IL PROBLEMA DELLE MENTi CHIUSE E' CHE HANNO LA BOCCA APERTA (2 lettori)

silpla2000

che bello il yo yo

l'ho sentita domenica in radio quest'assurdità ma che azzo ci stiamo a fa in europa a farci imporre cose senza capo ne coda vedrai che alla prossima ci impongono di friggere il pesche non l'acqua:D:D:D:D ma chi ha pensato sta cosa e quelli che l'hanno approvata sono quelli del titolo del 3d :wall::wall::wall::wall:
te lo immagini il reggiano e la grana fatta con la polvere di latte:wall::wall::wall::wall: la mozzarella, l'asiago, il pecorino solo per citarne qualcuno:wall::wall::wall::wall::wall:
 

DANY1969

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Val

Torniamo alla LIRA
Buongiorno.
Non ho ancora capito se la Grecia vuole uscire dall'euro oppure se è tutta una finta

«L’inizio della fine». Non ha usato mezzi termini il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, intervistato dalla Bbc britannica, per commentare l’ipotesi dell’uscita della Grecia dall’euro. «Se ci si trova in un’unione monetaria - spiega Varoufakis - uscirne è catastrofico».

Però capisco qualcosa d'altro :D
 

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Val

Torniamo alla LIRA
I centro-sinistrorsi sono in calo netto .......mr.bean non ce la fa più ......l'ncd scomparirà.
Ora che si riaffaccia il pericolo centro destra, le toghe ritornano alla carica in soccorso, ma........non hanno capito........loro sono al pronto soccorso, non gli altri ......loro ragionano ancora a testa bassa, alla vecchia maniera, con i paraocchi ben saldi.....ma questa volta - con o senza il berlusca - la destra vince.:lol::lol:

La Procura di Milano torna all'attacco di Silvio Berlusconi e a quasi un anno dalla assoluzione definitiva del Cavaliere per il caso Ruby punta a riportarlo sul banco degli imputati per l'ultima puntata di quella vicenda.

I pm vogliono processare Berlusconi con l'accusa di avere comprato il silenzio di decine di testimoni del suo processo.
I testimoni, va ricordato, non vennero creduti: eppure Berlusconi fu ugualmente assolto, non sulla base delle testimonianze che avrebbe comprato, ma semplicemente perché innocente.

Ma il reato per la Procura milanese ci fu lo stesso: col silenzio delle Olgettine e degli altri ospiti delle sue feste il Cavaliere avrebbe cercato di coprire il lato erotico delle sue serate e di difendere una versione, quella delle "cene eleganti" a base di chiacchiere e canzoni, smentita dai due processi.

Questa mattina il procuratore Edmondo Bruti Liberati ha convocato una conferenza stampa per annunciare la fine delle indagini.

A Berlusconi e a trentatrè dei suoi coindagati viene notificato in queste ore il provvedimento che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, dando all'ex premier venti giorni di tempo per presentare documenti a sua discolpa o chiedere di farsi interrogare. É insomma, dopo mesi di bonaccia, un luglio giudiziario di fuoco quello che si prepara per il Cavaliere, atteso - oltre che dai guai milanesi - mercoledì prossimo dalla sentenza di Napoli per la presunta compravendita di senatori e costretto due giorni dopo a presentarsi accompagnato dai carabinieri a Bari al processo per la vicenda escort.


il problema è : che noi paghiamo
 
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Val

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Vergognoso...e non aggiungo altro.

Rom in azione, il racconto di una giovane donna

La disavventura è toccata, tra gli altri, anche a una giovane donna di 27 anni che ha deciso di raccontarla al Messaggero: «Non ho ancora smaltito la rabbia. Sembrava una bambina e invece quella piccola nomade è già una ladra. Mi ha spintonata e io ho cercato di bloccarla ma lei mi ha preso per i capelli e mi ha sferrato un pugno al volto». Francesca, è questo il suo nome, lavora in un bar del centro e come ogni mattina ha preso la metro A e alla fermata Barberini ha subito l’aggressione. È stata vittima di tre ragazzini rom di 14 anni, due femmine e un maschio che appena sorpresi a rubare all’interno della metropolitana se la sono data a gambe levate. La loro corsa è stata interrotta da Francesca che si trovava proprio davanti alla porta del vagone. Francesca è stata prima spintonata poi ha cercato di bloccare una delle due ragazzine. Ma la rom le si è subito avventata contro, le ha tirato i capelli colpendola poi con un pugno in viso che le ha fatto sanguinare il naso.
«Ogni mattina sui vagoni la solita scena»

«Stavo andando al lavoro – ha raccontato – Eravamo tutti stipati in metro. A un certo punto la solita scena. Un signore si è messo a gridare richiamando l’attenzione degli altri passeggeri sui tre nomadi. I ragazzini avevano sfilato il cellulare dalla tasca di un signore. Si è subito scatenato il parapiglia. Il proprietario è riuscito a riprendersi il telefono. A Barberini il convoglio si è fermato e i minorenni hanno cercato di fuggire imboccando rapidamente una delle uscite del convoglio. Una delle ragazzine mi ha preso in pieno, mi ha fatto cadere. Io ho cercato di acchiapparla ma lei ha reagito in modo violento sferrandomi un pugno al naso». La ragazza è stata poi soccorsa e portata all’Umberto I in autombulanza. «Ormai – ha concluso – ogni giorno è una battaglia. Questi adolescenti agiscono con metodo. Salgono sui vagoni della metropolitana con il loro compito da compiere: derubare i passeggeri».
 

