Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis (17 lettori)

salcatal

Come i Panda
Gran bella società Campari.

udite udite che rischio che abbiamo corso.:D:D

Dal Corsera

Per la Micucci, Salvatori e Rossi l'accusa è di aggiotaggio per avere

"diffuso informazioni false e aver posto in essere artifizi concretamente idonei ad AZZERARE il corso della Parmalat."

E c'è chi si scandalizza se poi dopo 8 anni le banche vengono assolte, come è avvenuto per la vecchia Parmalat.

Ma almeno hanno visto l'andamento del titolo, nel periodo in questione?:wall::wall::wall::wall:
 

dariomilano

novellino
sal perchè i tedeschi adesso sono in asta? mi sono perso qlc?


boh.. magari era fineco.. è ritornato normale :mmmm:
 
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dariomilano

novellino
PUNTO 1 - Parmalat-Lactalis, indagate Intesa SP e SocGen Italia
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Reuters - 12/05/2011 13:25:40
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* Si indaga su compliance aziendale e conflitto interessi
* No comment SocGen, Intesa SP ieri ha difeso dirigente
* Oggi riprendono acquisizioni atti Gdf

(aggiorna con ulteriori dettagli, riavvio perquisizioni, contesto)

di Emilio Parodi
MILANO, 12 maggio (Reuters) - La procura di Milano ha iscritto sul registro degli indagati Intesa Sanpaolo (ISP.MI) e la sede italiana di Societe Generale (GLE.PAR) nell'ambito dell'inchiesta per aggiotaggio e insider trading sull'andamento del titolo Parmalat (PLT.MI) prima che i francesi di Lactalis salissero al 29% di Collecchio, per poi lanciare l'Opa a fine aprile.

Lo ha riferito una qualificata fonte investigativa, dopo che ieri il Nucleo Valutario della Guardia di Finanza di Milano ha avviato una serie di perquisizioni negli uffici milanesi di Credit Agricole (ACA.MI), Societe Generale, Intesa Sanpaolo, Lazard (LAZ.N) e delle società di comunicazione Image Building e Brunswick, nell'ambito dell'inchiesta che vede indagate quattro persone.

L'iscrizione di Intesa SP e SocGen, ha detto la fonte, è stata disposta in base alla legge 231 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche in relazione all'ipotesi di condotte illecite di propri dirigenti.

Lactalis aveva stipulato contratti di equity swap con Societe Generale e Credit Agricole come controparti aventi a oggetto azioni Parmalat. Intesa Sanpaolo si era fatta promotrice di una cordata italiana che avrebbe dovuto opporsi a Lactalis. Image Building segue la comunicazione di Lactalis in Italia, mentre Brunswick Italia ha seguito i tre fondi che cedettero le loro quote ai francesi.

Per quel che riguarda la banca italiana, la sua iscrizione è relativa all'ipotesi di reato di insider trading contestata a Fabio Cané, responsabile dei progetti speciali e del private equity della divisione Corporate ed Investment Banking dell'istituto, che guidò le trattative con i tre fondi per rilevare le loro quote per conto della cordata italiana.

Per Societe Generale il legame è con l'indagine per aggiotaggio nei riguardi di Patrizia Micucci, moglie di Cané e capo dell'Investment Banking in Italia di SocGen, advisor di Lactalis, rivale della cordata italiana.

La legge 231 impone che ci sia una modello organizzativo e di compliance tale da evitare ragionevolmente i rischi di comportamenti illeciti dei proprio dirigenti.


NO COMMENT SOCGEN, INTESA DIFENDE MANAGER. RIPARTONO PERQUISIZIONI
Societe Generale non ha voluto commentare, ma sottolinea che "la banca collabora pienamente con le autorità". Oggi non è stato possibile al momento ottenere un commento da Intesa Sanpaolo, che ieri in una nota aveva dichiarato di non avere "mai avuto evidenze di elementi in base ai quali ritenere l'operato del dottor Fabio Cané lesivo degli interessi della banca".

