come sempre lei è molto stimolante per l' intelletto altrui, ebbene cercherò di interpretare il suo quesito.
Inizierei con una frase a me cara di Antoine de Saint Exupéry : "Ogni uomo dovrebbe guardare dentro di sè per imparare il significato della vita. Non è qualcosa che si scopre: è qualcosa che si deve modellare".
Coniugare secondo me la gradualità e la formazione cristiana "significa aiutare le persone, in ogni stagione dell’esistenza, a crescere dentro, così da portare a maturazione “l’uomo nascosto interiore”, l’uomo “interiore”. Delineare la propria identità personale attraverso la ricerca di senso: senso della vita, senso degli orientamenti che la qualificano e la motivano, senso delle organizzazioni che la esprimono, senso dei gesti che poniamo nella vita quotidiana. Significa aiutare la persona ad esprimere la sua identità con consapevolezza e responsabilità " diceva Lucio Soravito.
Per quanto riguarda l' improvvisa escursione bisogna ricordarci che il cristiano nella sua attività deve tener contooltre che della filosofiaanche del messaggio di Cristo riguardante l'uomo, la società, le cose. La vita non può essere abbandonata per capriccio, alla improvvisa escursione del l contingente, ma deve regolarsi secondo un puro pragmatismo.