Cresce la febbre per l'energia pulita, interesse anche da Google
E' attesa per il prossimo 17 giugno l'approvazione del nuovo conto energia, che regolerà gli incentivi sul fotovoltaico a partire dal 2011. "Il 17 di giugno, nel corso della conferenza unificata Stato-Regioni guidata da Vasco Errani, il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all'energia, Stefano Saglia, dovrebbe presentare le linee guida sulle energie rinnovabili, che contengono anche il conto energia al 2014", ha detto una fonte vicina al dossier. La presentazione del piano ha già subito ritardi a causa delle elezioni regionali dello scorso aprile.
Secondo una bozza del decreto, il conto energia, che dovrebbe mettere ordine nell'attuale quadro normativo, prevede per il 2011 un taglio degli incentivi fra il 18% e il 20% con tetto massimo di 1.000 Megawatt, mentre nel 2012 e nel 2013 le riduzioni saranno intorno al 6% con un tetto di altri 2.000 MW all'anno. Nel 2009 sono stati incentivati 1.200 Mw di energia solare installata con l'obiettivo di arrivare a 8.000 entro il 2020. Commentando la manovra finanziaria per il biennio 2011-2012, Stefano Scaglia ha criticato l'articolo 45, che ha cancellato i rimborsi automatici dei certificati verdi ai produttori di energie rinnovabili. "Nel settore dei certificati verdi serve un intervento organico. Ci è chiaro che il meccanismo si può prestare a speculazioni, ma non si può affrontarlo per decreto legge", ha detto il sottosegretario allo Sviluppo Economico. Con questo provvedimento, ha aggiunto, "si penalizza uno dei pochi settori che in questo momento tira".
In attesa della presentazione del conto energia, a piazza Affari i titoli delle energie rinnovabili procedono in rialzo, con K.R. Energy che guadagna il 9,72% a 0,0598 euro. Bene anche Ternienergia (l'1,77% a 3,45 euro), Ergycap (+0,36% a 0,6915) ed ERG RENEW">Erg Renew (+2,32% a 0,816 euro). Uniche note stonate Pramac e Alerion, che perdono rispettivamente l'1,51% e l'1,08%.
Anche Google guarda anche all'Italia nella sua ricerca di player interessanti per future partnership o acquisizioni nel settore delle energie rinnovabili, in cui il gigante di Mountainview sta investendo ingenti somme. Stefano Maruzzi, country manager di Google Italia, ha dichiarato che il Belpaese è un potenziale mercato per investimenti di questa natura: "potrebbe succedere che Google scelga l'Italia per investire in energia pulita. C'è tanto sole qui e il Paese si presta alla realizzazione di iniziative sul fronte delle energie rinnovabili". Nessun obiettivo preciso ancora, ma la caccia a è aperta, anche se le leggi più severe a tutela della privacy vigenti in Europa hanno portato la società a concentrare i propri datacenter negli Stati Uniti e in altri paesi.
La svolta "verde" del motore di ricerca è dovuta principalmente agli altissimi costi energetici che deve sopportare a causa dei numerosi data center. Dopo aver lastricato la sua sede californiana con pannelli solari, Google sta "scandagliando la situazione a livello globale e facendo diversi investimenti per le energie rinnovabili", ha spiegato Maruzzi. L'ultimo è stato in Nord Dakota, dove la società ha annunciato a inizio marzo la propria partecipazione con 38,8 milioni di dollari al finanziamento di due parchi eolici sviluppati da NextEra Energy Resources, che in totale producono 169,5 megawatt di potenza, abbastanza per alimentare più di 55 mila case. A Wall Street il titolo guadagna lo 0,15% a 485,49 dollari.
Diana Bin