Piazza Affari: ritracciamento poco prima di Pasqua?
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Banca Popolare MilanoIl ritracciamento è alle porte. Ad avvertirci del pericolo è Biagio Milano Trader Master presso TradingNetwork.eu
Rossana Prezioso 10 ore fa
Mercoledì 9 Aprile alle ore 19.00 sei invitato al video intervento gratuito dove ci confronteremo sul tema:
Investire oggi a Piazza Affari: una scommessa o una truffa? Dove, tra gli altri suggerimenti, verrano date indicazioni più chiare su come e cosa investire.
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Quella che si apre è una settimana che vedrà protagonista ancora Piazza Affari, con un rally che non sembra finire mai. Una vera ripresa? No, perchè il ritracciamento è alle porte. Ad avvertirci del pericolo è
Biagio Milano Trader Master presso TradingNetwork.eu.
La settimana appena trascorsa è stata piena di soddisfazioni. Continueranno ancora?
La settimana ha avuto un momento di forza relativa sul nostro indice perchè nonostante i mercati americani e il Dax abbiano testato il doppio massimo rispetto ai livelli precedentemente toccati qualche mese addietro, noi da 20mila e 500 punti ci siamo ritrovati a 22.100-22.200. Ora qui siamo esattamente sia sulla 1x1 di Gann , sia su una resistenza statica altrettanto fondamentale, per cui la violazione eventuale di questa 1x1 di Gann e del livello posto in area 22.150-22.200 potrebbe addirittura proiettare l’indice verso quota 24mila. Però, in ragione di quanto detto prima e cioè del doppio massimo registrato dal Dax e dagli indici americani , Gann segnala una prossima discesa.
Cosa aspettarsi per i prossimi giorni?
Come anticipavo sopra, Gann segnala discesa in spazio tempo prezzo posto a 21200 entro i prossimi 10 giorni di borsa, quindi nel periodo temporale che precede la Pasqua. Sempre da un punto di vista grafico, tutti i titoli legati al nostro indice sono su livelli di resistenza molto importanti, e se bucassero questi prezzi sarebbe una violazione significativa che porterebbe di conseguenza l’ indice a 24mila. Un’ipotesi, questa, tutt’altro da scartare, anche perchè non dobbiamo dimenticare che il nostro indice, rispetto ad altri indici europei (più forti nel passato) è sempre stato quello che ha avuto profonde discese. Soprattutto vi e’ una questione politica da non sottovalutare: la BCE vuole arrivare alle elezioni europee di Maggio porttando una ventata di forza economica e finto ottimismo! Naturalmente e’ tutta “FUFFA”: ma per questo credo che lo FTSEMIB, da qui a breve, potrebbe sbire un lieve ritracciamento che gli consentirebbe di dare spinta ad una salita verso quota 24 mila successivamente. Il vero e piu’ profondi ritracciamento , poi, partira’ dal secondo semestre! Dunque riepilogando : discese sino a 20900/21200 e successiva impostazione rialzista sino a quota 24 mila.
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Un ottimismo che fino ad oggi ha coinvolto tutti. Ma tra i campioni, chi preferire? E soprattutto qualche titolo sarebbe da evitare, adesso?
Difficile se non impossibile riuscire a inquadrare delle singole storie, perchè ipoteticamente tutti i titoli sarebbero “IN” in questo momento, se violassero le resistenze. Enel, Fiat, Generali, Intesa, la stessa Mediaset e soprattutto Unicredit si trovano su livelli veramente fondamentali. La rottura di questi livelli spingerebbe i titoli molto in alto. Un esempio? Enel. Ha come resistenza 4,15-4,22, se dovesse violare questi livelli andrebbe verso 4,45 prima e 4,80 poi. Altro titolo importante da seguire è Intesa Sanpaolo. In questo caso il titolo ha 2,58-2,62 circa come livelli di resistenza importantissima. La rottura di questo livello proietterebbe il titolo in area 2,87 prima e 3,03 a target. Anche ENI e’ un titolo “IN” , poiche’ ha rotto una resistenza importante e perciò puo’ arrivare fino area 19. Nel caso di un titolo “OUT” eviterei Banca Popolare di Milano perchè è reduce da una corsa importante e potrebbe sottoperformare.
Anche negli Usa alcuni titoli sono arrivati a livelli “dangerous” rispetto ai loro fondamentali. Considerando il dato sulla disoccupazione, che ha visto un aumento dei numeri degli occupati, e una disoccupazione ferma per il secondo semestre consecutivo al 6,7%, una prospettiva di riduzione del Quantitative Easing non sarebbe da escludere: l’ultima seduta di venerdi’ ha proprio ragionato su tale eventualita’. Perciò i timori su Wall Street potrebbero essere i primi richiami alla prudenza. Ma per WS il discorso si fara’ piu’ pesante a partire dalla seconda parte dell’anno.
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Quantitative Easing all’europea: si o no?
Da un punto di vista concreto, Mario Draghi, a parte tagliare il costo del denaro non ha fatto niente altro, se non una forte opera di propaganda. Ma fino ad ora i mercati hanno creduto alle sue parole anche solo per proprio comodo. Purtroppo la situazione reale è a dir poco ridicola con gli hedge found che ormai stanno usando il mercato italiano come un supermarket. Oggi BlackRock a dire di molti giornali finanziari e a suo stesso dire, acquista azioni del mercato italiano. Ma bisogna domandarsi chi fossero i fondi Hedge che vendevano pesantemente tra il 2009 e il 2010/2011…..perche’ non e’ escluso che possano essere gli stessi che oggi suggeriscono e confezionano questa fase di rialzo!