Da Moody’s a Bankitalia: Italia ok. Ma...
Moody’s, ottimista, vede per il prossimo anno un Pil tra lo 0 e l‘1%. E qui la conferma del paradosso: un aumento della ricchezza del paese che non si basa sulla ricchezza prodotta. Ovvero un aumento del Pil che si accompagna a un aumento della disoccupazione destinata a toccare anche il 13% nel 2014.
Rossana Prezioso 12 novembre 17:23La ripresa c’è ma non si vede. O almeno non si vede ancora. Infatti i dati macro non la rilevano e tanto meno quelli sul lavoro che, come sappiamo, è purtroppo l’ultimo indicatore a muoversi. E ce ne siamo accorti tutti. Il problema, però, rischia di aggravarsi dal momento che le banche si ostinano a puntare ai Btp, considerati beni a basso rischio (ma fino a quando?) a differenza dei prestiti, ripresa o meno che sia.
E perciò sia Bankitalia che Moody’s restano convinti di una effettiva potenzialità all’orizzonte, ma che resta ancora scoperta di fronte alle tante incognite interne (in particolar modo per l’Italia) unita alle difficoltà che potrebbero creare fattori esogeni.
E questo è il punto dolente: un miglioramento qualitativo nei report che però non diventa quantitativo nell’economia reale. Per questo il problema principale resterà ancora la disoccupazione. Da un punto di vista prettamente finanziario il meglio già si nota: ritorno degli investitori esteri che si fidano dei titoli di stato, ritorno della fiducia anche da parte dei piccoli e dei retails di casa nostra con il successo del Btp Italia, uno spread tra Btp e Bund che è stato dimezzato nel giro di poco meno di due anni e che adesso non fa più paura. Insomma, se il 12,5% di disoccupati potessero sperare in queste cifre non avrebbero da temere.
Purtroppo, però, allo stato dei fatti le cose peggiori riguardano proprio loro. E per la precisione quel credito che stenta a circolare ai piani “bassi” della piramide dei consumi (ma anche della produzione). Credito che, proprio perchè stentato nell’elargizione, è stentato anche nella domanda. Una stasi che non giova a nessuno dei due attori in scena, banca e imprenditore/famiglia e tanto meno all’economia in generale.Le prime, perciò, anche in vista dell’Unione bancaria e delle norme cui dovranno sottostare, preferiscono evitare il rischio continuando a puntare sui Btp, anche se secondo il report di Bankitalia si tratterebbe in realtà di una strategia che vede l’uso dei fondi ricevuto con l’Ltro per il rimborso delle obbligazioni in scadenza. I secondi, invece, le famiglie e i piccoli imprenditori, data l’atmosfera, rischiano di peggiorare una situazione già di per sè incurabile (leggi licenziamenti e fallimenti).
Moody’s invece, è più ottimista, con previsioni che per il prossimo anno vedono un Pil tra lo 0 e l‘1%. E qui la conferma del paradosso: un aumento della Ricchezza del paese che non si basa sulla ricchezza prodotta. Ovvero un Pil che vede anche un aumento della disoccupazione destinata a toccare anche il 13% nel 2014.