Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

E comunque chi metterebbe mai dei soldi in una banca in cui il Presidente della Fondazione invita gli amministratori a non indulgere alla tentazione di nascondere la polvere sotto il tappeto?

Io no di certo! Ma essendo quella una fondazione, mi domando:
chi elegge il presidente? Ma queste fondazioni in realtà cosa sono?
Le fondazioni.... sono diventate una moda...anche in politica.

Ora qualsiasi fessacchiotto di politicante si fa una sua fondazione.
E siccome sappiamo quanti sono i partiti in Italy, possiamo anche
immaginarci quanti siano i parapartiti.

Evviva l' Italia.
Sono stato un po' OT. Mi scuso.
Buona giornata.
 
Io no di certo! Ma essendo quella una fondazione, mi domando:
chi elegge il presidente? Ma queste fondazioni in realtà cosa sono?
Le fondazioni.... sono diventate una moda...anche in politica.

Ora qualsiasi fessacchiotto di politicante si fa una sua fondazione.
E siccome sappiamo quanti sono i partiti in Italy, possiamo anche
immaginarci quanti siano i parapartiti.

Evviva l' Italia.
Sono stato un po' OT. Mi scuso.
Buona giornata.


Ciao Amico.

Questa e' una domanda intrigante e un tema interessante.

Le Fondazioni, parlo di quelle bancarie ovviamente, sono la STORIA di quello che e' l'Italia.

E mi spiego.

Sono l'applicazione pratica della cultura cattolica, in contrasto con quella protestante.

Quindi sono l'applicazione pratica dei seguenti concetti:

A) il denaro e' lo sterco del diavolo (o più finemente e' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco ascenda al Regno dei Cieli);

B) i Preti predicano bene e razzolano male, ma non fa niente perché qualsiasi peccato trova la sua indulgenza e perdono (parabola della pecorella smarrita, che viene immancabilmente preferita alla pecorella brava).


E mi spiego.

Devi sapere che ci fu un tempo in cui, molti non lo sanno, l'Italia era un paese sovietico e in cui gran parte del sistema bancario, quasi tutto, era in mano
pubblica.

Tanto che uno degli appuntamenti rituali della Prima Repubblica e che creava non pochi affanni e crisi di governo, era proprio la tornata di nomine delle ex
Casse di Risparmio.

Quando crollo' il muro di Berlino il Dott. Sottile decise che non era bello, non ci si confaceva più, applicare un sistema sovietico.

E allora decise che era giunto il momento di trasformare le banche in aziende.

Ma poiché nessuno voleva mollare la presa, proprio perché era dott. Sottile si invento' un sistema che salvava Capri e cavoli e fosse armonico con la cultura cattolica.

Quindi scorporo' le banche e creo' da un lato l'azienda Banca che sono le attuali SPA e Cooperative per azioni e attribuì le azioni delle banche così create
alle Fondazioni.

Un genio.

Le nomine delle Fondazioni in mano alla politica.

Le banche in mano ai manager che le avrebbero gestite senza interferenze politiche e, quindi, sarebbero diventate efficienti e redditizie da carrozzoni da socialismo reale che erano.

I profitti sterco ottenuti, orrore degli orrori, con la pratica non commendevole e peccaminosa dello smerciar denaro a interesse, sarebbero stati purificati dall'utilizzo che ne avrebbero fatto le Fondazioni, destinatarie dei dividendi peccaminosi.

Quale?

Opere di bene.:)

Storia.

Come finira'?
 
Ciao Amico.

Questa e' una domanda intrigante e un tema interessante.

Le Fondazioni, parlo di quelle bancarie ovviamente, sono la STORIA di quello che e' l'Italia.

E mi spiego.

Sono l'applicazione pratica della cultura cattolica, in contrasto con quella protestante.

Quindi sono l'applicazione pratica dei seguenti concetti:

A) il denaro e' lo sterco del diavolo (o più finemente e' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco ascenda al Regno dei Cieli);

B) i Preti predicano bene e razzolano male, ma non fa niente perché qualsiasi peccato trova la sua indulgenza e perdono (parabola della pecorella smarrita, che viene immancabilmente preferita alla pecorella brava).


E mi spiego.

Devi sapere che ci fu un tempo in cui, molti non lo sanno, l'Italia era un paese sovietico e in cui gran parte del sistema bancario, quasi tutto, era in mano
pubblica.

Tanto che uno degli appuntamenti rituali della Prima Repubblica e che creava non pochi affanni e crisi di governo, era proprio la tornata di nomine delle ex
Casse di Risparmio.