Una seconda fonte ha riferito che oggi riprendono, e presumibilmente andranno avanti per tutta la giornata, le attività di acquisizione di atti e documentazione da parte delle Fiamme Gialle, dopo che le perquisizioni nelle sedi delle società coinvolte erano state interrotte ieri sera.

Nel decreto di perquisizione notificato ieri e letto da Reuters, la procura sostiene che Cané "in possesso di informazioni privilegiate relativamente al prezzo che avrebbe offerto Intesa Sanpaolo per l'acquisto del 15,3% del capitale di Parmalat dai fondi, le comunicava, al di fuori del normale esercizio delle sue funzioni, a Patrizia Micucci", consentendo "al gruppo Lactalis di offrire un prezzo di poco superiore a quello di Intesa Sanpaolo, sufficiente a permettere ai francesi di comprare il 15,3% di Parmalat dai tre fondi esteri".


SI INDAGA SU COMPLIANCE AZIENDALE E CONFLITTO INTERESSI
Fonti giudiziarie e investigative riferiscono che, in base alle testimonianze e agli atti raccolti durante l'indagine, è emerso che Intesa SP aveva trattato con i tre fondi Zenit Asset Management, Skagen e Mackenzie Financial Operation, fino al 21 marzo, offrendo un prezzo "sensibilmente superiore ai valori di mercato del titolo Parmalat". Nella tarda sera dello stesso giorno, 21 marzo, però, i tre fondi chiusero invece la trattativa con Lactalis "a un prezzo lievemente superiore a quello offerto da Intesa Sanpaolo", per poi annunciare il 22 marzo l'accordo con cui i francesi salivano al 29% di Parmalat.

Il punto su cui ora si sta concentrando -- per quel che riguarda Intesa Sanpaolo -- l'inchiesta condotta dal pm Eugenio Fusco, dicono le fonti, è trovare una risposta alla domanda: affidare la conduzione di una trattativa di primo piano a un dirigente la cui moglie ha lo stesso incarico per conto della concorrenza, come si coniuga con la compliance aziendale bancaria, con le misure per prevenire l'insorgere di conflitti di interessi e soprattutto con la legge 231 che impone modelli organizzativi atti a prevenire comportamenti illeciti dei propri dipendenti?
Un altro fronte che gli inquirenti intendono esplorare nel prosieguo di questa fase iniziale dell'inchiesta, dicono le fonti, è verificare se quella italiana fosse una vera cordata, con solide basi per una reale scalata alternativa a Lactalis.

Oltre a Cané e Micucci e alle due persone giuridiche Intesa Sanpaolo e Societe Generale Italia, sono indagati al momento anche Carlo Salvatori, presidente di Lazard Italia (aggiotaggio) e Massimo Rossi, che era stato designato AD ad interim nella lista dei tre fondi esteri per il cda di Parmalat (aggiotaggio).

L'inchiesta venne avviata dalla procura di Milano dopo la presentazione di un esposto da parte dell'AD di Parmalat, Enrico Bondi.
 

salcatal

Come i Panda
PUNTO 1 - Parmalat-Lactalis, indagate Intesa SP e SocGen Italia
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Reuters - 12/05/2011 13:25:40
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* Si indaga su compliance aziendale e conflitto interessi
* No comment SocGen, Intesa SP ieri ha difeso dirigente
* Oggi riprendono acquisizioni atti Gdf

(aggiorna con ulteriori dettagli, riavvio perquisizioni, contesto)

di Emilio Parodi
MILANO, 12 maggio (Reuters) - La procura di Milano ha iscritto sul registro degli indagati Intesa Sanpaolo (ISP.MI) e la sede italiana di Societe Generale (GLE.PAR) nell'ambito dell'inchiesta per aggiotaggio e insider trading sull'andamento del titolo Parmalat (PLT.MI) prima che i francesi di Lactalis salissero al 29% di Collecchio, per poi lanciare l'Opa a fine aprile.

