IL REPARTO PSICHIATRICO MI HA SCELTO COME TESTIMONIAL (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
E' tardi.

Con 20 giorni (fossero anche 14, non cambia) di incubazione infettiva e portatori sani confermati (anche se non si sa in quale percentuale),
ogni contenimento è ormai, se non impossibile, probabilmente irrealistico.

Visto che la mortalità si concentra sulle fasce anziane, qualcuno potrebbe aver pensato di risolvere così i previsti problemi dell'INPS.
La cattiveria umana non ha limiti, ormai non mi stupirebbe più neppure questo.

Avessero chiuso le frontiere a tutti i passeggeri provenienti dall'oriente due settimane fa
(obbligando chi volesse entrare alla quarantena, seria) forse c'era una speranza.

Ora probabilmente no.
Spero di sbagliarmi. Lo spero davvero.

È Emergenza, ma non lo capiscono.

Sarà l'anno dei lutti.

Ma loro, la casta, un posto in terapia intensiva lo troveranno sempre.

Perché Mattarella o Sala non fanno un giro tra gli infermieri infetti dell'ospedale di Codogno
o tra i loro familiari per portare la loro solidarietà come fecero ai cinesi?
 

Val

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Ad inizio anno Antonio Maria Rinaldi aveva presentato un’interrogazione parlamentare alla Commissione Europea,
con la quale chiedeva se la Commissione concordasse con la BCE che una limitazione troppo forte all’uso del contante come quella imposta dal Governo Italiano,

Questa era l’interrogazione originale:

Dal 1 luglio 2020, il limite sarà di € 2.000 e dal 1 gennaio 2022 di € 1.000.
Il 16 dicembre scorso, con una lettera indirizzata al ministro Gualtieri,
la Banca centrale europea ha esplicitato alcune criticità che potrebbero sorgere a seguito dell´applicazione della norma.


Nel documento è sottolineato che il pagamento in contanti rappresenta uno strumento di inclusione dell’intera popolazione nel sistema economico
e che tale modifica potrebbe creare una sperequazione sociale. Inoltre questi non necessitano di infrastrutture tecniche che richiederebbero investimenti obbligatori
da parte delle piccole imprese, fondamentali per l’economia italiana.


È stato inoltre evidenziato che il governo avrebbe dovuto verificare la comparabilità dei costi dei mezzi di pagamento alternativi rispetto al contante
e verificare l’esistenza di strumenti sostitutivi con minori ripercussioni negative per contrastare l’evasione fiscale.
Ciò anche con riferimento alla direttiva n. 2015/849/UE relativa a specifiche verifiche in caso di pagamenti pari ad almeno € 10.000.


Alla luce di quanto sopra esposto, si pongono i seguenti quesiti alla Commissione:

Il suo indirizzo è in linea con le indicazioni della BCE?

Cosa intende fare per evitare i rischi evidenziati dalla BCE?

La BCE ha infatti messo in luce come il contante permetta a tutti, anche a chi non è provvisto di conto corrente e di strumenti di pagamento elettronici,
di partecipare alla vita economica e sociale della comunità Quindi limitare eccessivamente, come fa l’Italia, l’uso del contante
è uno strumento di esclusione e di discriminazione nei confronti delle classi più deboli. Inoltre chi ha valutato i costi di questa scelta per il pubblico?


Ieri la Commissione Europea ha risposto all’interrogazione di Rinaldi.. anzi risponde Gentiloni , tanto per essere precisi, con questo testo

Ai sensi del diritto dell’UE, le banconote e le monete in euro hanno corso legale nella zona euro.
L’articolo 128, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) stabilisce il corso legale delle banconote in euro
e l’articolo 11 del regolamento (CE) n. 974/98 fa riferimento alle monete in euro.


Il considerando 19 del regolamento n. 974/98 precisa tuttavia che “le eventuali limitazioni di pagamento in banconote o monete metalliche,
decise dagli Stati membri per motivi d’interesse pubblico, non sono incompatibili con il corso legale delle banconote e delle monete metalliche in euro,
a condizione che esistano altri mezzi legali di estinzione dei debiti pecuniari”.


