Ducati (DMH) Il caso ducati e le opa affossa pesciolini

LE AZIENDE EOLICHE ITALIANE..E IL LORO VALORE NASCOSTO.. Bisogna assolutamente che un azienda italiana, E POTREBBE ESSERE ALERION ATTRAVERSO F2I fondi italiani per le infrastrutture si prenda i 500 mw eolici in esercizio in italia e messi in vendita dai francesi di edf en it per 2 motivi:

1° Contrastare i russi di Lukoil che com erg hanno PRIMATO EOLICO IN ITALIA da 2 mesi e

2° e PIU IMPORTANTE perchè come insegna la Germania con il processo E- GAS DA EOLICO, SI TRATTA DI IMPIANTI CHE POSSONO PRODURRE COMBUSTIBILE VERDE DETTO E-GAS APPUNTO .

In Germania, dove ci battono per fotovoltaico ed eolico e dove hanno deciso di puntare al 100% di enetgia pulita al 2050 e abbandonano il nucleare,LA AUDI è partita con il PRIMO STABILIMENTO DI GAS DA FONTE EOLICA.Impianto eolico produce energia pulita che attraverso elettrolisi produce idorgeno che a contatto con C02 presente nell'aria da un Gas, chiamato E-GAS, che è il carburante della nuova AUDI di fine 2013.In Italia da ogni impianto EOLICO si potrebbe avere E-GAS.

Di certo la Berlsuca voleva e vuole gas russo importanto e 9 milairdi annui alle fonti fossili.ITALIA, L ARABIA SAUDITA DELLE RINNOVABILI non lo sa..o meglio politici alcuni corrotti, altri drogati,altri venduti,altri impreparati,non lo sanno..SPERIAMO IN UN MIN AMBIENTE VALIDO.
 
Finanziare la crescita di imprese con redditività alta rispeto al costo del capitale investito,senza ricorrere ai debiti bancari, si puo e si deve ed in italia è poco diffusa la pratica del
MEZZANIEN FINANCE.
E' un prestito subordinato,che non muta il rating dell'azienda che lo riceve ai sensi di Basilea e che viene imputato a capitale proprio piu che a capitale di etrzi ,questo in base ai principi contabili internazionali.Prevede che chi lo eroga oltre ad avere interessi sul suo credito riceve anche un ulteriore bonus in considerazione dei risultati aziendali, equity kicker si chiama.

Il Mezzanine Finance come strumento per finanziare l'azienda in crisi di liquidità



Il Mezzanine Finance, strumento di finanziamento dell'impresa ibrido, a metà tra un finanziamento ed una emissione di capitale, potrebbe essere una nuova modalità per finanziare aziende in crisi di liquidità ma con buone prospettive di rilancio a medio termine. Eppure non piace, specialmente alle banche: perché? cambierà?

Cos'é il Mezzanine Finance
Il finanziamento mezzanine é uno strumento ibrido tra debito ed equity: é infatti un finanziamento a lungo termine subordinato, ovvero l'azienda che lo ha emesso può rimborsarlo solamente dopo aver fatto fronte agli altri debiti finanziari, compresi i mutui. Per l'azienda é prezioso capitale permanente al di fuori dei conteggi dei rating e di Basilea 2.

Il Mezzanine Finance per la banca
L'ente finanziario che finanzia il mezzanine sostiene un maggior rischio rispetto a chi ha erogato finanziamenti tradizionali. In virtù di questo rischio addizionale, ha diritto ad una remunerazione che, oltre al tasso di interesse, poco più caro di un finanziamento, comprende un premio chiamato Equity Kicker, che consiste nell'ottenere quote di partecipazione all'Equity dell'azienda finanziata. Se la performance dell'azienda é positiva, cresce il valore dell'azienda ed una quota di questo maggior valore viene attribuita al finanziatore del mezzanine finance che col suo finanziamento ha reso possibile la crescita dell'azienda stessa.

