Azioni Italia il vento di cambiamento in italia e la green economy (2 lettori)

BIO-OM E KITE ENERGY

Se il fondatore steve jobs della APPLE fosse nato IN ITALIA ,oggi APPLE non esisterebbe;
SIAMO UN PAESE ECCEZIONALE E DOBBIAMO REAGIRE..ABBIAMO MEZZI E POTENZIALITà E MENTI ECCELSE, DA SECOLI E SECOLI..



Progetto per ;Ilva: convertire tutta area in una Bioraffineria che produce bioetanolo di seconda generazione da canna da zucchero comune e una fabbrica che produce biopasltica da una fermentazione batterica di zucchero.
Il bioetanolo di seconda generazione verrebbe da canna prodotta su terreni agricoli marginali cioè incolti e/o abbandonati non ha costi ne prevede agenti inquinanti.
La bioplastica, vedere MINERV-PHA ha ottime proprietà termiche. Attraverso la caratterizzazione è possibile soddisfare esigenze produttive da -10°C a +180°C. Il prodotto è particolarmente indicato per la produzione di oggetti attraverso metodi di produzione ad iniezione o estrusione. Sostituisce inoltre prodotti altamente inquinanti come PET, PP, PE, HDPE, LDPE.;
In 10 giorni all;interno di normale acqua di fiume o di mare MINERV-PHA*; si dissolve senza alcun residuo.;

Progetto per la fabbrica di carbone del Sulcis.Portare una troupe televisiva e un interprete in Norvegia dove esiste il piu grande impianto di stoccaggio di co2 e prendere nota su tutto.Poi passare da un esperto della commissione europea in termini di fondi stanziati da UE per progetti pilota stoccaggio CO2, poi verificare, e lo sappiamo che è si, che un progetto come quello dello stoccaggio dela co2 puo essere di 1,8 miliardi di euro in gran parte da fondi UE.

Progetto per Alcoa. Esiste il progetto di eolico a alta quota dagli 800 mt ai 1500 metri di altezza con dei Kite e funi. Massimo Ippolito, della KiteGen Reasearch, si tratta di far volare enormi aquiloni a un migliaio di metri di altezza, dove i venti sono costanti. Grazie a un sistema di controllo digitale di una serie di alettoni dell;aquilone (che loro ci tengono a chiamare ;vela o;ala si ottiene che il velivolo si alza e si abbassa, in questo moto tira e rilascia un cavo che a terra è collegato con un generatore di corrente. Fino a poco tempo fa sembrava fantascienza ma ora Ippolito ha ricevuto il sostegno di molti specialisti a livello internazionale. Pare proprio che funzioni. Il KiteGen è un progetto italiano per la produzione di energia elettrica sfruttando i venti di alta quota. Il progetto prevede due filoni principali di sviluppo: il KiteGen Stem (centrale eolica che sfrutta la trazione generata da un singolo kite) ed il KiteGen Carousel (centrale eolica ad asse di rotazione verticale, azionata da molti kites contemporaneamente). In quest'ultimo caso, proprio il diverso orientamento dell'asse di rotazione dovrebbe eliminare tutti i problemi statici e dinamici che impediscono l'aumento della potenza (cioè delle dimensioni) ottenibile dagli aerogeneratori tradizionali.
Dopo un inizio promettente, ma funestato da problemi burocratici incontrati nel sito di Berzano di San Pietro (AT), il prototipo a scala industriale si sta costruendo a Sommariva Perno (CN). Esistono due nastri di vento che avvolgono la terra, uno passa sopra la Terra del Fuoco nell'emisfero australe e l'altro passa sopra l'Europa. L'altezza del nastro europeo va da circa 500 metri fino a 10.000 metri di altitudine mentre la larghezza è di 4 000 o 5 000 km. I dati salienti sono una potenza media di 2 kW al metro quadrato e un numero di ore annuali pari a circa 7000 (un anno ha 8760 ore).
Il vento di alta quota ha quindi la caratteristica di essere quasi sempre presente ed è molto forte
Ad agosto 2006 è stato sperimentato un primo prototipo di KiteGen dal nome Mobilegen, che ha le caratteristiche di essere mobile perché montato su un camion e di raggiungere quote limitate, in quanto il kite genera energia col vento di superficie.
Un generatore mobile di seconda generazione è stato sperimentato a settembre 2007 nell'aeroporto F. Cappa di Casale Monferrato (AL). L'unità chiamata KSU1 ha utilizzato un profilo alare di potenza che è stato fatto volare all'altezza di 800 metri con controlli automatici. Le sperimentazioni sono durate tre giorni e hanno richiesto particolari permessi all'aviazione civile e militare.
A dicembre 2010 è stato realizzato lo Stem a Sommariva Perno (CN), il primo prototipo statico del kitegen. La potenza prevista per quest'impianto è di 3 Mw . Per produrre energia lo Stem avrà un funzionamento elementare a yo-yo: le funi saranno srotolate con il kite in portanza e metteranno in funzione il generatore di elettricità. Raggiunta la distanza massima del kite dall'impianto, questo verrà messo in posizione di stallo e il kite verrà ritirato, quindi il ciclo si ripeterà. Video dello Stem appena completato .
Nota: il progetto ha subito alcuni ritardi: i lavori sono stati iniziati a Berzano San Pietro con l'assenso della giunta comunale ma un piccolo gruppo di persone si sono opposte al progetto portando all'abbandono dei lavori. Quindi si è scelta la località di Sommariva Perno
A giugno 2006 il kitegen era stato selezionato per ricevere un finanziamento pubblico nell'ambito dei Fondi per l'Innovazione Tecnologica (FIT) del Ministero per lo Sviluppo Economico, bandi "Energia" e "Digitale" 2005. Tuttavia, avendo il progetto ricevuto una valutazione di "priorità B" nel bando "Digitale", la procedura di valutazione non è stata esperita a causa dell'esaurimento dei fondi. Per quanto riguardava invece il bando "Energia", l'ente valutatore (Istituto bancario Sanpaolo) di Passera nego il finanziamento
Nell'ambito del 7º Programma-quadro dell'Unione Europea un'elaborazione del progetto kitegen nell'ambito del settore trasporti è stato valutato "eccellente", ricevendo un finanziamento di 3MW; per la realizzazione di "soluzioni basate su profili alari per la generazione di energia elettrica a bordo di navi, per trazione e gestione di servizi ausiliari" (proposta n° 218691; acronimo: "Kit-Ves").
A partire dal 2008 Wind Operations Worldwide S.p.A. (in sigla WOW S.p.A.) (fondata come società a responsabilità limitata), una società di piccoli investitori, ha contribuito al progetto acquistando quote di Kitegen Research S.r.l., la società che detiene i brevetti del Kitegen. Ad oggi WOW S.p.A. partecipa al capitale con il 2,4% delle quote
Ovviamente enorme produzione da energia eolica di alta quota richiede ;immagazzinamento e la conservazione ed il dispacciamento. Da qui la necessità di reti di trasmissione ma anche di UNA FABBRICA ITALIANA DI BATTERIE DI ACCUMULO.

