Idee e grafici. - Cap. 2

meno di un minuto fa Re: Solointraday
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Allegati:


21943
 
DATI MACRO
DI MARTEDI 18 MARZO 2014

Ore 10:00
ITA Bilancia Commerciale Precedente 3618

Ore 11:00
UE Bilancia Commerciale destag Eurozona Precedente 13,7

Ore 11:00
UE Bilancia Commerciale Eurozona Precedente 13,9

Ore 11:00
GER Zew Eurozona Aspettative economiche Precedente 68,5

Ore 11:00
GER Zew Situazione Corrente Precedente 50

Ore 11:00
GER Zew Sondaggio Precedente 55,7

Ore 13:30
USA Indice dei prezzi al consumo inerziale destag Precedente 235,843

Ore 13:30
USA Indice dei prezzi al consumo ex Cibo ed Energia a/a Precedente 1,6

Ore 13:30
USA Indice dei prezzi al consumo ex Cibo ed Energia m/m Precedente 0,1

Ore 13:30
USA Indice dei prezzi al consumo SA m/m Precedente 0,1

Ore 13:30
USA Inflazione a/a Precedente 1,6

Ore 13:30
USA Indice dei prezzi al consumo stag Precedente 233,916

Ore 13:30
USA Nuove costruzioni abitative m/m Precedente 880

Ore 13:30
USA Permessi edilizi adj Precedente 937

Ore 13:30
USA Permessi edilizia residenziale m/m Precedente -5,4

Ore 13:30
USA Nuovi cantieri edilizia residenziale m/m Precedente -16
 
BORSA: COMMENTO DI PREAPERTURA

MILANO (MF-DJ)--Partenza vista sulla parita' per le piazze europee, che
dovrebbero consolidare sui livelli di ieri.

"La giornata di lunedi' e' stata molto positiva; in apertura mi aspetto
una conferma dell'azionario intorno ai livelli di ieri", afferma un
gestore. "Il nostro indice dovrebbe partire con un +0,10%, in area 20.880
punti", aggiunge l'esperto. Il Ftse Mib alla vigilia ha chiuso a quota
20.858 punti (+2,52%).

"Abbiamo assistito a un allentarsi delle tensioni geopolitiche",
prosegue il money manager, che sottolinea come il sentiment di fondo
sull'equity resti positivo.

Stabile lo spread, con il differenziale sul decennale Btp/Bund a 181
punti base. Il rendimento del Btp a 10 anni e' al 3,37%.

Sul fronte dei dati macroeconomici, per il gestore "il piu' importante
della mattinata e' lo Zew di marzo", in pubblicazione alle 11h00. Il
consenso vede un dato a 53 punti (55,7 punti lo Zew a febbraio).

A piazza Affari "da seguire ancora Unicredit, che ieri ha chiuso a 6,5
euro. Mi aspetto che l'attenzione sul titolo da parte degli investitori
continui e ritengo che l'azione abbia ancora margine di rialzo", conclude
il money manager.

Tra i bancari focus su B.P.Milano, reduce da varie sedute di decisi
rialzi, e su B.Mps, con MF che sostiene che la Fondazione entro fine marzo
potrebbe cedere un'ampia fetta della propria partecipazione nella banca.

Attenzione poi a Fiat, dopo i dati sulle immatricolazioni auto in Europa
a febbraio, e a Cir, sempre sul tema del riassetto di Sorgenia.

Infine, si segnala che Jefferies ha ridotto a hold la raccomandazione su
Diasorin, mentre Berenberg ha abbassato il prezzo obiettivo su Campari da
6,5 a 5,7 euro, confermando il giudizio hold.
pl
[email protected]
(fine)

