Fisco, entrate in crescita tra gennaio e febbraio: +1,2%. Buone nuove dalla crescita dell'Iva
Gettito complessivo a 61,7 miliardi. L'imposta sui consumi registra un +7,6% della componente relativa agli scambi interni. Dalla lotta all'evasione si recuperano 50 milioni in più del 2013, mentre il canone Rai perde il 2% di adesioni. Vola l'addizionale comunale Irpef
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MILANO - Salgono le entrate tributarie nel primo bimestre dell'anno, con le notizie migliori che arrivano dal fronte dell'Iva. Dall'imposta indiretta, tradizionalmente collegata alla salute dell'economia del Paese in quanto riflesso dell'andamento dei consumi, nel periodo gennaio-febbraio 2014 è arrivato un gettito in crescita del 4,6% (+549 milioni di euro) sull'anno precedente (bisogna ricordare che nel corso dei dodici mesi precedenti il balzello è aumentato al 22%). In particolare, sottolinea il Ministero dell'Economia nel Bollettino sulle entrate, la componente relativa agli scambi interni è salita del 7,6% (+740 milioni di euro), mentre quella sull'import è calata dell'8,2%, 191 milioni di euro.
Complessivamente, nel periodo gennaio-febbraio 2014 le entrate tributarie erariali ammontano a 61.784 milioni di euro, registrando una crescita tendenziale dell'1,2% (+735 milioni di euro), rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo fa sapere il ministero dell'Economia in una nota.
Tra le imposte dirette, l'Irpef è stabile sul 2012 con un valore di 32,5 miliardi: l'aumento delle ritenute dei dipendenti del settore pubblico controbilancia la flessione del comparto autonomo e del settore privato. Gli enti territoriali fanno segnare una crescita dell'11,4% del gettito e in particolare il gettito dell'addizionale regionale all'Irpef risulta pari a 770 milioni di euro (-8 milioni di euro, -1%). Volano le entrate dell'addizionale comunale che si attestano a 226 milioni di euro (+24 milioni di euro, pari
a +11,9%).
Se l'Ires cresce poi dell'1,7% a 846 milioni, cala sensibilmente (-20,5%) il peso dell'imposta su redditi e interessi da capitale. L'ammanco di oltre 300 milioni di questa voce si giustifica con la flessione delle ritenute su interessi e premi corrisposti da istituti di credito, per i quali si era disposto un incremento degli acconti di ottobre (sugli interessi relativi a depositi e c/c) del 10%. Risorse che ora sono "sparite" dal saldo di febbraio.
Tra le voci più caratteristiche, si registra un calo del 2% (-32 milioni) per quanto riguarda i "canoni di abbonamento radio e Tv", quindi il canone Rai, pari nel complesso a 1.534 miliardi. Le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, una flessione dell'1,5% (-30 milioni di euro) su anno nei primi due mesi del 2014. Aumentano infine le entrate dalla lotta all'evasione: l'attività di accertamento e controllo, nei primi due mesi del 2014, ha portato un gettito in crescita del 5,2% (+50 milioni di euro) su base annua. (07 aprile 2014) © Riproduzione riservata