Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis (10 lettori)

iulius

Forumer storico
Bene, bene.

Come avrai capito le persone permalose con me hanno vita dura.

Ma non mi hai risposto su cosa dice il tuo sistema su Kerself e Maire Tecnimont, per la quale, come vedete, trova conferma la tesi che porto sfiga, dato che non più tardi di ieri avevo segnalato che, a dispetto del forte rialzo, avrebbe ripreso la sua discesa.

Che sia io un esponente delle mani forti, e per giunta shorter ?:-?:-?:-?

O più modestamente un manovale dei soggetti di cui sopra, vale a dire un basher ?

Cosa di cui sono stato accusato reiteratamente ed anche con toni aggressivi, che non si confanno al mio stile da lord inglese.:D

Specialmente dagli amici di EEMS e KERSELF, cui ho segnalato da tempo il destino finale del titolo, dove troverà la sua definitiva pace, vale a dire da 1 in giù.

:-o:-o:-o

Ops noto or ora che si può andare addirittura short overnight su MAIRE.

Peccato averlo notato solo ora.

Ma io no permaloso. Io ragazzo (si fa per dire) serio.
 

salcatal

Come i Panda
sal ritornando dalla mamma Lucia... come mai si allontana così dal prezzo opa in seguito alla notizia che intesa si ritira?

Ma vedi, mi sembra di avere già più volte scritto che messo tutto sul piatto della bilancia, una valutazione complessiva RENDIMENTO/RISCHIO, porta a un valore di 2,55 circa.

Mi pare che là dovremmo dirigerci, salvo ritornare in prossimità dei 2,6 man mano che aumenterà la probabilità che l'OPA vada in porto.

Del resto tutti gli analisti continuano a scrivere che i francesi deprederanno la cassa, vendendo a Parmalat i loro asset a un prezzo maggiorato, quindi il mercato sconta un prezzo post opa di 2,4 massimo, come si evidenzia dalle quotazioni dei warrant, per quanto questa indicazione possa valere dato lo scarso spessore del mercato stesso.

Io escludo che i Francesi possano avere comportamenti predatori, già detto più volte, perchè i Francesi sono INTELLIGENTI e NON SONO BANDITI, Cipollescamente parlando.

Pertanto l'impiego della cassa porterà solo benefici a Parmalat, sia in termini di ROI che di ROE.

Inoltre pare evidente che la cordata italiana pare sia stato un bluff vergognoso, e io spero che la Procura faccia chiarezza su chi ha acquistato i titoli quando Parmalat ha fatto -20% (troverà anche me ma sono innocente, lo dico a scanso di equivoci) e che ne segua un processo nel quale io, lo dico fin da ora, mi costituirò parte civile.


Ciò detto, Dario, prendi nota del fatto che se il mercato ci dà la possibilità di rientrare su PARMALAT noi non possiamo che ringraziare.
 
Ultima modifica:

dariomilano

novellino
Ma vedi, mi sembra di avere già più volte scritto che messo tutto sul piatto della bilancia, una valutazione complessiva RENDIMENTO/RISCHIO, porta a un valore di 2,55 circa.

Mi pare che là dovremmo dirigerci, salvo ritornare in prossimità dei 2,6 man mano che aumenterà la probabilità che l'OPA vada in porto.

Del resto tutti gli analisti continuano a scrivere che i francesi deprederanno la cassa, vendendo a Parmalat i loro asset a un prezzo maggiorato, quindi il mercato sconta un prezzo post opa di 2,4 massimo, come si evidenzia dalle quotazioni dei warrant, per quanto questa indicazione possa valere dato lo scarso spessore del mercato stesso.

Io escludo che i Francesi possano avere comportamenti predatori, già detto più volte, perchè i Francesi sono INTELLIGENTI e NON SONO BANDITI, Cipollescamente parlando.

Pertanto l'impiego della cassa porterà solo benefici a Parmalat, sia in termini di ROI che di ROE.

Inoltre pare evidente che la cordata italiana pare sia stato un bluff vergognoso, e io spero che la Procura faccia chiarezza su chi ha acquistato i titoli quando Parmalat ha fatto -20% (troverà anche me ma sono innocente, lo dico a scanso di equivoci) e che ne segua un processo nel quale io, lo dico fin da ora, mi costituirò parte civile.


Ciò detto, Dario, prendi nota del fatto che se il mercato ci dà la possibilità di rientrare su PARMALAT noi non possiamo che ringraziare.

annotai e riannoto :)
 

salcatal

Come i Panda
annotai e riannoto :)

E allora prendi nota anche del fatto che qualche pezzente si è preso a prestito le mie poche Danieli.:D:D:D

A proposito di short vi segnalo questo articolo, che condivido al 100% di Zingales apparso molto tempo fa sul SOLE, ma ancora attuale, soprattutto per coloro che, erroneamente, imputano il calo di un titolo agli short.