MF-DJ NEWS 18/03/2014 08:29
 
News

18/03/2014 09:35
Dieci titoli ad elevato rendimento a cedola trimestrale e mensil
Paolo Crociato
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Dieci titoli con dividendo medio all' 8,9% annuo, con un range oscillante tra il 13% del titolo a maggiore dividendo e il 6,2% del titolo con il minore dividendo. Nel report di oggi presentiamo ai lettori il nuovo aggiornamento mensile del nostro popolare portafoglio Top Dividend, composto costantemente dai dieci titoli Usa a cedola trimestrale e mensile con i dividendi più elevati, selezionati con particolari criteri di ricerca e revisione mensile dei titoli. Dopo l'aggiornamento di martedì scorso dei portafogli Top Analisti ed ETF Italia, l'edizione odierna del report è interamente dedicata al nostro portafoglio Top Dividend, il popolare modello che si compone dei dieci titoli quotati a Wall Street con il maggiore dividendo. Con l'indice S&P500 attestato sui livelli massimi degli ultimi cinque anni ed una volatilità in aumento nelle ultime sedute, i dividendi acquisiranno nei prossimi mesi una importanza ancora maggiore nelle scelte degli investitori. Dalla partenza di settembre 2000, Top Dividend ha messo a segno risultati record, con una performance complessiva pari a +712%, quasi 10 volte in più rispetto ai risultati ottenuti dalla borsa Usa nello stesso periodo. Questo particolare modello è uno dei tre portafogli internazionali inclusi nel servizio online di Secondo Livello e viene elaborato utilizzando un sofisticato sistema di ricerca in grado di identificare ogni mese un ristretto gruppo di dieci società caratterizzate da dividendi periodici attestati ai massimi livelli e potenzialmente in grado di ottenere performance superiori al mercato nel medio termine. Storicamente i titoli a dividendo sono stati caratterizzati da andamenti più stabili rispetto al mercato, assicurando agli investitori una continuità di entrate durante tutti i mesi dell'anno, indipendentemente dall'andamento degli indici di borsa. Per questa ragione, gli investitori a dividendo preferiscono mantenere una strategia indirizzata al Buy and Hold. Guinness Atkinson Funds, in una recente analisi evidenzia la ragione: dal 1940 ad oggi, con una media di mantenimento dei titoli in portafoglio pari ad un anno, i dividendi hanno contato per il 27% della performance complessiva dell'indice S&P500. Incrementando il periodo di possesso dei titoli a tre anni, i dividendi hanno contato per il 38%, a cinque anni il 42%, a dieci anni il 48%, fino ad arrivare al 60% per periodi di investimento di 20 anni. Considerando invece l'intero periodo, dal 1940 ad oggi, i dividendi reinvestiti costantemente hanno contato per oltre il 90% della performance complessiva. Un capitale di 100 dollari investito nel 1940 è diventato circa 174.000 dollari alla fine del 2011 con i dividendi reinvestiti, contro circa 12.000 dollari senza considerare i dividendi. Creazione di una rendita mensile crescente con i titoli ad elevato dividendo Secondo l' Ufficio Censimento degli Stati Uniti, il 13% della popolazione americana già oggi è classificata come "pensionata", con un'età media superiore ai 65 anni. Considerato che la speranza di vita media negli Usa è pari a 79 anni, per mantenere adeguato il tenore di vita precedente, questa parte della popolazione deve vivere per decenni con le rendite periodiche ottenute dai propri investimenti. Con un numero sempre maggiore di persone nate tra il 1946 e il 1964 che stanno entrando ogni giorno in questa categoria, la domanda di prodotti ad elevata rendita o dividendo dovrebbe evidenziare forti crescite nei prossimi anni. Il grafico sotto evidenzia il trend di crescita della popolazione over 65 negli Usa nei prossimi anni. Secondo le ultime proiezioni, nel 2050 il livello degli ultrasessantacinquenni arriverà a sfiorare il 30% dell'intera popolazione. In pratica, ciascun lavoratore attivo avrà in carico un pensionato, con importanti ripercussioni sul fronte sociale. Su queste basi i dividendi costituiranno nel futuro una importante fonte di produzione di redditi aggiuntivi. Selezionando titoli in grado di produrre una rendita passiva elevata nel corso di tutti i mesi dell'anno, Top Dividend risponde oggi alla crescente richiesta di questi strumenti. La strategia di puntare alle società ad alto dividendo si è dimostrata premiante nel corso della vita del modello. Dalla partenza, un capitale di 12.000 dollari investito in parti uguali nei dieci titoli del Top Dividend, è diventato ad oggi ben 99.296 dollari, contro soli 21.881 dollari ottenuti dall'indice S&P500 nello stesso periodo. Il risultato ottenuto è stato ancora più interessante, considerato il basso turnover mensile del portafoglio, con una media di soli due titoli su dieci sostituiti ad ogni aggiornamento. Grazie alla sua semplicità di replica e alle rendite periodiche distribuite, questo particolare portafoglio continua ad interessare un numero crescente di nostri abbonati, che utilizzano il Top Dividend assieme ad altri investimenti per incrementare le entrate mensili, considerate le rendite modeste offerte dal mercato obbligazionario negli ultimi mesi. Con una