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              03/07/2013 13:57
Tenaris in volo. Richiesti dazi su importazioni di tubi in Usa
 Davide Pantaleo
  
		 
	 
Tra le blue chips che quest'oggi riescono a schivare la pioggia di  vendite che si sta abbattendo su Piazza Affari troviamo Tenaris che sin  dalle prime battute si è imposto all'attenzione degli investitori. Il  titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rialzo contenuto al  di sotto di mezzo punto percentuale, quest'oggi ha avviato gli scambi  già in rally, con un progresso quasi a due cifre, arrivando a segnare  nell'intraday un massimo a 17,78 euro, circa due euro più in alto del  valore del close di ieri, con un rialzo del 13%. Dal top si è avuto un  ripiegamento che ha ridimensionato e non poco le quotazioni di Tenaris,  anche se quest'ultimo mantiene un bel vantaggio, in netta controtendenza  rispetto all'indice Ftse Mib. Mentre scriviamo il titolo passa di mano a  16,89 euro, con un incremento del 7,37%, alimentato da volumi di  scambio a dir poco esplosivi. Fono ad ora sono transitate sul mercato  oltre 5,2 milioni di azioni, più del triplo della media giornaliera  degli ultimi tre mesi pari a circa 1,5 milioni di pezzi.  A scatenare la corsa all'acquisto su Tenaris sono le notizie riportate  da Bloomberg, secondo cui un gruppo di produttori americani di tubi ha  presentato una denuncia all'International Trade Commission nei confronti  di 9 nazioni per aver venduto sotto costo tubi nel mercato americano, e  in alcuni casi, beneficiando di sussidi governativi. I produttori  chiedono la fissazione di dazi all'importazione di tubi OCTG provenienti  dalle 9 nazioni nei confronti delle quali è stata presentata la  denuncia e si tratta di: India, Korea, Filippine, Arabia Saudita,  Taiwan, Tailandia, Turchia, Ucraina e Vietnam.  La notizia è stata accolta con molto favore dal mercato perchè, secondo  quanto argomentato da un trader, l'approvazione delle norme antidumping  in America porterebbe ad un notevole recuperi di volumi e prezzi, specie  nel segmento dei tubi a minor valore aggiunto.   Gli analisti di Equita SIM segnalano che l'import di tubi nel mercato  statunitense copre attualmente circa il 50% della domanda di tubi OCTG  in America, e la Korea, in particolare, rappresenta il principale  importatore di tubi nel mercato a stelle e strisce, con circa il 27% del  totale import. Seconda la SIM milanese, la notizia relativa alla richiesta di dazi  sulle importazioni è molto positiva per Tenaris, in quanto l'imposizione  degli stessi permetterebbe di ridurre significativamente l'eccesso di  offerta soprattutto nel segmento dei tubi welded, consentendo al  contempo di ridurre la pressione sui prezzi che caratterizza il segmento  welded da Marzo 2012. In attesa di novità gli esperti di Equita SIM non  modificano la loro strategia su Tenaris, ribadendo la raccomandazione  "hold", con un target price a 15,5 euro, già superato dalle attuali  valutazioni di Borsa grazie al balzo messo a segno quest'oggi dal  titolo.  Fonte: News 
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