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17/12/2012 13:29
Borse UE deboli, Milano in parità. A due velocità i futures Usa
Alberto Susic
La seduta odierna prosegue all'insegna dell'incertezza per le Borse europee che, pur avendo recuperato dai minimi segnati nel corso della mattinata, si mantengono in territorio negativo, dopo aver annullato i guadagni iniziali. I mercati non sembrano beneficiare delle positive indicazioni arrivate dal Giappone dove la vittoria elettorale del partito liberaldemocratico sembra spianare la strada ad una politica monetaria accomodante. A tenere in ostaggio gli investitori sono le incertezze relative al fiscal cliff, per il quale è sempre più urgente il raggiungimento di un accordo, visti i tempi stretti che ci separano ormai dalla fine dell'anno. Tanto basta per far scattare qualche presa di profitto sulle Borse europee che arretrano dopo i recenti rialzi, con il Dax30 in frazionale calo dello 0,08%, mentre restano più indietro il Cac40 e il Dax30 che perdono rispettivamente lo 0,46% e lo 0,5%. Si mantiene a galla Piazza Affari che vede il Ftse Mib sulla parità, con un frazionale rialzo dello 0,01% appena sopra i 15.900 punti. A dare parziale sostegno al mercato domestico è lo scatto in avanti di Banca Monte Paschi che mette a segno un rally di oltre il 6% dopo il via libera della Commissione europea alla ricapitalizzazione del gruppo senese per 3,9 miliardi di euro. Tornano in positivo anche gli altri bancari con l'unica eccezione di Banca Popolare dell'Emilia Romagna che resta sulla parità, mentre avanzano più degli altri Banco Popolare e Banca Popolare di Milano che crescono di quasi un punto percentuale. In netto recupero Fiat Auto che sale del 2,48% dopo le perdite di venerdì scorso, sulla scia delle dichiarazioni di Marchionne che ha bollato come speculazione le indiscrezioni relative ad un possibile aumento di capitale per il Lingotto. Fiat riesce a trainare al rialzo anche Exor che sale dell'1,48%, mentre resta al palo Fiat Industrial che non riesce ad allontanarsi dai valori del close di venerdì scorso. , Sotto pressione Telecom Italia che scivola in fondo al paniere del Ftse Mib con un ribasso dell'1,56%, malgrado indicazioni di stampa secondo cui il gruppo avrebbe incariato Morgan Stanley come advisor per negoziare con Cassa Depositi e Prestiti in merito all'eventuale spin-off della rete. Contrastate le indicazioni che arrivano intanto dall'opposta sponda dell'Atlantico dove si dovrebbe assistere ad una partenza a due velocità, visto che il future sull'S&P500 sale dello 0,21%, seguito da quello sul Nasdaq100 che arretra dello 0,18%. Sul fronte macro americano si segnalano i flussi netti di capitale esteri e ancor più rilevante sarà l'indice New York Empire State Manufacturing che in riferimento al mese di dicembre dovrebbe attestarsi a -0,5 punti, in recupero rispetto alla lettura di novembre fermatasi a -8 punti. Sempre in America si segnala un discorso di Jeffrey Lacker, presidente della Fed di Richmond. Fonte: News
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