redditività elevata, e una media di 40 cedole annue distribuite ai partecipanti, Top Dividend si propone di ottenere una maggiore protezione dall'inflazione nel corso di un intero ciclo di mercato. La nuova selezione che abbiamo preparato per il report di oggi conferma rendimenti particolarmente elevati, con un dividendo medio dei dieci titoli pari all' 8,9%. Ricerca e selezione dei titoli a dividendo basata sui fondamentali L'aggiornamento mensile del portafoglio, pubblicato a fine report, include una dettagliata tabella analitica che accompagna i titoli selezionati, contenente diversi indicatori fondamentali, per permettere ai nostri abbonati di effettuare ulteriori analisi e approfondimenti. La tabella include tutti i principali multipli per ciascun titolo, tra cui l'indicatore Beta a 60 mesi. Il Beta è il coefficiente che misura il comportamento di un singolo titolo rispetto al mercato, ovvero la variazione che un titolo assume storicamente rispetto alle variazioni del mercato. Un Beta maggiore di uno evidenzia oscillazioni di un titolo superiori al mercato, mentre un Beta inferiore ad uno mostra movimenti del titolo inferiori alle variazioni del mercato. Attualmente il Beta medio del portafoglio è pari a 0,9, con una rischiosità inferiore del 10% rispetto al mercato. Questa indicatore si aggiunge a due ulteriori colonne di analisi che riportano per ciascun titolo il target medio a 12 mesi rilevato dagli analisti e il potenziale di guadagno in termini percentuali. In aggiunta ai target, i nostri lettori possono consultare altri indicatori fondamentali presenti nella tabella, come il price earning, i giudizi dei broker e la percentuale di Pay Out relativa al dividendo. Il Pay Out indica la percentuale dell'utile annuo destinata agli azionisti come dividendo. Obiettivo di crescita a 12 mesi: Per calcolare il potenziale di crescita del portafoglio abbiamo considerato il target medio assegnato dai broker e analisti internazionali per i prossimi 6-12 mesi per i dieci titoli. Secondo questi parametri, Top Dividend offre complessivamente un potenziale di crescita a 12 mesi escluso dividendi pari a +10,3% dai livelli attuali. Sommando i dividendi previsti, pari ad un ulteriore 8,9% annuo, il rendimento obiettivo sale a +19,2%. I target potenziali degli analisti sono pubblicati a scopo informativo e per un maggiore approfondimento da parte dei nostri lettori, ma non vengono considerati nella costruzione del portafoglio. La nostra selezione dei titoli si basa principalmente sul dividendo. Il titolo con il maggiore potenziale di crescita per questo mese secondo gli analisti evidenzia un target a 12 mesi pari a +48,6%. Il giudizio medio dei broker sul titoli del portafoglio è pari a 2,4 (BUY) in una scala da 1 a 5 ( 1= Strong Buy, 2=Buy, 3=Hold, 4=Moderate Sell, 5=Sell). L'importanza storica dei dividendi nella determinazione della performance Secondo un studio realizzato da Capital Guardian, dal 1926 ad oggi i dividendi hanno contato per il 44% della performance complessiva dell'indice S&P500. Ancora più elevata risulta l'incidenza dei dividendi considerando l'intera storia del mercato azionario Usa. Dal 1802 ad oggi, i dividendi sono stati in assoluto la componente principale della performance di lungo termine. Il rendimento medio totale conseguito dalla borsa Usa nei 210 anni complessivi di storia è stato pari al 7,9% annuo, di cui il 5% annuo proveniente dai soli dividendi. Questo significa che un dollaro investito nel 1802 nell'indice Usa è diventato oggi ben 4.020.582 dollari considerando i dividendi reinvestiti, contro soli 304 dollari senza considerare i dividendi. Gli ultimi 40 anni hanno ulteriormente rafforzato questo trend. Un capitale di 100 dollari investito nel 1970 in parti uguali su un paniere di titoli a dividendo inclusi nell'indice S&P500, è diventato a fine 2010 ben 2.369 dollari, contro soli 395 dollari ottenuti dai titoli dell'indice senza dividendo. In sintesi, le società a dividendo hanno ottenuto dal 1970 ad oggi una performance di oltre 7 volte superiore rispetto alle società a zero dividendi! Il grafico sotto prende in considerazione un periodo ancora più lungo, mostrando i dati dal 1927 ad oggi. Come si evidenzia, un dollaro investito nel 1927 in titoli a dividendo vale oggi circa 7.000 dollari, contro circa 800 dollari ottenuto dai titoli senza dividendo. Questi dati storici di lungo periodo vengono confermati anche per gli ultimi anni da un recente studio sui titoli a dividendo effettuato da Global X, primario operatore Usa nel settore degli ETF. La società ha preso in considerazione l'intero panorama dei titoli quotati sulla borsa Usa, ripartendo i titoli selezionati in sei gruppi composti ciascuno da 60 titoli in base al dividendo, partendo da dividendo 0%, dividendo tra il 2% e il 6%, dividendo tra il 6% e il 10%, dividendo tra il 10% e il 17% ed infine dividendo oltre il 17%. Questa metodologia è stata applicata per ciascuno degli ultimi 10 anni, dal 2003 al 2012 compreso. Secondo i risultati di questa analisi, i titoli a maggiore dividendo hanno battuto i tit Autore: Paolo Crociato Fonte: News Trend Online
 

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