Idee e grafici. - Cap. 2

purtroppo anche oggi rischio di fare Gain ,non ostante in questo momento Italy fa ancora 20,900 circa
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Il mio segretario mi dice che non tarderà a pareggiare con la chiusura di venerdì
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PPresenta molto la intenzione di scendere a la bollinger inferiore ,nel eventualità sfonda ne rimangono ancora due supporti il ultimo minimo e la sma 250 io non credo oltre
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News

24/03/2014 09:08
Contrastate le borse europee in avvio di ottava
Financial Trend Analysis
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Deboli le Borse europee con il Dax30 di Francoforte che sale dello 0,14%, l'Ibex35 di Madrid segna una crescita dello 0,11%, mentre il Cac40 di Parigi scende dello 0,07%. Poco sotto la parità la borsa di Londra con il Ftse100 che cede lo 0,04%. (CC) Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online
 
Se UCG supera 6,53 la discesa per oggi e finita occhio
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Il Mib 21,040 meglio 21,060 sopra farà nuovi massimi ...Non so se oggi perché di norma al lunedì e una giornata di consolidamento ,se chiude verde domani sarà positivo altrimenti Rosso chiama rosso ,Salvo notizie fresche importanti
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24/03/2014 10:14
Qualche scricchiolio nel giorno delle streghe
Borsaprof Gerbino
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Venerdì si è chiuso il ciclo borsistico di marzo con la tradizionale giornata delle 3 streghe. Viene chiamata così quella giornata che cade il terzo venerdì di marzo, giugno, settembre e dicembre, in cui scadono contemporaneamente, su tutte le principali borse mondiali dei derivati, i contratti Futures e quelli di Opzione su Indici e su azioni. E' un giorno molto temuto dai trader, poiché spesso vede l'esaurimento di cicli speculativi ad opera delle mani forti e a volte partono trend che si sviluppano nel medio periodo. C'è anche chi attribuisce all'andamento di quella giornata una sorta di funzione segnalatrice delle intenzioni dei grandi operatori. Un andamento dell'indice di borsa che veda magari una partenza debole seguita da un progressivo e continuo aumento delle quotazioni per tutta la giornata viene letto come l'intenzione di impostare nuove strategie rialziste e ricostituire (rollare, nel linguaggio tecnico) fin da subito le posizioni che sono scadute. All'opposto, un andamento forte all'inizio e poi cedente per il resto della seduta, mostra che gli investitori non hanno grande fretta di riaprire posizioni chiuse e preferiscono attendere gli sviluppi, mostrando così una prevalenza di vendite sugli acquisti. Venerdì abbiamo avuto sia in Europa che in USA una giornata del secondo tipo, dove la cautela ed i realizzi hanno avuto il sopravvento. E' un piccolo segno di incertezza per i mesi primaverili, che si aggiunge a numerosi altri. Un altro motivo di cautela è rappresentato dalla novità introdotta dalla Presidente della FED Janet Yellen in settimana, durante la clamorosa conferenza stampa in cui ha fatto le sue previsioni cronologiche e quantitative sull'aumento dei tassi in USA. Mentre il mercato, attraverso le quotazioni dei futures sui tassi USA a breve scontavano il primo rialzo che darà il via al ritorno alla normalità monetaria non prima del 2016, Yellen ha spiazzato tutti con previsioni che anticipano la fine del lassismo monetario di 6 mesi e che a fine 2015 vedono i tassi già all'1%. I mercati hanno dapprima subito lo shock comunicativo, poi si sono ripresi, ma certamente dovranno scontare nelle prossime settimane la novità. Soprattutto credo che nelle prossime settimane si predisporranno nuovamente ad interpretare i dati che affluiranno in modalità orientata ai tassi. Detto in altri termini, mentre in questi mesi erano orientati a misurare i dati alla luce dell'impatto che avranno sulla crescita economica, dando ad essa un contenuto rialzista, e valutando perciò positivamente i dati buoni, da adesso non mi stupirei di rivedere il classico "tanto peggio, tanto meglio" che vigeva in estate ed in autunno dello scorso anno, quando, nello stupore dei fondamentalisti, dati pro-crescita facevano paura ai mercati azionari, mente