L’Italia ha adottato diverse misure per combattere l’evasione fiscale, con un divario fiscale stimato a 109,1 miliardi di EUR nel 2016.
Il bilancio 2020, in particolare, mira a contrastare le omesse dichiarazioni dei redditi incoraggiando i mezzi di pagamento tracciabili,
anche attraverso limiti più bassi per i pagamenti in contanti. Ciò è in linea con la raccomandazione specifica per l’Italia, f
ormulata dal Consiglio il 9 luglio 2019, relativa al potenziamento dei pagamenti elettronici obbligatori
anche mediante un abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti: ciò rientrerebbe nella categoria delle limitazioni di pagamento in contanti
“per motivi d’interesse pubblico” ai fini del regolamento 974/98.


Ai sensi dell’articolo 127, paragrafo 4, TFUE, la Banca centrale europea (BCE) può formulare pareri da sottoporre alle istituzioni,
agli organi o agli organismi dell’Unione competenti o alle autorità nazionali su questioni che rientrano nelle sue competenze.
L’imposizione di nuovi limiti di pagamento in contanti è chiaramente una questione su cui la BCE è legittimata a dare il suo parere agli Stati membri.
Nel dicembre 2019 la BCE ha inviato una lettera alle autorità italiane nella quale ricordava la necessità di consultare la BCE
su progetti di disposizioni legislative che ricadono nel suo ambito di competenza, inclusi quelli relativi ai mezzi di pagamento
.


La Commissione non ha nulla da aggiungere al contenuto della lettera della BCE.

Quindi la commissione concorda con la Banca Centrale Europea per cui una riduzione eccessiva del contante viene ad essere
un elemento di esclusione sociale delle fasce deboli e che, comunque, in queste scelte, debba essere attentamente considerato il costo sociale.

Ora vista la volontà di proseguire con la limitazione del contante verso la famosa società Cashless, sogno di Orwell e di tutti i dittatori,
abbiamo che il Governo Italiano, quello di Conte BIS, sta VIOLANDO LE DISPOSIZIONI DELLA BCE, seguite anche DALLA COMMISSIONE.
Non è che ci prenderemo una procedura di infrazione per questa scelta?
Oppure che il primo che farà ricorso davanti alla Corte di Giustizia Europea farà annullare una norma, chiaramente, illegittima?
 

Val

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Quando l’uomo più ricco della Francia, il padrone della LVMH Bernard Arnault,
ha stupito i mercati lo scorso mese di novembre [2019] con il suo acquisto per 16 miliardi di dollari dell’icona di gioielli Tiffany,
sapeva che avrebbe dovuto emettere circa 10 miliardi di dollari di obbligazioni per finanziare l’accordo.

Sapeva anche che non sarebbe stato un problema, per una semplice ragione: ci sarebbe stata la BCE ad assicurare che l’accordo sarebbe stato concluso.

Ma nemmeno Arnault, che si aspettava che il rendimento dell’emissione obbligazionaria fosse “compreso tra lo 0% e l’1%”,
aveva anticipato che l’accordo sarebbe stato concluso in modo tale che il mercato obbligazionario avrebbe finito per pagarlo.

Sì, grazie all’eredità duratura di un solo Mario Draghi, l’uomo più ricco di Francia è ora ancora più ricco, perché ha dovuto emettere debiti.

Cosa è successo?
Mentre il mondo finanziario seguiva da vicino ogni dato inventato di Pechino sulla lotta della Cina contro l’epidemia di corona-virus,
LVMH ha tranquillamente messo insieme 7,5 miliardi di euro e 1,55 miliardi di sterline, con scadenze variabili da 2 a 11 anni,
per contribuire a finanziare l’acquisto di di Tiffany per 16 miliardi di dollari.

Ecco la notizia: come riportata da Reuters la scorsa settimana:

non solo l’accordo sulle obbligazioni da 9,3 miliardi di euro è stato aumentato di oltre il 50% rispetto al discorso iniziale sui prezzi di 6 miliardi di euro appena quel giorno,
ma 2 delle 5 tranche in euro sono state collocate a rendimenti negativi, ciò significa che gli investitori pagherebbero la LVMH con rating A per prendere in prestito denaro.
Anche la scadenza più lunga, una tranche in euro di 11 anni, ha avuto un rendimento di appena dello 0,43%.


E le azioni non sono neppure state lanciate come dei “gree bonds”.