Il Mezzanine Finance per l'azienda
Per l'imprenditore che emette il mezzanine i vantaggi sono evidenti: ottiene una nuove fonte di risorse finanziarie permanenti senza peggiorare il proprio rating, cosa assai gradita visti i vincoli posti dalle banche dopo l'introduzione della normativa Basilea 2 ed inoltre mantiene la proprietà dell'azienda, in quanto l'Equity Kicker scatta a termine, non subito, e comunque riguarda quote di minoranza del capitale dell'azienda, non il suo controllo. Per l'azienda vi sono infine acuni vincoli, come non erogare dividendi e non effettuare operazioni straordinarie senza il consenso del finanziatore del mezzanine: aspetti peraltro condivisibili e non particolarmente gravosi.

Il Mezzanine Finance e la stretta dei finanziamenti bancari ...
Il finanziamento mezzanine ha quindi tutte le caratteristiche per venire incontro ai problemi di liquidità delle imprese nell'attuale difficile contesto economico e di stretta dei finanziamenti bancari. Atteso infatti che finanziare un'azienda in questo contesto é obettivamente rischioso, il mezzanine finance permette di effettuare un finanziamento il cui costo in interessi per l'azienda non é maggiore di quello dei finanziamenti bancari correnti, non ha rate di capitale da rimborsare e fornisce quindi capitali permanenti per l'impresa, attribuendo al contempo una maggiore remunerazione all'ente finanziatore. Sembra perfetto.

.. e per la PMI.
E' inoltre uno strumento particolarmente adatto alla PMI, che non ha le dimensioni necessarie per collocare quote di capitale presso fondi di Private Equity o per effettuare una IPO in borsa, nè verosimilmente può emettere obbligazioni od obbligazioni convertibili presso investitori istituzionali.

Perchè il Mezzanine Finance in Italia non funziona?
Ciò detto la domanda che ci poniamo é perché il mezzanine finance non si diffonda affatto in Italia come invece é diffuso in altri contesti europei.
Forse un po di responsabilità é da attribuirsi agli imprenditori, che non lo richiedono perchè non lo conoscono (la cultura finanziaria dell'imprenditore é spesso limitata, ma va bene così, gli imprenditori che “sanno” di finanza anzichè di impresa hanno fatto cose tremende).
Forse una buona parte di responsabilità é del sistema bancario italiano, che ha da tempo tralasciato la finanza per l'impresa a favore dei prodotti di tesoreria ed ha sempre valutato il finanziamento dell'impresa in base alla garanzie accessorie fornite dall'imprenditore anziché in base alle prospettive dell'azienda affidata, salvo constatare oggi che le garanzie accessorie in un momento di crisi non valgono affatto quanto si credesse. Un'ultima motivazione risiede nella mancanza di un mercato di capitali non bancario, un posto dove l'impresa possa trovare capitali che non sia la banca, ma qui apriamo problematiche troppo grandi.

Troppo facile?
Il mezzanine finance può invece funzionare: la banca potrebbe, ad esempio, trasformare parte dei finanziamenti non performing alla PMI in mezzanine finance. L'azienda così sopravvive ad una fase di crisi sistemica e la banca può recuperare i suoi soldi, guadagnadoci pure. Troppo facile?


f2i è fondi italiani per le infrastrutture ed ha sia cassa depositi e prestiti(80% min dell'economia e 16% fondazioni bancarie ) che è al su interno(socia di f2i) e sia è socia di SACE e SIMEST che sono entità nazionali per favorire espansione e internazionalizzazione imprese italiane,f2i ha anche il 15.72% di alerion a 9.2 euro per azione e per esempio potrebbe e anzi dovrebbe fare di alerion un campione nazionale per energia eolica( ad oggi è erg lukoil che con acquisizione di mw eolici di gdf de france è primo operatore in italia), questo anche perchè f2i pare voler puntare sui rifiuti per esempio quando sia l attuale che il prossimo governo potrebbero prevedere messa al bado dei etrmnovalorizzatori o comuque eliminiazione dei cip6.Inoltre come dimostrato in Germania con E-GAS il progetto audi di produzione di METANO SINTETICO DA ENERGIA EOLICA, vale la pena di considerare che in Italia in un prossimo futuro gli impianti eolici in esercizio saranno come POZZI DI PETROLIO. Quindi E' GIUSTO CON UN MEZZANINE FINANZIARE LA CRESCITA DI ALEIRON SIA IN ROMANIA DOVE HA 115 MW DA COSTRUIRE E 270 MW IN BREVE AUTORIZZAZIONE E SIA ACQUISTARE I 500 MW EOLICI IN ITALIA IN VENDITA DA PARTE DELLA FILIALE ITALIANDA DI EDF FRANCE(EDF EN IT),IL PREZZO DELLA TRANSAZIONE INCLUSO DEBITO E' 1.3 MILIONI DI EURO A MW EOLICO INSTALLATO.

