A Piazza Affari un eventuale ritracciamento non dovrà spaventare
News alert: D'Angelo Gianvito
Siamo su un trend di brevissimo quasi verticale e mi posso aspettare che delle resistenze statiche siano sfruttate per liquidare posizioni.
Davide Pantaleo 10 ore fa
Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianvito D’Angelo, trader professionista che coniuga analisi intraday e multiday su futures, azioni e forex.
Chi volesse contattare Gianvito D’Angelo può scrivere all’indirizzo email:
[email protected], oppure richiedere la sua amicizia su Facebook.
Dopo il nuovo attacco all’area dei 21.000/21.200, avvenuto con successo, il Ftse Mib ha continuato a salire arrivando a lambire la soglia dei 22.000 punti. Questo livello proseguirà un po’ l’ascesa del mercato o si avranno nuovi rialzi nel breve?
Le previsioni del Ftse Mib nel breve
Partendo da un’analisi di lungo periodo, ricordiamo il famoso testa spalle rialzista che ha come target aritmetico l’area 22.600 punti di Ftse Mib. Questo livello corrisponde anche ad una soglia grafica molto interessante e se un livello aritmetico coincide con uno grafico, la valenza diventa sicuramente fondamentale. Di conseguenza siamo indubbiamente rialzisti nel lungo periodo, mentre per quanto riguarda il medio termine possiamo dire che le sequenze sono sempre rappresentate da minimi e massimi crescenti. Anche in questo caso non possiamo fare altro che confermare il trend rialzista e graficamente possiamo notare che sta aumentando l’inclinazione dei prezzi. A fronte di una distanza dei massimi crescenti più o meno costante, tenendo presente che al momento tra un minimo e un massimo di swing intercorrono al’incirca 500-600 punti, questo intervallo si sta incrementando. Il precedente minimo di swing è intorno ai 21.200 e il Ftse Mib si trova ora in area 21.900, quindi si è andati leggermente oltre la consueta distanza.
L’aspetto più incredibile, malgrado questo intervallo tra i massimi sia costante o leggermente crescente, è la distanza crescente che c’è tra i minimi di swing. Uno dei motivi per cui ero rialzista anche la scorsa settimana è che quando il mercato prova a ritracciare, registra delle flessioni sempre meno ampie delle precedenti. Molte volte quindi ci rendiamo conto che un mercato sale non tanto dai nuovi massimi segnati, quando dal fatto che non vuole scendere quando ne ha l’occasione.
Questo si può vedere concretamente dall’entità dei ritracciamenti e quindi dalla distanza relativa in termini di punti che c’è tra i minimi di swing che in qualche modo si susseguono nel trend rialzista.
Guardando alle ultime sedute, siamo su un trend di brevissimo quasi verticale, prossimo ai 90 gradi e in quest’ottica mi posso aspettare che delle resistenze statiche, ossia dei livelli orizzontali che metto sul grafico, possano essere visti come punti per liquidare parte delle posizioni, ma sicuramente non per uscire definitivamente dal long. Confermiamo pertanto la nostra attesa di un target di medio periodo a 23.000 punti per il Ftse Mib, anche se in area 22.000 potremmo anche assistere ad una battuta d’arresto. Si potrebbe avere un lieve ritracciamento, ma non prevedo nulla di eccezionalmente negativo, in modo che il target di medio periodo indicato prima sia raggiunto nel giro di poco tempo.
Nelle ultime giornate Banca Monte Paschi ha messo a segno un bel rally che ha spinto i corsi sopra quota 0,28 euro. A suo avviso questo titolo è un treno in corsa che si fa ancora in tempo a prendere?
Due bancari sotto la lente
Per Banca Monte Paschi ci troviamo nella stessa situazione in cui eravamo quando lo abbiamo analizzato in altre occasioni, ossia c’è una totale assenza di trend nel lungo periodo. Questo rende il titolo non adatto per operazioni di lungo periodo, ma al massimo per orizzonti temporali brevi non superiori ad una settimana.
Il titolo si trova in un’area compresa tra due resistenze, ossia quella di 0,2678 euro da poco superata, e quella di 0,3047 euro. In quest’area, molto vicina ad una resistenza, non siamo nelle condizioni ottimali per intervenire su Banca Monte Paschi, non tanto perchè non credo che salga, quanto perchè non si avrebbe un idoneo rapporto di rischio-rendimento.
Nel caso in cui volessi tradare in trend perchè l’indice spinge al rialzo, non andrei a lavorare su Banca Monte Paschi, per il quale o vado a longare potenziali supporti nel breve o a shortare resistenze.
L’impostazione appare ben diversa invece per Intesa Sanpaolo o sbaglio?
Indubbiamente Intesa Sanpaolo presenta una configurazione grafica molto diversa, anche perchè segue molto più da vicino l’indice dal punto di vista del trend e non ha caso ha un andamento molto simile a quest’ultimo. Il titolo presenta un target a 3 euro che è molto simile all’obiettivo dei 22.600 punti di Ftse Mib di cui parlavamo prima.
Intesa Sanpaolo presenta un chiaro trend long, ma come al solito l’unica accortezza è quella di non entrare sulla forza, ossia nel momento in cui il mercato sta generando un impulso. Come accaduto anche in passato, bisognerebbe aspettare un ritracciamento su precedenti massimi o su una media mobile importante e su quella provare ad entrare in tendenza.
Prosegue la corsa di Fiat che sembra diretto verso i 9 euro. C’è ancora spazio al rialzo o è meglio attendere prima di nuovi acquisti?
Strategie su due protagonisti del settore industriale
Anche per Fiat ci sono ulteriori margini di apprezzamento perchè è stata appena superata la potenziale resistenza che la scorsa settimana ha generato solo qualche giornata di indecisione al titolo. La famosa area degli 8,2 euro è stata violata con agilità per cui siamo sicuramente rialzisti su Fiat che aveva leggermente ritracciato per poi dare vita ad un secondo break-out al rialzo che in qualche modo si poteva anche provare a prendere.
Il titolo da tre sedute si muove verso l’alto e sembra voler puntare ora alla soglia dei 9 euro, ma c’è spazio fino ai precedenti massimi più alti di swing oltre i 10 euro. Quello che bisognerebbe fare è aspettare un ritracciamento per provare ad entrare in tendenza con target compreso tra i 10 e i 10,18 euro.