In questo modo, come scrive Marcus Ashworth su Bloomberg (dal titolo: L’uomo più ricco di Francia riceve un pasto gratis dalla BCE),
il miliardario francese può ringraziare Mario Draghi e la BCE per due motivi.

Il primo è il riavvio del programma di acquisto di obbligazioni di società private CSPP (Corporate Sector Purchasing Program) da 189 miliardi di euro della BCE,
che ha contribuito a ridurre i credit spread sono sempre più bassi e, in molti casi, portandoli a livelli negativi, il che significa che gli investitori pagano non gli stati sovrani,
ma le società private per prendere i loro soldi. E mentre la banca centrale potrebbe aver voluto ridurre i costi di finanziamento delle aziende europee per rendere più facile gli investimenti,
potrebbe non essere stato utile aiutare un colosso del lusso francese ad accaparrarsi l’icona americana dei gioielli“, scrive Ashworth

.Il secondo modo in cui la BCE ha arricchito l’uomo più ricco di Francia: per la banca centrale affamata di collaterali,
un’emissione importante di queste dimensioni significa che almeno una parte dell’offerta originale sarà stata acquistata dalla BCE (o lo sarà nel prossimo futuro).

Come osserva il commentatore di Bloomberg, “spesso la banca prende fino al 20% delle emissioni ammissibili
e c’è stata una reale carenza di credito di alta qualità da quando il programma di Quantitative Easing è stato ripristinato”

.In effetti, i “famelici” acquisti da parte della BCE di quasi tutti i debiti societari hanno portato ai famigerati acquisti del debito della Steinhoff,
con Mario Draghi che è emerso come uno dei maggiori detentori del debito proprio mentre l’azienda tracollava,
con i suoi rating ridottisi rapidamente da titoli affidabili a titoli spazzatura (deep junk).

E se la BCE non avesse venduto le sue partecipazioni, la banca centrale sarebbe stata coinvolta come gli altri azionisti come portatore di interessi nella ristrutturazione aziendale,
possedendo essa effettivamente azioni di una società privata, anche se alla BCE non sarebbe legalmente consentito di acquistare equities di una impresa privata (almeno per quanto ne sappiamo).



La BCE non stava solo arricchendo i miliardari come parte del suo mandato di “sgocciolamento dall’alto verso il basso” (trickle down)
in un momento in cui i credit spread sono ai livelli più bassi di sempre: come osserva anche Ashworth di Bloomberg,
all’inizio di febbraio c’era in Europa un’altra grande vendita di imprese dal colosso statunitense Media Comcast Corp.,
che ha emesso titoli per un valore di 3 miliardi di euro e 1,4 miliardi di sterline.

Questo tipo di vendite è noto come “reverse Yankee”, dove una società americana emette dei titoli di debito, ma non in dollari.
Forse potremmo attribuire alla LVMH l’uso di fondi neri a basso costo nella sua liquidità per acquistare una società americana
come un “reverse Yankee al contrario”. Il mondo della finanza è sempre flessibile.


Sulla base di queste informazioni, i lettori possono ora liberamente avvicinarsi a chiunque sostenga
che le banche centrali hanno fallito nella loro missione di arricchire la popolazione in generale.

Effettivamente hanno fallito, ma per compensare il fallimento quantomeno rendono più ricco di centinaia di milioni di dollari il miliardario del caso.

Per quanto riguarda tutti gli altri, ovviamente si possono comprensibilmente sentire molto arrabbiati per il fatto che nessuna di queste elargizioni gratuite sia mai arrivata a qualcuno di loro.

Per questo si mettono a votare per i partiti populisti, anche se le alte ed istruite dirigenze sono perplesse dato che, per la prima volta in assoluto,
la maggioranza della popolazione mondiale è insoddisfatta della “democrazia” e pensa che il mondo sia diventato come una repubblica delle banane.



Figura: L’aumento dell’insoddisfazione in tutto il mondo verso la democrazia, in democrazie rappresentanti 2,43 miliardi di persone
in America Latina, Africa, Medio Oriente, Nord America, Est asiatico ed Australia.
Sondaggio basato su 3’218 individui di diversi paesi, classificati di anno in anno e facendo una media sulla popolazione.
Tratto da: For The First Time Ever, A Majority Of The World’s Population Is Dissatisfied With Democracy | ZeroHedge News


Chiediamoci come reagirebbero gli europei se la FED aiutasse così apertamente un acquirente statunitense a rilevare una società europea;
gli americani, ovviamente, hanno molte altre cose per distrarsi che prestare attenzione al più grande trasferimento di ricchezza da un grande gruppo ad un altro enormemente più piccolo.

