo è di 1.000 € (e multipli); è possibile investire solo "nuova liquidità" conferita su IWBank dopo il 1/02/2011 (somma algebrica di entrate e uscite). La data di emissione e regolamento (addebito in conto corrente) è il 20 maggio 2011. La data di scadenza sarà il 20 novembre 2013.


Per ulteriori informazioni siamo a tua disposizione in chat o via email.
 

pecora rosa

Forumer attivo
Salcatal, cosa ne pensi? grazie mille

ti informiamo che è disponibile in sottoscrizione l'obbligazione Unione di Banche Italiane S.c.p.A. - Tasso Fisso 3,65% - 20.05.2011 - 20.11.2013.

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Le cedole sono accreditate in conto corrente in via posticipata con frequenza semestrale, 20 maggio e 20 novembre di ogni anno per tutta la durata del prestito. Il titolo sarà quotato sul mercato MOT, quindi negoziabile ogni giorno. Unione di Banche Italiane S.c.p.A. si impegna a garantire liquidità del titolo.

È possibile sottoscrivere l’obbligazione "UBI - Tasso Fisso 3,65%" fino al 29 aprile 2011 (salvo chiusura anticipata) in Area Clienti > Titoli > Collocamenti (nella pagina è possibile leggere scheda prodotto e condizioni definitive).

L'investimento minimo è di 1.000 € (e multipli); è possibile investire solo "nuova liquidità" conferita su IWBank dopo il 1/02/2011 (somma algebrica di entrate e uscite). La data di emissione e regolamento (addebito in conto corrente) è il 20 maggio 2011. La data di scadenza sarà il 20 novembre 2013.


Per ulteriori informazioni siamo a tua disposizione in chat o via email.

Significa che si aspettano un innalzamento dei tassi di interesse nel brevissimo tempo.
:D
 

salcatal

Come i Panda
Allora rispondo in ordine, pero' cavolo un minimo di bussola uno la dovrebbe avere prima di mettersi nei mari dei mercati finanziari alla guida di una nave che ha nella stiva il proprio patrimonio.:wall:

1) perché l'euro penalizza i maiali dell'area euro, e noi in particolare.

In un sistema di cambi flessibili esistono dei meccanismi automatici di aggiustamento dei deficit commerciali; in estrema sintesi la valuta del paese in deficit si svaluta e per questa via contribuisce al risanamento del deficit commerciale rendendo più convenienti le esportazioni e meno convenienti le importazioni.

Quindi se ci fosse ancora il Marco questo si rivaluterebbe sulla lira e noi che abbiamo un intenso scambio con la Germania ne trarremmo vantaggio;

2) Obbligazione Ubi.

Non ho ben capito se e' a tasso fisso o variabile.

Se e' a tasso fisso confronta il rendimento netto, tenendo conto delle spese,
con quello di un Btp con analoga durata acquistabile sul mercato. Mi pare che rendano circa il 3% netto. Un'obbligazione Ubi, se non quotata, quindi dovrebbe dare almeno l'1% in più; se quotata almeno lo 0,5% in più.

Se e' a tasso variabile fai il confronto con i CCT agganciati all'euribor.
 

salcatal

Come i Panda
Ho letto meglio.

Allora il Btp scadenza 2013 novembre rende circa il 2,8% netto.

Insomma 2,8+0,5= 3,3, mi pare che siamo li'.

Io non la comprerei in vista di un rialzo dei tassi.

Comunque non la comprerei sul mercato primario, aspetterei la quotazione per comprarla sul secondario.
 

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