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Quello spartiacque che tu dai è sempre preciso e se molti si limitassero a seguirlo,invece di guardare a testa e spalle e/o altre amenità varie farebbero molti più soldi di quelli che fanno!
concordo. che poi essendo anche open a 15400 diventa livello chiave. cque opto per una rottura dei 15300 in seconda barra oraria ed un ritorno ai 15100 anche stasera
Quello spartiacque che tu dai è sempre preciso e se molti si limitassero a seguirlo,invece di guardare a testa e spalle e/o altre amenità varie farebbero molti più soldi di quelli che fanno!
nn sono d'accordo
questo é solo una specie di supertrend
tutti gli indicatori sono fallibili
come le figure
ci sono delle statistiche che dicono affidabilita delle figure testa e spalle (proprio nn sono capace a vederlo questo) doppi minimi doppi max eccetera
nulla é certo al 100%
e allora cosa conta?
le medie? arrivano in ritardo
lo stocastico? pure
la testa conta, solo quella
le gestione psicologica del trade.
concordo. che poi essendo anche open a 15400 diventa livello chiave. cque opto per una rottura dei 15300 in seconda barra oraria ed un ritorno ai 15100 anche stasera
la rottura di 300 mi da 250 e 15100 concordo con te
per altro applicando lo stop come avevo pensato -vedi post precedenti- (ma tra il pensare e il fare c'é di mezzo la capamarcia) sarei uscita tranquillamente sopravvivendo anche al max di oggi 435
il 250 lo cercavo ieri era il tgt del mio short
purtroppo nn mi ero resa conto che nel frattempo la ema65 si era posta ostacolando la discesa proprio a 285
nn sono d'accordo
questo é solo una specie di supertrend
tutti gli indicatori sono fallibili
come le figure
ci sono delle statistiche che dicono affidabilita delle figure testa e spalle (proprio nn sono capace a vederlo questo) doppi minimi doppi max eccetera
nulla é certo al 100%
e allora cosa conta?
le medie? arrivano in ritardo
lo stocastico? pure
la testa conta, solo quella
le gestione psicologica del trade.
Io oggi opto per attendere sul 30" mi dice 15,240 sul Mib come sul Futur 15,022 ma questi valori in salita cosi come segna il canale di bollinger
Anche oggi scaricato al medesimo valore di ieri 50K di UCG mi rimangono 1001K quel uno e la mia spia dei prezzi e non e in vendita ora con questo significa che devo recuperare tasse compresse circa 8.900K di € su questo trade che io non confondo con altri fati ieri andati a buon fine ,poi rimane il morto di Saipem tutto da lavorare se sopravvive
la rottura di 300 mi da 250 e 15100 concordo con te
per altro applicando lo stop come avevo pensato -vedi post precedenti- (ma tra il pensare e il fare c'é di mezzo la capamarcia) sarei uscita tranquillamente sopravvivendo anche al max di oggi 435
il 250 lo cercavo ieri era il tgt del mio short
purtroppo nn mi ero resa conto che nel frattempo la ema65 si era posta ostacolando la discesa proprio a 285
Io oggi opto per attendere sul 30" mi dice 15,240 sul Mib come sul Futur 15,022 ma questi valori in salita cosi come segna il canale di bollinger
Anche oggi scaricato al medesimo valore di ieri 50K di UCG mi rimangono 1001K quel uno e la mia spia dei prezzi e non e in vendita ora con questo significa che devo recuperare tasse compresse circa 8.900K di € su questo trade che io non confondo con altri fati ieri andati a buon fine ,poi rimane il morto di Saipem tutto da lavorare se sopravvive
La strada della "ri-strutturazione", intesa come trasformazione radicale del modello di business delle banche per adattarlo al nuovo contesto, indicata ieri dal senior partner di Boston Consulting Group, Massimo Busetti, nel corso della nona edizione del Banking Day di MF-Milano Finanza, come ricetta per ritrovare la redditivita' perduta, i principali gruppi creditizi italiani l'hanno da tempo imboccata.
Ma a sentire i rappresentanti di Intesa Sanpaolo, Unicredit e Bpm, presenti ieri nella suggestiva cornice di Palazzo Clerici, scrive MF, da sola non basta. Francesco Micheli di Intesa Sanpaolo e Paolo Fiorentino di Unicredit, i due top banker responsabili dell'organizzazione (e in estrema sintesi dei costi) dei due principali gruppi creditizi italiani, e Andrea Bonomi, il finanziere che sta coraggiosamente tentando di modernizzare la governance della Bpm, senza fargli perdere le radici di banca di territorio, hanno sottolineato, riportando ciascuno la propria esperienza, come gia' da tempo le banche italiane abbiano azionato le leve indicate da Bcg per uscire dalla crisi: ricerca di nuove fonti di ricavo attraverso l'online banking e la multicanalita', chiusura di filiali, ormai ridondanti, e trasformazione in punti vendita cash light o cash less, rimodulazione degli orari di sportello, per renderli piu' fruibili a una societa' in trasformazione, e ovviamente una costante riduzione dei costi operativi, attraverso razionalizzazioni e accordi per l'incentivazione all'esodo, che tuttavia non sono stati sufficienti a compensare la drastica riduzione dei ricavi e l'aumento del costo del credito. red