Intanto vedo che molto italianamente Passera da' un colpo basso al ministro Fornero.
Un vero e proprio avvertimento stile mafioso.
Vedere articolo sul Corsera sulla figlia della Fornero.
Questa e' l'Italia, caro Iulius, e' rimasta quella descritta da Leopardi nel 'Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'italiani (1824).
		
		
	 
perchè passera?  

  a me sembra una pressione subdola dei sindacati
In poco più di due mesi l'idillio è già finito. Domenica l'Unità ha  dedicato le prime cinque pagine a demolire l'ipotesi di modificare  l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.                                                                                                                                                                                                                              
		
		
	
	
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I titoli non lasciano dubbi: non si tocca, pronti allo  sciopero generale, Camusso avvisa Fornero, ascoltare le parti sociali,  basta linea dura. C'è anche spazio per un attacco personale all'ex eroe  dei lavoratori e delle lavoratrici. Riguarda il «conflitto d'interesse  per la figlia» del ministro.
Il caso non è nuovo: Silvia Deaglio è  professore associato nella facoltà di Medicina dell'Università di  Torino, lo stesso ateneo in cui insegnano mamma Elsa e papà Mario  Deaglio, entrambi economisti. In più è ricercatrice di genetica  nell'ambito della fondazione Hugef, creata e finanziata dal SanPaolo, la  banca al cui vertice sedeva la madre. Se non bastasse, Silvia Deaglio  ha sposato un alto dirigente di banca. Di tutto ciò si parlò quando  Fornero fu nominata ministro. La cosa è tornata a galla oggi, nel pieno  della discussione sull'articolo 18 e dopo l'uscita di Monti sulla  monotonia del posto fisso.
È il blog ufficiale del popolo viola a  rispolverare la polemica. «Quant'è monotona la figlia della Fornero: ha  più di un posto fisso», si legge nel sito Il post viola. E giù commenti  irridenti. «I posti buoni sono occupati dai soliti nomi». «Troppe  pubblicazioni per essere così giovane». «Una puttanata all'italiana».  «Siamo a un nuovo caso Martone, raccomandato dalla culla». Discussione  rilanciata dal Fatto quotidiano con centinaia di commenti incendiari.  Alla fine è un personaggio di centrodestra, l'ex ministro Franco  Frattini, a difendere la linea Fornero. «Quando si discutono le persone  piuttosto che le idee si attivano meccanismi pericolosi già visti in  passato». Riferimento agli omicidi D'Antona e Biagi? «Certo,  personalizzare lo scontro politico indicando il nemico con nome e  cognome rischia di armare la mano di qualche pazzo».
Dal Fatto di  nuovo all'Unità. «Se il governo cambia natura» è il titolo  dell'editoriale di domenica del giornale del Pd. Il direttore, Claudio  Sardo, non è un pasdaran alla Padellaro ma un riformista. Eppure  l'avvertimento al premier e al suo ministro oggi più esposto, Elsa  Fornero, è chiaro. 
«Nato per affrontare l'emergenza economica», si  legge nell'editoriale, ora il governo «può tornare sulla rotta che ci ha  portato nella crisi». E che cosa determina questa metamorfosi? «Lo  scontro sull'articolo 18». Liberalizzare il mercato del lavoro è ben  diverso dagli orari dei panettieri o dagli sconti dei farmacisti. Le  «lenzuolate» di quel volpone di Pier Luigi Bersani se ne tennero  astutamente alla larga. Guai a toccare i sindacati. Silvio Berlusconi e  Roberto Maroni, allora ministro del Welfare, dovettero abbassare la  testa davanti alla Cgil schierata in piazza da Sergio Cofferati. Invece  Monti non vuole fare sconti alle confederazioni e nemmeno al Pd. «Ha  cominciato a lanciare messaggi che somigliano agli auspici di Sacconi»,  scrive l'Unità.
Le agiografie redatte nei primi giorni del  dopo-Berlusconi sono ormai materiale d'archivio. Elsa Fornero era il  prototipo della «self made woman», una donna di sinistra, un simbolo di  riscatto e di successo, arrivata alla vicepresidenza della maggiore  banca italiana senza ricorrere alle quote rosa. A sinistra insomma hanno  scoperto il «metodo Fornero», che è quello di tirare dritto.