Niente di più errato, meglio prendere atto di avere sbagliato cavallo, inutile :specchio::specchio::specchio::specchio:.

Ed ecco perchè in passato io ridevo e maltrattavo quanti si presentavano nei vari thread Parmalat, vantandosi di avere aperto uno short sul titolo.

Perchè anche io, lo so vi sembrerà stranissimo, ho qualche difetto.

Uno di questi è che gli stupidi mi fanno ridere.

Infatti quando vedo persone che usano la testa solo per dividere le orecchie (noi diciamo, in maniera molto più efficace "tien' a' cap' pe' spart' e' recchie"), mi scappa da ridere:D:D:D, è più forte di me.


Speculatori vil razza dannata (ma utile) - Attenti, speculatori in agguato
di Zingales Luigi
MERCATI E DEFAULT Speculatori vil razza dannata (ma utile)
FINANZA E MERCATI
Attenti, speculatori in agguato L'attacco scatta quando tutto è perduto: nessuno si senta al riparo di Luigi Zingales
Nell'immaginario collettivo (e in quello della stia-grande maggioranza dei leader politici europei) gli speculatori finanziari, specie quelli che scommettono al ribasso, sono degli dèi onnipotenti e malvagi, che con le loro volubili opinioni condizionano la vita di milioni di individui. Si riuniscono in circoli segreti nei grattacieli di Manhattan e decidono arbitrariamente l'identità delle loro vittime. Quando si avventano, come un branco di lupi, sulla preda indifesa, questa non ha più scampo. Fu la congiura dei perfidi speculatori a portare Lehman al collasso. Fu un'altra congiura a trascinare la povera Grecia nel fango. E sono sempre loro, i terribili speculatori, ad aver forzato l'Irlanda a chiedere aiuto all'Europa. Se non ci fossero loro, il mondo sarebbe migliore. La realtà è molto diversa. Lungi dall'essere degli dèi onnipotenti, gli speculatori sono persone pavide. Quando uno speculatore al ribasso vende a 100 euro un titolo che non possiede fa una scommessa molto asimmetrica. Se, come spera, il titolo scende a 80 euro, Io può riacquistare con un guadagno di 20 euro. Ma se ha torto e il titolo sale, rischia di perdere molto di più. Se il titolo raddoppia o triplica la sua perdita è enorme, mentre anche nella migliore delle ipotesi per lui (che il titolo vada a zero) non può guadagnare più di 100 euro.
Proprio questa asimmetria rende gli speculatori al ribasso estremamente timorosi. Per questo si muovono in branco, subito pronti a scappare (chiudendo le loro posizioni anche in perdita) appena vedono che il titolo si muove con forza al rialzo. Se questo non bastasse, lo speculatore al ribasso rischia di perdere soldi anche quando ha ragione. Per speculare al ribasso, deve vendere dei titoli che non possiede. Per farlo deve prenderli a prestito, un prestito che deve essere periodicamente rinnovato. Se improvvisamente l'offerta di titoli a prestito si riduce, lo speculatore si trova costretto a chiudere le sue posizioni prima del momento desiderato, anche se in perdita. Se poi il titolo scende prima che lui sia riuscito a ricreare la sua posizione, lo speculatore finisce per perdere soldi anche quando ha avuto l'intuizione giusta.
Più che a lupi i famelici speculatori al ribasso assomigliano a un branco di iene, pronte ad avventarsi su degli animali morti, ma timorose di assalire quelli vivi.
Le paure dei politici sono quindi del tutto infondate? No. Un attacco degli speculatori può precipitare la fine di imprese in difficoltà; come le iene, muovendosi in branco, sono talora in grado di uccidere le prede più deboli Ma per capire se gli speculatori annunciano solo la fine di imprese decotte o piuttosto uccidono imprese sane, basta guardare all'autopsia. Nel primo caso, le imprese oggetto della speculazione sono imprese insolventi, in cui le passività eccedono di gran lunga il valore dell'attivo. Nel secondo, invece, le imprese uccise dalla speculazione sono fondamentalmente sane e quindi con un attivo che dovrebbe risultare superiore alle passività. Per molte imprese un matrimonio di convenienza o il salvataggio statale impediscono un'autopsia seria. Ma nel caso di Lehman, il cadavere è stato analizzato con squisita dovizia di particolari da Anton Valukas, un esaminatore nominato dal tribunale fallimentare. In 2.200 pagine, Valukas dipinge una società fallita da lungo tempo, tenuta in vita solo da trucchi contabili, come i famigerati repo 1o5 (vendite a termine contabilizzate come vendite finali). La stessa impressione si desume dalla crisi degli stati sovrani. Forse che la Grecia non era insolvente quando l'Europa è intervenuta a salvarla? Pur con tagli draconiani alle spese imposti dall'Europa, la Grecia stenta ancora oggi a reggere il peso di interessi a loro volta alleggeriti dall'aiuto europeo. E se la recessione continua, non è da escludere la necessità di nuovi interventi. E cosa dire dell'Irlanda, che fino a ieri si proclamava perfettamente in grado di finanziarsi sul mercato? Ora che il fondo europeo è stato mobilitato, si mantiene incerta la cifra richiesta perché il governo non è in grado di stabilire l'entità delle perdite delle banche che ha incautamente garantito. Come poteva il governo irlandese dichiarasi perfettamente solvente, quando non aveva idea della dimensione delle sue passivita? Il problema, quindi, non è che i perfidi speculatori uccidono ingiustamente imprese sane e forzano alla bancarotta stati solventi. Il problema è che gli, speculatori sono troppo pavidi per attaccare isolatamente, e preferiscono precipitarsi sulla preda più. debole, quando sta per morire, trascurando quelle gravemente malate. Se il mercato sbaglia, quindi, non sbaglia nel penalizzare l'Irlanda di turno, ma sbaglia nel non penalizzare sufficientemente gli altri stati che sono solo un po' meglio dell'Irlanda.
Questo significa che paesi come il nostro, che si sono crogiolati nelle stime rassicuranti del mercato, non possono dormire sonni tranquilli. Se lo spread dei nostri titoli di stato su quelli tedeschi è relativamente basso è anche perché gli speculatori non hanno la forza di attaccare molti stati contemporaneamente e si sono concentrati sulle prede più facili. Cadute la Grecia e l'Irlanda, spetterà al Portogallo il non invidiabile onore di essere il membro più debole del branco, intorno a cui si concentreranno gli speculatori. E dopo il Portogallo? Per il momento il candidato favorito è la Spagna. Ma basta poco (una crisi di governo al buio?) per farci apparire più deboli dei nostri cugini spagnoli. A quel punto si salvi chi può.
 

