IL CROLLO DEL MATTONE E' GIA' QUI (2 lettori)

Come vedete il mercato del mattone nei prossimi due anni?


  • Total voters
    84

Fernando'S

Forumer storico
marco334 ha scritto:
Fernando'S ha scritto:
d'accordo era quello che era parso di notare anche a me
...come ho già detto altrove mi aspetto un meno 30%

Non so chi ha ascoltato la trasmissione su Radio 24 questa mattina, ma si dicevano le stesse cose (un calo del 20% entro dicembre)
non hanno sbagliato
in qualche parte qualcuno ha sicuramente venduto ad un 20% in meno.

Bisogna capire bene....... perchè un 20% in meno rispetto l'anno passato è ben diverso da un 30% in meno rispetto adesso
...forse non ho capito bene che cosa vuoi dire ......
 

generali1984

Forumer storico
Nel mio piccolo , non vedo grossi cali a breve 12-18 mesi ;
con le attuali condizioni sui tassi . Un -10% non è un calo ,
è un assestamento più che normale .
Diverso il caso se in uno storno si inserisce una recessione con ripresa
dell'inflazione , una stagflazione insomma , non mi sembra il caso .

Comunque confermo il momento negativo , non sono del settore , ma
nel fine settimana ho potuto constatare che ben due fabbriche di mattoni
hanno i piazzali belli pieni ; una darà 5 settimane di ferie invece
delle usuali 4 ( negli anni passati ne ha date 3 ) ; mentre l'altra temo
proceda a tappe forzate verso il pieno per poi entrare in cassa integrazione ( lo ha già fatto in passato ) .

Se la "catena" ha un senso non sono segnali positivi .
 
FRENAAAAAA!!!!

generali1984 ha scritto:
Nel mio piccolo , non vedo grossi cali a breve 12-18 mesi ;
con le attuali condizioni sui tassi . Un -10% non è un calo ,
è un assestamento più che normale .
Diverso il caso se in uno storno si inserisce una recessione con ripresa
dell'inflazione , una stagflazione insomma , non mi sembra il caso .

Comunque confermo il momento negativo , non sono del settore , ma
nel fine settimana ho potuto constatare che ben due fabbriche di mattoni
hanno i piazzali belli pieni ; una darà 5 settimane di ferie invece
delle usuali 4 ( negli anni passati ne ha date 3 ) ; mentre l'altra temo
proceda a tappe forzate verso il pieno per poi entrare in cassa integrazione ( lo ha già fatto in passato ) .

Se la "catena" ha un senso non sono segnali positivi .

FRENAAAAAAAAAAAAA!!!!

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2005/07_Luglio/11/mattone.shtml

Prezzi ancora su per centri storici, immobili di prestigio e nuove abitazioni, calma piatta sugli altri fronti. L’Aquila vola: più 15% STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
Grandi città valori ai massimi


