IL REPARTO PSICHIATRICO MI HA SCELTO COME TESTIMONIAL

«Si è calcolato», spiega ancora l’infettivologo Massimo Galli, professore all’Università di Milano-Ospedale Sacco,

«che per questi virus la distanza di sicurezza è 1 metro e 82 cm affinché le particelle emesse da colpi di tosse e starnuti non possano raggiungere l’altro».
 
L'organizzazione avverte:

"Il tempo sta per scadere" e la finestra utile a fermare la diffusione mondiale è sempre più piccola.

"C'è grande preoccupazione per la diffusione del nuovo coronavirus nei Paesi fuori dalla Cina- ribadisce l'Oms-
C'è ancora una 'finestra' per contenere l'epidemia di coronavirus, ma si sta restringendo".

È necessario, quindi, mettere in campo tutti gli strumenti possibili, per contrastare la diffusione del virus,
adottando misure adeguate, tra cui anche quelle finanziarie.

Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante la conferenza stampa a Ginevra a sottolineato il bisogno di aumentare gli investimenti sulla prevenzione:
"Abbiamo invitato la comunità internazionale ad agire rapidamente, anche in termini di finanziamento", ha dichiarato.
Poi ha aggiunto: "Non è quello che stiamo vedendo". I fondi, quindi, non sembrano arrivare.

Molta preoccupazione desta l'aumento dei casi da Covid-19 in Iran, "dove ora sono stati registrati 18 casi e 4 decessi".
L'organizzazione specifica si aver "già fornito il kit con test diagnostici e continuerà a fornire ulteriore supporto".
 
Primo morto in Italia: è un uomo di 78 anni. L’uomo risultato positivo al Coronavirus
è deceduto venerdì sera poco dopo le 22.45 all’ospedale di Padova: è uno dei due pazienti positivi al coronavirus.
Lo conferma all’Ansa il governatore Luca Zaia
 
«L’ospedale di Schiavonia sarà chiuso e svuotato in 5-6 giorni — ha detto Zaia —.
Nessuno potrà entrare, né i ricoverati saranno dimessi prima di essere stati sottoposti a tampone».

Per creare un cordone sanitario attorno a Vo’ Euganeo, affronteranno il tampone 4.200 persone.

Per fornire un supporto logistico all’Usl, la Regione ha creato una task force di medici e infermieri e la Protezione civile sta allestendo un campo base a Schiavonia.

«Se dovessimo avere problemi di spazio potremmo appoggiarci alle scuole, che saranno vuote — ha detto Zaia —.

A ulteriore tutela dell’intera popolazione del Veneto, il test per il coronavirus sarà esteso ai pazienti con gravi forme influenzali».
 
l'Italia si guadagna il triste record di nazione con più casi registrati in quel d'Europa.

Era abbastanza ovvio che avremmo cercato goffamente di chiudere la stalla quando i buoi erano già entrati.

Era palese dal primo secondo che sarebbe successo così. Non mi stupisco.

Tipico della nostra espressione geografica, meravigliosa nelle sue eccellenze scientifiche,
imprenditoriali, progettuali, culturali e artistiche e vomitevole nei suoi politici politicamente corretti. Da sempre.

Ma poi il virus arriverà anche con i barconi dall'Africa?
 
Due treni sono stati fermati nelle stazioni di Lecce e Milano perché a bordo ci sarebbero due casi sospetti di Coronavirus.

Si tratta di un Italo diretto a Milano e di un Freccia in partenza dalla stazione del capoluogo salentino.

In entrambi i casi si sono attese ore prima che il personale del 118 prelevasse le due persone con sintomi influenzali

Dalle prime informazioni è emerso che l'uomo in questione era rientrato poco fa dalla Cina.

Il giornalista della Rai Mario Prignano ha raccontato su Twitter di essersi trovato a bordo del treno in questione, dove,
una volta arrivato a Lecce, c'è stato un controllo di carabinieri e sanitari su un passeggero che viaggiava nella carrozza 9:
"Chi è fuori può informarsi meglio di noi che siamo dentro. E' difficile anche intercettare un controllore. Siamo fermi qui da un'ora e venti".

Intanto, l’uomo sospetto è risultato negativo ai controlli, ma resterà sotto osservazione per 15 giorni per precauzione

Stesso episodio si è verificato poco prima sul treno 9948 partito da Roma alle 16:40 e diretto a Milano.

Un passeggero sulla carrozza 11 ha corso gara con il paziente zero, in Lombardia.

Il treno è fermo fuori la stazione di San Ruffillo Bologna. Anche in questo caso, dopo poco il capotreno ha fatto l'annuncio ufficiale: l'allarme è rientrato
 
Buongiorno.

Nuovo caso di coronavirus a Cremona, presso l'ospedale civile. È il 16esimo in Lombardia.

A quanto apprende l'AGI da fonti ospedaliere, i vertici del nosocomio hanno tenuto una riunione d'emergenza
terminata intorno all'1:30 di notte ma per ora mantengono il massimo riserbo.
 
Come si legge su Facebook dalla pagina del primo cittadino cremonese,

"in accordo con la prefettura di Cremona, in via cautelativa e preventiva rispetto alla diffusione del Coronavirus,
oggi le scuole di ogni ordine e grado rimarranno chiuse".