zoccoloduroPa

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Buona sera a tutti, sono tornato a casa dopo aver trascorso 4 giorni a Roma
E' stata una sensazione unica in 40.000 mila alla finale di coppa Italia a parte il risultato non meritavamo di perdere contro gli intertristi, il palazzo aveva deciso prima chi doveva andare a Pechino
 

zoccoloduroPa

Forumer attivo
Parmalat: Intesa Sanpaolo ritira lista per Cda



MILANO (MF-DJ)--In seguito all'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria lanciata da Lactalis su Parmalat, Intesa Sanpaolo ha ritirato la propria lista di candidati per la nomina del Cda e del Collegio Sindacale, depositata nel marzo scorso in vista dell'assemblea degli azionisti.

Tale lista, ricorda una nota, comprendeva Enrico Bondi come candidato alla presidenza del Cda, Rosalba Casiraghi, Luigi Gubitosi, Massimo Confortini, Roberto Meneguzzo, Annamaria Artoni, Patrizia Grieco, Giuseppe Recchi, Elio Catania, Carlo Secchi e Patrick Sauvageot. com/ofb


(END) Dow Jones Newswires
 

zoccoloduroPa

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Parmalat: azionisti dovrebbero aspettarsi qualcosa in piu' da Lactalis (FT)


MILANO (MF-DJ)--Lactalis ha lanciato un'Opa sul 71% dei titoli Parmalat che ancora non possiede al prezzo di 2,6 euro per azione, valutando la societa' italiana 4,5 mld euro. Dopo una breve fluttuazione del titolo sopra il prezzo di offerta, le azioni di Parmalat sono tornate a 2,59 euro. Gli investitori sembrano pessimisti riguardo alle prospettive dell'acquisto e dovrebbero aspettarsi qualcosa di piu' dall'azienda transalpina.

Lo si legge in una Lex Column sul sito del Financial Times, dove si precisa che il presidente di Lactalis, Emmanuel Besnier ha giocato "in maniera astuta". Essendosi assicurato il 29% di Parmalat, punto di partenza per la successiva Opa, ha potuto lanciare l'offerta con un premio pari a solo il 10%.

Gli investitori possono addurre due argomentazioni contrarie ai "ingenerosi termini" proposti da Lactalis: innanzitutto il titolo Parmalat e' stato sempre sottovalutato dalla fase successiva al crack del 2003 e in secondo luogo Lactalis ha acquistato a marzo una quota decisiva del 15% a 2,8 euro, cosa che dimostra il vero valore rappresentato da Parmalat per Besnier.

L'offerta ha causato uno scontro politico tra Italia e Francia. Goldman Sachs valuta ciascuna azione Parmalat fino a 3,17 euro, prezzo che sembra eccessivo anche tenuto conto dei punti di forza di Parmalat tra cui la cassa da 1,4 mld. Ma probabilmente Besnier dovra' aggiungere qualcosa al prezzo per portare dalla sua parte gli azionisti di minoranza.
 

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