Quindi F2I ha tra i suoi soci anche UNICREDIT E BIIS(COMPAGNIA SAN PAOLO), entrameb impegnate da tempo in erogazione green., e quindi F2I puo sia con intervento INdiretto(garanzia fidejussoria) che diretto( autorizzazione di erogazione di mezzanine), contribuire alla crescita di ALERION che ad oggi ha un rapporto DEBITO 235 MIL /EQUITY 159 MIL E VALE IL SUO PATRIMONIO.
POTREBBE MOLTIPLICARE EBITDA E DI COLPO VALUTAZIONE, SENZA MODIFICARE IL SUO DEBITO E IL SUO RATING.

CREANDO VALORE PER F2I( INTERESSI+ DIVIDENDI + EQUITY KICKER), SIA PER TUTTI.
CAMPOIONE NAZIONALE ENERGIA EOLICA.

SENZA PERDERE PIU TEMPO. DA ANNI FERMA.
 
21/2/2013.. LA NOTIZIA DEL MEZZANINE..USA..Energy capital Mezzanine Partners Opportunity F ha chiuso a 805 milioni di dollari la raccolta a febbraio 2013 New Jersey
Energy Capital Partners.
Ha gia fatto due investimenti .La cultura del mezzanine manca in Italia nonostante sia in voga in tutti i paesi avanzati.
Di certo le banche non sono adatte,quelle italiane ,perché si tratta di debito che sara rimborsato solo dopo aver soddisfatto gli altri creditori.
Ma specie nelle energie rinnovabili e specie in questa fase di evoluzione verso cessioni di impainti da parte di aziende che vogliono fare liquidità o investire altrove, le opportunità vanno colte a volo.

In Italia manca un Italian energy capital mezzanine opportunity F che è una forma per
Raccogliere capitali privati anche di piccoli importi e realizzare un grosso fondo che investa in aziende con capacità di crescita e di sviluppo, di tipo italiano.
La regola è che il risparmio raccolto andrebbe dedicato solo ed esclusivamente ad imprese italiane per essere tali da crescere.

UNA SGR lo puo fare…

Per le società in cui si effettuano investimenti il vantaggio è la valorizzazione immediata perché il mezzanino non viene computato come normale debito ma va a capitale proprio, l azienda non vede ridotto il rating, e se I.R.R. > TASSO MEZZANINO l acrescita è assicurata. IL settore green Energy, specie eolico, è quello dove il Mezzanine finance deve essere applicato.




IN ITALIA F2I DEVE FARLO PER ALERION!

 
Enel green power e alerion clean power,un confront grafico.

L’obiettivo del governo berlusconi di affossare in Italia le fonti rinnovabili,sia per il disegno gas e putin gazprom, consentendo ad ENEL sia di sviluppare all’estero impianti green e in italia avere vantaggi con il termoelettrico.
Inoltre l’accordo Siemens italia e enel per e-mobility e il duopolio eni enel per colonnine elettriche.(tra l’altro n.1 di Siemens italia è STEFANO ANDREOTTI figlio del sen giulio,pace alla sua anima),un uomo preparato ed in gamba e Siemens ha previsto il boom in italia dei veicoli elettrici..ALERION LO SA E F2I?

Tutti sanno che per alimentare con energia elettriche i prossimi veicoli elettrici bisogna accrescere la produzione e lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili e tutti sanno che

LA FONTE EOLICA E’ LA MENO COSTOSA. (in italia ci sono 500 mw eolici in vendita da parte di edf en it)..

In Germania l’AUDI ha dato lo start alla produzione di EGAS da fonte eolica.

