Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

[i.p.i.s]

cipolla è uno dei pochi studiosi italiani letti e conosciuti all'estero

non ne dubitoma se le leggi di cipolla sulla stupidità sono intelligentiio devo essere molto stupidoe questa è sempre una cosa che uno ammette con difficoltà

 

[salcatal]

Buongiorno.

Tutte le opere di Cipolla sono eccezionali.

Dario leggi Storia semplice dell'economia italiana e poi ti appassionerai e leggerai il resto.

Io consiglio Storia economica dell'Europa preindustriale.

Per il resto cosa dire se non che ognuno e' libero di pensare quello che vuole, ci mancherebbe altro.

Io ho incontrato Cipolla durante i miei studi universitari e rimasi colpito.

Dopo avere studiato storia moderna su Rosario Romeo, e tutti gli altri libri di altre discipline (Diritto Privato, Ragioneria) rimasi colpito, quasi folgorato.

Perché?

Perché per la prima volta in vita mia nel leggere un testo universitario capivo subito il contenuto di quello che leggevo.

Allora capii che non ero io ad essere stupido, ma che quasi tutti i testi universitari erano scritti male, in un linguaggio incomprensibile e contorto, quasi che scrivessero in quel modo apposta per non farsi capire da nessuno.

Insomma che gran parte della classe accademica italiana, anche quei pochi che hanno qualcosa da dire (Romeo ad es.) scrive in maniera incomprensibile ai più.

Quasi come se volessero restare solo loro i depositari del sapere, un po' come gli antichi sacerdoti egiziani, e haime' un po' come i nostri sacerdoti che, come noto, sono gli unici abilitati a leggere, capire e diffondere al volgo le Sacre Scritture.

Quindi io ho un debito grande con il Prof. Cipolla.

Non mi ha fatto sentire stupido, dopo che leggendo Onida e Capaldo mi ero convinto di esserlo al 100%.

 

[salcatal]

Quindi Cipolla si riferiva, possiamo esserne certi, all'ambiente universitario.

E riteneva gran parte dei suoi colleghi stupidi o banditi.

 

[i.p.i.s]

a me ha fatto lo stesso effetto di Onida e Capaldo la lettura delle leggi della stupidità del Cipolla.per il resto non dubito della sua grandezza come storico dell'economianon ho mai letto nulla di lui, quindi non ho motivo di dubitaremi fu regalato anni fa qualcosa tipo L'avventura della lira, dopo l'intruzione dell'euro, se ricordo bene; ma non l'ho mai letto per mancanza di tempo; è consigliabile o è una cosa minore?banalmente, mi sembra che Cipolla confonda la stupidità con la ricerca più o meno consapevole del male altrui, cosa notissima - mi sembra - da sempre, e che non mi sembra abbia nulla a che fare con la stupidità

 

[storm]

Perché per la prima volta in vita mia nel leggere un testo universitario capivo subito il contenuto di quello che leggevo.

Allora capii che non ero io ad essere stupido, ma che quasi tutti i testi universitari erano scritti male, in un linguaggio incomprensibile e contorto, quasi che scrivessero in quel modo apposta per non farsi capire da nessuno.

Per questo è letto nei paesi anglossassoni che amano la chiarezza, altrimenti non ti ascoltano neanche, mentre da noi sembra che per essere o sembrare intelliggente uno non si debba fare capire

 

[salcatal]

Tutte le opere d Cipolla sono, a mio modo di vedere, godibilissime.

Ripeto che io divorai con immenso piacere un testo per la preparazione all'esame di storia economica, il che e' tutto dire.

La grandezza di Cipolla e' nella chiarezza mirabile con cui descrive i fatti storici come conseguenze dell'agire umano, con tutte le sue pulsioni, irrazionalita' ecc., senza che il rigore scientifico dell'analisi economica venga mai sacrificato sull'altare della chiarezza e della divulgazione della descrizione.

 

[salcatal]

Per quanto riguarda invece la teoria della stupidità, invece, io non sarei così drastico.

Si tratta di un pamplet, di un divertissment.

Ma geniale.

Io se un domani, cosa che allo stato escludo, dovessi assumere un incarico in un Ente Pubblico la prima cosa che farei sarebbe quella di far appendere in tutte le stanze, la mia per prima, questa teoria.

In particolare la descrizione dello stupido, categoria nella quale rientrano a pieno titolo una marea di dipendenti pubblici (io sono anche un dipendente pubblico, è bene precisarlo).

Cioè coloro che danneggiano gli altri senza trarne alcun vantaggio.


Intanto ho mollato anche K+S e Arcelor Mittal, e il naufragar m'è dolce in questo mar di liquidità.

Spero solo che Sanofi non scappi troppo.

Ps Non ho avuto tempo di studiare Diasorin dato che ieri era la festa della mamma ed ho avuto ospite tutta la sacra famiglia di mia moglie.

Poco male, lo farò la settimana prossima, spero in spiaggia.

 

[dariomilano]

sal, per curiosità te riesci a capire cosa sta dicendo, o è una procedura che devono ottemperare le banche?

 

[dariomilano]

Per quanto riguarda invece la teoria della stupidità, invece, io non sarei così drastico.

Si tratta di un pamplet, di un divertissment.

Ma geniale.

Io se un domani, cosa che allo stato escludo, dovessi assumere un incarico in un Ente Pubblico la prima cosa che farei sarebbe quella di far appendere in tutte le stanze, la mia per prima, questa teoria.

In particolare la descrizione dello stupido, categoria nella quale rientrano a pieno titolo una marea di dipendenti pubblici (io sono anche un dipendente pubblico, è bene precisarlo).

Cioè coloro che danneggiano gli altri senza trarne alcun vantaggio.


Intanto ho mollato anche K+S e Arcelor Mittal, e il naufragar m'è dolce in questo mar di liquidità.

Spero solo che Sanofi non scappi troppo.

Ps Non ho avuto tempo di studiare Diasorin dato che ieri era la festa della mamma ed ho avuto ospite tutta la sacra famiglia di mia moglie.

Poco male, lo farò la settimana prossima, spero in spiaggia.

non preoccuparti penso che fino al 16 le borse abbiano il freno a mano un po' tirato aspettando le decisioni sulla grecia
così il 13 facciamo in tempo anche a leggere la trimestrale

 

[salcatal]

sal, per curiosità te riesci a capire cosa sta dicendo, o è una procedura che devono ottemperare le banche?

Ritengo che si debba trattare di una modifica dello Statuto che diminuisce o limita i diritti degli azionisti e, quindi, a norma dell'art. 2437 cc rubricato "Diritto di recesso" attribuisce agli azionisti la facoltà di recedere dalla Società vedendosi rimborsate le azioni con riferimento alla media aritmetica dei prezzi di chiusura degli ultimi sei mesi (art. 2437 ter comma 3 cc).