Idee e grafici. - Cap. 2 (6 lettori)

Odinow

Forumer storico
Mah per quel che può valere una mia opinione potrebbe da come si vede essere un testa spalle rialzista con TG sui 13750 circa.

MINI 60 MIN ts.jpg
 

bipop-pe

Forumer storico
Scusate il disturbo. Leggo ogni tanto ma e ho un poco di nostalgia ma come dice il grande Fibmonster è molto meglio chiudere il conto e fare altro. Moooolto meno stressante e spesso mooolto appagante.

Mi permetto di segnalare che il minimo intra di oggi è più basso di quello di ieri e questo NON è bello.

MA SOPRATUTTO IO ANALIZZEREI IL GRAFICO SETTIMANALE E MENSILE CON MEDIE A 4-8 PERIODI. NON RIESCO A POSTARLI MA LA MM4 SUL MENSILE E' A 13500 CIRCA MENTRE SUL SETTIMANALE CIRCA LO STESSO. QUINDI IL MERCATO E' ATTUALMENTE SHORT.............. ANZI PER ME ANDRA' A 8000-9000 ENTRO DICEMBRE. hO UN 8 DICEMBRE.... PERCHE' IL 22 DICEMBRE 1977 CI FU IL MINIMO DA CUI RIPARTI' IL RIALZO DURATO FINO AL 2001......... QUINDI QUEST' ANNO SI CHIUDE UN CICLO DI 25 ANNI CON UNO SCARTO DI UN MESE CIRCA.
 

bipop-pe

Forumer storico
Scusate il disturbo. Ho chiuso il conto ma leggo sempre quando posso ( e in questo periodo ho pochissimo tempo per tutti voi ) ma volevo segnalare quanto segue.

fibonacci laterale... minimo 23 settembre 2011 a 13155 di mib.

23 settembre2011.... 23 marzo 2012... 180 giorni circa di calendario

76,4% di 180 giorni sono 137 giorni di calendario

quindi il massimo di questo semestre è molto vicino poichè dovremmo essere con oggi al 132 giorno
iN FEBBRAIO HO SBAGLIATO!!!! DI UN GIORNO NELL' INDIVIDUARE IL MASSIMO IL 7 ANZICHE' 8!!! fIBONACCI LATERALE L' HA INVENTATO... IL MOSTRO TANTO PER FAR SAPERE CHI E' FIBMASTER.
 

dondiego49

Forumer storico
News

25/07/2012 18:00
Smascherato il bluff-Italia
Rischiocalcolato
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Per capire perché la ricetta Monti non sta funzionando, non riesce a sortire gli effetti sperati, "sganciando" il nostro destino da quello di greci e spagnoli, in questo articolo di Alberto Bisin, su la Repubblica, c'è tutto quello che serve. L'errore fatale sta nel tipo di rigore imposto al Paese, perché «c'è rigore e rigore», ma soprattutto ci sono le formidabili resistenze del sistema Italia, delle sue caste, al cambiamento. Riassumendo: bluff Italia, come ripeto da mesi. Il governo Monti, osserva Bisin, «ha agito soprattutto sulle entrate pubbliche, aumentando in modo sostanziale il carico fiscale, che già era tra i più alti al mondo. Questo non può che aver contribuito a soffocare un'economia che già da anni boccheggiava». L'economista spiega quindi che tagli alla spesa pubblica e aumenti di tasse non hanno lo stesso effetto recessivo, ma i primi hanno un impatto decisamente minore perché la spesa pubblica è per lo più (soprattutto in Italia) improduttiva: «... una diminuzione della spesa pubblica dello stesso ammontare dell'incremento delle entrate avrebbe avuto identici effetti sulla domanda aggregata. Ma questa è proprio la ragione per cui l'analisi di domanda aggregata è limitata e sostanzialmente errata: le tasse distorcono direttamente l'attività produttiva mentre la spesa pubblica è in larga parte improduttiva (non è sempre così, ma in Italia lo è). In altre parole, a limitare la spesa abbassando le tasse (o non alzandole) si liberano risorse, perché la torta non è fissa». Riguardo al sistema Italia, cioè alle sue istituzioni fondamentali (politica, giustizia, sanità e istruzione pubbliche, industria, mercato del lavoro), che «appaiono corrotte all'interno», è ormai chiaro ai nostri creditori che «nulla di sostanziale sta cambiando nella struttura istituzionale del Paese». Insufficienti le riforme, meri palliativi o al massimo timidi correttivi: «E' come se il governo avesse chiesto al Paese di trattenere il fiato per un po', per fingere una pancia piatta: non può durare e non inganna nessuno». Occorrono, invece, scelte nette che trasmettano l'idea di un cambiamento vero, «irreversibile». Bisin fa solo un esempio, ma significativo: invece di dare alla Rai un nuovo presidente, privatizzarla. , Ora, se anche riesce il miracolo di un Monti-bis, quindi di non vederci governati direttamente dal duo Bersani-Casini (sotto ricatto della sinistra politica e sindacale), un governo sostenuto da una grande coalizione dei vecchi partiti riuscirebbe a compiere le scelte nette che ci servono, o al massimo riuscirebbe a gestire alla meno peggio l'esistente, come sta facendo oggi Monti? Sarà un caso che le forze che già si vedono trionfanti al governo insieme, Pd e Udc, sono tentate di anticipare il voto in autunno, quando la maggior parte dei tagli alla spesa hanno scadenza, cioè devono essere attuati, entro fine anno? Fonte: News Trend Online
 

