27/08/2012 11:40
Prosegue fase accumulazione sui mercati
IG Markets
Prevediamo un'apertura poco sopra la parità per gli indici statunitensi in una seduta caratterizzata dalla mancanza di volumi. Il future sul Dow Jones Industrial Average è pressoché stabile, mentre quello sull'S&P 500 è sale dello 0,1% e quello sul Nasdaq 100 registra un +0,35%. In Europa chiusa per festività la piazza di Londra, mentre il Dax di Francoforte segna un -0,1% e il Cac di Parigi un -0,4%. Inizio di settimana particolarmente blando in Europa, data anche la chiusura di Londra che non favorisce gli scambi. Gli operatori non sembrano voler osare a prendere nuove posizioni in vista dell'importante incontro di Jackson Hole. La nostra sensazione è che i dati macro (Usa e tedeschi) potrebbero dare una maggiore direzionalità al mercato. Da rilevare la pubblicazione del Beige Book di mercoledì sera, mentre nel pomeriggio sarà la seconda lettura del Pil Usa a dettare l'andamento alle borse. Italia: Mediobanca svetta nel Ftse Mib A Milano il Ftse Mib cede lo 0,2% a 14.850 punti. Siamo in una fase di congestione. Tra i titoli si evidenziano cali e rialzi contenuti. Spicca il +2,9% di Mediobanca, seguita da Intesa SanPaolo (+0,76%). Male Campari (-1,5%), Enel (-1,1%). Prese di profitto su Monte dei Paschi di Siena (-2,1%). Valute: euro/dollaro rimbalza su supporto 1,2490 Tra le valute, recupera l'euro/dollaro dopo la debolezza della notte. La moneta unica è andata a rimbalzare sul supporto a 1,2490 per recuperare area 1,2520. La resistenza rimane posizionata su 1,2590. Rimane stabile intorno a 78,70 il cambio tra il dollaro usa e lo yen, mentre quello euro/jpy continua la fase di accumulazione in area 98,50. Macro: Germania, Ifo segnala un autunno difficile , Sul fronte macro, è risultato lievemente peggiore delle attese l'Ifo tedesco ad agosto. La fiducia delle imprese si è attestata a 102,3 punti da 103,2 di luglio (102,7 il consensus). Forte contrazione per la componente prospettica (da 95,5 a 94,2) rispetto a quella corrente (da 111,5 a 111,2). Cali diffusi per tutti i settori, da quello manifatturiero a quello retail. Ancora segnali brutti quelli che provengono dalla prima economia europea. La nostra sensazione è che si va verso una forte decelerazione in vista dell'autunno. In Usa questo pomeriggio le attese degli operatori si concentreranno sull'indice manifatturiero della Fed di Dallas. Ben più importanti i dati della settimana, quando oltreoceano saranno rese note le figure sul Pil del 2° trimestre. Titoli di Stato: Italia, emissioni fino a 12,75 mld euro Sul fronte governativo, non ci sono aste di rilievo questa mattina. Domani il Tesoro italiano andrà in asta con Btp indicizzati all'inflazione e con Ctz fino a 3,75 miliardi di euro, mentre mercoledì sarà la volta dei Bot semestrali fino a 9 miliardi di euro. Sembra essere ormai superata la fase critica per i govies e ci aspettiamo un calo dei rendimenti in entrambe le emissioni. La domanda potrebbe essere sostenuta visto il roll over di portafoglio di venerdì. Certo è che le prossime emissioni (settembre-ottobre) saranno importanti pertanto è necessario arrivare a quegli appuntamenti con rendimenti e spread contenuti. Commodity: comparto risente dichiarazioni premier cinese Tra le commodity, rimane sostenuto l'oro (a 1.672 dollari/oncia), dopo aver aggiornato i nuovi massimi dal 13 aprile scorso nella notte a 1.677 dollari. Timido rialzo anche per il petrolio, con il Wti con scadenza ottobre a 97,17 dollari/barile. Il comparto sembra essere favorito dalle indicazioni della notte del premier cinese il quale ha precisato che saranno necessarie nuove misure per promuove la crescita. , VINCENZO LONGO Market Strategist of IG Markets Italy Fonte: News
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