Progetto Infrastruttura Stradale: Esistono piastrelle uso asfalto, a tre strati che raccolgono energia da movimento auto e pedoni, trasmettono inputs e sono impermeabili e resistentissime. Asfaltare le ns autostrade tangenziali strade e luoghi di passaggio e stabilire punti di raccolta di energia in batterie.

USO: LA RIVOLUZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO ELETTRICI. LE RICARICHE.
 
chiudere le simmuccine.
il caso del broker, er scudo.

Broker di Prati, due inchieste
ammanchi fino a 110 milioni


Dopo il suicidio di Paganini, fascicolo anche alla procura di Genova


PER APPROFONDIRE
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truffa, broker, prati, lande
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di Cristiana Mangani​
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ROMA - Non è più soltanto la procura di Roma a indagare sul suicidio di Giovanni Paganini Marana, l’inchiesta si allarga, e da ieri anche a Genovai magistrati hanno acquisito documentazione e hanno aperto un fascicolo per capire se dietro gli ammanchi ci sia una truffa. La stessa attenzione alle società di Paganini e alle sue operazioni finanziarie avrebbe rivolto anche Bankitalia, alla ricerca di un tesoretto di centinaia di milioni che sembra sparito nel nulla.

La morte del broker finanziario è stato un fulmine a ciel sereno per gli amici e i colleghi. Non un biglietto né una spiegazione sul perché di quel gesto. Ma con il passare dei giorni è diventato a tutti più chiaro che l’amico di cui si fidavano ciecamente, non aveva rispettato le regole. Spariti i guadagni, ma soprattutto spariti i soldi investiti. E così ora tutti quei clienti, pescati tra la nobiltà nera romana, la stessa con la quale Paganini aveva diviso liceo e università, sui campi da golf e al circolo degli Scacchi, si sono rivolti agli avvocati per cercare di capire se qualcosa è ancora recuperabile. Oggi pomeriggio, una ventina di loro si recherà dall’avvocato Lorenzo Contrada per concordare i termini delle denunce. Altrettanti hanno scelto gli avvocati Maurizio Bellacosa, Marcello Melandri e Gianluca Brancadoro, lo stesso al quale il Tribunale aveva delegato la gestione del fallimento di Egp, la società principale di Gianfranco Lande, il Madoff dei Parioli. Anche in questo caso i primi accertamenti hanno evidenziato la carenza di documentazione della società, oltre che la mancata restituzione del portafoglio clienti.

