Idee e grafici. - Cap. 2

io con i SE rimango con vista sul LONG e cosi sonno risalito veloce sul carro long
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prima devo vedere altro per dire che e arrivata la discesa vera
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News

02/04/2014 16:26
L'Europa resiste in positivo. Accelera al ribasso Piazza Affari
Davide Pantaleo
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Le Borse europee resistono in territorio leggermente positivo malgrado i segnali di incertezza che arrivano da Wall Street dove i tre indici principali si muovono a ridosso della parità, in frenata rispetto ai massimi segnati nell'ultima mezz'ora. Dal fronte macro sono arrivate indicazioni contrastanti visto che la stima ADP ha segnalato a marzo la creazione di 191mila nuovi posti di lavoro nel settore privato, in crescita rispetto alla lettura precedente ma poco al di sotto delle attese fissate a 195mila unità. A sorprendere in positivo sono stati gli ordini all'industria che a febbraio sono saliti dell'1,6%, in netto recupero rispetto al dato di gennaio rivisto al ribasso da -0,7% a -1% e oltre le stime degli analisti che puntavano ad un progresso dell'1,1%. Intanto in Europa il Dax30 e il Cac40 salgono entrambi dello 0,15%, mentre il Ftse100 mostra un rialzo dello 0,3%. Ben diversa la situazione di Piazza Affari dove si appesantisce il bilancio del Ftse Mib che si presenta sui minimi intraday in area 21.700, con una flessione dello 0,97%. Poche le blue chips capasci di salvarsi alle vendite e si tratta di Moncler che mostra un rally di oltre il 3% sulla scia della promozione di UBS che ha migliorato il giudizio da "sell" a "neutral", con un prezzo obiettivo invariato a 12,3 euro. Nel settore lusso in positivo anche Salvatore Ferragamo che mostra un rialzo dello 0,36%, mentre Luxottica e Yoox flettono di circa un punto, lasciando più indietro Tod's che accusa un ribasso dell'1,65%. Ben intonati Gtech e Prysmian che salgono dell'1,5%, mentre avanzano di un punto Generali e STM. Le vendite si concentrano sui bancari complici le prese di profitto dopo i forti progressi messi a segno di recente. Mediobanca lascia sul parterre quasi il 3%, seguito da Banco Popolare e Banca Popolare di Milano che scendono entrambi del 2,5%, tallonati da Ubi Banca e Monte Paschi, mentre Unicreit e Intesa Sanpaolo viaggiano in rosso del 2%. Negativa l'intonazione di Fiat che perde il 2,5% sulla scia delle deludenti indicazioni relative alle vendite di auto in Italia a marzo, dove si è avuta ancora una volta una sottoperformance del Lingotto rispetto al mercato di riferimento. Fonte: News Trend Online
 
News

02/04/2014 16:49
Petrolio: deludono le scorte Usa, ma i prezzi scendono
Davide Pantaleo
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Sulla base dei dati forniti dal Dipartimento dell'energia statunitense si è appreso che nell'ultima settimana le scorte strategiche di petorlio sono scese di 2,4 milioni di barili, mentre le attese erano per un rialzo di 1,4 milioni. In contrazione anche le riserve di benzina che sono diminuite di 1,57 milioni di barili, mentre le previsioni parlavano di un ribasso più contenuto di 1,28 milioni. In controtendenza gli stocks di distillati che sono aumentati di 554mila barili, oltre i 178mila messi in conto dalla comunità finanziaria. Dopo la diffusione del report le quotazioni del petrolio hanno ampliato le perdite e negli ultimi minuti vengono fotografate a 99,15 dollari, in ribasso delloo 0,59%. Fonte: News Trend Online
 
A Piazza Affari un eventuale ritracciamento non dovrà spaventare
News alert: D'Angelo Gianvito

Siamo su un trend di brevissimo quasi verticale e mi posso aspettare che delle resistenze statiche siano sfruttate per liquidare posizioni.

Davide Pantaleo 10 ore fa

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianvito D’Angelo, trader professionista che coniuga analisi intraday e multiday su futures, azioni e forex.
Chi volesse contattare Gianvito D’Angelo può scrivere all’indirizzo email: [email protected], oppure richiedere la sua amicizia su Facebook.