dati deboli venivano salutati con ovazioni rialziste. Questo perché da ora in avanti, finito il gelido inverno nord-americano, da un lato eventuali (e secondo la Yellen anche probabili) buoni dati macroeconomici, che dimostrino un ritorno alla primavera della crescita sostenuta, sono già nei prezzi espressi in questo primo trimestre di borsa. Ricordo che gli indici USA hanno più volte ritoccato i massimi storici sebbene l'economia abbia mostrato da dicembre a febbraio un marcato rallentamento della crescita, attribuito da tutti al gelo. In aggiunta ogni dato positivo confermerà le previsioni di Yellen, accelerando la resa dei conti del rialzo dei tassi. Non mi stupirei perciò di vedere fino a quest'estate inoltrata un andamento dell'economia USA migliore del recente passato, accompagnato da un andamento delle borse piuttosto correttivo, per colpa dei timori sui tassi di interesse, oltre che per la stagionalità, che a partire da maggio e sempre tradizionalmente sfavorevole ai rialzi di borsa. Se poi si aggiungesse anche la trasformazione del conflitto tra occidente e Russia da guerra fredda a guerra calda sul territorio orientale dell'Ucraina, come l'ammassarsi delle truppe sovietiche al confine non consente di escludere, avremmo una miscela potenzialmente esplosiva per una correzione ben peggiore di quelle semplici pause di riflessione che abbiamo visto nei due anni passati. Se osserviamo gli indici principali, per cercare qualche segnale premonitore di un possibile terremoto, ne troviamo qualcuno abbastanza intrigante. L'indice SP500 è salito del 182% dai minimi del 6 marzo 2009 ed è entrato ormai chiaramente nel 6° anno di rialzo, superando per estensione gli ultimi due cicli rialzisti di lungo periodo. Negli ultimi due anni e mezzo ha accelerato la pendenza positiva del suo rialzo, riuscendo addirittura a sfondare al rialzo da sei mesi il bordo superiore di un canale rialzista che sembrava in grado di contenere il ritmo rialzista del mercato. Un ulteriore segnale di forza del rally è dato dall'aver effettuato l'ultima correzione superiore al 10% nell'ottobre 2011. Da allora le pause che hanno separato ben 6 impulsi rialzisti successivi, sono state di portata poco più che irrisoria. Il volume del "margin debt", cioè dell'indebitamento effettuato dagli investitori per comprare titoli azionari ha ormai superato quello raggiunto nel 2007, ai massimi della bolla speculativa che poi abbiamo visto violentemente deflagrare nel 2008. Sono tutti segnali di eccesso piuttosto evidenti, che rivelano una certa vulnerabilità del mercato azionario, a cui si aggiunge, verificata sul grafico settimanale, una divergenza ribassista presente sui principali oscillatori (Rsi, Macd, Price oscillator). La divergenza ribassista non è un segnale ribassista, ma un campanello d'allarme che deve far aumentare le attenzioni, poiché assai spesso le inversioni di tendenza vengono anticipate da un periodo di divergenza tra prezzi ed oscillatori più o meno lungo. Che cosa significa tutto questo? Non certo che dobbiamo attenderci fin da subito un crollo dei mercati. Piuttosto ci segnala che al momento, quando tutti vedono solo prospettive rialziste ed i prezzi incorporano già il migliore dei futuri prevedibile, l'indice USA sta mostrando più rischi di ribasso che opportunità di futuro rialzo. La cautela perciò dovrebbe essere la miglior compagna di avventura sui mercati e prendere il posto dell'avidità, che si vede avvinghiare ora la maggior parte degli investitori, ormai ubriacati dalle massicce dosi di alcool monetario distribuito dalle banche centrali. Ora la nuova gestione dell'osteria FED sembra intenzionata a ridurre la quantità di dollaruhm versato nei bicchieri della speculazione, per poi chiudere bottega prima del previsto. E' quasi ora di pensare che qualcuno dovrà, tra non molto, passare alla cassa per pagare il conto. Autore: Borsaprof Gerbino Fonte: News Trend Online
 
KIEV - Le truppe russe hanno preso il controllo della base navale di Feodosia, l'ultima battente bandiera ucraina in Crimea, dopo l'annessione alla Russia. Un'ottantina di militari di Kiev sono stati fatti prigionieri e due sono rimasti feriti. Poche ore dopo, il presidente ad interime ucraino ha dato disposizioni al ministero della Difesa affinché tutte le truppe vengano ritirate dalla Crimea.

