IL TEMPO PORTA VIA QUASI TUTTO, MA NON I MOMENTI VISSUTI, NON LE EMOZIONI. ILTEMPO TRATTIENE

Altra verità.

L’attacco della notte di martedì al centro di detenzione di Tajoura, alla periferia di Tripoli,
ha colpito solo civili che con lo scontro in atto tra le fazioni libiche in campo non hanno niente a che fare.

‘Danni collaterali’, come vengono tristemente definiti in gergo militare.

A quanto pare, il vero obiettivo dell’attacco non era la prigione per migranti poco fuori la capitale,
ma la base militare di una delle milizie a sostegno del Governo di Accordo Nazionale
guidato, dal 2016, da Fayez al-Sarraj: la milizia di Bugra.

A confermarlo è anche lo scomodo precedente di due mesi fa, il 7 maggio, quando alcuni missili
piombarono nei pressi del centro di detenzione a sud-est della capitale provocando due feriti
 
La persona giusta al posto giusto.....

ue-min-420x220.jpg
 
PADOVA – Quando l’ha vista con indosso solo un paio di pantaloncini corti e un top che le scopriva la pancia, non ci ha visto più.
Così una mamma furibonda, ha raggiunto la figlia in strada e l’ha presa a sberle dinanzi a decine di passanti. E’ successo lunedì sera a Padova.

La figlia, appena 18enne, era scappata di casa, da circa un mese.
Tre sere fa la madre l’ha ritrovata in piazzale della stazione a Padova,
ma invece di correrle incontro e riabbracciarla è rimasta folgorata dall’abbigliamento, ritenuto troppo succinto, della giovane.

Fortuna che a pochi passi stava passando una volante della polizia che, visti gli animi accaldati, ha deciso di intervenire.
L’episodio è avvenuto poco prima delle 20, proprio dinanzi all’ingresso della stazione, che a quell’ora era particolarmente affollata.
Per puro caso madre e figlia si sono incrociate ed è scoppiata la lite.
Gli agenti però sono riusciti a sottrarre la giovane dalla furia della madre e a riportare la calma tra le due.
 
Le puntate del quiz, questo è noto, sono registrate.

E in queste ore una strana voce parla di eliminazione in arrivo per il campione,
anzi campionissimo, del programma condotto da Gerry Scotti:

“Il campione di Caduta Libera – è la voce che circola sui social – è stato sconfitto.
Le puntate sono state registrate in largo anticipo. Credo che vedremo la sua sconfitta entro metà luglio”.


Ma c’è anche chi azzarda già una data: il prossimo 5 luglio sarà il giorno dell’eliminazione di Nicolò.

Sarà vero? Non resta che aspettare le prossime puntate.
 
Ahahahahahahahahahahahahahahahah

Le auto elettriche sono troppo silenziose
e rappresentano un pericolo per i pedoni ma da ora faranno un po’ di rumore.

E’ entrata in vigore una nuova normativa europea che vuole le auto elettriche dotate di un dispositivo che simuli,
da un punto di vista sonoro, un suono simile a quello di un’autovettura
.

Il dispositivo AVAS, Acoustic Vehicle Alert System, si attiverà quando l’auto è in retromarcia o si sposta al di sotto dei 20 km/h.

La normativa dell’Unione Europea dovrà essere applicata non solo ai nuovi modelli
ma a tutte le vetture ibride ed elettriche già in circolazione e il termine ultimo per adeguarsi è luglio 2021.
 
Finisco perchè non la reggo più....come orfini e delrio

Carola Rackete ha comunque commesso una brutta gaffe: quando le hanno annullato il mandato di cattura ha dichiarato:

Forse è il caso di emigrare in Australia”.

Evidentemente ignora che in Australia dal 2013 i migranti che riescono ad arrivare nonostante il respingimento di tutte le navi tipo Sea Watch li deportano
tutti in in pieno oceano Pacifico in Micronesia nell’isola di Nauru
, fra le più piccole del mondo, e che le loro domande di asilo non sono mai accolte.
 
Il Pd naufraga inevitabilmente a Lampedusa.