Dopo il nuovo attacco all’area dei 21.000/21.200, avvenuto con successo, il Ftse Mib ha continuato a salire arrivando a lambire la soglia dei 22.000 punti. Questo livello proseguirà un po’ l’ascesa del mercato o si avranno nuovi rialzi nel breve?
Le previsioni del Ftse Mib nel breve

Partendo da un’analisi di lungo periodo, ricordiamo il famoso testa spalle rialzista che ha come target aritmetico l’area 22.600 punti di Ftse Mib. Questo livello corrisponde anche ad una soglia grafica molto interessante e se un livello aritmetico coincide con uno grafico, la valenza diventa sicuramente fondamentale. Di conseguenza siamo indubbiamente rialzisti nel lungo periodo, mentre per quanto riguarda il medio termine possiamo dire che le sequenze sono sempre rappresentate da minimi e massimi crescenti. Anche in questo caso non possiamo fare altro che confermare il trend rialzista e graficamente possiamo notare che sta aumentando l’inclinazione dei prezzi. A fronte di una distanza dei massimi crescenti più o meno costante, tenendo presente che al momento tra un minimo e un massimo di swing intercorrono al’incirca 500-600 punti, questo intervallo si sta incrementando. Il precedente minimo di swing è intorno ai 21.200 e il Ftse Mib si trova ora in area 21.900, quindi si è andati leggermente oltre la consueta distanza.
L’aspetto più incredibile, malgrado questo intervallo tra i massimi sia costante o leggermente crescente, è la distanza crescente che c’è tra i minimi di swing. Uno dei motivi per cui ero rialzista anche la scorsa settimana è che quando il mercato prova a ritracciare, registra delle flessioni sempre meno ampie delle precedenti. Molte volte quindi ci rendiamo conto che un mercato sale non tanto dai nuovi massimi segnati, quando dal fatto che non vuole scendere quando ne ha l’occasione.
Questo si può vedere concretamente dall’entità dei ritracciamenti e quindi dalla distanza relativa in termini di punti che c’è tra i minimi di swing che in qualche modo si susseguono nel trend rialzista.
Guardando alle ultime sedute, siamo su un trend di brevissimo quasi verticale, prossimo ai 90 gradi e in quest’ottica mi posso aspettare che delle resistenze statiche, ossia dei livelli orizzontali che metto sul grafico, possano essere visti come punti per liquidare parte delle posizioni, ma sicuramente non per uscire definitivamente dal long. Confermiamo pertanto la nostra attesa di un target di medio periodo a 23.000 punti per il Ftse Mib, anche se in area 22.000 potremmo anche assistere ad una battuta d’arresto. Si potrebbe avere un lieve ritracciamento, ma non prevedo nulla di eccezionalmente negativo, in modo che il target di medio periodo indicato prima sia raggiunto nel giro di poco tempo.

Nelle ultime giornate Banca Monte Paschi ha messo a segno un bel rally che ha spinto i corsi sopra quota 0,28 euro. A suo avviso questo titolo è un treno in corsa che si fa ancora in tempo a prendere?
Due bancari sotto la lente

Per Banca Monte Paschi ci troviamo nella stessa situazione in cui eravamo quando lo abbiamo analizzato in altre occasioni, ossia c’è una totale assenza di trend nel lungo periodo. Questo rende il titolo non adatto per operazioni di lungo periodo, ma al massimo per orizzonti temporali brevi non superiori ad una settimana.
Il titolo si trova in un’area compresa tra due resistenze, ossia quella di 0,2678 euro da poco superata, e quella di 0,3047 euro. In quest’area, molto vicina ad una resistenza, non siamo nelle condizioni ottimali per intervenire su Banca Monte Paschi, non tanto perchè non credo che salga, quanto perchè non si avrebbe un idoneo rapporto di rischio-rendimento.
Nel caso in cui volessi tradare in trend perchè l’indice spinge al rialzo, non andrei a lavorare su Banca Monte Paschi, per il quale o vado a longare potenziali supporti nel breve o a shortare resistenze.

L’impostazione appare ben diversa invece per Intesa Sanpaolo o sbaglio?

Indubbiamente Intesa Sanpaolo presenta una configurazione grafica molto diversa, anche perchè segue molto più da vicino l’indice dal punto di vista del trend e non ha caso ha un andamento molto simile a quest’ultimo. Il titolo presenta un target a 3 euro che è molto simile all’obiettivo dei 22.600 punti di Ftse Mib di cui parlavamo prima.
Intesa Sanpaolo presenta un chiaro trend long, ma come al solito l’unica accortezza è quella di non entrare sulla forza, ossia nel momento in cui il mercato sta generando un impulso. Come accaduto anche in passato, bisognerebbe aspettare un ritracciamento su precedenti massimi o su una media mobile importante e su quella provare ad entrare in tendenza.

Prosegue la corsa di Fiat che sembra diretto verso i 9 euro. C’è ancora spazio al rialzo o è meglio attendere prima di nuovi acquisti?
Strategie su due protagonisti del settore industriale

Anche per Fiat ci sono ulteriori margini di apprezzamento perchè è stata appena superata la potenziale resistenza che la scorsa settimana ha generato solo qualche giornata di indecisione al titolo. La famosa area degli 8,2 euro è stata violata con agilità per cui siamo sicuramente rialzisti su Fiat che aveva leggermente ritracciato per poi dare vita ad un secondo break-out al rialzo che in qualche modo si poteva anche provare a prendere.
Il titolo da tre sedute si muove verso l’alto e sembra voler puntare ora alla soglia dei 9 euro, ma c’è spazio fino ai precedenti massimi più alti di swing oltre i 10 euro. Quello che bisognerebbe fare è aspettare un ritracciamento per provare ad entrare in tendenza con target compreso tra i 10 e i 10,18 euro.
 