Prossimo passo delle inchieste potrebbe essere anche la modifica delle ipotesi di reato. Roma già procede per istigazione al suicidio e le indagini sono affidate agli uomini di Bruno Failla, dirigente del Commissariato Prati. Ma diventano sempre più concreti i reati di insolvenza fraudolenta, truffa e abusivismo finanziario.

L’avvocato Brancadoro ha già chiesto alla società Auditors, con sede a Roma, una rendicontazione dei titoli. «Ho sollecitato la restituzione degli strumenti finanziari alla società fiduciaria - spiega - ma dalla società non ho ricevuto risposte e questo è gravissimo, perciò sto preparando un esposto per sollecitare provvedimenti autoritativi. È una faccenda molto complessa che vede coinvolti sia la società fiduciaria sia la società di Genova che ne è il braccio operativo. Ora dobbiamo esaminare tutti i conti e gli strumenti finanziari della clientela per quantificare possibili ammanchi». Il suo timore, però, è che complessivamente, per la ventina di clienti che assiste, l’ammanco possa aggirarsi tra gli 80 e i 110 milioni di euro.

Giovanni Paganini Marana era entrato in Auditors nel ’90 e ben presto, con la sue capacità indiscusse, si era guadagnato la fiducia piena di Gian Casoni, titolare di una delle società finanziarie più quotata della Capitale. Quando quest’ultimo è morto, il figlio Marco è subentrato al suo posto, e Paganini è diventato di fatto l’unico ad operare.

Casoni ha assunto numerosi incarichi a Milano mentre Paganini ha in qualche modo snaturato la Auditors, allargando il raggio di azione all’attività di intermediazione mobiliare. La ragione sociale non lo consentiva ma il broker ha raccolto ugualmente i contanti potendo contare su una platea sconfinata di investitori. Ieri, dopo essere venuti a conoscenza delle inchieste che riguardano il suicidio del broker, i due fratelli, Edoardo e Vittoria Paganini Marana hanno voluto precisare che nessuna somma di denaro o titoli è stata intestata a loro e ai loro genitori da Giovanni.

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Venerdì 21 Settembre 2012 - 09:34
 
il prossimo governo dovrà essere orientato pEr forza vErso smart cities, energie pulite, bonifiche siti, e qualità aria, altro che clini..(ANSA) - BRUXELLES, 21 SET 2012 VELENI IN ITALIA. IL POPOLO NON SA. - Maglia nera per la qualita' dell'aria all'Italia, che ha sforato i limiti Ue per il particolato, l'ozono e il monossido di carbonio, ma anche per il nickel e il benzene. E' quanto emerge dal rapporto 2012 dell'Agenzia Ue per l'Ambiente, presentato oggi a Bruxelles, relativo al periodo 2001-2010. Il Belpaese, si legge nel documento, e' tra quelli che nel 2010 ha ''superato piu' spesso'' il valore limite annuale per le Pm10 (in vigore dal 2005), con Polonia, Slovacchia, Balcani e Turchia. Anche ''le concentrazioni di polveri sottili (Pm2.5) sono state piu' alte che il valore obiettivo annuale da raggiungere entro il 2010'' (pure in Bulgaria, Repubblica Ceca, Polonia e Slovacchia).
 
il prossimo governo dovrà essere orientato pEr forza vErso smart cities, energie pulite, bonifiche siti, e qualità aria, altro che clini..(ANSA) - BRUXELLES, 21 SET 2012 VELENI IN ITALIA. IL POPOLO NON SA. - Maglia nera per la qualita' dell'aria all'Italia, che ha sforato i limiti Ue per il particolato, l'ozono e il monossido di carbonio, ma anche per il nickel e il benzene. E' quanto emerge dal rapporto 2012 dell'Agenzia Ue per l'Ambiente, presentato oggi a Bruxelles, relativo al periodo 2001-2010. Il Belpaese, si legge nel documento, e' tra quelli che nel 2010 ha ''superato piu' spesso'' il valore limite annuale per le Pm10 (in vigore dal 2005), con Polonia, Slovacchia, Balcani e Turchia. Anche ''le concentrazioni di polveri sottili (Pm2.5) sono state piu' alte che il valore obiettivo annuale da raggiungere entro il 2010'' (pure in Bulgaria, Repubblica Ceca, Polonia e Slovacchia).
 
Alerion may be looking to sell minority stake in Romanian operations to Goldwind.

Milano Finanza reported. The unsourced report said that Alerion would continue to retain a 51% stake in the operations, which is presently building a plant that will generate 50MW of electricity.Alerion posted revenues of EUR 40m and EBITDA of EUR 28m in 1H12
 
depista ?

