Portafogli e Strategie (investimento) Il cassetto degli obbligazionisti perpetui (1 Viewer)

bosmeld

Forumer storico
prezzi molto bassi.

news sulla grecia potrebbero portare un rimbalzo sulle banche anche nell'ordine dei 3-4 punti %

ma s&p e america, non mi sembrano ben impostati.


nel dubbio venduto unicredi e intesa prese ieri.

mi accontento di un piccolo gain.
 

bosmeld

Forumer storico
Bergamo, 1 giugno 2011 – Nelle sedute consiliari odierne, è stato determinato di emettere
massime n. 262.580.944 azioni ordinarie di nuova emissione, del valore nominale di Euro 2,50
ciascuna, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione e godimento regolare, da
offrire in opzione agli azionisti e ai portatori delle obbligazioni convertibili “UBI 2009/2013
convertibile con facoltà di rimborso in azioni”, al prezzo di Euro 3,808 per azione, di cui Euro
1,308 a titolo di sovrapprezzo, per un controvalore massimo nominale pari ad Euro 656.452.360
e per un controvalore massimo complessivo (inclusivo del sovrapprezzo) pari a Euro
999.908.234,75. Le azioni di nuova emissione saranno offerte nel rapporto di n. 8 nuove azioni
ogni n. 21 azioni possedute, e/o ogni n. 21 obbligazioni convertibili “UBI 2009/2013
convertibile con facoltà di rimborso in azioni” possedute. Il prezzo di sottoscrizione è stato
determinato applicando uno sconto del 22,43% rispetto al prezzo teorico ex diritto (c.d.
Theoretical Ex Right Price - TERP) delle azioni UBI Banca, calcolato sulla base del prezzo
ufficiale di Borsa della giornata odierna.
Il calendario dell’offerta prevede che il periodo di esercizio dei diritti di opzione abbia inizio il 6
giugno 2011 e si concluda il 24 giugno 2011 e che la negoziazione in borsa dei diritti di opzione
relativi alle azioni abbia inizio il 6 giugno 2011 e si concluda il 17 giugno 2011



ubi sicuramente da approfondire :up::up:
 

bosmeld

Forumer storico
molto interessante (preso su altro forum)

Banche/1: i crediti deteriorati dei dieci maggiori gruppi italiani.I primi dieci gruppi bancari italiani - vale a dire UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banca Mps, Banco Popolare, Banca Popolare di Milano, Ubi Banca, Bper, Banca Popolare di Sondrio, Banca Carige e Mediobanca - hanno chiuso il 2010 con oltre 93 miliardi di euro di crediti deteriorati netti contro gli 84 dell'anno precedente. I dati sono quelli dell'Analisi trimestrale dei bilanci di R&S-Il Sole 24 Ore.

La massa principale di questi crediti (incagli, sofferenze e crediti ristrutturati) appartiene a UniCredit: 37,4 miliardi a fronte dei 31 del 2009. Per il gruppo milanese di Piazza Cordusio i crediti di dubbia esigibilità rappresentano il 6,7% di quelli totali alla clientela, il 55% del suo capitale netto e l'89% del suo capitale netto tangibile, cioè il capitale netto depurato degli attivi immateriali, tra cui in primo luogo gli avviamenti. I crediti deteriorati sono a un livello decisamente più basso per Intesa Sanpaolo, 21 miliardi, pari al 5,6% di quelli totali alla clientela, al 39% del capitale netto e al 74% del capitale netto tangibile.

Il Monte dei Paschi, invece, ha 11,4 miliardi di crediti deteriorati, ma la loro incidenza su quelli totali alla clientela è elevata: 7,3 per cento. Non solo: il rapporto crediti deteriorati/capitale netto del gruppo creditizio senese è del 65% e il rapporto crediti deteriorati/capitale netto tangibile è addirittura del 115 per cento.
Ancora più critica la situazione del Banco Popolare, i cui crediti deteriorati superano i 9,3 miliardi e sono pari a quasi il 10% di quelli totali alla clientela, contro una media del 6,4% per l'intero aggregato bancario. Per il gruppo che ha sede a Verona il rapporto crediti deteriorati/capitale netto raggiunge il 78% (anche se era dell'80% l'anno precedente) e supera addirittura il 138% se sostituiamo il capitale netto con il capitale netto tangibile.
Brilla invece Mediobanca, i cui crediti deteriorati ammontano a 712 milioni appena ovvero all'1,8% dei suoi crediti totali alla clientela. L'istituto milanese di Piazzetta Cuccia è la classica eccezione che conferma la regola: il suo rapporto crediti deteriorati/capitale netto è del 10% soltanto, che sale leggermente, all'11%, se sostituiamo la seconda voce con il capitale netto tangibile.

Banche/2: i crediti deteriorati delle Popolari.