A Piazza Affari sono probabili nuovi interventi dei ribassisti
News alert: Enel Green Power

La prossima seduta sarà particolarmente impegnativa con diversi dati macro sia in America che in Europa, passando per l’importante appuntamento con la BCE. Da seguire Enel GP in attesa del piano industriale.

Davide Pantaleo 26 minuti fa

AGENDA MACROECONOMICA - Il calendario degli aggiornamenti macroeconomici attesi sui principali mercati internazionali. Per ciascun evento sono indicati l’orario di diffusione, il grado di importanza, l’indicazione attuale, quella precedente e la previsione degli analisti. Apri l'Agenda.

Nuova seduta con il segno più per le Borse europee che tuttavia a differenza della vigilia hanno fatto registrare variazioni percentuali molto contenute, complice l’incertezza di Wall Street dove i tre indici faticano ad allontanarsi dalla parità. Il Dax30 ha registrato la migliore performance con un progresso dello 0,2%, mentre il Ftse100 e il Cac40 si sono presentati a braccetto al close, con un lieve rialzo entrambi dello 0,09%.
Nuove vendite in arrivo per il Ftse Mib?

Il semaforo è invece scattato sul rosso a Piazza Affari dove il Ftse Mib, dopo un avvio in progresso che lo ha portato a toccare un massimo a 22.060 punti, ha cambiato direzione di marcia, vivendo gran parte della seduta in negativo. L’indice si è presentato a fine sessione a 21.692 punti, con un ribasso dell‘1,02%, dopo aver segnato un minimo intraday a 21.664 punti.
In linea con quanto anticipato nella rubrica di ieri, l’area dei 22.000 punti ha svolto la sua funzione di resistenza statica e psicologica, respingendo prontamente i corsi in direzione dei 21.700 punti. Dopo sei sedute consecutive di rialzi riappaiono le vendite a Piazza Affari, anche se il calo odierno non modifica minimamente la struttura rialzista del mercato.
Nel breve non saranno da escludere ulteriori ripiegamenti che permettano al Ftse Mib di ricaricare le batterie prima di mettere a segno nuovi rialzi. Un segnale in questa direzione si avrà con la mancata riconquista di area 21.700/21.800, con primo obiettivo a 21.500, sotto cui la discesa proseguirà in direzione dei 21.200 e dei 21.000 punti nella peggiore delle ipotesi. Anche un ritracciamento fino al livello appena segnalato sarà compatibile con una riattivazione degli acquisti e quindi con una ripresa del trend rialzista che è solo momentaneamente interrotto.
AGENDA MACROECONOMICA - Il calendario degli aggiornamenti macroeconomici attesi sui principali mercati internazionali. Per ciascun evento sono indicati l’orario di diffusione, il grado di importanza, l’indicazione attuale, quella precedente e la previsione degli analisti. Apri l'Agenda.

Un pronto ritorno in campo degli acquirenti vedrà al contrario il Ftse Mib riconquistare subito la soglia dei 21.800 punti, per poi sferrare un nuovo attacco all’area dei 22.000/22.050 punti, oltre la quale ci sarà campo libero fino all’importante resistenza dei 22.500/22.600.
Al momento riteniamo più probabile l’ipotesi di una prosecuzione del ritracciamento partito oggi, salvo particolari sorprese positive che dovessero arrivare domani dalla BCE.
I market movers in America e in Europa

In America domani si tornerà a guardare al mercato del lavoro con le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero salire a 20mila unità rispetto alle 311mila dell’ultima ottava. Per la bilancia commerciale di febbraio le attese parlano di un rosso di 38,5 miliardi di dollari, in lieve miglioramento rispetto ai 39,1 miliardi di gennaio. Infine, per l’indice ISM servizi, relativo cioè al settore non manifatturiero, le stime parlano di un rialzo a 53,5 punti dai 51,6 di febbraio.
Sul versante societario si guarderà a Micron Technology che dopo la chiusura di Wall Street alzerà il velo sui conti degli ultimi tre mesi, per i quali si prevede un eps di 0,74 dollari.

