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03/04/2013 13:45
Borse in calo, Piazza Affari pecora nera. Attesa per dati Usa
Davide Pantaleo
Sulla scia della debolezza mostrata nel corso della mattinata, le Borse europee si confermano tutte in territorio negativo, con un bilancio leggermente più pesante rispetto a quello evidenziato nella prima parte della seduta. Non è di alcun aiuto la conclusione positiva di ieri a Wall Street e non ha offerto alcun sostegno neanche il rally messo a segno questa mattina dal Nikkei 225. Le prese di profitto hanno la meglio nel Vecchio Continente, in attesa di conoscere alcuni importanti aggiornamenti macro che saranno diffusi nel primo pomeriggio in America. Intanto in Europa l'inflazione a marzo è scesa all'1,7% rispetto all'1,8% di febbraio e questa è una buona notizia soprattutto per eventuali mosse della BCE sui tassi, alla vigilia peraltro del meeting dell'Eurotower in occasione del quale però è previsto un nulla di fatto per il costo del denaro. Il Dax30 contiene le perdite meglio degli altri con un ribasso più contenuto dello 0,19%, mentre il Cac40 e il Ftse100 arretrano entrambi dello 0,47%. Ben diversa la situazione se ci si sposta a Piazza Affari dove l'indice Ftse Mib ha registrato un'improvvisa accelerazione ribassista nell'ultima mezz'ora di contrattazioni e ora si presenta a poca distanza dai 15.350 punti, con una flessione dell'1,38%. Poce le blue chips che resistono in controtendenza e si tratta di Parmalat che si conferma in rialzo dell'1,78%, seguito da Tod's che sale dello 0,91%, mentre gli altri due protagonisti del settore lusso, Ferragamo e Luxottica, sono passati in negativo e cedono ora l'1,08% e lo 0,15%. Ancora denaro su Prysmian che sale dello 0,78% e in positivo troviamo anche Buzzi Unicem e Fiat Auto, in ascesa dello 0,5% e dello 0,38%. , Sotto scacco Telecom Italia che lascia sul parterre oltre il 4,5% sulla scia della doppia bocciatura arrivata da UBS. Vendite sui titoli del settore bancario tra i quali ad avere la peggio sono Banco Popolare e Monte Paschi, in rosso rispettivamente del 4,05% e del 3,45%, mentre Ubi Banca e Banca Popolare dell'Emilia Romagna scendono di quasi il 3%. Arretrano Unicredit e Intesa Sanpaolo che calano del 2% e dell'1,6%, mentre Mediobanca e Banca Popolare di Milano si difendono meglio con un ribasso di circa un punto percentuale. Poco significative intanto le indicazioni che arrivano dall'opposta sponda dell'Atlantico, visto che il future sull'S&P500 mostra un frazionale rialzo dello 0,06%, seguito da quello sul Nasdaq100 che sale dello 0,03%. Sul fronte macro Usa per oggi si segnala l'indice settimanale relativo alle richeiste di mutui ipotecari. Ancor più rilevante sarà la stima ADP relativa ai nuovi posti di lavoro nel settore privato che in riferimento al mese di marzo dovrebbe restituire un saldo pari a 186mila unità, rispetto alle 198mila della rilevazione precedente. Per l'indice ISM servizi di marzo si prevede una lettura a 56 punti, in linea con quella di febbraio.In agenda anche un discorso di Charles Evans, presidente della Fed di Chicago e di Jeffrey Lacker, presidente della Fed di Richmond. A prendere la parola sarà anche John Williams, presidente della Fed di San Francisco, mentre dopo la chiusura di Wall Street parlerà James Bullard, a capo della Fed di St.Louis. Prima dell'avvio degli scambi a Wall Street si conosceranno i risultati del secondo trimestre dell'esercizio 2012-2013 di Monsanto, dai quali ci si attende un utile per azione di 2,58 dollari. Fonte: News
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