Quando crollo' il muro di Berlino il Dott. Sottile decise che non era bello, non ci si confaceva più, applicare un sistema sovietico.

E allora decise che era giunto il momento di trasformare le banche in aziende.

Ma poiché nessuno voleva mollare la presa, proprio perché era dott. Sottile si invento' un sistema che salvava Capri e cavoli e fosse armonico con la cultura cattolica.

Quindi scorporo' le banche e creo' da un lato l'azienda Banca che sono le attuali SPA e Cooperative per azioni e attribuì le azioni delle banche così create
alle Fondazioni.

Un genio.

Le nomine delle Fondazioni in mano alla politica.

Le banche in mano ai manager che le avrebbero gestite senza interferenze politiche e, quindi, sarebbero diventate efficienti e redditizie da carrozzoni da socialismo reale che erano.

I profitti sterco ottenuti, orrore degli orrori, con la pratica non commendevole e peccaminosa dello smerciar denaro a interesse, sarebbero stati purificati dall'utilizzo che ne avrebbero fatto le Fondazioni, destinatarie dei dividendi peccaminosi.

Quale?

Opere di bene.:)

Storia.

Come finira'?

Male, molto male se non si cambia registro.

La storia la sapevo già, ho voluto fare un po' il provocatore, anche se
non avrei saputo esporla così bene.
Non sapevo invece la faccenda del dr. Sottile. Conosco invece molto
bene la storia del dr. Baffino & C. ed in genere dei carrozzoni sovietici
in quanto sono un ex (mooolto ex) comunista. Ma siccome non ero
della serie "senza se e senza ma" me ne scappai presto a gambe levate.

Non voglio annoiare troppo perciò molto brevemente:

1) i sistemi di tipo sovietico durano fin che durano e poi crollano per
i difetti strutturali congeniti senza che nessuno dall' esterno dia lo
spintone fatale;
2) noi che siamo un sistema misto ci reggiamo ancora ma pagando dei
costi spaventosi;
3) chi si salva, con tutti i macroscopici difetti del sistema capitalista,
è la solita America e qualcun altro;
4) E questo perchè?
Perchè la politica può ingerirsi nell' economia fino ad un certo punto.
Perchè quando capitano delle crisi, ultima docet, o altre disgrazie,
un sistema non infognato in commistioni improprie sa rigenerarsi
automaticamente. Come per la legge (?) della compensazione.

Può sembrare ma non lo è un msg. OT, secondo me.

Grazie .
 
Il dott. Sottile ovviamente e' Amato e di qui la omonima legge che reca il suo nome, di cui per chi fosse interessato Wilkipedia presenta una buona voce, legge Amato, appunto.

Per quanto riguarda in generale l'assetto da dare a una certa economia, io non sarei così drastico.

Sistemi con larga presenza dello Stato in alcuni settori, il c.d. Welfare, con la conseguente elevata spesa pubblica e livelli di tassazione, hanno dimostrato di funzionare benissimo o bene in alcuni casi, e mi riferisco per esempio ai sistemi scandinavi.

In Italia, invece, e in maniera accentuata al Sud, l'esperienza del pubblico si e' rivelata fallimentare ed ha alimentato un sistema distruttivo di medio termine i cui effetti potrebbero mettere in discussione il benessere che ci siamo conquistati con i famosi anni del c.d. miracolo economico.

L'eredità e' controversa.

Infatti da un lato abbiamo una ricchezza delle famiglie a livelli elevatissimi, i maggiori del mondo e un sistema produttivo con molte eccellenze, penso all'alimentare, alla moda, alla meccanica, alla stessa siderurgia.

Dall'altro abbiamo un debito pubblico alle stelle e una spesa pubblica parassitaria e quindi improduttiva a livelli insostenibili cui consegue chiaramente un livello di tassazione disumano sui settori produttivi, e in particolare sul lavoro e sull'impresa.

E, cosa peggiore, un sistema infrastrutturale, a partire dalla scuola, in condizioni pietose.

Stato di cose cui sembra impossibile porre rimedio perché dovendo scegliere dove tagliare inevitabilmente si tagliano le spese per investimento e non la spesa corrente, perché le grida di dolore sono minori.

Come si evidenzia dal bilancio dello Stato nell'ultimo ventennio.

E quando si coinvolge il privato nella realizzazione di opere infrastrutturali, ovviamente il sistema da si' che la scelta inevitabilmente cada su un certo privato, così che la storia e' già scritta in partenza.

Grossi profitti assicurati al privato, mafia inclusa.

E distinzione fondamentale, questa:

A) opera pubblica realizzata a costi elevatissimi a carico dello Stato al Nord;

B) costi elevatissimi a carico dello Stato senza l'opera pubblica al Sud (caso Impregilo/rifiuti docet).