dondiego49

Forumer storico
News

25/07/2012 19:13
A Piazza Affari serve ben più di un semplice rimbalzo!
Alberto Susic
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La seduta odierna si è conclusa con un rimabzlo quasi nullo per le Borse europee che dopo un'apertura incerta sono riuscite ad imboccare la via dei guadagni, allungando progressivamente il passo. Nel pomeriggio si è avuto però un ritracciamento che ha ricondotto i listini del Vecchio Continente a poca distanza dai valori del close di ieri. Il Ftse100 si è fermato a ridosso di questi con un frazionale calo dello 0,02%, mentre il Cac40 e il Dax30 si sono mossi sostanzialmente di pari passo, con un rialzo rispettivamente dello 0,23% e dello 0,25%. Ad avere la meglio su tutti è stata Piazza Affari che nelle ultime sedute è stata maggiormente penalizzata dalle vendite e oggi è riuscita a recuperare terreno più degli altri. Il Ftse Mib si è fermato a 12.506 punti, con un progresso dell'1,17%, dopo aver toccato un massimo a 12.656 e un minimo a 12.295 punti. L'indice ha aggiornato di appena 4 punti i minimi storici raggiunti ieri in area 12.300, reagendo con un balzo fino ai 12.650, salvo poi chiudere gli scambi ridosso dei 12.500. Dal punto di vista grafico non è cambiato molto rispetto al quadro delineato nelle precedenti sedute, dal momento che la tendenza si conferma nettamente ribassista per ora. Con la tenuta dei minimi storici in area 12.300 si può sperare in nuovi tentativi di recupero che oltre i massimi odierni porteranno ad un test dei 12.800, superati i quali si assisterà ad un allungo verso i 13.000/13.050, andando così a chiudere il gap-down lasciato aperto in avvio di settimana. Se il Ftse Mib riuscirà a lasciarsi alle spalle anche l'ostacolo dei 13.000/13.050, ci saranno ulteriori margini di recupero con primo obiettivo i 13.300 e target successivo a 13.500. Almeno per il momento è difficile ipotizzare risalite oltre i livelli appena citati, vista anche la distanza degli stessi da quelli attuali. , Fino a quando le quotazioni si manterranno al di sotto dei 13.000 punti, sarà elevato il rischio di assistere a nuove incursioni ribassiste. Conferme in questa direzione si avranno con discese al di sotto dei 12.500 punti per un nuovo test dei minimi storici in area 12.300. L'abbandono anche di questa soglia di prezzo aprirà le porte a flessioni più marcate verso i 12.000 punti, con eventuali estensioni ribassiste fin verso gli 11.800/11.700. Per le novità attese domani sul fronte macro Usa si segnalano le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero attestarsi a 375mila unità, in calo rispetto alle 386mila della rilevazione precedente. Per gli ordini di beni durevoli di giugno si prevede una variazione positiva dello 0,4%, in frenata rispetto all'1,1% precedente, mentre al netto della componente trasporti le attese parlano di un dato invariato in confronto al rialzo dello 0,4% precedente. Infine, per l'indice home pending sales di giugno, relativo cioè alle vendite di case con contratti in corso, si prevede un rialzo dello 0,7%, in netta frenata rispetto al 5,9% di maggio. Diverse le società che domani alzeranno il velo sui conti del secondo trimestre. Prima dell'avvio degli scambi a Wall Street si guarderà a 3M e a Colgate-Palmolive che per non deludere le attese dovranno centrare l'obiettivo di un utile per azione di 1,65 e di 1,33 dollari. Prima dell'apertura saranno diffusi anche i conti di Exxon Mobil e Moody's che dovrebbero riportare un eps rispettivamente di 1,95 e di 0,7 dollari. A mercati chiusi si guarderà ad Amgen e Facebook dai quali ci si attende un utile per azione di 1,54 e di 0,12 dollari, mentre per Starbucks ed Amazon.com le attese parlano di un eps di 0,45 e di 0,02 dollari. , A Piazza Affari alcune blue chips presenteranno i risultati del secondo trimestre e dei primi sei mesi dell'anno e si tratta di: Ansaldo-STS, Lottomatica, Luxottica e Pirelli. Allo stesso appuntamento saranno chiamate diverse società a piccola e media capitalizzazione e si tratta di: Caltagirone Editore, El Towers, Indesit, Mittel, Mondadori, Montefibre, RCF Group, Recordati, Risanamento, Screen Service, TerniEnergia e Zignago Vetro. Previste sempre per domani le assemblee di Cogeme Set e di Damiani per l'approvazione dei dati di bilancio dell'ultimo esercizio. Fonte: News Trend Online Fonte: News Trend-online
 

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