Riportiamo le dure parole di Jonathan Tepper, che meglio di tutto riassumono lo stato di pre-collasso palesemente assurdo in cui si trova la civiltà globale:



« Un giorno guarderemo indietro e ci meraviglieremo di come il Quantitative Easing sia stato proposto come panacea per i focolai di virus,
per il declino del mercato azionario, per il calo dei prezzi degli immobili, per il cambiamento climatico, ecc.

L’unica cosa per cui il QE non è stato ancora proposto è per la cura dell’impotenza.»

Tratto da :
ECB Buys LVMH Bonds To Finance Tiffany's Acqusition, Making France's Richest Man Even Richer
 

Val

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Junk food o “cibo spazzatura”: dovrebbero bastare queste parole per convincerci a evitare certi alimenti.

Junk
in inglese è il “rifiuto”, lo scarto, ciò che non serve e che pertanto va gettato via.
La spazzatura è la stessa cosa: è ciò che va spazzato via, allontanato.

Quali sono i junk food? Si tratta di tutti quegli alimenti inutili o dannosi per il nostro organismo, che presentano alcune caratteristiche ben precise (non necessariamente tutte):

1. Eccessiva concentrazione di zuccheri semplici e raffinati (ovvero quelli facilmente assorbiti dal nostro organismo), esagerati rispetto alle nostre esigenze.

2. Eccessiva concentrazione di grassi, specialmente di acidi grassi saturi e/o trans (non proprio salutari per il nostro organismo),
spesso derivati da oli di scarsa qualità, come alcuni oli vegetali utilizzati nell’industria alimentare.

3. Addizionati di aromi, coloranti, conservanti artificiali, sostanze prodotte in laboratori chimici a volte anche dannose per l’organismo.

4.Prodotti con materia prima di scarsa qualità e/o scarti dell’industria alimentare.

Tutto ciò, secondo una logica razionale, renderebbe questi alimenti poco raccomandabili, il problema è che accade il contrario.

Campagne pubblicitarie online, alla TV, per radio e su carta ci presentano questi prodotti
come degni sostituti di una colazione, di uno spuntino e a volte perfino di un pranzo o di una cena.


Di che alimenti parliamo
Parliamo di alcuni prodotti appartenenti a tre categorie principali: snack salati, snack dolci e bevande.
Vogliamo darvi qualche strumento in più per comprendere questi alimenti e a quel punto poter decidere liberamente se e quando consumarli.
Non vogliamo demonizzarli, ci sono delle situazioni in cui vale la pena concedersi un vizio o uno sgarro,
ma bisogna farlo sapendo che probabilmente imbellimento è inutile, non ci darà alcun beneficio e in alcuni casi potrebbe anche essere nocivo.
 

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"Ci hanno svegliati nel cuore della notte. È arrivata un’ambulanza alle due e mezzo e il dottore ci ha fatto i tamponi,
poi hanno dato a Donato (nome inventato per evitare azioni da caccia all’untore, ndr) una mascherina e se lo sono portato via".

In seguito è stato sottoposto anche agli esami del sangue ed è risultato negativo, così come i genitori che ora si sentono più sollevati.
"Ma ritrovarsi tutto a un tratto al centro di questa storia non è una bella esperienza", precisa il signore.

Il manager potrebbe essere stato il veicolo del virus, anche se va sottolineato che fino ad ora nessun test lo ha confermato.
L'80enne intervistato ha altre due figlie e un nipote: il marito di una delle sue figlie è invece risultato positivo al test.
Dunque potrebbe essere confermata la prima ipotesi medica: è stato infettato dal virus ma è anche guarito.

