Anche l’ultima seduta della settimana non ha riservato nulla di buono per la piazza azionaria giapponese che, dopo il calo della vigilia, ha continuato a perdere terreno, chiudendo la terza ottava consecutiva in flessione. L’indice Nikkei 225 ha lasciato sul parterre l‘1,94%, sulla scia del calo accusato ieri da Wall Street e del forte apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro. A penalizzare l’azionario giapponese è stato inoltre il calo generale che ha interessato le valute dei mercati emergenti, complici i timori di nuovi tagli agli stimoli da parte dell Federal Reserve. Negativo anche il sentiment delle Borse europee che, dopo un’apertura in lieve rialzo, sono tornate subito sui loro passi, ripiegando al di sotto della parità. Il Cac40 arretra dello 0,5%, mentre il Ftse100 cala dello 0,24% e il Dax30 perde lo 0,33% malgrado Fitch abbia confermato la tripla A alla Germania, con outlook “stabile”.
A preoccupare gli investitori sono anche le ultime indicazioni arrivate dalle trimestrali americane, dopo che i conti di Starbucks (Berlino:
SRB.BE -
notizie) e di McDonald’s hanno deluso le attese, mettendo in luce uno scenario ancora fragile per l’economia globale.
A pagare il conto più salato quest’oggi è Piazza Affari che dopo aver mostrato una maggiore forza relativa nelle ultime sedute, perde terreno più degli altri. Il Ftse Mib si presenta poco sotto area 19.600, con una flessione dell‘1,17%. Solo tre le blue chips che riescono a mantenersi a galla e a muoversi in controtendenza rispetto all’indice di riferimento. Si tratta di Yoox (Francoforte:
YX3.F -
notizie) che sale dello 0,53%, mentre Terna (MDD:
TRN.MDD -
notizie) mostra un rialzo dello 0,27%, seguito a Banco Popolare (Dusseldorf:
B8Z.DU -
notizie) che avanza dello 0,2%.
Nel settore bancario poco sotto la parità troviamo Intesa Sanpaolo (Francoforte:
IES.F -
notizie) con un calo dello 0,1%, mentre Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Ubi banca (Francoforte:
BPD.F -
notizie) arretrano dello 0,5% e dello 0,75%, lasciando più indietro Mediobanca (MDD:
MB.MDD -
notizie) e Banca Popolare di Milano (Milano:
PMI.MI -
notizie) che viaggiano in rosso dello 0,9% e dell‘1,26%. Più pesante il bilancio di Unicredit (Berlino:
CRIH.BE -
notizie) e di Monte Paschi che accusano un ribasso rispettivamente dell‘1,75% e dell‘1,9%.
Sotto scacco Telecom Italia (Other OTC:
TIAJF -
notizie) che scivola in fondo al Ftse Mib con una perdita di quasi il 4% e le vendite tornano a colpire in maniera prepotente Fiat (Berlino:
FIAT.BE -
notizie) che dopo i recenti rialzi cede il 2,82%. Male i titoli del risparmio gestito con Mediolanum (Francoforte:
MUN.F -
notizie) e Azimut (Milano:
AZM.MI -
notizie) in arretramento del 2% e dell‘1,8%. Per la seduta odierna non si segnalano aggiornamenti macro di rilievo in America, mentre sul versante societario si conosceranno i risultati degli ultimi tre mesi di Honeywell e di Procter & Gamble, che per non deludere le atetse dovranno centrare l’obiettivo di un utile per azione rispettivamente di 1,21 e di 1,2 dollari, mentre per i conti trimestrali di Xerox Corporation (NYSE:
XRX -
notizie) le stime parlano di un eps di 0,29 dollari.
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