Lo ha riferito una qualificata fonte investigativa, dopo che ieri il Nucleo Valutario della Guardia di Finanza di Milano ha avviato una serie di perquisizioni negli uffici milanesi di Credit Agricole (ACA.MI), Societe Generale, Intesa Sanpaolo, Lazard (LAZ.N) e delle società di comunicazione Image Building e Brunswick, nell'ambito dell'inchiesta che vede indagate quattro persone.

L'iscrizione di Intesa SP e SocGen, ha detto la fonte, è stata disposta in base alla legge 231 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche in relazione all'ipotesi di condotte illecite di propri dirigenti.

Lactalis aveva stipulato contratti di equity swap con Societe Generale e Credit Agricole come controparti aventi a oggetto azioni Parmalat. Intesa Sanpaolo si era fatta promotrice di una cordata italiana che avrebbe dovuto opporsi a Lactalis. Image Building segue la comunicazione di Lactalis in Italia, mentre Brunswick Italia ha seguito i tre fondi che cedettero le loro quote ai francesi.

Per quel che riguarda la banca italiana, la sua iscrizione è relativa all'ipotesi di reato di insider trading contestata a Fabio Cané, responsabile dei progetti speciali e del private equity della divisione Corporate ed Investment Banking dell'istituto, che guidò le trattative con i tre fondi per rilevare le loro quote per conto della cordata italiana.

Per Societe Generale il legame è con l'indagine per aggiotaggio nei riguardi di Patrizia Micucci, moglie di Cané e capo dell'Investment Banking in Italia di SocGen, advisor di Lactalis, rivale della cordata italiana.

La legge 231 impone che ci sia una modello organizzativo e di compliance tale da evitare ragionevolmente i rischi di comportamenti illeciti dei proprio dirigenti.


NO COMMENT SOCGEN, INTESA DIFENDE MANAGER. RIPARTONO PERQUISIZIONI
Societe Generale non ha voluto commentare, ma sottolinea che "la banca collabora pienamente con le autorità". Oggi non è stato possibile al momento ottenere un commento da Intesa Sanpaolo, che ieri in una nota aveva dichiarato di non avere "mai avuto evidenze di elementi in base ai quali ritenere l'operato del dottor Fabio Cané lesivo degli interessi della banca".

Una seconda fonte ha riferito che oggi riprendono, e presumibilmente andranno avanti per tutta la giornata, le attività di acquisizione di atti e documentazione da parte delle Fiamme Gialle, dopo che le perquisizioni nelle sedi delle società coinvolte erano state interrotte ieri sera.

Nel decreto di perquisizione notificato ieri e letto da Reuters, la procura sostiene che Cané "in possesso di informazioni privilegiate relativamente al prezzo che avrebbe offerto Intesa Sanpaolo per l'acquisto del 15,3% del capitale di Parmalat dai fondi, le comunicava, al di fuori del normale esercizio delle sue funzioni, a Patrizia Micucci", consentendo "al gruppo Lactalis di offrire un prezzo di poco superiore a quello di Intesa Sanpaolo, sufficiente a permettere ai francesi di comprare il 15,3% di Parmalat dai tre fondi esteri".


SI INDAGA SU COMPLIANCE AZIENDALE E CONFLITTO INTERESSI
Fonti giudiziarie e investigative riferiscono che, in base alle testimonianze e agli atti raccolti durante l'indagine, è emerso che Intesa SP aveva trattato con i tre fondi Zenit Asset Management, Skagen e Mackenzie Financial Operation, fino al 21 marzo, offrendo un prezzo "sensibilmente superiore ai valori di mercato del titolo Parmalat". Nella tarda sera dello stesso giorno, 21 marzo, però, i tre fondi chiusero invece la trattativa con Lactalis "a un prezzo lievemente superiore a quello offerto da Intesa Sanpaolo", per poi annunciare il 22 marzo l'accordo con cui i francesi salivano al 29% di Parmalat.