E potrei continuare....,
 
Come finira' la storia e'difficile dirlo, quello che e' facile individuare e' la chiave di volta che imprimerà il corso alla storia futura del nostro paese e che non bisogna essere geni per individuare.

Leve in mano alla classe parassita, come e' oggi, declino certo e rapido;

Leve in mano alla classe produttiva, quella vera non i Colaninno e De Benedetti di turno, forte ripresa e crescita.

Ovviamente questi sono gli estremi della forchetta, potendosi dare tante varianti intermedie, come poi e' la realtà.

Con la precisazione che oggi le leve ce l'hanno in gran parte, al 95% direi, la classe parassitaria e i risultati si vedono da venti anni, crescita allo 0,0 qualcosa.

La stessa Lega, che avrebbe dovuto segnare una discontinuità alla prova dei fatti ha l'unico obiettivo, mi sembra di cogliere, di garantire una successione da certi parassiti ad altri, figli e nipoti in primis.
 
Io non mi riferivo al Welfare scandinavo. Noi siamo lontani anni luce
da quella esperienza. Anche se hanno dovuto pure loro frenare.

Concordo che con i vari Colaninno e De Benedetti non si va da nessuna
parte. O meglio, si va in malora.

E quando un finanziere-editore- ora -elvetico- pure, si mette a fare politica
tramite i suoi giornali vuol dire che siamo alla frutta, se mai la vedremo
sul piatto.

Buona domenica e grazie per l' ospitalità.
 
Io non mi riferivo al Welfare scandinavo. Noi siamo lontani anni luce
da quella esperienza. Anche se hanno dovuto pure loro frenare.

Concordo che con i vari Colaninno e De Benedetti non si va da nessuna
parte. O meglio, si va in malora.

E quando un finanziere-editore- ora -elvetico- pure, si mette a fare politica
tramite i suoi giornali vuol dire che siamo alla frutta, se mai la vedremo
sul piatto.

Buona domenica e grazie per l' ospitalità.

Buona domenica a te.

Nessuna ospitalità, qui siamo tutti ospiti, spero non indesiderati.

Intanto vi segnalo un articolo di Panebianco, l'editoriale di oggi sul Corsera, che sto leggendo ora ma che e' come se lo avessi letto prima di scrivere sopra.

L'articolo e':

Anatomia di un declino.

Impareggiabile.

Spiega con maestria i temi che in maniera pedestre cerco di esprimere io.

Compresa la Lega.

Con la precisazione che io sono uno di quegli elettori di Berlusconi, indicati dal prof. Panebianco
 
Ultima modifica:
Allora, qualche giorno fa avevo fatto un discorso sull'analisi dei bilanci e sulla necessita' di guardare allo Stato Patrimoniale più che al conto economico.

Il caso Maire Tecnimont sembra un caso di scuola per illustrare praticamente quanto detto in linea teorica, sugli early warning che vengono dallo SP e che ci inducono a scartare un titolo senza se e senza ma, a prescidere da quanto quota.

In questo caso gli early warning sono, a mio modo di vedere:

A) Crescita abnorme dell'indebitamento finanziario in presenza di ingenti disponibilità liquide, non dovuta a investimenti e non spiegata o spiegata in maniera non convincente.

Ho già segnalato l'incremento dell'indebitamento finanziario più che raddoppiato ( passato da 220 del 2009 a 429 al 31.12.2010 per toccare i 471 mil. al 31.03.2011) in presenza di disponibilità liquide di oltre 500 milioni.

La cosa preoccupante e' che la societa' non da' nessuna spiegazione del perché ricorra al debito finanziario.

Dire "i debiti finanziari a breve risultano in aumento e riguardano le quote di capitali a breve dei finanziamenti a medio lungo termine ed esposizioni per lo più legate ad operazioni di smobilizzo" non è convincente, in presenza appunto di un'elevata liquidità non impiegata e del fatto che l'indebitamento a medio lungo si riduce in maniera non apprezzabile (da 158 del 2010 a 149 al 31.3.2011, quindi di solo 9 milioni ed è addirittura in aumento nel 2010 passando da 134 a 158 milioni).


B) Avviamenti elevati in rapporto al Patrimonio netto.

Di questo abbiamo già parlato, così come del modo in cui si sono determinati, ma che comunque hanno un peso notevole sul patrimonio netto (300 milioni a fronte di 450 vado a memoria); e sono una brutta spia perchè molte volte le persone guardano, erroneamente, al p/book value, laddove in questi casi si dovrebbe guardare non al valore contabile, ma al valore contabile tangibile, pari a circa 0,25 nel caso specifico.


