L'economia cinese continua a frenare
Partenza in ribasso per le Borse europee
La stima flash dell'indice Pmi di settembre anticipata da Hsbc mostra l'undicesimo mese consecutivo di contrazione nel settore manifatturiero di Pechino. Il dato spinge sotto la parità tutti i principali listini asiatici. Tokyo ha chiuso a -1,57%. debole l'euro, tornato sotto quota 1,30 contro il dollaro, spread in rialzo
Lo leggo dopo
Seduta in ribasso per il Nikkei di Tokyo
MILANO - Apertura di contrattazioni in ribasso sui mercati europei dopo che il dato preliminare di settembre sull'andamento del settore manifatturiero cinese ha confermato la fase di rallentamento della seconda economia mondiale. Milano ha aperto in flessione dell'1%, mentre Londra perde lo 0,8%, Francoforte e Parigi lo 0,9%.
Apertura di giornata in rialzo per il differenziale tra i Btp e il Bund a 10 anni che viaggia a quota 335 punti (330 la chiusura di ieri) con un rendimento al 4,91%.
La Borsa di Tokyo ha terminato gli scambi con una brusca correzione (-1,57%), scontando il rafforzamento dello yen e il debole dato preliminare sulla manifattura di settembre in Cina, attestatosi a 47,8, in rialzo rispetto al 47,6 di agosto, ma comunque sotto la soglia dei 50 punti che separa un'espansione da una contrazione. Il dato negativo di questa mattina è l'11esimo consecutivo. Un quadro preoccupante, ma forse non abbastanza per spingere le autorità monetarie a un taglio del costo del denaro, specie in una fase di delicata transizione a livello politico come quella in corso con il 18esimo Congresso del partito comunista cinese alle porte.
L'indice Nikkei ha chiuso andando sotto di 145,23 punti, a quota 9.086,98, con lo yen risalito contro dollaro (78,10) ed euro (101,45), e il deficit commerciale giapponese di agosto balzato a 754,1 miliardi di yen (circa 7,5 miliardi di euro), con l' export in frenata del 5,8% e l'import del 5,4%. Nel resto dell'Asia Hong Kong perde l'1,17%, Shanghai l'1,95%, mentre Seul ha perso lo 0,87%.
L'euro è debole in apertura di giornata sui mercati valutari con la moneta unica che torna sotto quota 1,30 dollari a 1,2974 . Contro lo yen la moneta unica quota 101,38.
Il petrolio è in forte discesa sui mercati per il quarto giorno consecutivo: i contratti sul Wti con scadenza a ottobre vengono scambiati a 91,01 dollari il barile (91,55 ieri sera in chiusura di contrattazioni). Giù anche il brent a 107,81 dollari. L'oro è in calo sui mercati asiatici dopo il rally della vigilia: il lingotto con consegna immediata viene scambiato a 1765,5 dollari all'oncia con un calo dello 0,3% rispetto alle quotazioni di ieri.
(20 settembre 2012) © Riproduzione riservata