La scheda


A Roma occorrono fino a 15 mila euro al metro quadrato per comprare una casa in una zona di pregio; a Venezia, dove i valori hanno registrato una salita del 12% in sei mesi, ne servono 12 mila mentre a Milano e Napoli ne «bastano» 10mila. Se si considerano i box, per comprarne uno nella capitale bisogna essere pronti a spendere fino a 110 mila euro, 10 mila in più rispetto a Milano. Sono le punte di diamante del mercato identificabili nell'ultimo rapporto Gabetti, che evidenzia come alla tenuta delle quotazioni per le case nuove nelle grandi città (unica eccezione, con un calo del 5%, è Firenze) faccia da contraltare una leggera diminuzione dei prezzi per le abitazioni di minor livello. Migliore la dinamica delle città medie, dove spicca con un +15% il centro dell’Aquila. Ma il fenomeno non sorprende perché la provincia segue l'onda del ciclo immobiliare con qualche mese di ritardo. L’impressione complessiva, quindi, è che il mattone stia tirando il fiato. «A meno di improbabili inversioni di tendenza si sta avviando una fase riflessiva del mercato—dice Dario De Simone, responsabile dell'Ufficio studi di Gabetti —. Tra i segni di "sofferenza" si possono segnalare i canoni di locazione, che stanno scendendo, accentuando un fenomeno evidenziatosi sin dallo scorso anno. Inoltre si stanno allungando i tempi della trattativa e si va ampliando la forbice tra prezzo richiesto ed effettivo. Tutto questo è fisiologico dopo i continui aumenti degli ultimi anni e comunque l'andamento del mercato non è certo tale da far parlare di bolla pronta a scoppiare».
Il rapporto Gabetti segnala invariata, al 20%, la quota di persone che acquistano a scopo di investimento. «Sarebbero di più — dice il presidente del gruppo, Elio Gabetti—se non vi fosse una tassazione penalizzante».Eproprio ilFisco potrebbe giocare un ruolo non marginale a medio termine. Se non è infatti ipotizzabile in un periodo preelettorale un inasprimento della tassazione, dopo il voto le cose potrebbero cambiare. Anche perché tassare gli immobili è più facile che stanare gli evasori. «Penso che sia necessario rivedere i valori imponibili—dice Gabetti— per renderli più aderenti alla realtà, ma con una contestuale revisione delle aliquote. Far pagare le imposte di trasferimento su valori reali con le aliquote di oggi avrebbe effetti deleteri». A una sostanziale stabilità del mercato punta Bruno Vettore, responsabile della rete in franchising di PirelliRE, 700agenzie destinate a diventare un migliaio entro la fine dell'anno. «Non vediamo grandi scossoni e pensiamo che nei prossimi mesi non avverranno cambiamenti né sul numero delle transazioni né sui valori. Sta sicuramente aumentando la durata delle trattative, le cifre in ballo sono importanti e i potenziali acquirenti prima di impegnarsi confrontano molte proposte. Va però detto che spesso le perplessità sonodovute alla qualità non eccelsa di quello che viene messo in vendita». Che ci sia un problema di offerta lo dimostra il fatto che non ci sono difficoltà di vendita per le case in costruzione o per quelle di prestigio. «Per andare a parlare con i venditori di alcuni immobili in costruzione alla periferia Nord di Roma — racconta Mario Breglia, presidente di Scenari immobiliari — bisogna recarsi in cantiere e prendere il numerino, come alle poste. E il prezzo di vendita non è da saldo, aggirandosi sui 6.000 euro».
Analoga situazione a Milano, dove il promotore immobiliare Arietto Paletti avverte «alcune iniziative si riescono a vendere addirittura prima dell'ottenimento della concessione edilizia». Per questo settore di nicchia (nelle grandi città il nuovo rappresenta tra il 5 e il 10% delle vendite) non vi saranno diminuzioni di prezzo, anche perché alla forza della domanda si accompagna l'aumento dei costi tecnici come spiega Domenico Storchi, neo presidente dei mediatori milanesi della Fimaa: «Stanno aumentando gli oneri di urbanizzazione. E bisogna aggiungere il costo della fidejussione prevista dalle nuove normative». Non conoscerà crisi presumibilmente nemmeno il settore delle case di pregio. «In zone oggi molto richieste aMilano, come Corso Magenta, con un milione di euro si possono comprare 130 metri metri quadrati se non si ha la pretesa di volere un piano alto. Ma è solo una base di partenza. Poi bisogna ristrutturare», affermaGiovanni Pinna, coordinatore sviluppo franchising di Professione casa, network che ha dato vita a una rete specializzata in immobili di pregio. Per quanto riguarda la capitale, Oscar Garibaldi, responsabile di Studio Attici a Roma, conferma che «in una zona come i Parioli la domanda supera di gran lunga la disponibilità; le case più ricercate sono quelle con il terrazzo, che viene venduto a un prezzo oscillate tra un terzo e la metà rispetto al valore della superficie coperta».
Quotazioni da 10 mila euro al metro in Italia si trovano anche a Venezia e Bologna. Ma solo, avverte Alberto Pizzirani, presidente nazionale dei mediatori della Fimaa e titolare di agenzia nel capoluogo emiliano «per pochissime e introvabili case storiche attorno a piazza Maggiore». A Napoli schizzano anche oltre i prezzi per le abitazioni di prestigio a Chiaia e Posillipo . «Con un milione di euro—avverte Vincenzo Mazzella di Igi—si possono trovare in centro immobili di grande dimensione bisognosi però di interventi di manutenzione, a volte problematici per i vincoli della Sovrintendenza».
 

peleg3

Nuovo forumer
Housing Prices Go Through the Roof!!! Housing Prices Go Through the Roof!!!
Housing price appreciation has been astronomical in many metropolitan areas of the
west. Areas like Las Vegas and much of California have seen median prices rise 25% to
40% in one year alone (through September of 2004), and this follows several years
where price gains have often been 4 to 8 times the rate of inflation. Housing demand
has been very high, driven by historically low interest rates. Extremely low adjustable
rate mortgage rates have enabled many people to become first-time homeowners,
despite the high home prices. The increasing availability of interest-only mortgages and
fairly liberal underwriting practices has made home purchasing even easier. These
same factors, though, provide for growing risks for borrowers and lenders. Home prices
could retract in some markets over the next year or two, particularly where prices have
accelerated most rapidly and new housing supply is not
significantly constrained. First-time homeowners and others
who purchase at or near peak housing prices and those
financing with ARMs that can reprice in the near-term are at
greatest risk. Already, ARM rates have started to rise in
recent weeks, causing mortgage application volume to
soften. If and when long-term rates rise, housing demand
likely will further decline, putting pressure on prices.
Over the past five years, 15 MSAs nationwide have seen
their median home prices more than double, and 13 of these
are in California (San Diego, Santa Barbara, Salinas, Napa,
and San Luis Obispo are all up by more than 110%). No
measure of relevant economic activity (e.g. personal income,
population growth, rent levels, etc.) has grown anywhere
close to home price appreciation rates, leading many to
suggest that prices in some areas may be susceptible to a correction. Given these
factors, lenders are encouraged to ensure cautious loan underwriting practices.