Il caso Alerion ed il suo andamento dicotomico con ENEL GREEN PWER, si dimostra dal grafico IL DANNO AI PICCOLI AZIONISTI perché è sempre esistita una corrispondenza anche grafica, quasi benchmarck fra ALERION ED EGP.


ad alerion manca un + 33% dai valori di oggi 3.63 * 33% + per rendere i grafici e le linee vicine come è sempre stato..
 
L'ITALIA...UNO CHE DA SOLO VALE OLTRE 100 MILIONI DI EURO DI PATRIMONIO, CHE HA OLTRE 40 MILIONI DI EURO DI UTILI NEL SOLO 2012 , CHE E' IN LUSSEMBURGO CON SUE AZIENDE E PERO' PRODUCE REDDITI IN ITALIA.. IL CONTE GASTONE COLLEONI, IL PRES DEL CDA DI ALERION( CHE IN BORSA VALE APPENA 159 MILIONI DI EURO , EPPURE HA TANTISSIMI MW IN ATUROIZZAZIONE TUTTI EOLICI..)fresca fresca la new de IL MONDO SU GASTONE COLLEONI, UN ITALIANO SCONOSCIUTO AI PIU, MA IL CUI PATRIMONIO AMMONTA A OLTRE 100 MILIONI DI EURO...E SOLO DI UTILI NEL 2012 HA AVUTO 40 MILIONI DI EURO, ANCORA UNO CHE E' IN LUSSEMBURGO E IN ITALIA, ED E' PRES DEL CDA DI ALERION(CHE NON CRESCE E DOVE CI SONO AZIONISTI FORTISSIMI E MEMBRI DEL CDA DEL CALIBRO DI ERNESTO POLILLO EX INTER, GRAZIANO VISENTIN DI STEFANEL, ALESSANDRO CROSTI DI SVARIATI INCARICHI ANCHE IN SIM SOC INTERMEDIAZIONE MOBILAIRE, ANTONIO MARINO UNO DEI BIG DI MPS, E POI ANCHE GIUSEPPINA FALAPPA E CORRADO SANTINI DUE BIG DI F2I ..
ECCO LA NEW il ricchissssssssimo Conte gastone Colleoni, veronese, è amico di Garofano Pippo classe 1944 ma anche amico e socio di alfio marchini(cabdidato sindaco a roma),i tre sono tutti in alerion clean power,il primo è presidente del cda (aveva una... marea dia zioni alerion e le cedette a 6.8 euro a marchini ai blocchi),il secondo ha la nelke ed ha il 6% di aleiron, il terzo ha lujan e keryx che hanno il 4....4% di Alerion.IL MONDO oggi ha fatto le pulci a questo veronese che ha società ancora all'estero pur essendo un concessionario fiat ed avendo una marea di incarichi e prorpietà immobiliari..Ecco l articolo..IL MONDO / finanza / 06 Maggio 2013 Soldi&vip/ Per il conte Colleoni 40 milioni di utili in LussemburgoLa ex Colleoni sa del presidente di Alerion Cleanpower ha attivi per 74,6 milioni e nei primi otto mesi del 2012 ha registrato 36,8 milioni di dividendi dalle partecipate
Milano, 6 mag. Sfiorano i 40 milioni di euro gli utili riportati a nuovo che il conte Gastone Colleoni, presidente della quotata Alerion Cleanpower guidata da Giuseppe Garofano e consigliere di Industria e Innovazione, ha accumulato in Lussemburgo. Qualche giorno fa, infatti, secondo quanto ricostruito da ilmondo.it è stato depositato il bilancio ad agosto 2012 della holding Colleoni Sa, l'ultimo dopo il cambio di denominazione in C. Holding, società in accomandita semplice controllata dalla newco italiana Colleoni Team srl di cui Colleoni è unico socio, mentre amministratore unico è la figlia Beatrice.
Il totale degli attivi in capo alla ex Colleoni Sa è risultato di 74,6 milioni costituito principalmente dalle quote in Europoligrafico (39,7 milioni), Toppetti 2 (9,8 milioni) e Astrim (6,1 milioni). Dopo un 2011 che si era chiuso in perdita per 3,8 milioni a causa soprattutto di 16,1 milioni di svalutazioni sugli asset, il conto economico nei primi otto mesi dello scorso anno ha registrato writreoff contenuti a 747mila euro, che sommati ai 36,8 milioni di dividendi provenienti dalle partecipate hanno determinato l'utile netto finale di identico ammontare, che riportato a nuovo dall'assemblea si è aggiunto ai profitti rivenienti da esercizi precedenti raggiungendo i 38,6 milioni. Il socio accomandante della nuova italiana C. Holding è la newco Oportet sarl, precedentemente costituita sempre in Lussemburgo e che risulta controllata dal The Oportet Trust, basato da Colleoni a Vaduz (Liechtenstein).
Andrea Giacobino twitter @andreagiacobin1
SARA CHE COLLEONI, IL FIDO MARCHINI, E IL PIPPO CARDINALE GAROFANO TENGANO ANCORA IMBAVAGLIATA ALERION?? O F2I PRENDERA' FINALEMNTE IN MANO LA SITUAZIONE?
 