Il punto su cui ora si sta concentrando -- per quel che riguarda Intesa Sanpaolo -- l'inchiesta condotta dal pm Eugenio Fusco, dicono le fonti, è trovare una risposta alla domanda: affidare la conduzione di una trattativa di primo piano a un dirigente la cui moglie ha lo stesso incarico per conto della concorrenza, come si coniuga con la compliance aziendale bancaria, con le misure per prevenire l'insorgere di conflitti di interessi e soprattutto con la legge 231 che impone modelli organizzativi atti a prevenire comportamenti illeciti dei propri dipendenti?
Un altro fronte che gli inquirenti intendono esplorare nel prosieguo di questa fase iniziale dell'inchiesta, dicono le fonti, è verificare se quella italiana fosse una vera cordata, con solide basi per una reale scalata alternativa a Lactalis.

Oltre a Cané e Micucci e alle due persone giuridiche Intesa Sanpaolo e Societe Generale Italia, sono indagati al momento anche Carlo Salvatori, presidente di Lazard Italia (aggiotaggio) e Massimo Rossi, che era stato designato AD ad interim nella lista dei tre fondi esteri per il cda di Parmalat (aggiotaggio).

L'inchiesta venne avviata dalla procura di Milano dopo la presentazione di un esposto da parte dell'AD di Parmalat, Enrico Bondi.

Tutte informazioni date ad hoc per distogliere l'attenzione su quello che è il vero obiettivo che è quello che si troverà seguendo il filo della parte evidenziata in grassetto.


Ricordate quello che scrissi tempo fa.:cool:

Quando in Italia arriva lo straniero e si invoca l'italianità, in realtà si sta preparando un regolamento di conti interno.:(

Qualche testa grossa salterà. :specchio::specchio:

Non penso che il cacciatore si accontenti di tornare a casa con una passerotta nel carniere.:D:D:D
 
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salcatal

Come i Panda
Buonasera.

Mai bilancio di blue chip passò più inosservato.

Ma non allo scrivente che anche se non più azionista, ma warrantista, lo ha letto, non con attenzione, ma lo ha letto.

Per quanto riguardo la gestione cosa dire, se non che abbiamo la conferma di una società ingessata e senza slancio.

Insomma come al solito una delusione, senza infamia e senza lode, con una tendenza più spiccata per l'infamia che per la lode, soprattutto in relazione all'andamento in Italia.

Ma non è questo quello che conta ora.

Quello che conta sono due chicche che ho pescato nel bilancio e che mi confortano nella scelta di uscire dal titolo in attesa di un eventuale, ma a questo punto penso certo ritracciamento sostanziale.:cool::cool:

Le avete trovate anche Voi?:D:D:):)
 

zoccoloduroPa

Forumer attivo
Buonasera.

Mai bilancio di blue chip passò più inosservato.

Ma non allo scrivente che anche se non più azionista, ma warrantista, lo ha letto, non con attenzione, ma lo ha letto.

Per quanto riguardo la gestione cosa dire, se non che abbiamo la conferma di una società ingessata e senza slancio.

Insomma come al solito una delusione, senza infamia e senza lode, con una tendenza più spiccata per l'infamia che per la lode, soprattutto in relazione all'andamento in Italia.

Ma non è questo quello che conta ora.

Quello che conta sono due chicche che ho pescato nel bilancio e che mi confortano nella scelta di uscire dal titolo in attesa di un eventuale, ma a questo punto penso certo ritracciamento sostanziale.:cool::cool:

Le avete trovate anche Voi?:D:D:):)
Sei sempre a scovare qualcosa :D
Allora cambia lo scenario, ritornera' a 1,90?
cosa accadra' ai warrant... ne ho 10.000 mila, meno male che oggi non mi ha preso l'ordine a 1,47:)
 
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