Si è tenuto a giugno un importante convegno a cui Unicredit ha partecipato ed ha segnalato la probabile evoluzione del mercato green.Ma anche il ruolo di Cassa dep e Prestiti e di Sace..(strana l’assenza di alerion… cmq…) anche perché il p f in romania ci aspettavamo ed aspettiamo che avesse come Arr. Proprio UniCredit.. SPEREM
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Data: 06 giugno 2012 - h 16:00
Il mercato mondiale delle rinnovabili
Strategie dei grandi gruppi europei e opportunità per le imprese italiane
Questo è il titolo del Convegno organizzato dall’OIR e UniCredit oggi presso la Sala Guido Carli di UniCredit, dove è stato presentato il Rapporto OIR - UniCredit 2012.
Erano presenti: Corrado Clini Ministro dell’Ambiente, Vittorio Ogliengo UniCredit, Andrea Gilardoni Agici e Bocconi, Marco Carta Agici, Andrea Brasili UniCredit, Federico Testa Utilitatis, Paolo Bertuzzi Turboden, Guido Ghisolfi M&G, Sandro Buzzi Buzzi Unicem, Enrico Friz Ecodeco, Matteo Codazzi CESI, Ingamr Wilhelm Enel Green Power, Giuseppe Gatti GDF SUEZ, Renato Sturani Alpiq, Paolo Grossi RWE, Simone Togni Anev, Massimo Pecorari UniCredit, Stefano Conti Terna, Piero Manzoni Falck, Salvatore Moncada Moncada Energy, Marco Pigni Aper, Alberto Biancardi AEEG, Matteo Del Fante CDP, Alessandro Castellano SACE.
La mattina è stata dedicata a un confronto delle strategie nelle rinnovabili di alcuni grandi gruppi energetici europei. I temi di discussione sono stati i piani di investimento, le scelte di crescita internazionale, le strategie di integrazione verticale, le politiche commerciali verdi e i progetti di R&S.
Nel pomeriggio sono state discusse le azioni prioritarie per far sviluppare le filiere italiane delle rinnovabili nei grandi mercati emergenti. Nella discussione si sono esposti i punti di vista del sistema istituzionale e finanziario e sono stati illustrati casi di imprese italiane che sono cresciute con successo all’estero.
E’ stata altresì approfondita la volontà di UniCredit e dei principali attori istituzionali (Ministero dell’Ambiente, Ministero dello Sviluppo Economico, AEEG, Cassa Depositi e Prestiti e SACE ) di fare sistema per supportare le aziende italiane nell’andare all’estero.
Nel convegno si sono discussi i temi cruciali per lo sviluppo dell’industria italiana e internazionale delle rinnovabili, in particolare come sta cambiando il mercato italiano e mondiale delle rinnovabili,
i mercati e le tecnologie più attrattive per chi investe e le priorità per far crescere l’industria italiana nei grandi mercati emergenti.
I principali punti emersi:
1 – Il mercato mondiale delle rinnovabili sta profondamente cambiando. Eolico e fotovoltaico hanno raggiunto ormai la grid parity e sono competitivi con le fonti fossili in molte aree del globo (es. Spagna e Brasile)
2 - Europa e Nord America stanno attraversando una fase di stabilità. Una quota sempre crescente degli investimenti si sta concentrando nei grandi mercati emergenti, soprattutto in Asia dove gli impieghi nelle rinnovabili sono passati da 20 miliardi di $ nel 2007 a 80 miliardi $ nel 2011 (il 33% del totale mondiale)
3 – Le quindici maggiori imprese energetiche europee hanno in programma la costruzione di oltre 100.000 MW di impianti alimenti a fonti rinnovabili
4 - 34 miliardi di € sono già stati stanziati dalle imprese per questi investimenti
5 – L’eolico onshore, con 65 GW pianificati, è la tecnologia su cui le imprese puntano maggiormente; segue l’eolico offshore con 17 GW in programma. L’idroelettrico tradizionale ha ancora un ruolo rilevante, con 16 GW pianificati soprattutto al di fuori dell’Europa (su tutti Brasile e Turchia)
6 – L’Europa è ancora la zona in cui è pianificata la maggioranza degli investimenti, tuttavia crescente importanza stanno acquisendo gli USA e gli Stati dell’America Latina. Si registrano importanti difficoltà nell’accede nei mercati del Far-East
7 – Le grandi imprese energetiche puntando ad integrarsi a monte per produrre le componenti più critiche per gli impianti FER, soprattutto: aerogeneratori, pannelli PV e biomassa combustibile
8 – Le rinnovabili stanno diventando sempre più leva di marketing per far acquisire alle utility nuovi clienti, che sono sempre più attenti alle tematiche della sostenibilità
9 – I grandi gruppi stanno stanziando ingenti somme per la R&S allo scopo di sviluppare nuove tecnologie in grado di essere indipendenti dagli incentivi. Al 2011 sono stati investiti 360 milioni di €. Le aree su cui si concentrano gli sforzi sono film sottile, eolico offshore ed energia mareomotrice
10 – Nonostante la crisi economica, le principali aziende del comparto registrano buone performance finanziarie, performance destinate a crescere anche per il futuro
Nel convegno è stato evidenziato l’impegno di UniCredit nel settore della crescita sostenibile grazie ad un portafoglio finanziamenti a favore del settore di circa 8.1 mld di Euro nel 2011, suddiviso principalmente nei core market della banca, quali Italia (42%) e Germania (27%).