QUANDO CAMBIERANNO LE COSE???nella Borsa Italiana una società che produce energia da fonte eolica con numeoris mw in italia e all'estero fu attenzionata da F2I Fondi italiani per le infrastruttura che nel 2008 vi entrarono investendo a un prezzo di 9,2 euro per azione per farne un campione nazionale.In tale società si annota la presenza di persone nel cda quali Giuseppe Garofano classo 1944 e giulio Antonello di nazionalità svizzera e di Ernesto Paolillo(ex inter)graziano Vsentin(stefanel)Antonio Marino(mps) alessandro Crosti(numerose aziende)Bonferroni(finmeccanica)giuseppina Falappa e Corrado Santini e Alessandro Perrone tutti e tre di F2I e il ricchissimo conte gastone colleoni che il mondo del 5/5/2013 ha definito ricchssimo,con patrimoni in lussemburgo e italia valutati oltri 100 milioni di euro.Cio che stupisce di alerion è che ha emanato PIANI AZIENDALI e pare bloccata,ferma,immobile, qualcuno dice tanto il cda prende lauti stipendi da anni, ma i soci di aleiron sono ALFIO MARCHINI, MPS E FONDIARIA SAI,ALLIANZ.,F2I, NELKE di garofano,ecc,ecc..COME DISSE CUCCIA LE AZIONI SI PESANO E NON SI CONTANO..E' CMQ UN CASO.!Quando, quando, quando. - YouTube
 
il potere energetico.il gas e la russia e l eolico italo russo..

premessa:
a)Il vento è eterno e la tecnologia del suo sfruttamento è molto migliorata ed i costi si sono abbassati di molto e gia nel 2015 si raggiungerà la grid parity;
b)In italia senza una Strategia Energetica nazionale alle fonti fossili vanno ancora 9 miliardi di euro l anno
c)bisogna porre al bando i cip6 e non costruire le nuove centrali a carbone e puntare sul market couplig energetico infrastati e alle batterie di accumulo prodotte in italia
d)in germania c'è piu eolico installato che in italia e nel ns paese il pdl ha boicottato el fonti rinnovabili puntando su gas russo e su cemento e opere quali tav e ponte sullo stretto
e) la voce a2 in bolletta relativa alla sogin va eliminata e i costi annosi della sogin vanno monitorati e messi in fiscalità generale
f) i tribunali italiani hanno stabilito la regola che CHI INQUINA PAGA e dunque UNA CARBON TAX ITALIANA E' GIUSTA E SIANMO ORMAI NEI TEMPI GIUSTI

G) BISOGNA bandire i termovalorizzatori ed attuare un piano di riciclo 1005 si puo e si deve ed esite tecnologia. ci vuole il porta e porta .
DETTO CIO:


