Idee e grafici. - Cap. 2 (3 lettori)

dondiego49

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Qui Grafico Batteplan 15" 12 giorni
 

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dondiego49

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Commenti settimanali dal 2 al 6 Dicembre 2013



Procede regolarmente lo sviluppo del ciclo t+1 che si trova nella sua seconda parte e inizia a formare cicli t-2 ribassisti a conferma della sua fase down, per il momento il ciclo non presenta vincoli al ribasso, quindi in caso di chiusura rialzista confermerebbe la partenza sul minimo del 14 Novembre anche di un ciclo t+3.

A livello operativo sono in posizione flat, in attesa del massimo del t-2 in corso per provare un ingresso short.
 

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karl

M.A.S.
Stamane davano come previsioni borse in calo, invece è stata una salita senza fine; aspettavo occasione di short ma niente da fare.
Mi sono limitato alla prima operazione.
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dondiego49

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Risparmio, cambia l'imposta di bollo.
Cancellato il minimo da 34,20 euro


Resta la 'no tax area' per conti correnti e postali fino a 5mila euro: tutti gli altri pagheranno lo 0,2%. Aumenta il tetto massimo che sale da 4.500 a 10mila euro. Causi (Pd): "Aiutiamo i piccoli investitori". Foà (AcomeA): "Resta disparità con le banche, ma è un primo passo"

di GIULIANO BALESTRERI Lo leggo dopo
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risparmio, risparmio gestito, imposta bollo

MILANO - Imposta di bollo si cambia. Nella notte la Commissione bilancio della Camera ha approvato l'eliminazione del bollo fisso di 34,20 euro dal 2014 sui conti correnti bancari e postali: resta la 'no tax area' per i depositi fino ai 5mila euro, per tutti gli altri l'imposta sarà pari al 2 per mille della giacenza. Soddisfatto Marco Causi del Pd promotore dell'emendamento: "E' una misura che elimina una distorsione regressiva del sistema fiscale italiano e abbassa il peso fiscale sulla detenzione di risparmi sul conto titoli di piccolo ammontare. In questo modo si apre la strada alla promozione dell'azionariato popolare e alla partecipazione dei lavoratori alla proprietà delle aziende".

Certo la soluzione più equa sarebbe stata quella di estendere la not tax area a tutti gli strumenti finanziari, "ma purtroppo non c'erano la risorse" spiega Causi che aggiunge: "E' un primo passo importante nella direzione dei piccoli investitori. A pagare saranno i conti correnti con oltre 250mila euro. In quel caso l'imposta non aumenta, ma abbiamo alzato il tetto della tassazione da 4.500 a 10mila euro". Tradotto: di più non si poteva fare. Di certo si elimina quell'elemento distorsivo per il quale con il bollo minimo a 34,2 euro un investimento da 10mila euro veniva tassato al 3,42%, mentre uno da 100mila euro allo 0,2%.

La novità però
non convince completamente gli addetti ai lavori secondo cui resta una certa disparità: "La no tax area per conti correnti e postali è una vantaggio per le banche nei confronti dell'industria del risparmio. Su tutti gli strumenti finanziari si continua a pagare lo 0,2% per qualunque importo" dice Alberto Foà, presidente di AcomeA. Uno svantaggio competitivo che secondo il gestore rende più convenienti i conti correnti a dispetto dei fondi di liquidità: "Con rendimenti simili - spiega Foà - l'imposta è più bassa". E in effetti dall'ultimo bollettino di Bankitalia emerge uno spostamento - a cominciare dal 2011 - del risparmio dagli strumenti di gestione tradizionale ai conti correnti: "Cancellando la no tax area - conclude Foà - forse si poteva anche ridurre l'aliquota. Comunque è un primo passo positivo".

Soddisfatto il presidente di Banca Etica, Ugo Biggeri: "Siamo grati ai molti deputati che hanno ascoltato la voce dei soci di Banca Etica e delle associazioni dei consumatori che da più di due anni si sono mobilitati per chiedere l'abolizione di quella soglia minima fissata in 34,20 che era particolarmente esosa per i piccoli risparmiatori che vedevano così i loro investimenti erosi da un'imposta regressiva. Ora auspichiamo che questa importante correzione superi anche il vaglio dell'Aula".

L'imposta di Bollo era entrata in vigore del decreto Salva Italia del 2011 ed era diventanto una sorta di piccola patrimoniale sugli investimenti con una distinzione tra conti correnti bancari, postali e libretti di risparmio da un lato, e prodotti finanziari dall'altro. I primi erano tassati tutti per 34,2 euro con esenzione per i depositi fino a 5mila euro (pagano 100 euro le società e le persone giuridiche); nel caso di prodotti finanziari l'aliquota saliva - da quest'anno - al 2 per mille con esenzione per i fondi sanitari, pensione e i buoni postali fruttiferi con valore di rimborso inferiore a 5mila euro e fissando a 34,2 euro la soglia minima: la stessa dei conti correnti. Con un prelievo del 2 per mille e il bollo minimo, però, avrebbero pagato più di 34,2 euro solo gli investitori con un portafoglio superiore ai 17 mila euro: l'80% degli italiani. (16 dicembre 2013) © Riproduzione riservata
 

karl

M.A.S.
O chi scrive non ha capito nulla e confonde conti correnti con conto titoli oppure con questa legge fanno un furto mascherato da riduzione.
Al momento sul conto corrente, cioè sul cash , non si paga il 2 per mille ma lo si paga sul deposito titoli.
Se mettono il 2 per mille anche sul contante allora è come il prelievo Amato, spalmato su tre anni ma reso perpetuo.
Qualcuno sa spiegare la questione ?

PS
Se effettivamente mettono il 2 per mille sul conto corrente allora conviene ritirare tutto in contanti prima del giorno della imposta e rimettercelo passata la data; in questo modo fallirebbero tutte le banche per mancanza di contante.
 
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