La sceneggiata di Graziano Delrio, Matteo Orfini e Davide Faraone, testimoni d'eccezione della manovra folle della capitana Carola Rackete,
ospiti sulla Sea Watch con tanto di poetica "notte sotto le stelle" condivisa sui social, costa carissimo all'ala sinistra del partito,
massacrata letteralmente da quella metà dem "governista" incarnata dall'ex ministro Marco Minniti.

Realpolitik
contro pulsioni antagoniste e gruppettare, è l'eterno dilemma del Pd, in fondo, fin dalla sua fondazione.
Ma stavolta a cavalcare la frattura c'è Matteo Salvini, un mostro mediatico, e dunque gli effetti rischiano di essere ancora più devastanti.

L'ex ministra della Difesa Roberta Pinotti, ad esempio, è una delle prime a criticare il comportamento di Carola, solidarizzando
"con la Guardia di finanza e l'equipaggio della motovedetta speronata dalla nave Sea Watch.
Hanno dovuto fronteggiare una situazione di altissima difficoltà e pericolosa.
Noi siamo a fianco dei nostri operatori che assolvono quotidianamente al proprio dovere con professionalità e umanità".

Stessa linea ma con toni più bruschi quella di Vincenzo De Luca, governatore dem della Campania:
"Chi viola le leggi e pretende di entrare contro legge nei nostri confini, deve essere arrestato, non c'è niente da fare.
Il fatto che i parlamentari del Pd non abbiano colto questo aspetto del problema è un altro atto di ottusità politica". E forse si è pure contenuto.

E se i renziani tacciono, il loro idolo, il virologo Roberto Burioni, sfotte Orfini e soci:

"Tutti i tweet contro Salvini e a favore della capitana hanno politicamente la stessa efficacia che ha
urlare davanti alla tv arbitro cornuto durante una partita di calcio".
 
Comunque...prepariamoci. Il 2020 sarà un anno veramente ....elettrico......


«Sia noi che la Ue abbiamo sottostimato l'effetto recessivo di alcune delle misure imposte alla Grecia».
Questo mea culpa datato febbraio 2016 porta la firma di Christine Madeleine Odette Lallouette coniugata (e poi divorziata) Lagarde,
direttore generale dell'Fmi e presidente designata della Banca centrale europea.

Una sortita che ha contribuito a migliorarne un'immagine che andava sbiadendosi.
Un passato che non si può cancellare e che riflette una luce sinistra sulla nuova guida dell'Eurotower.

Basta tornare indietro al 3 e 4 novembre 2011 al G20 di Cannes per condividere quei timori che i due vicepremier,
Matteo Salvini e Luigi Di Maio, oggi cercano di celare con spavalde dichiarazioni.

Quel summit fu differente rispetto agli altri perché aveva due Paesi europei sul banco degli imputati: l'Italia e la Spagna.
E proprio quell'occasione fu l'innesco della congiura ordita da Francia e Germania, con diffuse complicità nazionali e internazionali, contro 'Italia.

Proprio l'ex premier iberico José Luis Zapatero nella sua autobiografia El dilema
aveva riferito di una cena ristretta all'Ue (presidente Barroso), all'Fmi (di cui Lagarde era da poco alla guida),
al presidente Usa Barack Obama ai capi di governo e ministri delle Finanze di Italia e Spagna.
La pratica iberica fu archiviata velocemente in quanto Madrid attraversava una crisi simile a quella italiana.

Con lo spread Btp-Bund sopra quota 500 le attenzioni si concentrarono su Berlusconi e Tremonti e fu proprio Lagarde a compiere il primo passo,
offrendo prestiti in cambio del commissariamento da parte della Troika (Ue, Bce e Fmi).

La prima proposta fu di 40 miliardi di euro, ma venne rifiutata così come la seconda da 60 miliardi.
La terza fece vacillare Berlusconi perché 90 miliardi di euro avrebbero fatto comodo,
visto che la manovra correttiva non aveva calmato i mercati perché mancante della riforma delle pensioni.
I presenti misero «il governo italiano sotto un duro martellamento» perché accettasse gli aiuti del Fondo monetario come Grecia, Irlanda e Portogallo.
Berlusconi e il suo ministro si difesero con un catenaccio in piena regola.