C) Altre spie di possibili anomalie.

Tutta un'altra serie di elementi patrimoniali sono spie di qualcosa che potenzialmente potrebbe non andare:

1) Crediti fiscali, indicati in oltre 130 milioni al 31.12.2010 e in ulteriore crescita a 143 milioni al 31.03.2011, quindi un peso rilevante sul patrimonio netto e in parte relativi a controllate estere;

2) Altre attività correnti, indicate in 107 milioni al 31.12.2010 e in 111 milioni al 31.03.2011.

In questo caso allarme cresce se si legge la spiegazione data nel il bilancio 2010 (pag.148) o, per meglio dire, le non spiegazioni (garanzia bancaria a prima richiesta?) date circa una voce così rilevante sempre rispetto al Patrimonio netto.


Insomma quanto basta per dire no grazie, anche se arrivasse a 0,5.

Chiaramente queste indicate sono solo delle spie di anomalie, per fare discorsi di frode occorrerebbe ipotizzare quanto non voglio assolutamente ipotizzare, cioè che i Revisori dormano, così come hanno dormito i Revisori di Kerself.

Spero invece che i Revisori non dormano mai.:)


Ecco come spiegano una voce di bilancio:

Gli incrementi principali sono riferiti ai crediti diversi, ai crediti verso l’altro socio della JV
Gasco e della TSJ per Boruge 3 come diretta conseguenza dell’incremento della produzione e
del conseguente avanzamento delle due commesse. La voce Debitori diversi include crediti,
per circa 18 milioni di euro, relativi all'importo corrisposto nel corso del 2010 a fronte di
garanzia bancaria a prima richiesta legata alla commessa FOS CAVAOU. I principali
decrementi sono riferiti alla riduzione dei crediti verso gli altri soci delle società consortili
principalmente per la chiusura di alcuni lavori nel settore infrastrutture e al credito in
contenzioso per la commessa di Trezzo in seguito all'incasso ricevuto dopo il lodo arbitrale.
Per una completa informativa relativa ai crediti in contenzioso si rinvia alla relazione sulla
gestione allegata alla presente nota.
Gli altri decrementi sono riferiti alla riduzione dei crediti per premi assicurativi e crediti iva
stati esteri. Per tutte le attività correnti in oggetto il valore di bilancio approssima
sostanzialmente il fair-value.


 
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Buona domenica a te.

Nessuna ospitalità, qui siamo tutti ospiti, spero non indesiderati.

Intanto vi segnalo un articolo di Panebianco, l'editoriale di oggi sul Corsera, che sto leggendo ora ma che e' come se lo avessi letto prima di scrivere sopra.

L'articolo e':

Anatomia di un declino.

Impareggiabile.

Spiega con maestria i temi che in maniera pedestre cerco di esprimere io.

Compresa la Lega.

Io sono uno di quelli

bell'articolo!

io ho molto meno esperienza in campo politico (vabbè un po' in tutto) rispetto a voi e mi ero creato l'idea che la concezione stessa di partito come è stata finora (il movimento 5 stelle CERCA di cambiare il concetto stesso di rappresentanza e rapporto con gli elettori) sia la causa di comportamenti corporativisti: visto che qls partito una volta eletto si sente in diritto e dovere di autosostenrsi economicamente (senza considerare il miliardo e passa che si spartiscono ad ogni elezione!! il MV5 stelle ha rifiutato il compenso milionario che gli spettava per le spese di campagna elettorale per bologna e pochi altri posti) e politicamente (attraverso favori e favoritismi).
Forse non avevo preso in effetti in considerazione la capacità delle corporative di sinistra di alimentare e sostenere i voti (seppure quasi sempre sotto il 50%:D) nel capire le ragioni per votare un partito che non propone niente (a parte una motivazione tanto ricorrente quanto odiata dal sottoscritto che è la seguente: per "contribuire al bene del paese" bisogna allearsi con tutte le forze di opposizione anche se la pensano diversamente!! e questo concetto non lo sputano solo i politici ma anche la gente comune lo difende..io lo trovo inconcepibile e causa delle incoerenze, immobilità, non programmibilità e perdita costante di voti da parte della sinistra)

non so se si capisce molto di quello che ho scritto :lol:

cmq non avevo dubbi che dall'incontro di due menti intelligenti e simpatiche potessero nascere solo spunti interessanti!! spero che in futuro ce ne siano molti altri e magari nasca un'amicizia, visto anche l'affinità lavorativa e di pensiero (mi sento già un eros con le alette) :D:D
 
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