Idee e grafici. - Cap. 2

comunque siamo in fuori banda, con una dragonfly (se chiudessimo così), vari gap sotto e stocastico abbastanza carico...avrei sempre un target intorno a 22400/600, ma da oggi inizio ad essere moooolto cauto
 

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IO lo posto sollo per vugerarlo visto che posta in un sito molto ben pagato :rolleyes::mmmm:

Lo so don, scherzavo:D
Ma vedrai che, prova e riprova, prima o poi ci becca e tutti a dargli del guru:lol:
Poi, spesso, cancellano i post in cui non ci prendono:ciapet:
Comunque, per chi ci crede, saremmo in prossimità di una inversione di bradley (si devono aggiungere o togliere alla data del 6 aprile 4 gg.). E comunque se la BCE lancia il QE dovremmo decollare...se non è già scontato, se lo lancia, insomma, sempre i soliti se:lol:
 

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ucg sembrerebbe avere ancora strada (dimenticavo che il secondo grafico è uno stocastico 14.3.3.)...sempre se chiude sopra il max precedente
 

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31/03/2014 11:31
Attesa volatilità in aumento, meglio essere prudenti ora
Davide Pantaleo
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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Giovanni Lapidari, privato e professionista specializzato sul mercato dei futures, indici e cfd. Nelle ultime giornate i mercati azionari europei stanno mostrando una maggiore forza relativa rispetto a quelli americani. Questa tendenza è destinata a proseguire nel breve? Quali sono in generale le sue attese per le Borse? Riflessioni sui mercati azionari e previsioni nel breve Penso che entriamo in una fase particolare per i mercati, e cioè la stagionalità primaverile. Lo scorso anno - a differenza del 2012 - le borse corressero abbastanza poco, fra aprile e maggio (circa un 5% per il Dax, quasi nulla per il nostro mercato e con tendenza a rispettare la salita precedente per i listini statunitensi). C'era molta forza, ben evidenziata da massimi assoluti, su grafici settimanali, per indicatori di tendenza quali l'Adx. Adesso ci troviamo con circa 2000 punti in più di Dow Jones (+ 14%), 1800 punti in più di Dax (+ 23%) e 6200 punti in più di Ftse Mib (+ 40%). Sarà il caso di essere "lievemente" più prudenti e di mettere in conto che qualche temporale arriverà e comunque andiamo incontro ad un trimestre che alzerà la volatilità (lo scorso anno a fine marzo il Vix stava a 17 e chiuse a fine giugno a 21)? Dopo che la prima parte di marzo, selettivamente su alcuni mercati quali ad esempio il Dax, aveva portato molto scompiglio, grazie al combinato di dati cinesi negativi, rame in caduta libera e conflitto in Ucraina, nelle sedute di fine mese alcuni livelli di ipervenduto di breve toccati un po' troppo in fretta, il passaggio di alcuni visibili segnali tecnici (media mobile a 200 giorni sempre sul Dax) e segnali di distensione tassi e politiche economiche da parte di Bce, hanno ricreato le condizioni per un rimbalzo dei mercati azionari. Ma il rimbalzo è stato a macchia di leopardo: forte in Italia, assai meno pronunciato negli Usa, con Nasdaq anzi che ha chiuso per adesso a meno 3,58% (FtseMib40 + 5,17%). Poiché in settimana è attesa la riunione Bce con eventuali annunci di Qe o cose simili, la carta governativa di qualità non cala più di tanto di prezzo e nel frattempo il Vix sembra cercare di costruire una nuova fase riaccumulativa in zona 15.50-15.85, (e lo vediamo bene non solo dal grafico, ma anche dal fatto che ogni superamento di quota 16 porta turbative), penso che ci siano tutte le condizioni per consigliare di essere prudenti, ridurre la size perché è alta la sensazione che i listini Usa non possano più fare da salvagente come è stato fino ad un mese fa. Piazza Affari continua a mostrare una buona intonazione con il Ftse Mib arrivato su nuovi massimi dell'anno in area 21.500. Il rialzo del nostro mercato è sostenibile nel breve? Le attese a Piazza Affari Se analizziamo il rialzo e vediamo che avviene con incrementi di volatilità, e alla luce dei ragionamenti - condivisibili o meno, come tutte le opinioni personali - sopra espressi, direi che anche sul nostro mercato è il caso di cominciare ad incassare i profitti. Di certo, lo strappo di venerdì è bello potente, ma il fatto che sia stato assistito da un gap con bassi volumi mi fa pensare che sia da pazzi shortarlo ma che sia spericolato comprarlo sulla forza. Ovviamente, la prudenza spesso fa stare fuori dai