Federal Reserve Bank of San Francisco
:D :D :D
 

marcello68

Nuovo forumer
peleg3 ha scritto:
http://www.bis.org/publ/bppdf/bispap21d.pdf

Visto che dicono che i prezzi delle case non scendono mai....
:-D :-D :-D

Ho letto l'articolo che analizza precedenti boom e sboom del mercato immobiliare ma la mia analisi è che:
1. In termini percentuali non si è mai verificato un aumento come questo
2. In termini di durata non si è mai verificato un boom come questo
3. I tassi di inflazione sono particolarmente bassi e c'è poca perdita di valore reale anche in caso di prezzi fermi
Da tutte queste considerazioni lo sboom mi sembra proprio inevitabile!
 

ricpast

Sono un tipo serio
marcello68 ha scritto:
peleg3 ha scritto:
http://www.bis.org/publ/bppdf/bispap21d.pdf

Visto che dicono che i prezzi delle case non scendono mai....
:-D :-D :-D

Ho letto l'articolo che analizza precedenti boom e sboom del mercato immobiliare ma la mia analisi è che:
1. In termini percentuali non si è mai verificato un aumento come questo
2. In termini di durata non si è mai verificato un boom come questo
3. I tassi di inflazione sono particolarmente bassi e c'è poca perdita di valore reale anche in caso di prezzi fermi
Da tutte queste considerazioni lo sboom mi sembra proprio inevitabile!

Concordo su tutto.
Ma bisogna vedere cosa si intende per "sboom" e soprattutto i tempi di questo ridimensionamento dei prezzi.
Io ad un crollo verticale e generalizzato non credo.
Ci potrà essere in determinate località ma credo sarà circoscritto.
Sono + propenso ad immaginare una stabilizzazione o un lento ma prolungato calo dei prezzi.
 

Fernando'S

Forumer storico
ricpast ha scritto:
Concordo su tutto.
Ma bisogna vedere cosa si intende per "sboom" e soprattutto i tempi di questo ridimensionamento dei prezzi.
Io ad un crollo verticale e generalizzato non credo.
Ci potrà essere in determinate località ma credo sarà circoscritto.
Sono + propenso ad immaginare una stabilizzazione o un lento ma prolungato calo dei prezzi.

io per sboom mi sono fatto l'idea di un ridimensionamento del 30% all'incirca poi, siccome è un po' che ho quest'idea, vai a capire se rispetto ad oggi o rispetto un anno fa :)
ora a quanto siamo effettivamente ? non si sa........... dipende...... ecc
i tempi poi dipendono dalla paura che si crea e dalle garanzie da cui si deve rientrare se si sono garantiti prestiti con la casa, e la casa sul mercato vale molto meno immagino possano sorgere problemi e via dicendo
 

Yoghi

aridaje.........
generali1984 ha scritto:
Nel mio piccolo , non vedo grossi cali a breve 12-18 mesi ;
con le attuali condizioni sui tassi . Un -10% non è un calo ,
è un assestamento più che normale .
Diverso il caso se in uno storno si inserisce una recessione con ripresa
dell'inflazione , una stagflazione insomma , non mi sembra il caso .

Comunque confermo il momento negativo , non sono del settore , ma
nel fine settimana ho potuto constatare che ben due fabbriche di mattoni
hanno i piazzali belli pieni ; una darà 5 settimane di ferie invece
delle usuali 4 ( negli anni passati ne ha date 3 ) ; mentre l'altra temo
proceda a tappe forzate verso il pieno per poi entrare in cassa integrazione ( lo ha già fatto in passato ) .

Se la "catena" ha un senso non sono segnali positivi .

ciao Michè, sono Yoghi.
Come stai?
 

Guest

Guest
Cmq il mercato immobiliare è un mercato lentissimo, si muove con ritmi completamente differenti da quello mobiliare. Ovviamente nessuno è un guru, immagino però che non ci sarà mai uno sgonfiamento pazzesco, solo un lungo periodo di stagnazione, probabilmente dovuto ad alcuni fattori :
1) saturazione del mercato (l'offerta supererà la domanda);
2) aumento dei tassi di interesse passivo;
3) aumento della pressione fiscale;
4) sblocco del mercato delle locazioni;
5)intervento politico;
6) possibili scenari apocalittici futuri.
In ultima analisi, anche se dovesse verificarsi un "flop" del 30%, chi ha acquistato nel 1998 ha visto il valore commerciale del proprio immobile triplicare : è comunque un guadagno. Chi ha comprato negli ultimi 2 anni, non ha fatto un buon affare, a meno che non abbia comprato determinati immobili in costruzione. :)
 

Users who are viewing this thread

Alto