In Europa si conoscerà il dato definitivo relativo all’indice PMI composito che a marzo è visto a 53,2 punti, in linea con l’indicazione preliminare e in frazionale calo rispetto ai 53,3 di febbraio. Per il dato definitivo dell’indice PMI servizi di marzo le stime parlano di una lettura a 52,4 punti, in linea con quella preliminare e in lieve frenata rispetto ai 52,6 del mese precedente. Per le vendite al dettaglio di febbraio le previsioni sono di un calo dello 0,6%, in netta riduzione rispetto al rialzo dell‘1,6% precedente.
AGENDA MACROECONOMICA - Il calendario degli aggiornamenti macroeconomici attesi sui principali mercati internazionali. Per ciascun evento sono indicati l’orario di diffusione, il grado di importanza, l’indicazione attuale, quella precedente e la previsione degli analisti. Apri l'Agenda.

In agenda alcune aste di titoli di Stato e in particolare in Francia saranno offerti titoli con scadenza nel 2021, 2024 e 2045, per un ammontre compreso tra 6,5 e 7,5 miliardi di euro, mentre in Spagna i titoli con scadenza nel 2019, 2024 e 2026, per un importo massimo tra i 4,5 e i 5,5 miliardi.

L’evento clou della seduta sarà senza dubbio l’annuncio da parte della BCE della decisione sui tassi di interesse destinati a rimanere fermi allo 0,25%. Come di consueto si seguirà con attenzione la conferenza stampa del presidente Mario Draghi, nel corso della quale potrebbero anche essere annunciate delle misure straordinarie a sostegno dell’economia.
I titoli da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari segnaliamo Enel Green Power che presenterà il nuovo piano industriale riferito al periodo 2014-2018. Ad alzare il velo sui conti del 2013 saranno HI Real e Kinexia, e in agenda troviamo anche un’assemblea di Autostrade Meridionali per l’approvazione dei dati di bilancio dell’ultimo esercizio.
 
Aprile in Borsa: l'ultima occasione per una scossa?

Chiusura di trimestre col botto a Wall Street ma partono i primi timori di bolla (il trauma persiste). Ma se negli Usa dove qualcosa si sta muovendo e la Fed ha dato un più ampio contributo, temono il crollo, cosa dovremmo dire noi in Europa che vediamo un divario assurdo fra una borsa in rally perenne e un'economia decrepita?

Rossana Prezioso 8 ore fa

Secondo le solite statistiche snocciolate dagli esperti, aprile sarebbe un ottimo mese per il Dow (negli ultimi 50 anni ha sempre registrato segno positivo e negli ultimi venti si è attestato su una media del +2%) e, con un primo trimestre ormai archiviato tra i peggiori degli ultimi tempi, la notizia può essere utile per dare un po’ di fiducia agli operatori innervositi dal pericolo del rialzo dei tassi, delle bolle da Ipo e biotech, dalle incertezze geopolitiche, insomma da qualsiasi cosa che possa se non creare panico, di certo non dare certezza.
ipervalutazioni diffuse

Infatti le iniezioni della Fed hanno contribuito a creare quell’ipervalutazione diffusa la quale a sua volta ha portato alla paura, confermata dai continui nuovi massimi creatisi a Wall Street della bolla sull’azionario. Timori smentiti da Jeffrey Kleintop di LPL Financial secondo cui in generale l’S&P 500 con il suo P/E è attualmente a 16 dato piuttosto alto, ma solo leggermente rispetto alle stime della media di lungo periodo e per giunta alla metà di quanto registrato nel marzo del 2000. Ciò significa che le azioni non hanno certo una valutazione “economica” ma sicuramente si permettono il ancora un lungo viaggio. A differenza di quanto avviene in Europa. Interessante infatti, da un punto di vista strettamente logico, il fatto che sulle macerie di un Vecchio Continente ormai frastagliato in tutte le sue espressioni, le Borse continuino a correre senza che nessuno riesca a intuire il pericolo di una speculazione in atto. Naturalmente il riuscire a mordere un’occasione di guadagno è il minimo che si possa augurare a tutti, ma il reale problema sarà che alla fine il mercato presenta sempre il conto e non potendo sostenere livelli degni solo di una economia florida e in forma, il conto sarà tremendamente salato.
I timori di Wall Street

Infatti i timori partono già da Wall street dove si registrano a fianco di dati macro in saliscendi e solo pallidamente positivi, rialzi continuati e nuovi record da parte delle borse, con la nascita di una serie di timori per il “dopo”. Per questo, adesso, si guarda con il lumicino a chi/cosa, potrà permettere una primavera più “rigogliosa” dell’inverno anche da un punto di vista “concreto” dell’economia.

E a puntare sulle performance di aprile, sono sopratutto i Bulls che sperano come il quarto mese dell’anno, sfruttando il fattore della stagionalità, possa creare un diversivo rispetto a un marzo piatto. Ma è anche l’ultima possibilità per riuscire a dare una scossa prima di quel famoso “sell in may” (in realtà ultimamente poco rispettato, ma quest’anno il tapering si pone l’obiettivo di riportare tutto a una sorta di pseudonormalità) che anticipa la calma estiva
 

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