I crediti di scarsa o nulla esigibilità rischiano di essere la palla al piede delle banche italiane. Abbiamo visto nel post precedente la situazione di UniCredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Banco Popolare e Mediobanca. Per completare il quadro dei primi dieci gruppi italiani, come emerge dall'Analisi dei bilanci R&S-Il Sole 24 Ore al 31 dicembre 2010, analizziamo ora i casi di Ubi Banca, Bper (Banca Popolare dell'Emilia Romagna), Banca Popolare di Milano, Banca Carige e Banca Popolare di Sondrio, istituti a prevalente vocazione territoriale, orientati al credito alla piccola e media impresa.
Cominciamo da Ubi, che raggruppa tra gli altri la Popolare di Bergamo, il Banco di Brescia e la Popolare Commercio e Industria. Ubi ha chiuso il 2010 con 5,3 miliardi di crediti deteriorati, pari al 5,2% dei crediti totali alla clientela, al 44% del capitale netto e all'81% del capitale netto tangibile. In questo caso i dati sono tutti inferiori alla media del campione. La situazione è ancora più positiva per la Popolare di Sondrio, che espone crediti deteriorati per 679 milioni di euro pari al 3,2% dei crediti totali alla clientela (dato inferiore del 50% a quello medio del campione) e a circa il 36% sia del capitale netto che del capitale netto tangibile. L'istituto valtellinese è da questo punto di vista la migliore tra le banche popolari.
Andiamo alla Popolare di Milano. La banca milanese di Piazza Meda ha oltre 2 miliardi di crediti deteriorati pari a quasi il 6% dei crediti totali alla clientela, al 53% del capitale netto e al 67% del capitale netto tangibile. Si tratta di dati, anche qui, inferiori alla media dei primi dieci gruppi italiani quotati in Borsa, ma molto distanti da quelli della Popolare di Sondrio. Non se la passa bene neanche Banca Carige. L'istituto genovese ha un miliardo e mezzo di euro di crediti deteriorati pari a oltre il 6% di quelli totali alla clientela, al 41% del capitale netto e all'81,5% del capitale netto tangibile.
Il caso più critico resta quello della Bper. L'istituto che ha il quartier generale a Modena ha una massa di crediti deteriorati di 3,5 miliardi di euro, pari al 7,4% di quelli totali alla clientela: troppi per una banca territoriale. Non solo: i suoi crediti deteriorati rappresentano l'81% del suo capitale netto e più del 92% del suo capitale netto tangibile. I dati in questo caso sono decisamente peggiori della media del campione.

Banche/3: i gruppi che faticano a coprire le perdite su crediti.

Un credito deteriorato non coperto da accantonamento può costringere la banca, ove tale credito diventi inesigibile, ad effettuare una svalutazione del conto economico. La misura di questa svalutazione, che va inevitabilmente a ridurne il risultato netto d'esercizi, può dipendere da vari fattori come per esempio dall'esistenza di una garanzia associata a quel credito, che la banca può escutere. Il tasso di copertura dei crediti deteriorati è pertanto determinato dall'ammontare degli accantonamenti. Quanto più questi sono percentualmente ridotti, tanto più la banca è costretta a fare svalutazioni che ne comprimono l'utile.
Tra i primi dieci gruppi creditizi italiani quotati a Piazza Affari, quelli che hanno il tasso di copertura più basso, cioè insufficiente a coprire svalutazioni di crediti potenzialmente inesisigibili, sono Popolare di Milano (24,2%) e Banca Popolare di Sondrio, Banca Carige e Banco Popolare (con cifre comprese tra il 27 e il 27,5%). Il tasso di copertura medio dell'intero campione è invece del 40,7%, in linea con l'anno precedente ma inferiore di oltre sette punti rispetto al 2009. I dati sono estrapolati dall'Analisi trimestrale dei bilanci di R&S-Il Sole 24 Ore al 31 dicembre 2010. Nel caso della Popolare di Sondrio il tasso di copertura ridotto è in parte compensato dalla scarsa incidenza dei crediti deteriorati sull'ammontare dei crediti totali alla clientela.
Il tasso di copertura è a un livello modesto, il 29,5%, anche nel caso di Ubi Banca, mentre sale al 36,6% in quello di Bper.
Per Banca Mps, Intesa Sanpaolo, UniCredit e Mediobanca, invece, gli accantonamenti bastano a coprire oltre il 40% dei riuspettivi crediti in sofferenza. La banca con il miglior tasso di copertura, il 46,1%, è Mediobanca, seguita da UniCredit con il 44,4 per cento.
 

bia06

Listen other's viewpoint avoid conflicts & wars.
Fondazione Monte P. Siena vende az. privilegiate

:ciao:
Ieri, tramite Goldman S., la fondazione ha venduto 450 M di azioni privilegiate.

Ma queste azioni sono quotate? Non mi sembra di vederle su MTA.
Come sono state piazzate, dunque? :-?

Grazie in anticipo a chi vorrà chiarire.:)
 

bia06

Listen other's viewpoint avoid conflicts & wars.
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bosmeld

Forumer storico
venduto unicredit troppo presto :wall::wall:


mi sono tolto ora anche i diritti core di intesa, questo rialzo mi ha fatto gola


semmai lunedí riprendo le azioni, cosí non devo tenere soldi bloccati per diversi giorni.
 
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bosmeld

Forumer storico
missione compiuta. venduta una parte di banco popolare in perdita, e presi equivalenti diritti Intesa

di banco popolare ne ho ancora un po peró....

tra 4-5 mesi vedremo se é stata una buona mossa, o....



alla fine visto rialzo chiuso posizione molto prima.


cmq per farla breve avevo venduto il banco popolare a 1.806 e preso Intesa tramite diritti al prezzo equivalente di 1.6945



oggi venduti diritti intesa al prezzo equivalente di 1.8345

azione banco popolare a chiuso 1.744



intesa ha fatto +8.26%

popolare ha fatto -3.44%

lo switch da popolare a intesa a portato a un sovrarendimento importante.
peccato che non ho switchato tutto


cmq nonostante questa performance non ancora recuperata la perdita fatta sul banco, ora con quei soldini mi devo inventare altra operazione.




p.s dimenticavo di dire che il banco é un pianto :(:(
 
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tradingpat

Forumer attivo
E' vero Bos.., Banco Popolare è un pianto........:down:
E Mediaset allora??? :down::down:
Delle due non so quale sia peggio (al momento):rolleyes:
E nemmeno sparei dire in futuro quali delle due abbia maggiori possibilità di rifarsi.....:-?:(

:ciao:
 

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