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27/05/2013 17:00
Una giornata tranquilla di riflessione su possibili esiti Fed
Swissquote
La vendita di azioni rischiose della scorsa settimana pare sia stata sospinta dalle aspettative di acquisto di azioni "di punta" della Fed piuttosto che dal rallentamento dovuto alla crescita globale. Alla luce del messaggio, spesso divergente e non coeso, da parte della Fed, sospettiamo che i mercati del lavoro continueranno a tenere le redini. Gli operatori dovrebbero prestare sempre più attenzione ai dati provenienti dai rapporti sui mercati del lavoro. Detto ciò, non crediamo che il recupero negli Stati Uniti abbia affascinato sufficientemente da giustificare le attuali aspettative di estensione per rallentare gli acquisti di asset. I dati in arrivo sia dagli Stati Uniti che dall'Europa non sono omogenei. La scorsa settimana abbiamo osservato un aumento del 3,3% degli ordini di beni durevoli, mentre le spedizioni di base sono calate. In Europa la fiducia delle imprese IFO è salita in Germania, ma è rimasta piatta in Francia. Inoltre, il flash PMI in Cina indica un'ulteriore debolezza dell'attività manifatturiera. Vediamo ancora una graduale ripresa negli Stati Uniti e un rialzo in l'avvio del primo trimestre 2014 (ma non prima che il risultato economico migliori e il rischio di inflazione inferiore diminuisca). La testimonianza della scorsa settimana di Bernanke, dei diversi operatori della Fed e i verbali FOMC alla fine non sono riusciti a definire la tempistica o le condizioni per le quali la Fed inizierà a rallentare il ritmo di acquisto di azioni, al contrario si percorre la strada dei commenti miti che dicono che la dimensione degli acquisti potrebbe seguire gli sviluppi economici. In questo scenario, dovremmo vedere il rischio del mercato valutario correlato al miglioramento delle compravendite (restando volatile), mentre l'attuale recupero rialzista di equity per un recupero sul trend di rialzo. Alcune notizie potrebbero dare qualche sorpresa questa settimana. La prima è l'indicatore KOF svizzero che verrà reso noto venerdì. Alla luce dei recenti commenti da parte dei membri della BNS (Jordon ha parlato di un possibile tasso di adeguamento di cambio "floor"), più gli indicatori di crescita e di inflazione al rallentatore. L'indice economico si è sostanzialmente appiattito nel 2013, ma con una rinnovata attenzione sulla politica della BNS, ogni eventuale deviazione dalle aspettative a 1,07 dovrebbero essere significative per il franco svizzero. La spesa di capitale in Australia per il primo trimestre e il rapporto sulle intenzioni di investimento previste per giovedì sono dati importanti per l'AUD e per la prossima decisione della RBA del 4 giugno. E, infine, grandi riflettori sono ancora puntati sul Giappone, e sull'agenda giapponese. Il rapporto Shoko Chukin è previsto per martedì, le vendite al dettaglio per mercoledì, e i dati dump di fine mese di venerdì (PMI, IPC, IP, e dati sul lavoro). Oggi, con il Regno Unito e gli Stati Uniti in vacanza i prezzi delle azioni valutarie dovrebbero rimanere nella fascia media. Autore:
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