Val

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Ormai lo penso da parecchio tempo.......non hanno il contatto con la realtà del paese.
Vivono nel loro mondo, alla ricerca della notorietà.

I carabinieri per la tutela del Noe (nucleo operativo ecologico) hanno effettuato un sequestro preventivo di alcune aree del cantiere di Monfalcone, strategiche per la produzione nell’ambito di un’indagine che vede coinvolti il direttore dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone, Carlo De Marco, e i titolari di sei aziende che lavorano all’interno del cantiere. L’ipotesi di reato è attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

Squinzi: è la solita “manina” anti-impresa

Il gruppo Fincantieri ha poi diffuso una nota in cui si spiega che il provvedimento costringe il gruppo a sospendere l’attività lavorativa di tutto il personale coinvolto nel ciclo produttivo del cantiere di Monfalcone. Protesta il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi: i sigilli posti alla Fincantieri di Monfalcone concretizzano quella che lo scorso 28 maggio avevo definito come una “manina anti impresa”. “Monfalcone – ha aggiunto – è un altro caso Ilva, un altro caso in cui sembra che non si voglia che le imprese operino in questo paese, una cosa particolarmente grave”.
L’ira di Salvini: Renzi che dice?

Anche per il leader della Lega Matteo Salvini “è folle la decisione della cosiddetta giustizia italiana che mette a rischio altri 5 mila posti di lavoro. Il sequestro di una parte di Fincantieri a Monfalcone è una vera schifezza: solidarietà agli operai e all’azienda. A Renzi invece chiedo cosa aspetta a intervenire. Dal governo ci aspetteremmo, invece delle solite chiacchiere, un’azione immediata a tutela dell’occupazione”. Nel cantiere di Monfalcone (Gorizia) lavorano circa 4.500 persone tra dipendenti della stessa Fincantieri e operai delle società in appalto. Da oggi, come è stato reso noto dal gruppo, lavorano soltanto gli addetti alla manutenzione degli impianti, cioè un centinaio di persone. Al cantiere sono in costruzione alcune navi, grazie anche alla ripresa degli ordinativi, tornati a livello pre-crisi del 2007.



Secondo quanto ha reso noto lo stesso gruppo, l’inchiesta sarebbe relativa allo smaltimento di scarti di lavorazione, precisando che non si tratta di materiale nocivo per la salute.
 

Val

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Penoso, scandaloso leggere le motivazioni che hanno portato al sequestro.
Materiale depositato in attesa dello smaltimento da parte di azienda autorizzata allo smaltimento stesso.


La Procura della repubblica di Gorizia, nel giugno 2013 si era vista respingere la richiesta di sequestro, prima dal Gip e poi dal Tribunale, secondo cui non vi sarebbero state urgenze tali da giustificare una situazione di pericolo ambientale.


Da qui il ricorso presso la terza sezione penale della Cassazione.

L'inchiesta riguarda la gestione degli scarti di lavorazione nelle navi prodotti da parte delle ditte subappaltatrici di Fincantieri, che però non risultano titolari dell'autorizzazione a gestire i rifiuti.
La contestazione riguarda in particolare il deposito temporaneo messo a disposizione da Fincantieri, dove i vari rifiuti vengono ammassati e quindi rimossi da parte di un'altra ditta subappaltatrice.

La Corte ha accolto la tesi della Procura, per cui tutte le ditte in subappalto, e non solo Fincantieri, sarebbero soggette all'autorizzazione al trattamento rifiuti, anche in caso di semplice 'stoccaggiò.

La procedura utilizzata nel cantiere raffigurerebbe quindi un «deposito incontrollato», sanzionato dal decreto legislativo sul trattamento dei rifiuti.


Il procedimento è partito un anno e mezzo fa.

Per quanto riguarda l’attività lavorativa dei dipendenti, spiega il Noe, questa potrà riprendere nel momento in cui la situazione sarà regolarizzata e i rifiuti verranno portati fuori dalle aree.


L'azienda, in una nota, specifica che le aree sottoposte al sequestro sono «destinate alla selezione dei residui di lavorazione, strategiche per il regolare svolgimento del ciclo produttivo».
 
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Val

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Mi vien da ridere. Noi stiamo qui a farci le pare sull'accoglienza e questi ragionano così....siamo proprio dei coglioni.

«Noi qui stiamo ammazzando i miscredenti per poter allargare lo Stato islamico, ok?» annuncia via Skype , in collegamento con l'Italia dalla Siria, Maria Giulia Sergio.


Lady Jihad pensa di non essere intercettata e parla a ruota libera. «È finito il tempo che il musulmano sta nella terra della miscredenza, quello era il tempo dell'ignoranza, adesso c'è il khalifa (il Califfo, ndr )» spiega ai familiari la convertita alla guerra santa. E loda «i mujaheddin che hanno 15/16 anni e ammazzano 50 miscredenti. Dio è grande, no?». Nella stessa conversazione Maria Giulia trasformata in Fatima sottolinea: «C'è bisogno della legge islamica e qui abbiamo la legge islamica...quante volte ti ho detto: oggi hanno tagliato una mano di qua e di là, questa è la legge di Allah lode a lui l'Altissimo». E ancora descrive «i mujaheddin bellissimi, fortissimi, intelligenti, una meraviglia» secondo la Lady Jihad italiana partono per la guerra santa «e poi vanno da Allah...» uccisi in battaglia «perché? Qualcuno dà loro dei soldi? No, no...» lo fanno «per il Paradiso».
 

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