Il sindaco Gianluca Galimberti ha poi aggiunto che l'amministrazione sta anche "valutando la sospensione degli eventi sportivi"
oltre alle manifestazioni del carnevale che si sarebbe dovuto celebrare in questi giorni.

Il primo cittadino ha poi garantito ai compaesani di essere "in stretto contatto con le autorità sanitarie" e di adoperarsi "al massimo per tutelare la salute dei cittadini".

.....................e a Cremona ci sono 72.000 abitanti.
Ma non c'è problema. "eravamo preparati. E' tutto sotto controllo".
 
Il vero collo di bottiglia del #coronavirus, quello che fa la differenza (per i casi gravi) tra guarire o trapassare, sono i posti in terapia intensiva.

I due cinesi ricoverati allo Spallanzani, due casi molto seri, probabilmente la sfangheranno proprio perché hanno goduto per un mese di un reparto a loro dedicato
e delle cure dei migliori specialisti in esclusiva.

In un contesto non dico alla Wuhan, ma semplicemente un tantino più complesso, magari non avrebbero neppure trovato posto e sarebbero finiti nella lista dei deceduti.

Esagero? Forse.

Ma guardate qui sotto la situazione dei posti letto in terapia intensiva in Italia, ce la fornisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

E’ aggiornata -si fa per dire- al 2013 e non si hanno notizie di cosa sia accaduto nei 7 anni successivi, ma l’andazzo non fa presumere nulla di buono:
se nel 1980 l’Italia vantava 922 posti letto di terapia intensiva ogni 100mila abitanti, nel 2013 erano scesi ad appena 275.

Come stiamo messi nel 2020 non voglio neppure saperlo, altrimenti non ci dormo la notte.

Tutti questi posti letto, inoltre, non se ne stanno lì vuoti ad aspettare i malati di coronavirus.

Sono già occupati 365 giorni l’anno da infartuati, vittime di incidenti e altri ammalati in emergenza: che facciamo, li buttiamo giù dal letto?
Bastano appena pochi casi gravi di coronavirus per mandare in tilt il sistema ospedaliero di qualsiasi città.

Non mi piacerebbe vedere il mio Paese, uno dei migliori del mondo quanto a sanità (ne resto convinta),
costretto ai triage per decidere chi può campare e chi si deve invece affidare alla Vergine di Lourdes.

Forse siamo ancora in tempo: l’Italia è leader nella produzione di biomedicali da emergenza (fortunatamente non li importiamo),
un decreto d’urgenza del governo potrebbe rimpinguare gli ospedali consentendo l’apertura di nuove terapie intensive almeno basiche,
e sancire l’assunzione immediata di nuovo personale medico e infermieristico per qualche mese.
Non possiamo neppure permetterci medici e infermieri in quarantena (o peggio ammalati) senza sostituzione, data la carenza già cronica.

Un governo in piena facoltà di prendere decisioni agirebbe immediatamente in questo senso.

Un governo che non può fare nulla senza permessi esteri, dallo spender soldi al dichiarare le emergenze,
se ne sta lì preoccupandosi solo dell’”allarmismo” mentre nell’ospedale di Lodi non hanno neanche le mascherine.

Muovetevi ragazzi, è l’ora di diventare fateprestisti.
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https://gateway.euro.who.int/…/hfa_478-506…/visualizations/…



(UPDATE: Al 2017, sembra che i posti in terapia intensiva del SSN siano 8,42 per 100mila abitanti, più 4,30 in unità coronarica.
A meno di errori, un crollo tragico. Fonte: http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp… )
 
Chissà se capiranno mai perché esistevano i compianti confini nazionali...

Avrebbero dovuto attuare serie politiche di controllo ed altri provvedimenti che a questa casta di governanti incompetenti suonano come una lingua straniera...

Questa sera su una rete Mediaset ad una domanda del giornalista se fossero considerati sufficienti 14 giorni
per capire se una persona ha incubato il virus il virologo ha risposto SI dopo 3 secondi di silenzio
prima di rispondere con la stessa convinzione di chi risponde SI alla domanda di farsi tagliare il pisello.

D’altronde il Ministero della Sanità così ha statuito. Dunque w la politica, tanto chi ci rimette è la gente comune.

Mi fa ridere che 1 mese fa avevo ricevuto un audio su Whatsapp attribuito ad un tal Alex Cavani, persona realmente esistente e che,
se ricordo bene per un viaggio di lavoro in Cina, raccontava quanto passava per le cronache locali e notiziari,
raccontando come avessero completamente isolato la città di Whuan decine di milioni di abitanti,
di come si apprestassero a fare altrettanto con un’altra città ancora più grande, di come avessero blindato i confini delle città con mezzi militari
e di come impedissero l’accesso all’area, consentendo solo a mezzi carichi di alimenti di entrare,
raccontava come non fosse più considerata dalla popolazione cinese una semplice suggestione che il patogeno fosse fuoriuscito da un laboratorio militare.

Lo hanno “pelato” al ritorno in Italia a tal punto che ha dovuto fare un post su Facebook scusandosi ed invitando ad affidarsi a fonti ufficiali governative, quelle della Farnesina.

Lui ha rischiato il procurato allarme per aver raccontato quello che ora è largamente riconosciuto. Dopo 1 mese.

Siamo governati da un manipolo di imbecilli. Se qualcuno ha dubbi su questo, si faccia curare.
 

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