UniCredit ha ridotto le emissioni di CO2 del 15% a partire dal 2008, raggiungendo pienamente gli obiettivi prefissati per il 2012. Sempre sul tema dell’efficienza energetica UniCredit ha installato nuovi sistemi di raffreddamento nel centro elaborazione dati che hanno consentito una riduzione di 1.600 tonnellate di emissione di CO2 per anno, pari a 9.5 mln di lampadine accese per giorno.
UniCredit vuol far leva sull’industria italiana dell’energia rinnovabili e dell’efficienza energetica per sviluppare un meccanismo di supporto nei rapporti commerciali tra l’Italia ed i paesi in via di sviluppo. Oggi Unicredit si propone di sostenere il sistema produttivo domestico nella sua espansione internazionale complice un settore delle energie rinnovabili in Italia in attesa di una certa stabilizzazione normativa.
In questo contesto il Gruppo supporta le imprese domestiche grazie al network locale nei paesi CEE/Balcani, alla profonda conoscenza del sistema istituzionale e legislativo ed alla presenza di organismi sopranazionali (IFC e EBRD) in grado di co-finanziare i progetti a tassi più contenuti in favore dello sviluppo dei medesimi paesi. UniCredit è la prima banca al mondo per i finanziamenti di IFC e EBRD e si propone di coordinare un’azione di sistema affinché le imprese non si sentano abbandonate nell’investire oltre confine. Occorre infatti che attori istituzionali quali AEEG, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Ambiente, Cassa Depositi e Prestiti e SACE agevolino il camino delle aziende all’estero.
UniCredit pur mantenendo il supporto sul mercato interno intende promuovere un tavolo tecnico aperto ai player di mercato, agli attori istituzionali e finanziari per la soluzione dei problemi aperti e delle criticità volti a favorire le iniziative dei produttori italiani verso il mercato internazionale.
Roma, 6 giugno 2012
UniCredit
UniCredit è uno dei principali gruppi finanziari Europei con una forte presenza in 22 paesi e una rete internazionale complessiva distribuita in circa 50 mercati, oltre 9.400 sportelli e 159.000 dipendenti al 31 marzo 2012. UniCredit opera attraverso la più estesa rete di banche nell’area dell’ Europa centro-orientale con quasi 3.900 filiali e sportelli.
Il Gruppo è attivo nei seguenti paesi: Austria, Azerbaijan, Bosnia-Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Germania, Italia, Kazakistan, Kirghistan, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Turchia, Ucraina e Ungheria.
Osservatorio Internazionale sull’Industria e la Finanza delle Rinnovabili – OIR
Avviato nel 2008 d’intesa con il GSE, l’OIR analizza sistematicamente le filiere produttive delle rinnovabili italiane ed internazionali, superando la visione parziale e concentrando l’attenzione sulle tematiche industriali, sull’innovazione e sulla finanza. Ciò anche per formulare proposte per il policy maker. L’OIR elabora quadri aggiornati e sistematici delle principali dinamiche nel settore delle rinnovabili in Italia e nel mondo utili per gli operatori. Esso è già punto di riferimento in Italia, nonché luogo di incontro privilegiato per utilities, industria manifatturiera, finanza e Pubblica Amministrazione.