China: Sinovel signs agreement for 1.2GW of projects in Romania

China Sinovel has won a contract to supply a 189MW project in Romania, the first deal under a larger agreement.
The new contract for Sinovel 3MW turbines is the first to come out of a strategic cooperation agreement that the Chinese firm signed with two Romanian developers in Beijing last week, sources at the company tell Recharge.
The agreement will see Sinovel provide equipment and services to 1.2GW of wind farms developed by C-Tech and Rokura up to 2016.
The sources did not reveal the location of the wind farms but Romanian media reports say they are in the Dobrogea region in south-east Romania.
The region is also the area targeted for development by Eolica Dobrogea, which is developing 1.5GW of projects for Spanish utility Iberdrola.
Sinovel has already installed two of its 3MW turbines in Sweden in a project under development with CRC Vindkraft.
It will also supply the turbines to projects in Turkey under a recently signed agreement for 600MW of projects.
Source: rechargenews, June 1, 2012
 
24 Settembre 2012
L'85% dei consumatori vuole più energie rinnovabili
(Emiliano Angelelli)


Due studi commissionati da Vestas rivelano che l'85% dei consumatori vuole un maggiore impiego di energie rinnovabili da parte delle aziende e il 49% sarebbe disposto a pagare di più per prodotti realizzati con energia pulita.
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I dati emergono da due studi diversi: il Global Consumer Wind Study 2012 (GCWS), una ricerca annuale condotta da TNS Gallup su 24 mila consumatori in 20 paesi diversi, e il Corporate Renewable Energy Index Report 2012 (CREX), un indice di aziende che usano energie rinnovabili volontariamente, realizzato da Bloomberg New Energy Finance sulla base di uno studio condotto su 389 aziende proveniente da 26 paesi diversi.

Secondo il CREX gli investimenti globali in nuove energie rinnovabili continuano a crescere. Nel 2011, infatti, gli investimenti in energia pulita (237 miliardi di dollari) hanno superato quelli delle fonti fossili (223 miliardi).

Il GCWS mostra invece che il 45% dei consumatori intervistati considera i cambiamenti climatici come una delle tre sfide più importanti a livello mondiale mentre il 62% vorrebbe acquistare prodotti con marchi che utilizzano energia eolica.

Secondo Vestas il ruolo delle aziende nella crescita delle energie rinnovabili è in continua ascesa, ma dipenderà molto dal supporto politico e normativo nei diversi paesi e dai progressi di queste tecnologie a livello di competitività dei costi.

E proprio con l'obiettivo di portare questi dati all'attenzione dell'opinione pubblica, Vestas sta portando avanti una campagna chiamata Energy Transparency (vedi Riferimenti), che si pone come scopo quello di dar voce alle preferenze dei consumatori, influenzando così le scelte di approvvigionamento delle aziende
 
24 Settembre 2012
L'85% dei consumatori vuole più energie rinnovabili
(Emiliano Angelelli)


Due studi commissionati da Vestas rivelano che l'85% dei consumatori vuole un maggiore impiego di energie rinnovabili da parte delle aziende e il 49% sarebbe disposto a pagare di più per prodotti realizzati con energia pulita.
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I dati emergono da due studi diversi: il Global Consumer Wind Study 2012 (GCWS), una ricerca annuale condotta da TNS Gallup su 24 mila consumatori in 20 paesi diversi, e il Corporate Renewable Energy Index Report 2012 (CREX), un indice di aziende che usano energie rinnovabili volontariamente, realizzato da Bloomberg New Energy Finance sulla base di uno studio condotto su 389 aziende proveniente da 26 paesi diversi.

Secondo il CREX gli investimenti globali in nuove energie rinnovabili continuano a crescere. Nel 2011, infatti, gli investimenti in energia pulita (237 miliardi di dollari) hanno superato quelli delle fonti fossili (223 miliardi).

Il GCWS mostra invece che il 45% dei consumatori intervistati considera i cambiamenti climatici come una delle tre sfide più importanti a livello mondiale mentre il 62% vorrebbe acquistare prodotti con marchi che utilizzano energia eolica.

Secondo Vestas il ruolo delle aziende nella crescita delle energie rinnovabili è in continua ascesa, ma dipenderà molto dal supporto politico e normativo nei diversi paesi e dai progressi di queste tecnologie a livello di competitività dei costi.

E proprio con l'obiettivo di portare questi dati all'attenzione dell'opinione pubblica, Vestas sta portando avanti una campagna chiamata Energy Transparency (vedi Riferimenti), che si pone come scopo quello di dar voce alle preferenze dei consumatori, influenzando così le scelte di approvvigionamento delle aziende
 

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