La notizia che usci nel dic 2012 e che è stata sottovalutata fu l acquisto da parte di erg e lukoil dei MW di GDF Suez,che ne hanno fatto il primo gruppo in italia(non quotato e duqnue a beneficio solo dei garrone e dei russi cugini di gazprom).La novità è che anche EDF ,altra società controllata dal governo francese ha deciso di mettere in vendita ben 30 parchi eolici in italia.La ns proposta è che sia F2I FONDI ITALIANI PER LE INFRASTRUTTURE a porre fine al MONOPOLIO DI ERG e che dia un prestito Mezzanine ad Alerion per comprarsi i MW.qUESTO SIA PERCHè f2i è socia di alerion e ne controlla oltre il 15% e sia perchè disse di voler fare delle sue aziende DEI CAMPIONI NAZIONALI e sia perchè in germania la Audi ha lanciato produzione di EGAS metano sintetico prodotto da impianti eolici e sia perchè in Italia STA PER PARTIRE LO STORAGE ELETTRICO ovvero l accumulo di ENERGIA RINNOVABILE IN BATTERIE PER USO ELETTRICO MOBILITA' ED INDUSTRIALE e ENI ED ENEL GIA HANNO IL DUOPOLIO IN ITALIA DI INSTALLAZIONE DI COLONNINE ELETTRICHE.
Ecco la notizia che passo' inosservata ,La repubblica.Erg cresce ancora nell'eolico
rilevati gli impianti di Gdf Suez in ItaliaLa società dei Garrone sempre più orientata al settore delle rinnovabili. I francesi mantengono una quota del 20%di LUCA PAGNI

Lo leggo dopo MILANO - Erg cresce ancora nelle rinnovabili. La società della famiglia genovese dei Garrone si è aggiudicata l'asta per gli asset del settore eolico del colosso francese Gdf Suez in Italia. I parchi eolici sono stati valutato attorno ai 900 milioni di euro. Il gruppo transalpino manterrebbe il 20% della società di gestione. Per Erg Renew si tratta di una crescita importante. Attualmente la capacita' eolica installata totale del gruppo genovese e' di 552 MW, 484 dei quali riferibili all'Italia e la parte restante alla Francia.

Secondo l'accordo comunicato dalla società ligure, Erg ha raggiunto un accordo con International power consolidated holding (controllata al 100% da Gdf Suez) per l'acquisizione dell'80% del capitale di Ip Maestrale Investments, primario operatore in italia nel settore dell'energia rinnovabile da fonte eolica con una capacità installata di 636mw, di cui 550mw in italia e 86mw in Germania. Il valore dell'acquisizione - compresi i debiti - è di 859 milioni di euro, pari ad un valore di circa 1,35 milioni per mw installato. La società oggetto di acquisizione ha un ebitda atteso per il 2012 di circa 120 milioni di euro. Advisor legali dell'operazione sono stati lo studio Gianni Origoni Grippo per Gaz de France e Dla Piper per Erg, Rothschild e Banca Imi i consulenti finanziari.

"L'operazione - ha commentato Luca Bettonte, ad di Erg - è di grande rilevanza strategica per il gruppo Erg che diventa così, tramite la controllata Erg Renew, il primo produttore
di energia eolica in Italia e tra i primi dieci in Europa, accelerando il proprio sviluppo internazionale con l'ingresso nel mercato tedesco".

Gdf Suez ha in qualche modo bruciato la "concorrenza" dei "cugini di Edf (entrambe le società sono controllate dal governo di Parigi). Tramite la controllata italiana Edison, anche Edf ha messo in vendita i suoi asset nell'eolico, considerati non piu' strategici. Si tratta di oltre 30 impianti con una capacita' installata che arriva a circa 500 mw.
(05 dicembre 2012)



LA CREAZIONE DI VALORE PASSA SIA ATTRAVERSO LA PROPRIETA' DEL VENTO ITALIANO DA PARTE IMPRESE CAMPIONE ITALIANA E NON RUSSA O ITALO RUSSA E SIA SUL FATTO
CHE LA QUOTAZIONE IN BORSA CREA VALORE PER UNA COLLETTIVITA' INDISTINTA.

E SIUA SUL AFTTO CHE F2I ESSENDO FONDO PUBBLICO E PRIVATO ALLO STESSO TEMPO DEVE E PUO FAR CRESCERE LE SUE PARTECIPATE ED ALERION E' UNA DI ESSE.
 
