WIND OF CHANGE
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LA TIPICA FAMIGLIA ...AZZII MIEI ITALIANA ITALIETTA....TUTTI SILENZI E INTRIGHI..I RIVA..
il declino dei riva,MAI QUOTATISI IN BORSA, inizia con la cina e la sua superpotenza E CON LA CRESCITA DEI COSTI CHE è MOLTO SUPERIORE A QUELLA DEI RICAVI IN TERMINI %. LA SOCIETA' NON E' QUOTATA E QUINDI, NONOSTANTE LO STATO STABILISCA DI FARE INVESTIMENTI, I RIVA POSSONO CHIUDERE DOMANI MATTINA.
COMUNQUE:Il gruppo ha origine dalla società “Riva & C.”, costituita dai fratelli Emilio ed Adriano R...
iva nel 1954 ,STORIA DI ACQUISIZIONI UN PO OVUNQUE, ANCHE FUORI DALL'ITALIA ,APPROFITTADO DELLA CRISI DELLA SIDERURGIA DELGI ANNI 80.Caratteristica dei Riva, nel corso di questa fase di crescita, è quella di non creare mai una holding di famiglia che consolidi le loro attività, così che l’importanza economica del loro gruppo non appare nelle statistiche ufficiali
chi sono i RIVA:Nel 2001 il Tribunale di Taranto ha dichiarato Emilio Riva, il figlio Claudio ed altri dirigenti Ilva colpevoli di tentata violenza privata, per avere demansionato un gruppo di impiegati dell'Ilva nel 1998. La sentenza è stata confermata nel 2006 dalla corte di Cassazione.
Nel febbraio del 2007 Emilio Riva è stato condannato a tre anni di reclusione e Claudio Riva a 18 mesi per omissione di cautele contro gli infortuni sul lavoro e violazione di norme antinquinamento, con riferimento alla gestione della cokeria dell'impianto di Taranto. . Tale condanna è stata confermata in secondo grado: il 10 ottobre 2008 la sezione distaccata di Taranto della Corte d'appello di Lecce ha condannato alla pena di due anni di reclusione il presidente dell’Ilva, Emilio Riva, e ad un anno e otto mesi il direttore dello stabilimento tarantino, Luigi Capogrosso. I due erano accusati di getto pericoloso di cose, danneggiamento aggravato, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro nel reparto cokerie.
In base ai dati dell'Inventario Nazionale Emissioni e loro Sorgenti risalenti al 2006, si stima che l'Ilva di Taranto emetta il 92% dell'ammontare annuo delle emissioni industriali di diossina (91,5 grammi di PCDD/PCDF su un totale nazionale di 99,5 grammi/anno).
Nel dicembre 2008, la Regione Puglia approva a maggioranza una legge regionale contro le diossine. La norma impone limiti alle emissioni industriali a partire da aprile 2009: l'Ilva, come le altre aziende, dovrà scendere a 0,4 nanogrammi per metrocubo entro il 2010. Nel febbraio 2009, una modifica alla legge regionale ha però allungato i tempi per il primo taglio dei limiti di diossina a 2,5 nanogrammi per metrocubo, spostando dal primo aprile al 30 giugno l'entrata in vigore del limite stesso.
Il 7 agosto 2012 il tribunale del Riesame di Taranto conferma il provvedimento di sequestro degli impianti dell'area a caldo dell'Ilva predisposto dal gip di Taranto Patrizia Todisco, sequestro vincolato alla messa a norma dell'impianto. Conferma inoltre gli arresti domiciliari per Emilio Riva, per suo figlio Nicola e per l'ex dirigente dello stabilimento Luigi Capogrosso. «Chi gestiva e gestisce l'Ilva, ha continuato in tale attività inquinante con coscienza e volontà per la logica del profitto, calpestando le più elementari regole di sicurezza», scriveva il gip di Taranto Patrizia Todisco.
l italia dei marpioni, dei ligresti,dei falckdei marcegaglia,dei tronchetti provera,della famiglie che o non si quotano o se si quotano è per distribuire incarichi in Cda a figli paranti e prestanomi, andando contro gli azionisti di minoranza. Una bella e forte riforma che vieti doppi tripli ecc incarichi e dove gli azionisti di minoranza abbiano maggiore voce in modo semplice, nominando la maggioranza dei membri di cda quotate( si dovrebbe stabilire un numero massimo di amministratori)
il declino dei riva,MAI QUOTATISI IN BORSA, inizia con la cina e la sua superpotenza E CON LA CRESCITA DEI COSTI CHE è MOLTO SUPERIORE A QUELLA DEI RICAVI IN TERMINI %. LA SOCIETA' NON E' QUOTATA E QUINDI, NONOSTANTE LO STATO STABILISCA DI FARE INVESTIMENTI, I RIVA POSSONO CHIUDERE DOMANI MATTINA.