mercati, e anche questo a modo suo è un "rischio". Forse è il meno dannoso, però. Pertanto, la mia opinione è che la pervicace presenza di piccoli trader dall'istinto ribassista può contribuire ad alimentare ricoperture e costruire rialzi, ma non so quanto questo meraviglioso idillio - (non dimentichiamoci quanto stride la performance della borsa con le condizioni della nostra economia) - potrà continuare. Più si sale, più certi dubbi aumentano; però Blackrock continua a comprare Italia, e quindi di lungo non siamo destinati a scendere. Nel breve attenzione, ma in caso di calo da svalutazione guidata dell'euro le nostre aziende potrebbero godere di vantaggi competitivi, e credo sia questo il primo motivo per cui siamo stati in conviction buy list. Sulla scia del rialzo dei prezzi del petrolio, qual è la sua view su alcuni protagonisti del settore oil quali ENI, Saipem e Tenaris? Consiglierebbe di acquistare questi titoli sui livelli attuali? Strategie sui titoli petroliferi Eni è vicino a 18,50-18.65 che per me è un livello di resistenza importante: nel breve mi sembra un po' tardi per entrare. Saipem ha una costruzione che sembra accumulativa, ma poiché è in una fase sostanzialmente laterale per il momento i miei indicatori, su time frame daily, non sono in posizione long e mi dicono che potremo vedere acquisti magari su un ritracciamento in zona 16-16,20 dove passerebbe la mm a 200 giorni. Tenaris, inveve, mi piace di più. Avendo perso molto, fra febbraio e marzo, adesso ha un doppio minimo daily sotto zona 15 che tutti hanno visto e che ha già dato i suoi effetti. Adesso a 16,5 ha una bella resistenza ma in ottica di più lungo periodo il grafico appare interessante. Il settore bancario continua a mostrarsi esuberante a Piazza Affari. Ci sono ancora margini al rialzo nel breve? Quali i titoli del comparto che ritiene più interessanti? Bancari sotto la lente Nel breve non vedo grandi margini per salire con la progressione delle ultime settimane. Il settore resta un benchmark di riferimento per il nostro listino, ma tolte le storie speculative come le Popolari e il Mps, sui big stock quali Intesa e Unicredito il grafico mi pare un po' tirato. Di positivo, per far continuare a far salire i prezzi, c'è l'atteggiamento dei piccoli trader che imperterriti continuano ad aprire short che poi devono essere richiusi a suon di acquisti. Andare a ribasso potrebbe essere interessante, con le prospettive di stanchezza che qua e là si vedono (in specie sulla borsa Usa) ma sul nostro mercato il timing non è quello giusto, per ora. Intesa, in ogni caso, mi sembra che solo sotto 2,30 darebbe un segnale di cedimento; nel breve potrebbe anche andare a 2,60. Unicredito a 6,80-6,90 ha una resistenza. Il grafico è ben impostato, con quota 6-6.20 fin troppo visibile come bel supporto. Ben impostati invece, e in buona progressione sono Ubi, in progressione, e UnipolSai. Da comprare per tenere, però, senza guardare troppo a ritracciamenti stagionali e/o al fatto che han già corso parecchio. Con riferimento al quadro intermarket, ci sono degli aspetti che meritano di essere osservati in questa fase? A cosa consiglia di guardare in particolare? L'analisi del quadro intermarket Direi di osservare, con distacco però, il cambio euro-dollaro, dove inevitabilmente - anche alla luce delle dichiarazioni distensive di Weidmann (Buba tedesca) - vorremo tutti vedere cosa farà Bce questa settimana. Ma l'ottava che andiamo ad inaugurare presenta numerosi appuntamenti macro, fra i quali la Yellen che tiene un discorso lunedì e i dati sul Pmi cinese ed europeo, nonché i numeri della disoccupazione Usa. Credo pertanto che queste risultanze macro muoveranno non poco i listini, e per correlazione sarà bene tenere sotto controllo i cambi di euro e dollaro verso yen. Mi pare che la valuta giapponese possa aver voglia di ritrovare forza, e anche questo non penso farebbe poi così bene alle borse. Un ultimo alert lo lancio sull'oro, che a 1280 ha un gran bel supporto. Non escludo che lo voglia toccare, e nel caso mi studierei con attenzione uno spread oro/borse perché potremmo vedere dei pattern di inversione long metallo giallo-short azionario. In termini di atteggiamento psicologico, penso sia il caso di c
 
Nulla a che vedere del grafo di ieri, ma molto simili
le trend con altri riferimenti......stile Papino per intenderci
o quasi ( spero non si offenda )
Trend orizzontale ....area di resistenza .
 
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