Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

Il discorso sui referendum va affrontato scindendo il problema in due chiavi di lettura.

1) come vengono affrontati i problemi in Italia, che inevitabilmente porta a ricondurre la scelta a posizioni ideologiche e in gran parte demagogiche (l'acqua e' un bene così, l'acqua e' un bene cola', il nucleare e' brutto e cattivo, il sole e il vento sono belli ecc. ecc.)


2) come andrebbero affrontati seriamente questi che sono problemi seri anzi decisivi per il nostro futuro.

E' al solito un problema di informazione carente, io direi per lo più fuorviante e in malafede.

Ultima vergognosa malafede:
il 26 aprile su Rai Storia, ho rivisto il documentario su Chernobyl, girato dieci anni fa. Ho fatto un balzo sulla sedia quando ho sentito che per il disastro sono poi morte 65.000 persone. Mi aspettavo quindi che Minoli alla fine del documentario correggesse le cifre sulla base dell'ultimo studio pubblicato dall'Unscear, organismo dell'ONU all'inizio di quest'anno (lo trovate su internet).

Segnalo le notizie più significative:

L'incidente ha causato la morte, in poche settimane, di 30 lavoratori e lesioni da radiazioni per oltre un centinaio di altri.

Tra i residenti della Bielorussia, della Federazione russa e l'Ucraina, vi era stata fino al 2005 più di 6.000 casi di cancro alla tiroide in bambini e adolescenti che sono stati esposti al momento dell'incidente, e più casi ci si può aspettare durante il prossimi decenni. Nonostante l'influenza di regimi di screening avanzate, molti di quei tipi di cancro sono stati molto probabilmente causati da esposizioni a radiazioni subito dopo l'incidente. Oltre a questo aumento, non vi è alcuna evidenza di un impatto significativo sulla salute pubblica riconducibili all'esposizione alle radiazioni due decenni dopo l'incidente. Non ci sono prove scientifiche di un aumento dell'incidenza di cancro o di tassi di mortalità generale o nei tassi di patologie non maligne, che potrebbero essere correlate all'esposizione alle radiazioni.

Minoli avrebbe anche potuto aggiungere che l'Ucraina, che paga il gas la metà rispetto a noi europei, ha costruito dopo Chernobyl 6 centrali nucleari e ne ha 2 in costruzione.

andgui.
 
Ultima vergognosa malafede:
il 26 aprile su Rai Storia, ho rivisto il documentario su Chernobyl, girato dieci anni fa. Ho fatto un balzo sulla sedia quando ho sentito che per il disastro sono poi morte 65.000 persone. Mi aspettavo quindi che Minoli alla fine del documentario correggesse le cifre sulla base dell'ultimo studio pubblicato dall'Unscear, organismo dell'ONU all'inizio di quest'anno (lo trovate su internet).

Segnalo le notizie più significative:



Minoli avrebbe anche potuto aggiungere che l'Ucraina, che paga il gas la metà rispetto a noi europei, ha costruito dopo Chernobyl 6 centrali nucleari e ne ha 2 in costruzione.

andgui.


e i numeri sulle malformazioni? non scherziamo visto che è un argomento che mi tocca anche da vicino.. (se proprio vogliamo scherzare diciamo che la maggior deformazione che ho è quella che spaventa guery e sal :sorpresa:)


e il fatto che avevano tenuto segreta la seguente cosa l'avevi notato?
come i russi abbiano costruito dopo lo scoppio, una base di cemento, raggiungendo il reattore attraverso un tunnel tipo miniera, per evitare che il materiale radiottivo arrivasse a contatto con l'acqua sottostante che avrebbe causato un'esplosione atomica per le alte temperature a contatto con h20.. (quando si sono accorti del problema hanno prima prosciugato le vasche sottostanti che servivano al raffreddamento e poi si sono accorti che più sotto c'era la falda acquifera:eek:)
YouTube - ‪Best Chernobyl Documentary 2006 The Battle of Chernobyl (HQ) 1hr 32min 1 clip‬‏

e il fatto che il secondo (ora terzo) incidente mondiale nucleare è stato nascosto per 20anni agli americani che ci abitavano vicino?
YouTube - ‪History Channel - ROCKETDYNE‬‏

e i costi economici di questi incidenti?

e i costi ambientali di questi incidenti?



e cmq per dare un'idea della validità dei numeri e la chiarezza con cui vogliono spiegare all'opinione pubblica fatti di questo genere:

A report of the International Atomic Energy Agency,[7] examines the environmental consequences of the accident. Estimates of the number of deaths potentially resulting from the accident vary enormously: Thirty one deaths are directly attributed to the accident, all among the reactor staff and emergency workers.[9] A UNSCEAR report places the total confirmed deaths from radiation at 64 as of 2008. The World Health Organization (WHO) suggests it could reach 4,000.[10] A 2006 report predicted 30,000 to 60,000 cancer deaths as a result of Chernobyl fallout.[11] A Greenpeace report puts this figure at 200,000 or more.[12] A Russian publication, Chernobyl, concludes that 985,000 excess deaths occurred between 1986 and 2004 as a result of radioactive contamination.[13]
 
Ultima vergognosa malafede:
il 26 aprile su Rai Storia, ho rivisto il documentario su Chernobyl, girato dieci anni fa. Ho fatto un balzo sulla sedia quando ho sentito che per il disastro sono poi morte 65.000 persone. Mi aspettavo quindi che Minoli alla fine del documentario correggesse le cifre sulla base dell'ultimo studio pubblicato dall'Unscear, organismo dell'ONU all'inizio di quest'anno (lo trovate su internet).