COMUNQUE:Il gruppo ha origine dalla società “Riva & C.”, costituita dai fratelli Emilio ed Adriano R...
iva nel 1954 ,STORIA DI ACQUISIZIONI UN PO OVUNQUE, ANCHE FUORI DALL'ITALIA ,APPROFITTADO DELLA CRISI DELLA SIDERURGIA DELGI ANNI 80.Caratteristica dei Riva, nel corso di questa fase di crescita, è quella di non creare mai una holding di famiglia che consolidi le loro attività, così che l’importanza economica del loro gruppo non appare nelle statistiche ufficiali
chi sono i RIVA:Nel 2001 il Tribunale di Taranto ha dichiarato Emilio Riva, il figlio Claudio ed altri dirigenti Ilva colpevoli di tentata violenza privata, per avere demansionato un gruppo di impiegati dell'Ilva nel 1998. La sentenza è stata confermata nel 2006 dalla corte di Cassazione.
Nel febbraio del 2007 Emilio Riva è stato condannato a tre anni di reclusione e Claudio Riva a 18 mesi per omissione di cautele contro gli infortuni sul lavoro e violazione di norme antinquinamento, con riferimento alla gestione della cokeria dell'impianto di Taranto. . Tale condanna è stata confermata in secondo grado: il 10 ottobre 2008 la sezione distaccata di Taranto della Corte d'appello di Lecce ha condannato alla pena di due anni di reclusione il presidente dell’Ilva, Emilio Riva, e ad un anno e otto mesi il direttore dello stabilimento tarantino, Luigi Capogrosso. I due erano accusati di getto pericoloso di cose, danneggiamento aggravato, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro nel reparto cokerie.
In base ai dati dell'Inventario Nazionale Emissioni e loro Sorgenti risalenti al 2006, si stima che l'Ilva di Taranto emetta il 92% dell'ammontare annuo delle emissioni industriali di diossina (91,5 grammi di PCDD/PCDF su un totale nazionale di 99,5 grammi/anno).
Nel dicembre 2008, la Regione Puglia approva a maggioranza una legge regionale contro le diossine. La norma impone limiti alle emissioni industriali a partire da aprile 2009: l'Ilva, come le altre aziende, dovrà scendere a 0,4 nanogrammi per metrocubo entro il 2010. Nel febbraio 2009, una modifica alla legge regionale ha però allungato i tempi per il primo taglio dei limiti di diossina a 2,5 nanogrammi per metrocubo, spostando dal primo aprile al 30 giugno l'entrata in vigore del limite stesso.
Il 7 agosto 2012 il tribunale del Riesame di Taranto conferma il provvedimento di sequestro degli impianti dell'area a caldo dell'Ilva predisposto dal gip di Taranto Patrizia Todisco, sequestro vincolato alla messa a norma dell'impianto. Conferma inoltre gli arresti domiciliari per Emilio Riva, per suo figlio Nicola e per l'ex dirigente dello stabilimento Luigi Capogrosso. «Chi gestiva e gestisce l'Ilva, ha continuato in tale attività inquinante con coscienza e volontà per la logica del profitto, calpestando le più elementari regole di sicurezza», scriveva il gip di Taranto Patrizia Todisco.
l italia dei marpioni, dei ligresti,dei falckdei marcegaglia,dei tronchetti provera,della famiglie che o non si quotano o se si quotano è per distribuire incarichi in Cda a figli paranti e prestanomi, andando contro gli azionisti di minoranza. Una bella e forte riforma che vieti doppi tripli ecc incarichi e dove gli azionisti di minoranza abbiano maggiore voce in modo semplice, nominando la maggioranza dei membri di cda quotate( si dovrebbe stabilire un numero massimo di amministratori)