L'uomo lavora per l'azienda Mae di Fiorenzuola d'Arda (Piacenza), che si occupa di materiale plastico e fibra di carbonio, dove "dirige due stabilimenti a Shanghai".
Proprio a Shanghai vive stabilmente da ormai 7 anni: "Tre o quattro volte l’anno ci viene a trovare in Italia, in questa casa dove lui è nato e cresciuto,
e rimane con noi una decina di giorni. Stavolta non ha potuto venire per le feste di Natale e allora ci ha raggiunto dopo".
È tornato il 21 gennaio con un volo Air China: anche questa volta doveva rimane pochi giorni ma
"non è più potuto ripartire, data la situazione che si è creata in Cina. In questo mese, da quando lui è arrivato in Italia,
qualche volta abbiamo commentato le notizie sul virus, ma lui è sempre stato bene, non ci aspettavamo certo la scena dell’altra notte".

Il 41enne viene descritto dal padre come "uno che ha una dedizione assoluta per il lavoro e un grande senso di responsabilità".
In questo mesetto vissuto in Italia "è stato sempre lì, al computer, a controllare come vanno le cose nei suoi stabilimenti".

Tra le varie tappe vi sarebbe anche una cena organizzata a Milano: "Non so che dirle. Quando torna in Italia, come sempre, si muove.
Non è che passa tutto il giorno a casa, ovvio. Vede i suoi amici, i suoi colleghi. Venendo lui dalla Cina è normale che sia stato indicato ai medici, ma poi vai a sapere com’è andata…".
 

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Avevamo bisogno di Jacques Attali per pensarci!

Nella sua rubrica della rivista l’L’Express del 3 maggio 2009, il vecchio sherpa di François Mitterrand
rivela alcuni intimi fantasmi del mondo oligarchico. In breve: là dove il crack finanziario è fallito, finora,
una buona piccola pandemia potrebbe costringere i nostri dirigenti ad accettare la realizzazione di un governo mondiale!


“La storia ci insegna che l’umanità evolve significativamente soltanto quando ha realmente paura:
allora essa inizialmente sviluppa meccanismi di difesa; a volte intollerabili (dei capri espiatori e dei totalitarismi);
a volte inutili (della distrazione); a volte efficaci (delle terapeutiche, che allontanano se necessario tutti i principi morali precedenti).
Poi, una volta passata la crisi, trasforma questi meccanismi per renderli compatibili con la libertà individuale ed iscriverli in una politica di salute democratica.”


Per Attali, “La pandemia che sta iniziando potrebbe far scatenare una di queste paure strutturanti”, poiché essa farà emergere,
“meglio di qualsiasi discorso umanitario o ecologico, la presa di coscienza della necessità di un altruismo, quanto meno interessato.”

“E, anche se, come bisogna ovviamente sperare, questa crisi non sarà molto grave, non bisogna dimenticare,
come per la crisi economica, di impararne la lezione, affinché prima della prossima crisi – inevitabile –
si mettano in atto meccanismi di prevenzione e di controllo, come anche processi logistici di un’equa distribuzione di medicine e di vaccini.
Si dovrà per questo, organizzare: una polizia mondiale, un sistema mondiale di stoccaggio (delle risorse) e quindi una fiscalità mondiale.
Si arriverebbe allora, molto più rapidamente di quanto avrebbe permesso la sola ragione economica, a mettere le basi di un vero governo mondiale.”


“È del resto con la creazione dell’ospedale che è cominciata in Francia, al XVII secolo, la realizzazione di un vero e proprio Stato”, afferma per concludere.

Tratto da:
Attali: une petite pandémie permettra d'instaurer un (...) - Solidarité & Progrès

Traduzione a cura del blog:
Attali: "Una piccola pandemia permetterà di instaurare un Governo Mondiale!" – AltraInformazione
 

Val

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Commento.

"...ecco queste son le parole di un membro di sion vicino alla famiglia di banchieri privati Rothchild!
...e tra l'altro questo è il PAZZO che ha creato dal nulla il nuovo premier francese Emmanuel Macron
.. ormai già destinato al macero, tanto cresciuto in un ambiente pedofilo monarchico,
quindi comunque destinato a venir ricoverato in un reparto psichiatrico!
ma in fondo il 40-50enne italiano medio DESIDERA farsi governare da un "uomo potente al comando" come questo:
l'hanno detto molti sondaggi italiani! ..mica un "Renzi, o un Conte qualsiasi".. uno che metta un pò d'ordine in Italia vero?
l'italiano VUOLE un vero TIRANNO ASSASSINO al governo! ..così finalmente "i treni arriveranno in orario!"
 