Intanto prosegue il dispiegamento di forze russe al confine con l'Ucraina. Testimoni oculari hanno visto arrivare diversi reparti militari nelle zone di frontiera, anche se non ci sono stati sconfinamenti, per ora. Ieri è arrivato l'allarme della Nato sul possibile 'interesse' russo sulla Transnistria, zona autonoma della Moldavia a maggioranza russa. Secondo il generale Philip Breedlove, a capo del Comando alleato d'Europa, l'ammassamento di truppe al confine ucraino potrebbe facilmente permettere lo sbarco all'interno della Moldavia.

Ad aumentare le preoccupazioni anche una strana lettera inviata dalla Duma russa e ricevuta dal ministero degli affari esteri polacco. La missiva contiene una proposta per spartire il territorio attuale dell'Ucraina. Al ministero degli Affari esteri si propone di concentrare gli sforzi per indire un referendum sull'adesione alla Polonia di cinque regioni occidentali dell'Ucraina: Volyn, lvov, Ivano-Frankovsk, Ternopoli e Rovenskoj.

"La proposta risulta talmente particolare che nessuno la prende sul serio", dice il portavoce del ministero Marcin Wojciechowski, pur confermando che esiste effettivamente una tale lettera della Duma.

Oggi il G7 all'Aja. Il presidente americano, Barack Obama, è arrivato in Olanda (video), dove oggi i leader del G7 e dell'Unione Europea si riuniranno all'Aja per discutere della crisi ucraina, a margine del terzo vertice mondiale sulla sicurezza nucleare. La riunione del G7 (oltre agli Usa, Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Canada e Giappone) è stata convocata dallo stesso Obama per mantenere la pressione su Mosca, dopo la bufera scatenata dall'annessione della Crimea alla Federazione russa.
 
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24/03/2014 10:31
Cina e Ucraina pesano sulle Borse Ue in avvio di settimana
Davide Pantaleo
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La nuova settimana è partita molto bene per la piazza azionaria nipponica reduce da un lungo week-end, visto che venerdì scorso la Borsa giapponese è rimasta chiusa per festività. Il rientro agli scambi è stato salutato con un buon rialzo, visto che l'indice Nikkei 225 ha terminato le contrattazioni odierne con un progresso dell'1,77%, sulla scia del rafforzamento del dollaro nei confronti dello yen. Gli acquisti sul mercato nipponico, che hanno interessato un po' tutte le piazze asiatiche, hanno trovato terreno fertile anche nelle negative indicazioni arrivate dal fronte macro in Cina, che fanno sperare in nuovi interventi da parte delle autorità a sostegno del Paese. Negativa l'intonazione delle Borse europee che risentono della chiusura in rosso registrata venerdì scorso da Wall Street. A pesare sui listini del Vecchio Continente sono i deludenti dati macro diffusi in Cina, ma anche l'indice PMI manifatturiero in Europa rivelatosi inferiore alle previsioni a marzo. Lo stesso dato è stato peggiore delle aspettative anche in Germania, riuscendo a fare meglio delle stime solo in Francia. In primo piano anche le tensioni geopolitiche sempre con riferimento alla crisi Ucraina, con il timore che la Russia possa cercare di annettere l'Ucraina orientale o altri Paesi che in passato appartenevano all'Unione sovietica. Intanto il Ftse100 scende delloo 0,41%, lasciando più indietro il Cac40 e il Dax30 che arretrano rispettivamente dello 0,83% e dello 0,79%. Le vendite hanno la meglio anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib ha cercato di riportarsi sopra quota 21.000, ma dopo un massimo in area 21.050 ha avviato un movimento a passo di gambero che lo vede ora sui minimi intraday appena sopra i 20.800, con un ribasso dello 0,75%. Tra le blue chips in controtendenza segnaliamo Banca Monte Paschi che sale dell'1,8% sulla scia della notizia da cui si è appreso che BlackRock possiede il 5,748% dell'istituto senese. Nel settore bancario si muove in positivo anche Banca Popolare di Milano con un frazionale rialzo dello 0,17%, mentre tra i più penalizzati dalle vendite troviamo Mediobanca, Ubi Banca, Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Intesa Sanpaolo, tutti in rosso di oltre un punto percentuale. In progresso di quasi l'1,5% Gtech, mentre Finmeccanica e Pirelli si apprezzano di circa mezzo punto. Sulla parità Fiat, mentre tra i più penalizzati dalle vendite troviamo Mediaset con un rosso dell'1,69%, seguito da STM che arretra dell'1,52% nel giorno dello stacco della quarta tranche del dividendo nell'ordine di 0,1 dollari per azione. Per la seduta odierna non sono previsti dati macro di rilievo in America. Fonte: News Trend Online
 

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