grazie per la precisazione sugli usa.. mi era sfuggita: certo che un po' di storia dell'economia potrebbero insegnarla!!
Studia da solo.
Due nomi su tutti, due autori che hanno interpretato la storia dell'economia in maniera corretta, come storia dei comportamenti umani:
Galbraith
http://www.ibs.it/code/9788817115148/galbraith-john-k-/storia-dell-economia.html
Ma soprattutto il godibilissimo Cipolla:
http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Maria_Cipolla#Opera
Per capire la grandezza di Cipolla basta leggere questa teoria:
Teoria della stupidità
Cipolla approfondì il controverso tema della
stupidità umana formulando la famosa teoria della stupidità, enunciata nel suo arguto libello del
1976 dal titolo
The Basic Laws of Human Stupidity (The Mad Millers, 1976), poi ripubblicato in italiano nel
1988 come
Allegro ma non troppo (Il Mulino, 1988,
ISBN 8815019804).
Essa vede gli stupidi come un
gruppo di gran lunga più potente delle maggiori organizzazioni come le
mafie o le lobby industriali, non organizzato e senza ordinamento, vertici o statuto, ma che tuttavia riesce ad operare con incredibile coordinazione ed efficacia.
Nello stesso libro si trovano le cinque leggi fondamentali della
stupidità:
«
- Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.
- La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.
- Una persona è stupida se causa un danno a un'altra persona o ad un gruppo di persone senza realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo un danno.
- Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide; dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare o associarsi con individui stupidi costituisce infallibilmente un costoso errore.
- La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista. »
Come si vede dalla terza legge, Cipolla individua due fattori da considerare per indagare il
comportamento umano:
- Danni o vantaggi che l'individuo procura a sé stesso
- Danni o vantaggi che l'individuo procura agli altri
Creando un grafico col primo fattore sull'asse delle ascisse e il secondo sull'asse delle ordinate si ottengono quindi quattro gruppi di persone:
- Intelligenti (in alto a destra): fanno il proprio vantaggio e quello degli altri
- Sprovveduti (in alto a sinistra): danneggiano sé stessi e avvantaggiano gli altri
- Banditi (in basso a destra): danneggiano gli altri per trarne vantaggio
- Stupidi (in basso a sinistra): danneggiano gli altri e sé stessi
Per approfondimenti (necessari per chi è stupido


)
Prima legge
Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.
La stupidità è sempre esistita ed esisterà sempre, ma non è cosí ovvio questo postulato, poiché, sottolinea Cipolla, le persone che ci sembravano razionali e intelligenti si rivelano all’improvviso inequivocabilmente e irrimediabilmente stupide, e quasi ogni giorno si è intralciati e ostacolati nella nostra attività da individui stupidi, che inaspettatamente ci troviamo tra i piedi nei luoghi e nei momenti meno opportuni. Cipolla osserva pure che è impossibile attribuire un valore numerico alla frazione di persone stupide rispetto al totale della popolazione, e, sarcasticamente, afferma che qualsiasi stima sarebbe un’approssimazione per difetto…
Seconda legge
La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.
Lo stupido è irriconoscibile a priori. Se si studia la frequenza della stupidità in un campione di bidelli, si scopre che essa è piú alta del previsto. È facile ipotizzare che il risultato sia dovuto al basso livello di istruzione o al fatto che le persone piú intelligenti ottengono piú facilmente un lavoro piú qualificato, ma se si ripete l’osservazione tra gli studenti e i professori, la diffusione della stupidità è praticamente la stessa!
Cipolla sostiene che non vi sia alcuna differenza imputabile a variabili come razza, colore, etnia, cultura, livello scolastico eccetera: la stupidità è democratica e “politicamente corretta”…
Terza (e aurea) legge
Una persona è stupida se causa un danno a un’altra persona o ad un gruppo di persone senza realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo un danno.
La legge aurea si commenta da sé.
Quarta legge
Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide; dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare o associarsi con individui stupidi costituisce infallibilmente un costoso errore.
Gli stupidi sono piú dannosi dei banditi.
Quinta legge
La persona stupida è il tipo di persona piú pericoloso che esista.
Le persone intelligenti, per quanto ostili possano essere, sono “prevedibili”, mentre gli stupidi non lo sono. E quando il numero degli stupidi (in un gruppo o in un Paese) diviene maggiore di quello delle persone intelligenti, inizia una devastante fase di declino.
Immagino che abbiate terminato la lettura delle Cinque leggi di Cipolla con… le lacrime agli occhi (!), perciò vi propongo alcune riflessioni solleticanti.
In un mondo popolato esclusivamente di “banditi perfetti” il sistema, nel suo complesso, sarebbe in equilibrio. Lo stesso accadrebbe in un mondo popolato di “perfetti sprovveduti”.
Naturalmente, le persone intelligenti danno il massimo contributo al miglioramento della società nel suo complesso, ma anche i “banditi intelligenti” migliorano l’equilibrio totale apportando piú vantaggio complessivo che danno. Cosí anche gli “sprovveduti intelligenti” danneggiano sé stessi e tuttavia migliorano la società in generale, invece quando entra in gioco la stupidità il danno è enormemente piú grande del beneficio che chiunque può averne.
Questa deduzione conferma la premessa fondamentale: il fattore di maggior danno in ogni società umana è la stupidità. Una società forte e in sviluppo ha una percentuale maggiore di persone intelligenti alla sua guida, laddove una società in decadenza ha una percentuale allarmante di banditi con un forte fattore di stupidità fra le persone al potere e una altrettanto preoccupante percentuale di sprovveduti fra quelle che non comandano.
http://www.massimobinelli.it/blog/index.php?/archives/69-Teoria-della-stupidita.html=