Segnalo le notizie più significative:



Minoli avrebbe anche potuto aggiungere che l'Ucraina, che paga il gas la metà rispetto a noi europei, ha costruito dopo Chernobyl 6 centrali nucleari e ne ha 2 in costruzione.

andgui.

spero che tu stia scherzando.
Forse non hai mai avuto contatti con i bimbi che provengono da quei posti.
Pensare che il cancro alla tiroide sia l'unica conseguenza di Chernobyl mi pare una boiata pazzesca. I costi economici, sociale e sanitari sono talmente elevati da essere incalcolabili. Sono proprio curioso di verificare le basi su cui l'organismo dell'Onu ha compiuto i suoi studi, visto che parliamo di un paese poverissimo in cui gli studi epidemiologici saranno alquanto approssimativi. C'e' poi da considerare che ai tempi e fino al 1990 la Bierolussia era sotto un regime comunista, in cui chi diceva le cose come stavano sappiamo che fine faceva e che tuttora ha ancora un servizio segreto denominato KGB....
Poi si può discutere finchè vogliamo sui numeri, ma tu che ne sai di quanti casi di cancro anche da noi possono essere stati causati da Chernobyl?
Passano anche 20-25 anni prima che si manifestino certe malattie.
 
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Buongiorno.

Scusate il paragone, che può sembrare infelice.

E' un po' come gli aerei, molti hanno paura degli aerei nonostante le evidenze statistiche dimostrino che la probabilità di morire su un aereo siano infinitamente più basse rispetto a quelle di morire in auto, in proporzione ovviamente.

Ma nessuno si e' mai sognato di proibire gli aerei nonostante quelli di fabbricazione sovietica, i famigerati Tupolev, cadessero in continuazione.

In definitiva io la penso così.

O in sede internazionale si stabilisce che l'energia atomica e' pericolosa e la si vieta per tutti o e' assurdo vietarla solo in Italia.

Sinceramente il pensiero che noi siamo più intelligenti e ecologisti del resto del mondo a me non convince, non convince affatto.
 
Quindi che la politica energetica italiana sia fatta dalla lobby dell'Eni, fin dai tempi di Craxi, a me non e' mai andato giu'.
 
E aggiungo che trasparenza vorrebbe che tutti, ma proprio tutti, quanti tra giornalisti e scienziati che discutono del problema fossero obbligati a dichiarare quanta vil pecunia hanno preso dall'una o dall'altra parte in qualsiasi modo.

Anche attraverso i finanziamenti alle loro pseudo ricerche.
 
In poche parole io, come molti, non ho le competenze per giudicare l'effettiva pericolosità delle centrali nucleari e quindi devo fidarmi di quanto dicono gli scienziati.

Ma vorrei che fossero scienziati e non gente che magari deve sistemare figli e nipoti nell'oil & gas, perché in Italia si sa tutti teniamo famiglia e la famiglia prima di tutto.
 
E aggiungo che trasparenza vorrebbe che tutti, ma proprio tutti, quanti tra giornalisti e scienziati che discutono del problema fossero obbligati a dichiarare quanta vil pecunia hanno preso dall'una o dall'altra parte in qualsiasi modo.

Anche attraverso i finanziamenti alle loro pseudo ricerche.

vogliamo parlare di veronesi?

come mai la Germania dismette le centrali se sono sicure?

noi siamo in una zona sismica, e i giapponesi per quanto bravi hanno dimostrato che è assurdo costruire centrali vicino a zone sismiche.

vogliamo parlare anche di chi viene pagato per far sparire le scorie (tipo russia, mafia..)?

ci sono altri modi per indebolire il controllo dell'eni sulla politica energetica, incominciando dal togliergli il monopolio all'ingresso del gas
 
Intanto penso che la Germania dismetta solo le vecchie centrali.

E conoscendo i tedeschi penso lo faccia non per problemi di sicurezza, ma in base a un'attenta analisi costi benefici, attribuendo quindi un giusto peso anche, ma non solo, al problema sicurezza, in maniera che siano in qualche modo tracciabili le ragioni della scelta.

Nella quale avranno pesato, ma non in maniera decisiva cioè sovvertendo i dati di base, anche considerazioni di natura politica, cioè lisciare il pelo agli ecologisti.
 
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Intanto penso che la Germania dismetta solo le vecchie centrali.

E conoscendo i tedeschi penso lo faccia non per problemi di sicurezza, ma in base a un'attenta analisi costi benefici.

Nella quale avranno pesato, ma non in maniera decisiva cioè sovvertendo i dati di base, anche considerazioni di natura politica, cioè lisciare il pelo agli ecologisti.

che in germania pesano un bel po' :Y

beh certo non possono mica dismettere una centrale appena (negli ultimi decenni) costruita..

cmq penso che il problema di sicurezza sia anche un problema di costi..
 

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