Val

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Quando ormai la coalizione russo-siriana si avvicina alla riconquista dell’ultima piazzaforte in mano ai ribelli appoggiati dalla Turchia ad Idlib,
allora Erdogan, miracolosamente, si ricorda di essere un membro della NATO e chiede l’aiuto USA.

Antefatto: nonostante l’impiego di mezzi diretti nella battaglia e l’appoggio militare ai militanti islamici nella zona,
la Turchia si avvia ad essere pesantemente sconfitta nella sacca di Idlib, mentre,piano piano, i siriani avanzano con l’appoggio aereo dei russi.



L’alleanza Russo- Turca rivela la sua basilare fragilità: i due paesi hanno delle finalità strategiche e delle alleanze diverse :

i russi sono alleati dei siriani, che vogliono riconquistare il proprio paese, e non hanno neppure problemi ad accordarsi coi curdi,
man mano che gli USA alleggeriscono la loro posizione.

Al contrario i turchi sono tradizionali avversari di queste due forze ed appoggiano i turcomanni della zona.

Ecco allora che si rivela l’errore di aver acquistato un sistema missilistico antiaereo russo: essendo studiato per opporsi ad aerei NATO e non russi,
S400 è facilmente ingannabile dai Sukhoi Su24 russi e siriani. Quindi Erdogan ha chiesto agli USa dei sistemi antiaerei Patriot, come riportato da Bloomberg.

I turchi ed i miliziani islamici in questa zona hanno tentato una controffensiva che è finita in un disastro,
con 4 carri M60 turchi distrutti insieme ad altri mezzi corazzati utilizzati nell’operazione,
il tutto sotto l’attacco aereo dei Su 24 russi e siriani.

Ecco un video del risultato della controffensiva:

Full video of failed Syrian Rebels attack on Government forces at village of Nayrab, west of Saraqib.
The attack resulted in humiliating defeat, intense Russian airstrikes destroyed most of the rebel forces and their vehicle,
including 4 TAF M60 Sabra MBTs that supported the op. pic.twitter.com/l0RMjJMyMz

— Aldin (@aldin_ww) February 21, 2020

A questo punto Erdogan ha chiamato Putin per tentare di ottenere un accordo sulla fissazione di un’area di tutela di 30 km intorno a Idlib.
Putin però è stato freddo ed ha affermato che vuole in ritorno dei territori siriani in mano ai miliziani islamici.
Insomma vuole la fine di questa guerra, anche a costo di cacciare turchi e miliziani.

A questo punto, visto anche il fallimento dei missili spalleggiabili, alla Turchian non resta che chiedere aiuto alla NATO,
cioè ai tanto disprezzati USA, che dovrebbero pattugliare la frontiera con la Siria.
Trump in un tweet ha affermato che la Turchia è un alleato NATO, ma quanto in pratica vogliono intervenire per proteggere Idlib ?

Un ufficiale USA ce ne dà un’idea:

.@OIRSpox Colonel Myles Caggins says the #Idlib province is a "magnet" for terrorist groups who are a "nuisance, a menace and a threat"
to the hundreds of thousands of civilians in Syria, who are just "trying to make it through the winter."

Read more Under attack: Hospitals deliberately targeted as Syria's war intensifies pic.twitter.com/cS9Tc5TC7r

— Sky News (@SkyNews) February 20, 2020

Intervisto da Skynews in colonnello USA Myles Caggins afferma che Idlib è solo un fastidioso nido di terroristiche vuole riuscire a passare l’inverno.
Non proprio l’atteggiamento di chi voglia impegnare ad aiutare i turchi a difendere questo “Nido di terroristi”…
 

Val

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Ore 10.45 - Secondo caso nel Cremonese
C’è un secondo caso di coronavirus in provincia di Cremona: è stato registrato nel comune di Pizzighettone.
Il precedente riguardava invece una donna residente a Sesto e Uniti: lavorava in una ditta che è stata chiusa per precauzione.

Ore 10.12 - Una morta in Lombardia: sospetto coronavirus
C’è una secondo caso mortale in Italia: è una donna residente in Lombardia.
Era in attesa del test sul coronavirus e residente sempre nel Lodigiano. Le era stata diagnosticata una polmonite.
Stabili invece le condizioni del trentottenne di Codogno, nel frattempo trasferito a Pavia.
 

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