è un 32% in piu dalle quotazioni odierne che Alerion clean power dovrebbe valere per eguagliare enel gren power come andamento grafico a 1 anno.(c'è stata sempre una eguaglianza grafica fra egpw e arn )Basta vedere il grafico.Questo E' UN DANNO IN TERMNINI DI QUOTAZIONE.Mentre Enel ha continuato a fare e a ricevere pro financing,Alerion è ferma, non si sa bene perchè lascia passare tempo.con un CDA con 15 MEMBRI e un socio come F2I dalle potenzialità enormi.QUESTO DEVONO SPIEGARLO BENE.A TUTTI.AL MERCATO, AI GIORNALI. AI SITI. A TUTTI.
alfio marchini, f2i, mps, unipol, tutti in alerion che è ferma da 24 mesi..non fa nulla, decidono di non decidere , perchè?? perchè 3.72 +32%=NON C'E' ADESSO IN BORSA?
CHE NE FARANNO DI ALERION?
 
La novità ghiotta è notizia di oggi ed è doverosa esaminarla per azionisti Alerion e lascia sognare…e anche per F2I e puo aprire spiragli per Alerion?
Puo la Cina con Sinovel o Goldwind (le principali aziende di aerogeneratori cinesi ) stilare un vendor loan con Alerion?
Puo’ F2i reperire risorse per finanziare una crescita di Alerion con un mezzanine attraverso la China Development Bank?
Insomma continua una storia di successo di F2I e un silenzio e un momentaneo insuccesso di Alerion,il cui Cda ormai il 15/5/2013 forse non dirà nulla di nuovo,pur avendo ormai oltre 70 mw auotirizzati in italia e 115 mw autorizzati in romania.

Partiamo dalle dichiarazioni rese dal neo ministro dell’ambiente,Orlando riportate da Ansa Ambiente & Energia del 13/5/2013.”Italia Cina priorità di cooperazione in campo verde”- Ministro italiano a Invitalia con China development Bank. http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/clima/2013/05/13/Orlando-Italia-Cina-priorita-cooperazione-campo-verde-_8699929.html
Torniamo all 8/2/2013 appena 90 giorni fa,un documento del Ministero degli Esteri molto importante(leggetevelo tutto) ma soffermiamoci alla pag 11 e 12 e cioè alla Cina.Li si dice che il fondo sovrano cinese CIC e la China Development bank sono interessate all’Italia e che esiste una due diligence per l’entrata della China Development Bank nel secondo fondo F2I. http://www.esteri.it/mae/ministero/pubblicazioni/allegati/NotiziarioFarnesina2_8_febbraio_2013_1.pdf








13/5/2013 Orlando, Italia-Cina priorita' cooperazione in campo 'verde'

Ministro a Invitalia con China Development Bank

13 maggio, 18:47
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ROMA 13/5/2013 - La cooperazione in campo ambientale priorita' per Italia e Cina anche ''nel Comitato intergovernativo che dovrebbe essere convocato nei prossimi mesi''. A dirlo il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando intervenendo a Invitalia per aprire una tre giorni di lavori con la China Development Bank.

''La collaborazione tra Cina e Italia e' un fattore primario per lo sviluppo dell'economia verde - Ci sono esperienze in tecnologie innovative per l'energia e l'acqua'': in particolare, ''l'interesse della Cina riguarda le imprese'' che operano in ''elettricita' e calore, conservazione delle risorse idriche e produzioni agricole di qualita'''.

''Il ministero dell'Ambiente - conclude Orlando - ha vivo interesse per sostenere la presenza della China Development Bank per possibili investimenti''.




