(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 26 apr - I cinque
miliardi di euro circa investiti complessivamente dai
francesi di Lactalis nell'avventura Parmalat cambiano le
carte in tavola e mettono alle strette la cordata italiana,
pronta finora, secondo le indiscrezioni, a mettere sul
piatto una fiche da tre miliardi di euro. Intanto i tempi
stringono, considerando che il prossimo 28 giugno, in terza
convocazione, si terra' l'assemblea del gruppo di Collecchio,
chiamata a rinnovare i vertici. La mossa della societa' dei
fratelli Besnier, azionista con il 29% circa di Parmalat, di
lanciare un'opa totalitaria sul capitale restante, per un
esborso di 3,375 miliardi, lascia alla cordata italiana,
composta da Cdp, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Unicredit e
Bnl, due strade: lanciare una contro offerta sulla totalita'
delle azioni Parmalat, a un prezzo pari o superiore a quello
offerto da Lactalis (in realta', il Testo Unico della Finanza
non prevede che una eventuale controfferta debba essere
necessariamente migliorativa da un punto di vista economico,
ma nel caso specifico l'unica variabile "da migliorare" e' il
prezzo) oppure raggiungere un accordo con quest'ultima. La
prima soluzione appare al momento la meno probabile,
considerando che per il 100% di Parmalat Lactalis sborsera'
fino a 4,7 miliardi: 1,33 miliardi per il primo 29% (a un
prezzo medio di carico di 2,65 euro) e massimi 3,375
miliardi per l'operazione Opa. Le stesse valutazioni sono al
momento allo studio da parte della cordata tricolore, che
ritiene i cinque miliardi investiti da Lactalis una cifra
decisamente importante. I francesi hanno gia' messo a punto
la struttura finanziaria dell'operazione, grazie a un
finanziamento infragruppo messo a disposizione dalla
controllata Bsa Finances che, a sua volta, fara' ricorso a un
prestito da 3,4 miliardi da parte di Credit Agricole, Hsbc,
Natixis e Societe' Generale.
Il progetto iniziale della cordata italiana, secondo le
indiscrezioni, si fermava molto al di sotto e prevedeva 500
milioni a testa da Cdp, banche e un partner industriale e
1,5 miliardi di debito erogati dalle stesse banche, cifra
necessaria a lanciare un'offerta pubblica sul 60% del
capitale Parmalat. Lactalis avra' tempo venti giorni, a
partire da oggi, per depositare in Consob la bozza del
prospetto informativo relativo all'opa, mentre una eventuale
contro offerta dovra' essere lanciata entro cinque giorni
dalla conclusione della prima offerta.