Idee e grafici. - Cap. 2 (5 lettori)

dondiego49

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qui credo che per un po fino Usa si
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dondiego49

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17/04/2013 11:17
Mps e Nomura: tutte le cifre di un ladrocinio organizzato
Rossana Prezioso
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Qualche giorno fa, David Nutt ex consulente del governo inglese, aveva affermato che la crisi era colpa dell'uso dissennato di cocaina fatta dai banchieri che li renderebbe incapaci di capire il rischio. Considerando il comportamento dei vertici di Mps nella gestione della banca (e non solo nel caso Antonveneta) verrebbe da pensare che Nutt non avesse tutti i torti. Fanno rabbrividire persino gli addetti ai lavori i termini degli accordi stretti tra Nomura e i vertici di Mps, vittima di una vera e propria opera di strozzinaggio fatta da Mussari&Co. cui non bastava certo il misero 5% sulle singole operazioni e hanno pensato perciò di andare oltre, pretendendo compensi milionari proprio nel momento in cui l''istituto colava a picco. Per la precisione 2,3 milioni di euro per Mussari, 10 milioni per Vigli e 2,2 per Baldassarri. E proprio per questo motivo gli inquirenti non esitano a parlare di usura aggravata e di truffa aggravata commessa ai danni di banca Mps. Dopo una serie di perquisizioni e richieste di documenti negli uffici sparsi per tutta Italia, è scattato il decreto di sequestro preventivo emesso d'urgenza contro Banca Nomura international plc: la somma di cui si parla, sfiora i 2 miliardi (1,8 per la precisione) divisa tra 88 milioni di euro che Nomura percepì a suo tempo sotto forma di commissioni occulte e oltre 1,6 miliardi invece versati direttamente dall'istituto senese alla banca giapponese. Da precisare, vista la vastità tentacolare dell'inchiesta in cui Mps è immersa che in questo caso ci si riferisce a quel famoso contratto denominato Alexandria, con la quale Nomura diede oltre 3 miliardi di euro a Mps che li usò in una vera e propria opera di camouflage degno del miglior visagista, ma poco adatta a tenere, in ambito finanziario, sul lungo periodo. Anche perchè le cifre verso le quali i vertici ormai anche di Nomura, erano spinti per pura avidità, non avrebbero permesso la sopravvivenza di alcun istituto, anche se questo fosse stato in ottima salute. E a nulla è servita quella famosa telefonata presentata proprio dai dirigenti della banca giapponese allo scopo di denunciare la propria innocenza ma che, in un clamoroso auogol si è poi rivelata la prova indicativa della loro intenzione di crearsi un alibi, quindi, implicitamente, prova di colpevolezza. , Ebbene, proprio sull'operazione sciagurata di Antonveneta, quei 7 miliardi di debito imprevisti e davanti ai quali Mussari non batté ciglio, lasciando di stucco anche quelli che dell'operazione si stavano occupando (meravigliati forse del fatto che il numero uno di Mps non avesse capito fino in fondo la gravità della situazione), si concentrano le attenzioni dell'indagine. Nel giro di 3 anni Mps parte da un utile di oltre 20 milioni a un passivo di 1,5 proprio mentre, nello stesso arco di tempo, Mussari viene confermato ai vertici (non si sa perchè) e, "forte" della sua carica non solo si preoccupa di grattare via quel poco rimasto, ma tenta anche di occultare la disastrosa situazione dei conti che ha raso al suolo. Organizza quindi una serie di pagamenti di cedole (anche se poi si sono rivelate di 1 centesimo) premi e soprattutto bonus (prima di tutto a lui) anche ai suoi "protetti" con il duplice scopo di avere forti alleati e dimostrare all'esterno una "salute" economica che il malato terminale Mps non aveva nella realtà dei fatti. Anzi, dei conti. Infatti, quelle cedole sopra citate avevano il solo scopo di far scattare l'opzione di usufrutto per JP Morgan e il pagamento dei 52 milioni di euro, mettendo anche a posto la Fondazione, risarcita per l'operazione Antonveneta, ai danni della banca. Una reazione a catena che ha portato al collasso di un sistema alla cui base c'era il ladrocinio continuato. Nella rete degli inquirenti anche Sadeq Sayeed e Raffaele Ricci accusati di ostacolo aggravato all'esercizio delle funzioni delle pubbliche autorità di vigilanza, infedeltà patrimoniale aggravata e false comunicazioni sociali aggravate. In particolare il secondo che stando ai dati acquisiti, aveva uno stipendio di 13 mila euro al giorno. Salva, invece, Nomura intesa come banca a sè, la quale ha subito precisato che "nessun asset di Nomura è stato sequestrato". A parte tutti quelli derivati da Alexandria, come è ovvio supporre. Fonte: News Trend Online
 

crupps62

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Come ieri mattina ci sono cose che non mi quadrano...... :mmm:

Il BTP guadagna 70 punti e si porta a 113 mentre il BUND a 145,5 livello si ieri.
I ns bancari dovrebbero volare così come le borse ed invece......si scende
Rame in continua discesa come le altre materie prime (l'industria cinese non tira più ???)

Penso che tutta la liquidità della banca centrale giapponese sia finita nelle obbligazioni che rendono un po' di più di BOND e BUND in bolla speculativa.

Pensieri personali....naturalmente
 

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