Mah, cosa dire, il problema lavoro è atavico.
Che i Greci non abbiano una gran nomea per il lavoro è risaputo.
Che evadino il fisco....pure.
Qualcosina se la sono cercata .......
Il problema è un altro. I coglioni siamo stati noi a cedere alle insistenze di certa nomenclatura europea (tedeschi/inglesi) che per salvare le loro banche ci hanno fatto buttare a mare una cinquantina di miliardi - MILIARDI - e poi noi stiamo qui a discutere per 1 - 2 miliardi di sforo di bilancio.
Credo che anche uno studente di ragioneria (spero) possa essere in grado di capire che se tu hai 222 miliardi di debiti e non sei in grado di pagarne 1,6 di miliardi....beh, mi sa che sei ampiamente fallito.
L’OFFERTA DEI CREDITORI. Per sbloccare gli aiuti che restano (7,2 miliardi più 10,9 del fondo salva-banche) i creditori fissano delle condizioni. I target di bilancio restano quelli elencati nelle ultime settimane: avanzo primario di 1%, 2%, 3%, e 3,5% nel 2015, 2016, 2017 e 2018. Per l’Iva: aliquota standard al 23%, inclusi ristoranti e catering, una ridotta al 13% su alimenti, energia, hotel (come chiedevano i greci), acqua e una terza aliquota super-ridotta al 6% su medicinali, libri e teatri, ma con l’abolizione delle eccezioni per le isole. Sulle pensioni, si chiede di creare “forti disincentivi” ai prepensionamenti (e non più l’abolizione), aumentando gradualmente l’età pensionabile a 67 anni. Graduale anche l’abolizione del contributo di solidarietà (EKAS) ai pensionati poveri entro il 2019. Sul fisco: abolizione degli sgravi agli armatori, aumento della tassa sulle imprese dal 26 al 28%.