Cina
Diplomazia Economica I 8 febbraio 2013
Asia e Oceania
Nei rapporti economici con la Cina, un tema prioritario è
l’attrazione in Italia di investimenti
cinesi. Lo ha confermato la
recente visita nel Paese del Ministro
dello Sviluppo Economico, Infrastutture
e Trasporti Corrado Passera.
Istituzioni e aziende cinesi investono
in misura crescente all’estero,
ma chiedono certezze. Il Ministro
ha illustrato alle controparti cinesi
i cambiamenti avvenuti nel nostro
Paese mirati a garantire gli equilibri
macroeconomici ma anche ad agevolare
l’afflusso di investimenti esteri.
In particolare, a Pechino, Passera
ha avuto incontri con il Ministro del
Commercio, Chen Deming e con
Zhou Bohua, Ministro dell’Amministrazione
Statale per l’Industria
e il Commercio (SAIC) che presiede
anche alla regolamentazione del
mercato e alla tutela del consumatore
e della proprietà intellettuale).
Successivamente, Passera, si è incontrato
con i vertici di importanti istituzioni
finanziarie cinesi quali il fondo
sovrano China Investment Corporation
(CIC), Bank of China, China
Development Bank e Exim Bank.
Nel corso dei colloqui, ha descritto
quanto il governo italiano ha fatto
sul piano del consolidamento fiscale,
della crescita e della creazione di un
contesto più favorevole all’attrazione
di investimenti stranieri, ad esempio
con la semplificazione dei rapporti
con la Pubblica Amministrazione, la
riforma del mercato del lavoro e l’istituzione
di un apposito “desk“ presso
il Ministero dello Sviluppo Economico,
deputato a supportare potenziali
investitori stranieri aiutandoli, in
particolare, a individuare opportunità
nel nostro Paese. Passera ha inoltre
illustrato il nuovo ruolo assunto da
attori istituzionali nuovi strumenti,
quali la Cassa Depositi e Prestiti,
il Fondo Strategico Italiano, il
Fondo F2i per le infrastrutture e
i project bond con trattamenti fiscali
preferenziali, destinati a finanziare le
infrastrutture prioritarie identificate
sulla base di una mappatura accompagnata
da una precisa quantificazione
dei fabbisogni finanziari.
Obiettivo interscambio:
80 miliardi di dollari
Banche cinesi
interessate all’Italia
Nel corso degli incontri con banche
e istituzioni finanziarie, Passera ha
invece sottolineato l’interesse dell’Italia
soprattutto a partnership di
lungo termine. In questo contesto,
con CIC è già in corso una trattativa
per una eventuale partecipazione nel
Fondo F2i (due diligence attualmente
in corso). La controparte cinese, nel
caso specifico il Vicepresidente Gao
Xiqing e il team di collaboratori che
si occupano dell’Italia, ha manifestato
interesse per l’intervento in diversi
settori quali le infrastrutture e il patrimonio
culturale ma anche per l’individuazione
di partner privati inclusi fondi
di private equity. È stata comunque
ribadita la filosofia del Fondo sovrano
cinese che punta a operazioni caratterizzate
da una visione strategica di
lungo termine con una netta preferenza
per presenze minoritarie.
Il tavolo
dell’incontro
italo-cinese
Cina
Diplomazia Economica I 8 febbraio 2013
Asia e Oceania
Bank of China (con una vocazione
prevalente di banca commerciale)
e China Development Bank (più
orientata a operazioni di merchant
banking) hanno sottolineato l’intenzione
di estendere la loro attività in
Italia giocando un ruolo di ponte nelle
relazioni economiche tra i due Paesi.
CDB attualmente offre servizi soprattutto
ad aziende cinesi (Huawei,
Zoomlion), ma l’obiettivo è di aprire
rapporti con un numero crescente di
aziende italiane. In particolare ha in
gestazione un “piano quinquennale”
per l’Italia che prevede la creazioni
di linee di credito anche per le Pmi,
sulla falsariga di un Fondo istituito
lo scorso anno con la Germania. In
questo contesto, CDB prevede quindi
l’invio di una apposita delegazione
tecnica in Italia che avrà, tra gli altri,
il compito di approfondire la conoscenza
del sistema produttivo del
nostro Paese. Sulla stessa falsariga si
collocano i progetti di Bank of China,
presente con una filiale a Milano
e prossimamente anche a Roma. La
Banca già fornisce servizi di credito
commerciale e capitale circolante ad
aziende del calibro di Fiat, Finmeccanica,
Danieli, Zegna e Ferragamo
ma ora intende allargare la propria
operatività al mondo delle Pmi
avvalendosi anche della collaborazione
dell’Agenzia-ICE per effettuare
presentazioni congiunte sulle opportunità
del mercato cinese.
 
DALLA CINA CON FURORE..una tre giorni di lavori con la China Development Bank =Italia e Cina per la Green Economy. I CINESI INETRESSATI A PROGETTI INDUSTRIALI DI GREEN ECONOMY .PER EOLICO CONTRO LO STRAPOTERE RUSSO DI LUKOIL(CON ERG). Le 2 sedi di mialno e Roma della C.D.B. per Merchant.CDB possibile partner di F2I. SOLDI FRESCHI.
 

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