Tremonti, raccontò Zapatero, ripeteva: «Conosco modi migliori per suicidarsi».
Ma l'immagine dell'Italia ne uscì ammaccata, anche per colpa di quel sorrisetto ambiguo tra Merkel e Sarkozy interpellati sulla capacità italiana di tener fede agli impegni.
Di lì a poco, caso strano, subentrò Mario Monti che già dall'estate precedente era stato allertato dal presidente della Repubblica Napolitano ad accettare il premierato in caso di emergenza.

Anche l'ex numero uno della Commissione Ue, José Manuel Barroso, affermò che fosse
«necessario staccare la spina a Berlusconi» e che la strategia doveva essere attuata mediante «una raffica di dichiarazioni da tutti i fronti».

Ecco Christine Lagarde, per quanto da una posizione defilata, era una ruota di questo ingranaggio
che aveva il suo cardine nella Bundeskanzlerin e che forse non dispiaceva nemmeno alla Casa Bianca,
per quanto l'amministrazione Obama abbia per lo meno evitato all'Italia (storicamente atlantista)
l'umiliazione del commissariamento che non fu risparmiata invece alla Grecia.

Lo stesso segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner nel suo libro Stress test confermò che nell'autunno del 2011
«alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere,
volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti dell'Fmi all'Italia, fino a quando non se ne fosse andato».

Le pressioni operate da Angela Merkel furono rivelate dal Financial Times: l'Italia si oppose al commissariamento,
la Germania voleva piegarla come fatto con la Grecia e il nulla di fatto costò quella esiziale e ulteriore impennata dello spread.

Proprio alla Grecia furono rivolte le doglianze postume di Lagarde.
«Si è fatto un errore evidente nel calcolo dei moltiplicatori», dichiarò nella medesima intervista riparatrice accennando a un'ipotesi di partenza sbagliata.
Washington stimava che ogni euro di spesa pubblica tagliata comportasse un decremento di 0,5 euro del Pil ellenico.
Conteggio fasullo poiché l'effetto recessivo fu triplo per un'economia in crisi nonché profondamente legata agli investimenti pubblici.
Anche la Grecia aveva provato a resistere.
 
Chissà se è ancora in cella, oppure agli arresti domiciliari...oppure - magari - libero con obbligo di firma.

Dopo quasi un mese di agonia, la scorsa notte è morto in ospedale Ulderico Esposito,
il tabaccaio di 52 anni aggredito lo scorso 9 giugno da un nigeriano all’interno della stazione metropolitana della linea 1 di Chiaiano a Napoli.

L’uomo è deceduto all'ospedale Cardarelli dove era stato ricoverato in seguito alla violenza subita che gli aveva procurato una emorragia cerebrale.
Nonostante i soccorsi immediati, le sue condizioni erano apparse subito gravi.

La vicenda fece molto scalpore anche a livello nazionale vista la brutalità compiuta dall’immigrato.
 
Sono liberale. Ognuno può perdere la testa come vuole. Il vino. Le donne. Gli uomini.
Ma bastonarsi sulle palle...suvvia...che male. Ma non c'è un'organizzazione nel partito ?
Un esperto di pubblicità che sappia consigliare loro cosa fare e cosa non fare ?
A me frega nulla. Anzi. Ben contento. Si scavino la fossa. Purchè ci entrino loro ......

Stavolta a irritare i dem non è una divisa indossata dal ministro dell'Interno, ma uno scatto con le poliziotte e in particolare l'accostamento con Carola Rackete.

"Io sto con le donne che difendono la legge", aveva scritto il vicepremier.

Tanto basta per scatenare il Partito democratico che ora arriva a ipotizzare un reato e a chiedere un'interrogazione parlamentare.

"Le agenti di polizia che si sono fatte fotografare in maniera del tutto legittima con il ministro sapevano che la loro foto sarebbe poi diventata una card di propaganda politica?",
sostiene il dem Carmelo Miceli, "Sapevano che sarebbero state utilizzate dalla macchina propagandistica della Lega per fare polemica politica?
Sapevano che sarebbero diventate testimonial di un leader di partito? In assenza di specifica autorizzazione, potrebbe configurarsi ipotesi di reato.
Stiamo predisponendo un'interrogazione parlamentare su questa vergogna".
 
Ultima modifica:

Users who are viewing this thread

Back
Alto